13 Dicembre 2012, 07.04
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Eridio

A confronto col prefetto

di val.

Un primo successo a livello provinciale, i contestatori che dal primo dicemnre vivono il presidio di Idro, l'hanno ottenuto: un colloquio in Prefettura per luned prossimo

 
Si sono sistemati alla Pieve di Idro, nel parcheggio accanto a Santa Maria ad Undas, e dal primo giorno di dicembre presidiano il lago.
Obiettivo: sensibilizzare la popolazione, ma anche chi viaggia lungo la 237 del Caffaro, in merito alla battaglia che da anni stanno portando avanti per "salvaguardare la naturalità del lago".
 
Vivendo a turno giorno e notte dentro una baracca di legno e tela, un successo l'hanno già ottenuto: lunedì pomeriggio verranno accolti in Prefettura con l'intenzione di chiedere che il prefetto in persona si faccia da garante perché per il lago d'Idro possano essere prese decisioni diverse da quelle che "rischiano di trasformarlo in un bacino artificiale da sfruttare ad uso irriguo ed energetico".
 
In particolare, i Comitati organizzatori della protesta, chiedono una nuova regola di gestione condivisa dai quattro comuni, un ente gestore paritetico e la revisione completa delle opere di regolazione e messa in sicurezza, che rispondano alla nuova regola condivisa.
 
I manifestanti accusano la Regione ed i Comuni firmatari dell'accordo prefettizio del 2008 di aver ingannato i cittadini e la riprova sarebbero alcune affermazioni degli stessi tecnici chiamati a realizzare le opere di regolazione del lago, che in occasione di un recente confronto avvenuto nei palazzi ministeriali a Roma «hanno dovuto confessare le vere motivazioni delle nuove opere. La savanella, che è il canaletto che verrebbe realizzato all'uscita del lago per garantirne il deflusso minimo vitale, ad esempio, non c'entra nulla con la sicurezza, ma è stata voluta dal committente (la Regione Lombardia) per poter praticare l'escursione di metri 3,25, esattamente come prevede il vecchio regolamento del 2002 dopo le precedenti fasi sperimentali».
 
In allegato il "diario del presidio" aggiornato all'11 dicembre.
 
 

121211Presidio.pdf




Commenti:
ID25835 - 13/12/2012 09:30:57 - (Giachetti) - turismo

"rischiano di trasformarlo in un bacino artificiale da sfruttare ad uso irriguo ed energetico". Ma oltre a questo, visto che il turismo e' pari a zero, a cosa puo' servire il nostro lago?

ID25841 - 13/12/2012 11:52:19 - (Aldo Vaglia) -

L'accusa di sostenere la posizione di amministrazioni quali la regione o gli interessi degli agricoltori o dei produttori di corrente, che mi viene rivolta, e' ridicola. Piu' viene usata piu' mi convinco della strumentalita' di chi per far passare le proprie idee usa la caccia alle streghe e non la scietificita'. I dati oggi in possesso certificano che: 1) a dispetto di certi pseudo storici e di chi li ascolta, la paleofrana esiste, non e' una balla della SLI, e 15 metri di materiale di riporto al piede della frana non sono la polvere dei secoli. 2) Se le attuali paratoie possono scaricare 200mc/sec e la galleria degli agricoltori 100mc/sec la semplice aritmetica porta a dire che il manufatto che per necessita' le dovrebbe sostituire non puo' non avere che la portata di 300mc/sec. La messa in sicurezza del lago non puo' che discendere da questi dati. Il resto sono questioni politiche. Io non entro nel merito di come possono essere risolte; forse il migliore puo' essere quello dei

ID25842 - 13/12/2012 12:01:26 - (Aldo Vaglia) -

presidi. Trovare l'accordo e' difficile, la ricerca della naturalita' del lago e' impossibile gli interessi in gioco molteplici e tutti prioritari a seconda da che parte si guardano. A me preoccupa, dal momento che abito sotto il lago, che si possa contrattare una questione politica con la sicurezza.

