12 Agosto 2011, 07.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Scarsa irrigazione

di Ubaldo Vallini

Agricoltori sul piede di guerra: «Se il Trentino non rilascia l'acqua quelle dighe le apriamo noi» la minaccia.

 
“Sarà meglio che la Provincia autonoma di Trento apra e alla svelta le chiuse delle dighe di Malga Boazzo e Malga Bissina, oppure saremo costretti a portarla in tribunaleâ€.
Ma c’è anche chi è più drastico: “Altrimenti saliremo noi ad aprirleâ€.
 
Volti tesi e voci concitate, ieri nel palazzo bresciano della Regione Lombardia.
Sul tavolo la questione dei livelli del lago d’Idro, che per una volta non mette uno contro l’altro agricoltori e rivieraschi, ma gli interessi dell’agricoltura e quelli della produzione idroelettrica trentina.
 
Cosa succede è presto detto: la Hidro Dolomiti Enel (HDE), società a capitale pubblico/privato che produce energia ellettrica turbinando l’acqua contenuta nei bacini a molte del lago valsabbino, non ne vuol sapere di rispettare gli accordi in essere, che vogliono il rilascio dell’acqua necessaria al mantenimento degli attuali livelli del lago d’Idro, in attesa che vengano realizzate le nuove opere di regolazione.
A rimetterci al momento sono gli agricoltori, costretti a sperare nei temporali per poter portare a termine i raccolti.
 
Si tratta di 7/8 mila aziende distribuite sui territori di un’ottantina di Comuni, fra la pianura bresciana, quella mantovana e indirettamente anche quella cremonese.
Tutti quanti utilizzano per l’irrigazione l’acqua che scende col fiume Chiese e proprio non capiscono perché da un paio d’anni, cioè da quando la Provincia autonoma di Trento possiede il 51% della HDE, le culture della Bassa debbano essere in balia dei capricci del meteo... “o delle bizze delle società idroelettriche†per dirla con le parole del presidente del Consorzio di Bonifica Medio Chiese Luigi Lecchi.
 
Che prosegue: «Fino all’altro giorno in qualche modo ce la siamo cavata, perché quest’anno non si è dimostrato particolarmente siccitoso.
Ieri invece abbiamo dovuto adottare nuovi turni di irrigazione che prevedono l’erogazione della stessa quantità d’acqua, ma dimezzando l’orarioâ€.
Un regime che rischia di penalizzare quelle colture che arriveranno a maturazione nelle prossime settimane.
 
“I bacini a monte dell’Eridio sono pieni d’acqua – è sempre Lecchi che parla -, se però HDE intende trattenerla per utilizzarla quando sarà per loro più conveniente (certo non nelle due settimane ferragostiane ndr) per l’agricoltura sarà un disastro e quanlcuno dovrà risponderne perché gli accordi prevedono altroâ€.
 
A venir meno sarebbero 18 milioni di metri cubi d’acqua su 50, proprio quelli che la Provincia autonoma aveva promesso di garantire quando col beneplacito della Regione Lombardia ha ottenuto il rinnovo delle concessioni idroelettriche divenendo nel contempo azionista di maggioranza della società che se ne occupa.
“La Regione, ma anche la Prefettura di Brescia, ci stanno sostenendo, esercitando pressione sui trentini, se non basterà, oltre che all’azione legale siamo pronti al gesto eclatante e non abbiamo certo paura a metterci in marcia coi nostri trattori†hanno aggiunto compatti i diversi rappresentanti del mondo agricolo presenti all’incontro.
 



Commenti:
ID12021 - 12/08/2011 11:30:26 - (Elena Bini) - tra i due contendenti, il terzo... soccomberà

Ecco un esempio di cosa può accadere quando il privato si introduce nella gestione di un bene pubblico, l'acqua appunto (alla faccia del recente referendum...). Ora che i privati sono due, uno a monte e uno a valle del lago, litigano e chi si dovrà comunque genuflettere - indovinate un po' - è sempre il lago, sul quale incombono opere abnormi per ottenere un'escursione di 3.25 metri e oltre che - beati loro - li metterà finalmente in pace, mentre il lago d'Idro continuerà a pagare per gli affari altrui. Ricordo per inciso che gli altri laghi naturali prealpini regolati hanno escursioni tra 1.40 e 2 metri. Ci dispiace molto che gli agricoltori incontrino sul loro cammino questa iattura di aver a che fare con chi si arroga il diritto di prendere l'acqua per i propri interessi; forse ora comprenderanno meglio le proteste dei lacustri?! Noi comprendiamo (e subiamo) da sempre le esigenze irrigue ed energetiche, ma chiediamo EQUILIBRIO e RISPETTO:

ID12022 - 12/08/2011 11:32:14 - (Elena Bini) - continua

3.25 metri sono troppi.

ID12023 - 12/08/2011 11:57:17 - (quaranta) - sì sono troppi.

L'Università di Brescia con il prof. Muraca, nelle relazioni annuali, inerenti i livelli del lago, ha sempre dimostrato che si può utilizzare un'escursione decisamente minore.

ID12030 - 12/08/2011 19:40:20 - (delirio) - MA HA SEMPRE PIOVUTO

Per fortuna che fino a settimana scorsa pioveva sempre.

ID12037 - 14/08/2011 05:11:44 - (ric) - basterebbe tagliare i fondi al trentino

Tagliare i fondi al trentino finchè non molla l'acqua...Tanto il trentino senza i nostri soldi morirebbe di fame!!!!! quindi tagliare fondi e costringerlo a mollare....

ID12043 - 14/08/2011 10:55:37 - (Giacomino) - Ric,

sei di una franchezza sconcertante.

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