Ci scrive Davide Bondoni, rispondendo ad alcune osservazioni dei lettori indirizzate ad un suo precedente contributo. Si parla di lago, ma anche di rapporto fra uomo e ambiente. Interessante.
Mi sta bene l'analisi, ma non capisco bene dove si vada a parare nelle conclusioni. SALVIAMO IL LAGO è uno slogan come un altro dietro al quale si è attivata una serie di AZIONI (o RE-AZIONI) nota a tutti, proprio per cercare di "non annegare" paradossalmente con esso. In ossequio al vecchio adagio: "PRIMUM VIVERE (o SOPRAVVIVERE), DEINDE PHILOSOPHARI"
Gentile signor Melzani, non sono d'accordo. L'azione senza l'idea è cieca. Si discute sul lago e vi sono fazioni pro e contro, perché l'uomo oggi non è in grado di collaborare insieme in un gruppo. Allora, prima dobbiamo imparare a vivere insieme e dopo possiamo affrontare i problemi pratici. Se fossimo un gruppo corale, certe incomprensioni non ci sarebbero e sul lago saremmo d'accordo da un pezzo. Inoltre, io non ho contestato lo slogan. L'ho solo interpretato. Comunque, grazie della risposta.
visto che sei un matematico, risolvi questo problema: perché devo leggerti tre volte per capire la metà? Sono più semplici le formule del tuo sito, cmq... complimenti :-)
Hai ragione, di questo me ne scuso. So di avere poco spazio, molte cose da dire e gli argomenti sono complessi. Alla fine, comprimendo il tutto salta fuori un po' un pasticcio. Mi dispiace. Grazie per i complimenti. Ma li dovrei girare a Schroeder.:-) Purtroppo, non sono un matematico. Dovrei essere un logico...
Benchè il ragionamento sia complesso e lo svolgimento intricato (alcune volte il surplus di citazioni non aiuta), mi ritrovo abbastanza in quel che scrive Davide. Alcuni mesi fa scrissi sul forum dedicato ai problemi del Lago che mi preoccupava molto di più l'umanità divisa delle sue sponde. Ora più che mai si capisce come l'incomprensione e il pregiudizio siano i veri ostacoli ad una soluzione condivisa.
Il ragionamento non è complesso ma confuso, se preso nel suo sunto: dire che la società tedesca è il modello di società corale e rimpiangere i nostri vecchi che non facevano sciocchezze e un ossimoro. C'è molto di Rousseau in quello che dice Davide ma appunto non è giustificabile nel seno della nuova Germania se non come superamento della società attuale che, come la Germania appunto, ne è l'apice come evoluzione. Noi siamo, e per noi intendo noi lacustri, il buon selvaggio, secondo le parole del Davide: allora abbiamo molta più speranza dei Tedeschi che, corrotti dai finti modelli, sono difficilmente redimibili. Le ultime sue parole, Davide, sono il sunto della confusione.
Ammetto che il mio articolo possa suonare confuso. Personalmente, non trovo contraddizione tra il vedere nella società tedesca un carattere corale e il rimpiangere i nostri vecchi. Cosa che non ho fatto. La nostra società è per molti versi anche un miglioramento di quella precedente. Non mi è chiaro il riferimento a Rousseau. Io non auspico il ritorno ad una fittizia età dell'oro, o esalto il mito del buon selvaggio. Con la scuola di Francoforte e con Husserl mi permetto di notare uno scadimento qualitativo. Tutto qui. Appoggiandomi, poi alla terza ricerca logica e ai recenti risultati della meccanica quantistica, concepisco una totalità non come un gruppo, un aggregato, ma come una totalità strutturale che fonda i suoi elementi. Noi, abitanti del lago, non siamo buon selvaggi. Nè ho parlato di corruzione scociale in senso roussoviano. Le mie ultime parole, che non nascondo lei possa vedere come l'apice della mia confusione,
sono un invito a riflettere sul fatto che prima di parlare di lago c'è una questione che viene per così dire 'mancata' e che riguarda l'uomo e dall'altro l'esito disastroso di questa non riflessione. Il Wozzeck di Alban Berg esprime infatti questa mancanza di qualità e il disincantamento max-weberiano.
.....uno scadimento qualitativo proprio della società tedesca, forse anche questo crea confusione nell'articolo sopra.ma sono d'accordo con lei che prima di riflettere sul lago, per altro meraviglioso, dovremmo rifettere su noi stessi.
L'uomo o il lago? Il contributo da parte di Davide Bondoni ci pervenuto un mese fa. Per cause non imputabili a volont censorie lo pubblichiamo ora. Che quanto mai attuale.
Confusione Ancora un contributo di Davide Bondoni alla discussione sulla "questione" del lago. Pubblichiamo volentieri.
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ID3580 - 02/09/2010 14:09:00 - (ric) - ma ........
non sono riuscito a leggerla tutta. Comunque non ho capito nulla.