ID25843 - 13/12/2012 12:10:37 - (Lib) - Chiarissimo

Chiaro come la luce Dell acqua del lago sig Vaglia. Ma va bene tutto...... Quelli del presidio si stanno pure divertendo e non solo quindi va bene così. Ho letto che lunedì parlano con il prefetto ...... In sintesi c'è chi parla e chi ........... Buon natale a tutti va :-)

ID25844 - 13/12/2012 12:26:15 - (mik69ca) -

Semplice è un dono che vi è stato tramandato e dovete proteggerlo per le prossime generazioni. Se poi gli abitanti sono anche intelligenti a sfruttarlo, senza distruggerlo, meglio per le popolazioni locali. Lo sfruttamento per la popolazione non è fatto per incapacità impreditoriale degli abitanti che non mi sembrano interessati ad attivarsi seriamente. Ovunque un posto così bello potrebbe essere, senza devastare, sfruttato meglio....

ID25849 - 13/12/2012 15:39:00 - (Elena Bini) - Sig.Vaglia,

sinceramente e a me che pare strumentale il suo insistere sul concetto di una impossibile naturalita: ho piu volte cercato di farle giungere il messaggio che noi non neghiamo affatto gli utilizzi irriguo/idroelettrico... ripetere giova? Quanto alla sicurezza, sfonda una porta aperta. Non siamo certo noi che abbiamo "giocato" con la sicurezza, dichiarando fattori di stabilita da evacuazione immediata di tutta la valle (!), ne noi abbiamo mai negato l esistenza della paleofrana. Noi abbiamo invece fin da subito denunciato la strumentalizzazione della paleofrana (sicurezza) al fine di garantire la regolazione a 3,25 (politica). Ora la ditta stessa che ha steso il progetto conferma le nostre - e mi pare anche le sue - preoccupazioni: trattasi di opere NON PER la sicurezza del territorio, ma anzi il pericolo persino lo creano (!), sia sul lago sia a valle. Se si libera di qualche errata informazione, capira da solo che la pensiamo allo stesso modo (spero che cio non la traumatizzi... :)).

ID25852 - 13/12/2012 17:37:50 - (Aldo Vaglia) -

Io a Roma non c'ero, ma con lei c'era chi ancora sosteneva che la frana e' una bufala inventata nel 1987 dalla SLI per continuare a gestire il lago. Se crede di traumatizzarmi con le sue presunte conoscenze, che a me sfuggono, si metta il cuore in pace, io non mi traumatizzo. Non contesto nemmeno il lodevole impegno di chi, per la maggior parte disinteressato, cerca, con caparbieta', di ottenere risultati che gli sembrano giusti. A me non convincono nemmeno le vostre richieste dei livelli ( oltre al fatto di bloccare le opere). Se su quello minimo c'e' poco da discutere perche' lo determina l'alveo del fiume e il DMV, quello massimo di 368,50 e' un tentativo di inutile autoriduzione che non ha alcun senso. Un livello maggiore aumenterebbe la quantita' di acqua e sarebbe molto utile per abbassare i tenori di inquinanti disciolti. La famosa e tanto invocata naturalita' era a livelli ben piu' alti di quanto si tenti di far credere.

ID25855 - 13/12/2012 20:23:31 - (Lib) - Bini ci è e non ci fa

Mai negato la paleografa ... Ma allora la scritta PALLE O FRANA ... Chi l'ha messa? ..... Saranno stati i firmatari. .... Fate bene a continuare nella nostra battaglia contro i mulini a vento .... Il problema che la ruota ci tibia a girare e voi siete fermi a questioni anche personali e di principio .... Assessori esterni docet ...

ID25858 - 13/12/2012 22:41:03 - (Elena Bini) - La nostra

contestazione della paleofrana nasce dalla strumentalizzazione della pericolosita della stessa, con dati assolutamente falsi sulla sua stabilita: i dati dichiarati da Regione Lombardia indicano una frana in atto con evacuazione immediata della cittadinanza. Una cosa assurda, una vergogna! Le e chiaro adesso che cosa significa quella scritta palle o frana? Non ne nega l esistenza, ma ne denuncia la strumentalizzazione basata su falsi dati. Sig.Vaglia, temo le sfugga ancora la precarieta del livello minimo a 367,20: lo determina certo l alveo, ma l alveo del fiume Chiese secondo il progetto verra pericolosamente scavato al piede della paleofrana al solo fine dichiarato di ottenere 3,25m. Che io, altri - e forse pure lei - riteniamo cio una cosa pericolosa e gravissima non importa nulla a Regione poiche lo scavo dell alveo e l unico modo che ha per garantire 3,25, vincolo indiscutibile posto ai progettisti, a qualsiasi costo, anche di sicurezza.

