08 Luglio 2015, 10.04
Idro Lavenone
L'intervista

Rambaldini: «Il mondiale? Una vacanza»

di Cesare Fumana

Soddisfatto per l’esperienza con la nazionale, il 12° posto in classifica e la medaglia d’oro con la maglia azzurra a Zermatt, il campione valsabbino di corsa in montagna ci racconta la sua avventura in azzurro


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Alessandro Rambaldini è un ragazzo piuttosto timido, non ama molto mettersi in luce né parlare di sé, ma non potevamo non sentirlo per farci raccontare della sua prima esperienza con la maglia azzurra ai mondiali di corsa in montagna sulle lunghe distanze a Zermat.

“Rambo”, come viene amichevolmente chiamato, si è classificato al 12° posto; l’Italia ha vinto con Tommaso Vaccina e la squadra azzurra ha potuto festeggiare il titolo iridato a squadre grazie anche al nostro campione valsabbin

Dalla sua voce, che non manca di espressioni tipiche in vernacolo locale, traspare subito un senso di soddisfazione per il risultato ottenuto.

Alessandro, innanzitutto complimenti. Com’è stata l’avventura con la nazionale?
Direi molto bene.

Come si è svolta la preparazione?
La preparazione l’abbiamo svolta al Sestiere per due settimane, poi giovedì 2 luglio ci siamo trasferiti a Zermatt. Gli allenamenti sono stati tranquilli, a due settimane dalla gara non si può spingere.
Nella prima settimana facevamo due allenamenti al giorno ma leggeri, la seconda un solo allenamento al mattino, poi al pomeriggio andavamo in piscina o giocavamo a pallavolo.

Da come ce lo racconti sembra che sia stata una vacanza.
Beh, in effetti, in parte sì. Eravamo in un bel posto, in un bell’hotel, trattati molto bene. Anche gli allenamenti si svolgevamo in un posto magnifico: in val Argentera, lungo sentieri collinari in quota, fra 1800 e 2.300 metri.
Anche Zermatt è un bel posto circondato da splendide montagne come il Monte Rosa.

Ti sei trovato bene con la squadra?
Sì, molto, ero con persone che già conoscevo, c’era anche il mio compagno di squadre delle Valli Bergamasche Alex Baldaccini e tanti altri atleti, compresi quelli che avrebbero partecipato agli europei di corsa in montagna a Madeira, in Portogallo. C’erano anche le ragazze del femminile: Lolli, Torricella, ecc.

E la gara com’è stata?
I primi chilometri sono andato veloce, poi c’era un tratto di 2 km di discesa tecnica e poi una lunga salita finale con degli strappi notevoli, ed è stata dura.
Non volevo partire troppo forte perché non sono abituato alle lunghe distanze come questa di 42 km, con il rischio di non finire la gara. Il mio obbiettivo principale era di arrivare al traguardo.
Prima della gara sarei stato contento se fossi arrivato fra i primi 20-25: quando ho saputo che sono arrivato 12° la soddisfazione è stata tanta.

Un’esperienza di riprovare?
Sicuramente ci riproverò il prossimo anno. Ci saranno due gare per la selezione degli atleti azzurri e penso che le farò.

Adesso quali sono i tuoi prossimi impegni?
Nell’immediato ci sarà il 2 agosto il campionato italiano a Levico Terme, in Valsugana, e il 30 agosto i campionati italiani di staffetta di corsa in montagna in provincia di Lecco. Probabilmente parteciperò alla Bagolino Alpin Run – 5 Ponti Trail: a una settimana dalla gara mi servirà da allenamento.

Complimenti ancora e in bocca a lupo per le tue prossime gare.



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