28 Gennaio 2019, 19.02
Eco del Perlasca

L'ultimo bambino uscito da Auschwitz

di Pietro Lorenzo Pelizzari

Oleg Mandic, ebreo ungherese, è stato l’ultimo ad uscire dal più grande campo di sterminio mai esistito all’età di soli 13 anni


Quest’intervista è stata presentata a noi studenti dalla professoressa Simona Baccolo che ha avuto la possibilità di parlare direttamente con Oleg Mandic.
Ogni volta che si avvicina la Giornata della Memoria io non posso fare a meno di ripensare a queste parole.
 
Cosa si ricorda di Auschwitz?

Mi ricordo ancora l’odore dolciastro dei corpi gettati in una buca visti all’età di 12 anni. “Quando hai dodici anni sei più curioso di quello che dovresti essere”.
Io non ho mai visto un uccello posarsi sul suolo del campo di sterminio dovuto all’area piena di fumo e della mancata presenza di erba. Mi sono ricordato di questo dettaglio solo dopo esserci ritornato.

Cosa fece dopo che vide la scritta“Arbeit macht frei” posta sul cancello dietro di lei?


Tornai in quel campo altre sei volte per ricaricare le batterie: altri vanno dallo psichiatra...io invece andavo al campo di concentramento.
5-6 anni fa sono partito da Berlino in auto con mia moglie, ma arrivato in hotel lei non si è più sentita di andarci.
Ero ugualmente felice: il sole era tramontato, il campo era chiuso ai turisti, ma io possedevo un pass particolare. Sono uscito solo un’ora dopo e quella esperienza è stata una delle cose più belle della mia vita.

Hai mai conosciuto amici o...Mengele?

Incontrai entrambi per lo stesso motivo.
Un giorno ebbi la febbre, superava i 38 gradi e fui sistemato in un reparto clinico dove conobbi Mengele.
In quel reparto con lui vi erano anche alcune coppie di ragazzi gemelli, essi entrarono 2 alla volta nello studio di Mengele, ma non uscirono mai.

Ai tempi non conoscevo il cosiddetto “Dottor Morte” anzi lo reputavo un signore giovane, distinto e beneducato.
Un giorno la febbre si alzò ad un livello pericoloso e fui trasferito in un reparto in quarantena e nella stessa stanza c’era un altro ragazzo che continuava a tremare. Facemmo immediatamente amicizia: gli parlavo del blu del mare e lui invece del giallo del grano, finché un giorno egli non tremò più.

Sapevate quello che succedeva?

Sapevamo che ognuno sapeva, ma non ne parlavamo.
L’aria era impregnata di odore di carne bruciata.

Le testimonianze che abbiamo grazie a questi personaggi che hanno vissuto direttamente quell’orrore ci portano a riflettere su quello che è successo e ciò che succede ancora.
Memorie che ci devono aiutare a non commettere gli stessi errori.

Pietro Lorenzo Pelizzari 1ªA amministrazione finanza e marketing

.in foto: Oleg Mandic internato all'età di 11 anni.





Vedi anche
18/01/2018 15:00

Oleg Mandic, l'ultimo bambino di Auschwitz Porterà la sua testimonianza questo venerdì, 19 febbraio, a Roè Volciano Oleg Mandic, da bambino prigioniero nel campo di steriminio di Auschwitz-Birkenau, con un incontro nelle scuole e uno aperto alla cittadinanza

30/01/2017 15:45

Oleg Mandic, l'ultimo bambino di Auschwitz Porterà la sua testimonianza venerdì prossimo, 3 febbraio, a Salò Oleg Mandic, da bambino prigioniero nel campo di steriminio di Auschwitz-Birkenau, con due incontri nelle scuole e uno aperto alla cittadinanza

01/02/2019 10:04

Oleg Mandic, testimonianza alle giovani generazioni Particolarmente partecipata la serata dedicata alla Giornata della Memoria, con il racconto dell’ultimo bambino uscito da Auschwitz alla platea di studenti

17/01/2018 15:00

Incontro con Oleg Mandic L’autore del volume «L’ultimo bambino di Auschwitz» sarà a Sabbio Chiese domani, giovedì 18 gennaio, per incontrare in mattinata gli studenti delle scuole medie e in serata tutta la popolazione

29/01/2019 10:07

Oleg Mandic a Villanuova L’autore del volume «L’ultimo bambino di Auschwitz» sarà a Villanuova sul Clisi questo mercoledì 30 gennaio, per incontrare in mattinata gli studenti delle scuole e in serata tutta la popolazione




Altre da Eco del Perlasca
19/04/2024

L'attesa

Tutti noi abbiamo familiarità con l'attesa. Solitamente non la vediamo di buon occhio e, se fosse possibile accorciare i tempi per ottenere una determinata cosa, immagino che nessuno di noi si tirerebbe indietro. Ma l'attesa non potrebbe avere anche degli aspetti positivi?

18/04/2024

Erasmus ad Hannover

A febbraio io e altri nove ragazzi dell’Istituto Perlasca di Vobarno siamo partiti per una mobilità breve di una settimana ad Hannover, insieme alla professoressa Roner e alla preside

15/04/2024

Diamanti di sangue

I diamanti costano caro, questo è risaputo, ma il loro valore supera quello della vita?

13/04/2024

La luce di Annalisa Durante

Annalisa Durante, la torcia che diffonde luce dovunque sia raccontata la sua storia

09/04/2024

Musica & Rinascimento

Per favore: fatti una cortesia. Leggi questo articolo sulla musica rinascimentale e scopri un mondo che, forse non immaginavi esistesse

05/04/2024

Emozione: la migliore forma di comprensione

“Nulla emoziona di più dell’essere compresi. Forse perché la comprensione è una dei più considerevoli atti d’amore.” - Mirko Sbarra. In replica questo sabato sera al Foppa "La Bolla", spettacolo teatrale nato in Valle Sabbia

04/04/2024

Diciassette domande ad una campionessa del Mondo

Intervista a Vanessa Marca, studentessa del Perlasca che ha vinto i Campionati Mondiali under 18 di Sci d’Alpinismo

01/04/2024

Le mostrine degli Alpini

Ciao esploratori, eccoci in un altro articolo sugli Alpini! Oggi parleremo di un altro simbolo identificativo degli Alpini: Le mostrine

27/03/2024

Amore e narcisismo covert

Nel film “Primo Amore” di Matteo Garrone (2004), si racconta una storia d’amore realmente accaduta e anche molto attuale

24/03/2024

Un mese per la sicurezza in rete

Riflessioni nel merito di un alunno dell’Istituto Perlasca