ID25861 - 14/12/2012 00:40:31 - (amilcare59) -

che la questione del lago sia intricata e complessa non ci sono dubbi, come non ci sono dubbi sul'impegno coerente e disinteressato di coloro che stanno affrontando sacrifici enormi presidiando giorno e notte la baracca. Leggendo poi il diario sono rimasto sconcertato per l'atteggiamento dell'ex sindaco di Bagolino anche se è chiaro che a Bagolino, inteso come capoluogo, il lago interessa solo come fonte di finanziamento. Ciò che non mi convince è l'atteggiamento populista del Comune di Anfo. Se la memoria non mi inganna, non ho visto, in passato, quel grande amore per il lago se non da parte di chi viveva di pesca facendone un sostentamento per la famiglia. Indecorose scaramucce politiche hanno portato alla chiusura della Rocca mandando in fumo l'ottimo lavoro del Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro. E' logico quindi riversare interesse sui livelli del lago per non sentirsi spiazzati del tutto di fronte al proprio elettorato.

ID25862 - 14/12/2012 01:00:33 - (amilcare59) -

Non mi convince del tutto neanche l'atteggiamento dei portavoce della protesta. Troppo interessati dal punto di vista professionale. Sono stati sparsi su questo blog fiumi di inchiostro relativamente all'entità dell'escursione ma le risposte non sono mai state concilianti. Se il 3,25 è esagerato e il metro e trenta è insufficiente, si potrà trovare una condivisione che vada bene per tutti? Il sig. Vaglia ha perfettamente ragione quando parla dell'autoriduzione senza senso con un livello massimo a 368,50. E perché creare inutilmente panico alle popolazioni di Ponte Caffaro paventando una quota di 370,00, presagio funesto di allagamenti e danni inenarrabili? E perché non considerare minimamente le preoccupazioni dei Comuni sub-lacuali sia in termini di sicurezza sia per l'utilizzo delle acque a scopo agricolo ed idroelettrico? Un atteggiamento così autartico giustificherebbe il mercimonio dell'acqua da parte delle autorità

ID25863 - 14/12/2012 01:01:31 - (amilcare59) -

trentine

ID25882 - 14/12/2012 15:53:28 - (Elena Bini) - 370,

vorrei precisare, non e piu possibile da alcuni anni poiche la galleria degli agricoltori e inagibile. 370 max sara nuovamente praticabile solo con la terza galleria libera di scaricare a valle 300 mc/s di acqua in caso di piena. Questa quota non si "paventa", sig. amilcare59, questa quota e certezza e vincolo dell AdP firmato dai comuni e da Regione Lombardia. A opere fatte, a fine maggio il lago - anche a Ponte Caffaro - sara a 370, poi comincera a scendere fino a 366,75, secondo necessita irrigue, oltre che idroelettriche. Il Sindaco di Bagolino e il suo vice immagino lo sappiano bene: c e scritto dappertutto nelle relazioni per la VIA. Nelle stesse relazioni - basta leggere - c e anche scritto che tutti i comuni rivieraschi a 370 in alcuni tratti si allagheranno. Non sarebbe stato piu opportuno stare piu bassi con il limite massimo? Impossibile: 3,25 pare legge (ma non lo e), e all alveo gia si scava nella paleofrana, di piu persino loro si preoccupano!! Meglio allagare un po !

ID25888 - 14/12/2012 18:20:08 - (Aldo Vaglia) - Per Amilcare59

Sembra che occupare aree demaniali e costruire sotto i livelli del lago faccia parte dei diritti acquisiti. E' il lago che deve adeguarsi.

