Avviamenti lavorativi

Per stimare l’impatto sul mercato del lavoro in uno specifico settore come quello turistico si possono assumere come riferimento le Comunicazioni Obbligatorie (COB) ovvero le comunicazioni di instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione di un rapporto di lavoro che tutti i datori di lavoro (comprese le pubbliche amministrazioni) hanno l’obbligo di trasmettere per tutte le tipologie di rapporto di lavoro subordinato, per alcune categorie di lavoro autonomo, per il lavoro associato e per tutte le altre esperienze lavorative.

Partendo da tale base si può notare che in Lombardia, nel 2016, si sono registrati 30.138 avviamenti nel settore turismo.
Si tratta di avviamenti nelle attività dei servizi delle agenzie di viaggio, nei tour operator, nei servizi di prenotazione e attività connesse.

A questi si aggiungono le attività nei servizi di alloggio che rappresentano circa il 90% del totale degli avviamenti nel settore turismo.
Rispetto al totale degli avviamenti lavorativi avvenuti nel 2016, quelli nel settore turismo hanno richiesto maggiormente una qualifica professionale media, in particolare professioni qualificate nel commercio e servizi.

Minore è l’incidenza di avviamenti con qualifiche basse e alte.
Interessante notare che l’andamento degli avviamenti per skill level è in crescita per le qualifiche professionali basse e al contrario siano in calo gli avviamenti di professioni che richiedono un alto skill level.

Gli avviamenti di persone con bassa qualifica riguardano i servizi agli alloggi.
Quelli con alta qualifica sono collegati alle attività dei servizi delle agenzie di viaggio, ai tour operator e ai servizi di prenotazione.
Tali ambiti richiedono una qualifica professionale significativamente più alta.

Il dato degli avviamenti per comune mostra che solo a Milano si sono registrati negli ultimi 5 anni oltre 40mila avviamenti nel settore turismo che rappresentano il 30% del totale degli avviamenti nel turismo in Lombardia.

Importante è anche il contributo dato dalle località dell’Alta Valtellina, Livigno e Bormio, e da alcune località del lago di Garda come Desenzano, Sirmione e Limone del Garda.
In queste ultime località, ben oltre la metà degli avviamenti lavorativi dell’ultimo quinquennio riguardano il settore turismo.
Un incremento, nell'ordine delle decine di unità, è stato registrato anche per la bassa Valle Sabbia, per Idro, Anfo e Bagolino.

In conclusione si può affermare che il turismo ha un peso occupazionale crescente, soprattutto nelle zone lacuali e richiede di essere sempre più riconosciuto e valorizzato come uno dei perni dell’economia locale.