22 Settembre 2010, 15.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Pensieri&Parole

La malattia mortale

di Davide Bondoni

Come nel lago, così nell'animo umano. Le visioni particolari sulle vicende dell'Eridio ci impediscono di reggere i fili di un fare comune.


Leggendo il recente articolo sull'agonia del lago mi sono venute in mente alcune riflessioni. Sicuramente, vado a ripetere il già detto.
Ancora una volta, mi sembra che la malattia del lago sia lo specchio della nostra malattia.
Indipendentemente da chi abbia ragione o meno, mi sembra che ci sia molta indecisione o caos intorno alla scelta giusta da compiere.
Spesso, ci riferisce ad un passato non tanto lontano, rivendicando conquiste; quindi, buttando la questione nella polemica su 'chi ha fatto meglio'. E non di rado si assiste a quello che io chiamerei 'revisionismo storico'.

La questione mette in evidenza le fratture tra i nostri paesi, il campanilismo, la voglia di protagonismo, il non voler cedere per un vantaggio comune, la distanza della popolazione da chi la rappresenta.
Le polemiche che seguirono a certe scelte effettuate tempo fa dai sindaci, sembrano indicare che la nostra gente non si riconosce nei suoi rappresentanti. Questo è un fatto che va al di là della questione lago e deve far pensare.

Tristemente, poi, il fatto che alcuni abbiano puntato l'indice più sulla quantità di acqua (i livelli) che non sulla qualità (la pulizia o altro) indica il già citato disinteresse verso gli aspetti qualitativi della vita.

In ogni caso, non possiamo pensare di trovare un accordo sul lago, quando solo prima di lasciare Lavenone non siamo d'accordo fra di noi.
Poi, vorrei anche aggiungere che il lago non è solo quello spicchio d'acqua che vediamo dalle nostre finestre, ma fa parte di noi.
In questo senso, uno potrebbe osservare che nonostante esistano al proposito problemi di difficile risoluzione, molti altri sono alla nostra portata: come le infrastrutture attorno ad esso, la pulizia, l'eliminazione delle alghe.
E' vero: qualcuno potrebbe obiettare che è un lavoro per certi versi inutile, se le alghe si riformano. Vero. Però, intanto, abbiamo messo una pezza.

Le soluzioni non cadano dall'alto.
Ci sono certe cose che non dipendono da noi: è vero.
Ma molte altre sono alla nostra portata.

In ogni caso, insisto, la lontananza che sentiamo dai nostri rappresentanti in comune, in provincia, in regione, nei comitati, ecc. è un segnale grave.
Il problema non è nei governanti giusti o sbagliati; per cui un cambio in regione o alla testa del comitato sarebbe decisivo, ma è un problema globale.
Certe volte, penso che andrebbe bene tutto e il contrario di tutto.

Infine, non si può negare che certe iniziative siano caldeggiate per il piacere di trovare un senso alla propria esistenza, di mettersi in luce in qualche modo, in un periodo in cui la filosofia 'à la Facebook' ha convinto che l'essere visibile significa essere importante.
 


Commenti:
ID3985 - 22/09/2010 18:01:00 - (macebs) -

A volte, spesso, sempre, siamo come gli uomini incatenati nella caverna costretti a guardare soltanto il muro. Grazie del commento, sign. Bondoni.

ID3986 - 22/09/2010 18:09:00 - (davidebond) - dis-velamento

Ha ragione. Penso che lei conosca il saggio heideggeriano sul Fedro, in cui il pensatore evince il concetto di verità come dis-velamento. Quello che ci manca è la voglia di svelare la realtà. Personalmente, tutte le volte che non capisco qualcosa, chiedo o cerco informazioni. Molte persone, invece, pensano sia più saggio tacere, facendo finta di aver capito. Purtroppo, alcune volte siamo obbligati a riflettere e a indagare se vogliamo andare avanti. Oppure, possiamo scegliere la via più breve: guardare il muro e fare polemica sul carattere delle ombre. Non credo nella costrizione di dover rimanere nella caverna.