ID25897 - 14/12/2012 23:32:07 - (guidoassoni) -

mi perdoni sig.ra Bini ma faccio fatica a seguirla sulle ragioni dei livelli massimi del lago, sia essi gli attuali (368,50) che i futuribili (370,00). Non ho ragione di dubitare su quanto lei afferma in quanto desumibile dalle relazioni per la V.I.A e dalle regole del 2002 a cui si rifà l'AdP. Ma se noi diamo in mano una zappa ad un contadino, questi se ne vedrà bene dal darsela sui piedi in quando potrebbe cagionarle nocumento per tutta la vita, così anche gli enti preposti alla regolazione del lago se ne guarderanno bene ad innalzare i livelli al massimo consentito se ciò nuoce alla collettività. La possibilità di avere un livello migliore dell'attuale, direi 369,50 o poco meno, avrebbe evitato la violazione del DMV e porterebbe altri benefici in tema di qualità delle acque e di sicurezza. Nulla da eccepire invece sulle sue osservazioni sui livelli minimi. Concordo pienamente con lei che la savanella non s'ha da fare.

ID25898 - 14/12/2012 23:49:16 - (guidoassoni) -

non vorrei essere troppo ripetitivo ma mi sento di concordare pienamente con l'amico Aldo e con Amilcare 59. Il massimo livello di 370,00 è una sorta di spauracchio dato in pasto all'opinione pubblica in maniera strumentale. E' proprio come dice Vaglia una sorta di autoriduzione di cui non si capisce la ragione se non quella di lasciare le cose come stanno senza badare alla sicurezza dei paesi sub lacuali. Infine, sarà pur vero che il lago debba adeguarsi alla volontà degli uomini, ma i diritti non si acquisiscono senza autorizzazioni. Soprattutto se si ravvisano i presupposti di incompatibilità agli strumenti urbanistici.

ID25906 - 15/12/2012 13:55:53 - (Elena Bini) - ohibo

Regione Lombardia ha fatto progettare opere per escursione da 370 a scendere di 3,25 fino a 366,75 (scritto nero su bianco, centinaia di pagine che ripetono questi numeri), non comprendo come possa essere definito "spauracchio". E il limite massimo stabilito da queste opere per poi poter svasare 3,25 m. Certo, se come dite voi - e come e vero - i diritti non si acquisiscono senza autorizzazioni, dato che 3,25 NON e la regola, PRIMA O POI bisognera che si decidano quale escursione e quali quote di prelievo gestire per il lago d Idro. MA DOMANDIAMO noi: che logica e quella che IMPONE un PERICOLOSO scavo dell alveo QUANDO con un DIRITTO per escursione minore tale scavo NON sarebbe affatto indispensabile (come invece e per avere 3,25)?? Dov e il buon senso delle istituzioni?? Io vedo invece soldi pubblici buttati al vento e popolazioni sottoposte a gratuito rischio idrogeologico!! Bastava fare la regola nel 2000! O almeno ora!! Comunque PRIMA delle opere. Non so se mi sono spiegata..

ID25915 - 15/12/2012 16:23:08 - (Aldo Vaglia) - No! Non si e' spiegata signora Bini

Lei non puo' spiegarsi perche' o non sa cosa vuole, o vuole cose che non puo' avere. Il movimento ha ragione a protestare e a non muoversi, in questo ha tutta la mia solidarieta' e simpatia. E' chi e' alla testa del movimento che non ha ragione. Sono i finti obiettivi che si predicano e i veri che si tacciono che non convincono quelli come me che pur condividendo la protesta considerano le richieste inadeguate e inutili per il lago. L'incosistenza e la strumentalita' ( anche politica) giocata su due numeri (3,25-1,30) come fossero le tavole del vangelo mi fanno pensare che al di la' di quello non si riesca ad andare. Gestione e regola non sono la stessa cosa, se c'e' la regola non serve piu' la gestione. L'autoregolamentazione per legge e' una pura sciocchezza, quello che puo' sembrare utile oggi puo' essere un boomerang domani, e' la gestione che va ricercata. Pensateci! ...perche' non si debba festeggiare una vittoria di Pirro.

