Montagna area strategica

Uno sguardo da questa e dall’altra parte del ponte che a Caffaro divide Brescia dal Trentino per scoprirsi uguali, radicati, motivati, pronti ad accogliere le sfide del futuro ragionando su “Quali prospettive per le imprese in suolo montano”.

Da questa parte c’erano gli artigiani del mandamento della Valsabbia della Confartigianato, con il presidente provinciale (ma anche lombardo) Eugenio Massetti; dall’altra il presidente Confartigianato di Trento, Marco Segatta.

Uniti nel sostenere che l’attaccamento alla terra e alle origini, nonché la capacità di cogliere le sfide dell’innovazione tecnologica e dell’ecosostenibilità, sono gli ingredienti vincenti per affrontare i problemi “di sempre”.
Fra questi certamente la carenza di infrastrutture e le pastoie burocratiche.

L’occasione dell’assise – ospitata nell’aula magna dell’Istituto Superiore Perlasca di Idro con il direttore del GdB Nunzia Vallini a fare da moderatrice – è stata la celebrazione decentrata del 70esimo di Confartigianato.

“Andiamo nei territori perché la nostra associazione raccoglie uomini e donne che nei territori vivono e lavorano, nell’impresa di famiglia ma anche per la comunità che li ospita” ha detto il presidente Massetti.
E la montagna? “Territorio strategico, certo non residuale”.

A fare gli onori di casa il presidente del mandamento valsabbino dell’associazione, Andrea Crescini, ed il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini che ha messo sul piatto quanto la società pubblica di servizi Secoval ha festeggiato nella stessa aula giusto il giorno prima, ovvero l’autostrada informatica rappresentata dalla fibra ottica, che ha reso le comunicazioni in Valle Sabbia più performanti di quelle di Londra.

Toccante il ricordo degli artigiani che sono passati a miglior vita, rappresentati in sala da figli, mogli e nipoti, chiamati a ritirare una pergamena in ricordo dei congiunti e a prestarsi ad una foto ricordo.

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