ID3990 - 22/09/2010 19:09:00 - (maurizio) - Bisogna intervenire

Condivido fortemente la necessità del fare comune, molte cose che si possono fare sono alla nostra portata o meglio dei nostri rappresentanti.

ID3991 - 22/09/2010 19:42:00 - (peter) - peter vos

dal 15 agosto in poi dal nostro ristorante vediamo solo un colore marrone sappiamo che sono alghe morte ma dobbiamo dire che raccontare ai turisti come mai non e un piacere.il lago a tutti i punti di vista e la nostra risorsa vitale vivendo con il turismo speriamo che chi di dovere provveda perche tutti dicono laghi trentini belli e il nostro di colore marrone,che sicuramente non e piacevole per farci un bagno.si dovrebbe pensare meno algi interessi del dio euro ma alla soppravivenza dei abtanti idresi e comuni coetanei da anni sentiamo solo parole dai burocrati quando e il momento del voto,ma alla fine e solo fumo e niente arrosto se si aspetta ancora un po ad intervenire il nostro lago e destinato a cambiare nome (stagno del nord italia) e tutti a fare la carita in mezzo alla strada,penso che qualcuno debba cominciare a vergognarsi per come vengano trattate le nostre acque comunita montana provincia di brescia e tutte quelle persone che speculano vendendo la nostra acqua.

ID3992 - 22/09/2010 21:39:00 - (bado68) - ma.....

a proposito di fare qualcosa per il lago, se non mi sbaglio a inizio anno avevo letto qui su vallesabbianews che quest'anno c'era un battello in aiuto al NICHESSA per la pulizia e raccolta alghe, ma io nei periodi che sono stato a idro non ho mai visto nessuno....

ID4001 - 23/09/2010 09:36:00 - (valdo) - Dare il voto a chi lo merita.

Mi ripeto. Il lago non puo' depurarsi che in due modi, con la diluizione e con l'ossigenazione. Con l'aumento dei livelli, se l'accqua e' pulita, diminuisce la concentrazione degli inquinanti e migliora la salute delle acque. Il problema dell'ossigeno e' piu' complesso e non e' politico, ma tecnico. La quantita' di ossigeno disciolta nelle acque deve essere sufficiente per la vita sia animale che vegetale, l'ossigeno si prende dall'aria e dalle piante acquatiche, pertanto ogni ecosistema e' diverso e gli interventi non possono che essere sperimentali. Sui politici concordo con alcuni interventi., le loro priorita' sono i voti. A chi sta a cuore la sorte del lago, saperli usare.

ID4036 - 23/09/2010 17:21:01 - (Ricard53) - Valdo e a chi si dovrebbe dare il voto?

Se guardiamo alla storia del lago negli ultimi decenni, cercando di individuare meriti o demeriti, trovando su questo dei partiti di riferimento da votare, rischiamo di farci venire un bel torcicollo. A me personalmente viene solo in mente una grossa e grassa risata. Senza rancore, Riccardo

ID4050 - 23/09/2010 18:48:26 - (valdo) - non ho alcun rancore. Per Ricard53

Ma il voto si puo' anche non dare.

ID4058 - 23/09/2010 21:24:56 - (bado68) - ma...

io penso che non conti tanto a chi dare il voto ma che quelli che prendono i voti facciano qualcosa.sono anni che si st a scannarsi per qualche metro in pi o in meno sul livello massimo,mentre non si f niente per il fondo del lago.Io s di sicuro che davanti a crone sono spariti una decina di metri di profondit(non s se sia dovuto al fatto che non si draga pi su al caffaro..),ma penso che se si riuscisse a recuperarli,ci sarebbe molta pi acqua e una temperatura pi bassa.poi per come fare non saprei,ma ci sono un sacco di persone che hanno studiato che se vogliono un sistema lo trovano.

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