ID25916 - 15/12/2012 16:45:08 - (guidoassoni) - per sig.ra Bini

quando parlavo di diritti e di autorizzazioni mi rifacevo ad un commento di Aldo Vaglia in merito all'occupazione di aree demaniali e costruzioni al di sotto il livello del lago. Per lo scavo nell'alveo e sulla regola da fare prima delle opere sono d'accordo con lei. Pertanto la regola potrebbe prevedere un'escursione di poco sopra i due metri ferma restando la quota minima per il DMV. Capisco perfettamente le sue preoccupazioni. Gli accordi con gli utilizzatori a valle per un'escursione di 3,25 sono stati un'idiozia tanto vero che anche i progettisti per garantire tale escursione non sanno pi che pesci pigliare. Livello massimo (370,00) con tutti i noti risvolti negativi e scavo all'alveo per andare sotto il DMV. E' questo accordo (purtroppo in questo momento mi sfuggono gli estremi) che va annullato se si vuole una nuova regola condivisa. Purtroppo la situazione difficilissima perch gli utilizzatori a valle una regola ce l'hanno gi.

ID25917 - 15/12/2012 16:58:04 - (guidoassoni) - segue

E' altrettanto vero che l'escursione attuale di 1,30 non si e' rilevata sufficiente solo nell'ultimo mese di agosto e pertanto avere la possibilita' di innalzare i livelli di un metro o poco meno rispetto agli attuali costituirebbe una sorta di riserva per i periodi di siccita'. Non trovo alcuna giustificazione in una escursione di 3,25 se non il fatto che esistano giacenti domande di utilizzo idroelettrico che non possono essere soddisfatte con la situazione attuale. Staremo a vedere. Vorrei fare i complimenti a Grazia per il diario del presidio. Passer a trovarvi.

ID25946 - 16/12/2012 22:57:45 - (Elena Bini) - Temo che

neppure lei, Sig. Vaglia, si sia spiegato - ma io non le accollo motivazioni fantasiose - sia a proposito dei finti obiettivi che si predicano (?) sia dei veri che si tacciono (?) sia per il rimpallo tra regola e gestione. Proprio non l ho seguita. Sig. Assoni, date le sue considerazioni - scavo pericoloso, regola da fare prima delle opere, accordi per 3,25 una idiozia, ecc. - il suo "staremo a vedere" mi ha un po stupito: sono 25 anni che stiamo a vedere... e che cosa stiamo vedendo? Un progetto in fase di VIA per opere di "messa in sicurezza"... pericolose!!! Ma in che mondo siamo?

ID25959 - 18/12/2012 00:13:54 - (Leretico) - Sono contro le urla

Ho capito: quando si scrive in maiuscolo o in grassetto si sta urlando. Se si urla significa che chi dovrebbe ascoltare (o leggere) non ascolta (o non legge bene). Insomma si pensa che il proprio lettore non voglia o non possa bene ascoltare (sarà cretino?). In verità si intende che non capisce, ergo bisogna urlare. Cari avventori di questo blog, sappiate che chi urla lo fa per stile consuetudinario. Cioè è abituato così nella vita, urla quando pensa che l'altro non ci arrivi ed è costretto, suo malgrado, ad alzare i toni, e con i toni i modi. Così a furia di urlare, una sacrosanta protesta si trasforma in gazzarra incomprensibile. Tutti vogliono il bene del lago, dicono di tenere a tutti gli interessi in gioco, ma quando si scende nei particolari, quelli tecnici, freddi numeri, stranamente ci si trova distanti. Mettiamo poi che il problema ha caratteristica di complessità dinamica e il gioco è fatto. Anzi non è

ID25960 - 18/12/2012 00:26:19 - (Leretico) - Continua

fatto. Si cominci allora a vedere quale bene sia nelle considerazioni dell'altro prima di mettere maiuscole, grassetti e punti esclamativi. Si cominci ad adottare una cultura sistemica prima di lanciare epiteti o sottintendere che l'altro sia un cretino magari venduto a chi sa quale interesse coalizzato. Mi voglio infine togliere un altro sassolino dalla scarpa: la naturalità del lago è un concetto assoluto. Per me la massima naturalità si avrebbe con la completa assenza dell'uomo, oppure con l'uomo delle palafitte, dedito alla pesca con le lance. È serio proporre questo obiettivo? Non è forse una provocazione di poco respiro ignorare la storia del lago e delle popolazioni che intorno ci vivono invocando la naturalità tout court? Ogni volta che leggo questi arringanti grassetti e maiuscoli penso alla miopia come concetto. Il non volere accettare in nessun caso la discussione solo perché il nemico è innanzi tutto da abbattere.

ID25961 - 18/12/2012 00:32:12 - (Leretico) - continua

Dov'è il buon senso in tutto questo? Ho già pensato più di una volta che solo gli intransigenti si pongono in questa posizione. E ho scritto più di una volta che non basta ammettere su queste pagine che esistono anche gli interessi degli altri per fare sì che questi ultimi vengano tutelati davvero. Bisogna invece prendere posizione concreta, dichiararsi in altro modo e in altre sedi. Solo con l'unione di intenti di tutti i portatori di interesse ci si può opporre alla Regione. Sembra invece che alcuni non ci tengano assolutamente a questa unità. Coltivano il loro giardinetto e il lago intanto peggiora. Basta urla, per favore, più senso di responsabilità invece in chi guida.

ID26053 - 19/12/2012 23:42:57 - (Elena Bini) - Quando

si scrive per mesi e mesi, ripetendo di continuo che preoccuparsi dell ambiente non significa AFFATTO ambire ad una assurdamente utopica naturalita, quando si viene fraintesi e quindi trasformati in paranoici sconnessi dalla realta, quando si nota che quanto scritto in merito alla grave scorrettezza e pericolosita di questa situazione non arriva, non viene colto, capita allora che... la MAIUSCOLA prenda il sopravvento! La pacatezza del Sig Leretico ed il suo risentirsi per il veder ribadire concetti che neppure sottolineati evidentemente arrivano mi fanno solo ritenere che ancora oggi la questione lago lo sfiori appena, sia giusto un argomento fra tanti di cui discutere tra 4 amici sul blog. "L unione di tutti i portatori di interesse per opporsi la Regione"?? "Coltivare il giardinetto"?? Temo sfuggano al Sig. Leretico i termini degli accordi e decreti degli ultimi 4 anni. Basta pressapochismi, per favore: se si vuole entrar nel merito della questione ci si documenti un filo di piu.

ID26072 - 20/12/2012 09:51:20 - (Leretico) - Una questione di pressapochismi

Cara signora Bini, ho notato meno maiuscole e spero in futuro di vedere meno grassetti sottolineati. E' una speranza. Come speranza è quella che lei smetta di bollare i pensieri del prossimo di pressapochismo, perché questo non migliora né la discussione né il giudizio su di lei di chi ha un cervello, e non lo vuole spegnerlo. Ho letto tutto quello che scrive e non rinuncio, come so invece di tanti che la leggono, a credere che la logica possa un giorno, come per San Paolo sulla via di Damasco, inopinatamente irrompere nel suo argomentare. La cosa più importante per me nella storia del lago è la sicurezza delle popolazioni a valle. Ho ricordi funesti dell'alluvione del 1980 e so cosa significa. Come cittadino pretendo che se ne tenga conto e tutti i discorsi in cui la sicurezza scompare e ricompare alla bisogna come nel gioco delle tre carte mi irritano perché quelli sì sanno di pressapochismo. Ho più volte scritto che

ID26074 - 20/12/2012 10:05:21 - (Leretico) - continua

salvare il lago è lodevole e nobile, ma anche che numerose questioni poste da lei sono talmente illogiche quando non prive di fondamento. I suoi scopi sono chiari, ma alle domande non risponde, pensa forse che ci si sia dimenticati di questa sua mancanza di rispetto? Quando parlo di impostazione sistemica e dinamica del problema, ha forse approfondito il tema? Ha forse capito che alla Limnologia bisogna aggiungere la parte sociale e economica del sistema lago? Lei invece si è semplicemente così innamorata delle sue parole che non sa fare altro che disprezzare. Non mi occorrono né maiuscole né grassetti per affermare le mie ragioni. Non disprezzo chi si impegna per salvare il lago, ma critico chi fa l'intransigente pensando che essere degli "ultra" si foriero di vantaggio politico e sociale. Basta urla, per favore, più senso di responsabilità in chi guida, più umiltà in lei signora Bini.

ID26089 - 20/12/2012 15:31:09 - (Elena Bini) - Ricordo

le sue domande, Sig. Leretico, ricordo anche quando provai a risponderle e cercando riscontro non ottenni da Lei cenno alcuno. Sono da allora convinta che i nostri approcci siano diversi e non dialoganti, altrimenti non mi spiegherei per esempio il suo "Solo con l'unione di intenti di tutti i portatori di interesse ci si può opporre alla Regione": Lei fa un discorso a prescindere dall attuale situazione, io faccio un discorso PER USCIRE dall attuale situazione. Tuttavia poi leggo che anche Lei si preoccupa delle opere in progetto, dato che le interessa la sicurezza del sublacuale (dove immagino viva): ma e certo che le nuove opere vi mettano in sicurezza? La invito ad informarsi. Io posso suggerirle che per evitare un nuovo maggio 1981 sarebbe meglio non avere il lago a 370 a maggio, ne una galleria di scarico capace di buttar a valle 300 metri cubi di acqua al secondo... Lei che ne pensa? Colgo l occasione per ringraziarLa di resistere ancora a confrontarsi con i miei...

ID26107 - 20/12/2012 23:33:49 - (amilcare59) -

Lei vuol sempre rivedere le bucce, sig.ra Bini. Il mio "staremo a vedere" non voleva essere nulla di malizioso. Il mio auspicio è che il tavolo delle trattative parta al più presto. Ma, ammesso e concesso di trovare una regola condivisa, siamo poi certi che non ci siano altri freni inibitori? Salterà fuori magari il San Giovanni Bianco?

ID26125 - 21/12/2012 11:53:17 - (Lib) - Uovo e Gallina

Vediamo se ho capito ... Allora SI alla regola condivisa con tutti ma non deve essere superiore a 1,30 ..... Mmmmmm interessanteNO alla galleria - quindi no alla sicurezza dei comuni riviesashi e quelli a valle .... Mmmmmm interessante .... Ho sbagliato sig ra Bini

ID26131 - 21/12/2012 16:13:47 - (Dolcestilnovo) - Il San Giovanni Bianco

Sembra quasi una maledizione biblica, un "verra' un giorno..." di manzoniana memoria. Qualcuno crede davvero che, Maya permettendo (dovremmo averla sfangata...), nell'era in cui si costruiscono centinaia di km di ferrovie ad altezze himalayane, ponti con campate chilometriche, treni che vanno a 400 all'ora, la tecnica/tecnologia non permetta di attraversare il calcare di San Giovanni Bianco? Orsu' siamo seri... se la galleria ha davvero uno scopo di sicurezza - e nessuno ha finora dimostrato il contrario - la si faccia e basta.

ID26139 - 21/12/2012 23:17:31 - (Elena Bini) - staremo a vedere

e voce del Sig Assoni o del Sig amilcare59? Gia e singolare parlare con immagini di persone, se poi si incrociano...bah... A parte questo dettaglio curioso..., ricordo che le opere in progetto sono dichiarate da Regione "per la messa in sicurezza del territorio" e dai tecnici progettisti "per la messa in sicurezza delle opere di regolazione E per garantire che le stesse consentano la regolazione a 3,25 m". Ricordo che i tecnici progettisti dichiarano pubblicamente di aver ricevuto da Regione ENTRAMBI questi vincoli progettuali e dichiarano anche che senza il vincolo di 3,25 (ovvero con una escursione minore) il territorio sarebbe PIU SICURO. Sarebbe interessante avere un progetto di messa in sicurezza del territorio E BASTA. Una cosa, per voce dei tecnici, e certa: se solo questa fosse la richiesta (cioe senza 3,25 obbligatorio), la sicurezza del territorio, sia sul lago sia a valle, sarebbe maggiore. I sublacuali sono invece tranquilli cosi? Sicuri? Non sara meglio informarsi?

ID26140 - 22/12/2012 00:28:26 - (Lib) - Sig.ra Bini

Si ha ragione lei è meglioninformarsi e che si informi bene anche lei xche minorar di capire ... Visto poi il video a idro che i tecnici rispondo a prediae domande e arrivano a dire anche quello che volete voi. Va bene tutto il problema è che voi non volete nulla e tra il tutto è il nulla ci sta sempre la via di mezzo ... Cosa che mi par di aver capito ne dai comuni di Idro e Anfo e ancor di più dai comitati il mezzo non va bene ... X voi o è bianco o è nero .. È io essendo milanista ... Ci preferisco il rosso e nero il bianco lo lascio fare a quelli che rubano ....

ID26149 - 22/12/2012 12:29:54 - (amilcare59) -

Ha perfettamente ragione sig. Bini. Ero talmente convinto di avere scritto io quello "staremo a vedere" che me lo sono fatto proprio ignorando anche che la sua risposta citava espressamente il sig. Assoni e non il sottoscritto. Mi sono gi chiarito con lui che tra l'altro non aveva ancora letto il blog. E mi scuso anche con lei per lo spiacevole equivoco. Per il resto io conosco le sue opinioni e lei conosce le mie. Non ritengo necessaria la revisione completa delle opere bens semplicemente cercare di evitare lo scavo sotto l'alveo mantenendo l'attuale livello minimo per salvaguardare il DMV. Il che comporterebbe di gia' un'escursione diversa dai 3,25. Considerando anche le problematiche che comporta la quota massima di 370,00 si evince che l'escursione dovrebbe assestarsi sui due metri o poco pi, salvo situazioni di estrema gravit che comporterebbe l'invaso al livello massimo o scendere sotto il DMV utilizzando la nuova galleria.

ID26157 - 22/12/2012 20:29:59 - (Elena Bini) - Sig. amilcare59,

quanto lei ipotizza e ragionevole, tuttavia il punto e che le opere che prevedono scavo alveo per andare sotto 367 e che prevedono 370 livello max sono GIA progettate e sono in fase di VIA. Regione Lombardia NON ci sta chiedendo un parere. Le sue osservazioni, sig. amilcare, sono gia state proposte come "modifiche al progetto" da istituzioni competenti, non da singoli cittadini, ma Regione Lombardia non ha orecchie per sentire, Regione Lombardia ha un unico obiettivo da portare a termine: il 3,25 ad ogni costo. Per chi riesce a vedere da parte nostra solo un "no a prescindere", faccio presente che questo NON e il tempo della mediazione perche NON c e ancora un tavolo per la regola. Questo e il tempo della denuncia dei fatti documentati ed e il tempo della protesta presso le sedi competenti affinche il progetto sia rivisto, non solo perche causa danni ambientali, ma anche perche crea persino PERICOLO alla pubblica SICUREZZA.

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Presidio, l'attesa Nella tarda mattinata di oggi, venerd, il rendez-vous in prefettura con i rappresentanti dei lacustri che dal primo dicembre presidiano il lago alla Pieve di Idro.

13/01/2013 09:36

E il presidio continua I Comitati del lago non mollano. Tengono aperto senza sosta il presidio alla Pieve di Idro e chiedono a tutti di sostenerli con una mail da inviare al Ministero

27/01/2022 09:38

Al nuovo Prefetto l'appello dei comitati Il Presidio “9 Agosto”, prossimo al compimento dei sei mesi di protesta contro il depuratore del Garda sul Chiese, spera che Maria Rosaria Laganà – neo insediata come Prefetto e Commissario – accolga le istanze del territorio

23/02/2013 10:49

Questa non è la sintesi della realtà Il Comitato che ha oerganizzato il presidio che da quasi tre mesi attivo "24h" alla Pieve di Idro, dice la sua in merito ad un'articolo apparso sul Gdb e da noi riportato su queste pagine

03/12/2012 08:02

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