26 Giugno 2010, 14.49
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Salvaterra e la luna

Il sindaco di Idro ci scrive replicando alla lettera da noi pubblicata nei giorni scorsi a firma di chi l'ha preceduto alla guida del centro lacustre.

 
Egregio direttore,
 
chiedo ospitalità per rispondere brevemente ad alcune considerazioni contenute nella lettera al direttore pubblicata il 22/06/2010 della sig.ra Augusta Salvaterra, già Sindaca di Idro nel periodo 2004/2009.
Lo faccio a malincuore, poiché sarebbe più proficuo per tutti se la sig.ra Salvaterra portasse i propri argomenti e la giustificazione delle proprie passate scelte amministrative, nelle sedi più opportune e più vicine ai cittadini di Idro, anziché sui giornali o sui siti Internet.
Purtroppo così non è, dal momento che all'indomani di una pur bruciante e netta sconfitta elettorale, la sig.ra Salvaterra ha preferito dimettersi immediatamente dal Consiglio Comunale ed astrarsi completamente da qualsiasi partecipazione alla vita amministrativa nei gruppi consiliari o nei pubblici dibattiti.
 
E' certamente difficile rispondere pubblicamente e senza mediazioni di scelte passate che, come le recenti elezioni hanno dimostrato, sono state ampiamente disapprovate dai cittadini.
Tuttavia, a chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica viene richiesto proprio questo: responsabilità delle proprie scelte.
Quanto ai contenuti della lettera della sig.ra Salvaterra, davvero rimango basito.
In un momento storico fondamentale per la nostra comunità (mi riferisco all'evoluzione dell' Accordo di Programma sottoscritto proprio dalla ex Sindaca con Regione Lombardia), in cui si stanno facendo scelte di portata decisiva per le future generazioni, in cui ci vengono consegnati dalla Regione Lombardia progetti di opere come mai ne sono state realizzate nella storia del nostro comune e che vorrebbero mutare radicalmente la conformazione del nostro lago, cosa fa la sig.ra Sindaca?
 
Da brava professoressa, impugna la matita rossa e... corregge i puntini sulle "i", segnalando le differenze fondamentali tra "Accordo di programma" e "Protocollo di Intesa", senza minimamente sentire la necessità di soffermarsi, neanche per un istante, sui contenuti reali del dibattito in essere.
Questo dibattito verte sui livelli del lago d'Idro (attuali e futuri), su opere di regolazione e messa in sicurezza, su soluzioni tecniche da condividere o meno.
E' su queste questioni che la sig.ra Salvaterra dovrebbe pronunciarsi e dare pubblicamente la sua lettura di come si sente tutelata dall'Accordo di Programma da lei sottoscritto con Regione Lombardia.
E questo alla luce del progetto definitivo da quest'ultima presentato sulle opere da realizzarsi sul nostro lago.
 
Azzardo una considerazione.
Se in fase di sottoscrizione dell'accordo di programma la signora avesse prestato maggiore attenzione ai contenuti di questo atto, anzichè alla sua "forma", probabilmente non ci troveremmo nel cul de sac dove siamo finiti...
Ma su questo ormai è inutile rivangare.
Si sa, quando qualcuno indica la luna, capita che altri si limitino ad osservare il dito che la indica.
 
Distinti saluti,
Fto. Giuseppe Nabaffa
Sindaco di Idro

 
Grazie dell'intervento signor Sindaco.
Aggiungo una considerazione anch'io: non so se vallesabbianews.it possa essere considerata sede opportuna per disquisire di argomenti che riguardano il nostro lago (io credo di sì).
Certo la testata che dirigo è sufficientemente vicina ai cittadini di Idro e questo non lo affermo io.
Lo dice il numero dei lettori che quotidianamente scelgono di informarsi e persino di dialogare su queste pagine. Le assicuro: numeri di gran lunga superiori alle presenze nei consigli comunali e anche anche a quelle che si registrano in occasione delle assemblee pubbliche.
Col vantaggio che le parole stampate sono indelebili.

Ne approfitti anche lei più spesso.

Cordialmente,
Ubaldo Vallini
 
 


Commenti:
ID2456 - 26/06/2010 18:13:00 - (g.v.p@libero.it) - Par condicio

Vero, potrebbe essere un modo molto diretto per confrontarsi e dialogare; un filo diretto tra Amministrazione e cittadino. Converrà anche il Direttore che l'ipotesi o proposta che dir si voglia, debba essere estesa a tutti i protagonisti!. A me capita di non avere risposte anche a lettere protocollate. Per quanto riguarda la questione lago, è mia modesta opinione, che i firmatari dell'Adp, chiamati in causa, in modi più o meno 'istituzionale' non vogliano in nessun caso uscire allo scoperto. Vero è che molti interlocutori di Vallesabbianews, sono anonimi, ed in questo caso sono io il primo a rifiutarsi di 'dialogare', ma ce ne sono anche conosciuti. Il risultato rimane invariato. Proponga Lei direttore, ai comuni, di aprire una finestra specifica per colloquiare con il cittadino. Appoggio l'iniziativa ed invito chiunque trovi l'idea utile, a sostenerla. Potrebbe incontrare il favore di molti. Con un'identità ben

ID2457 - 26/06/2010 18:15:00 - (g.v.p@libero.it) - segue

precisa. Ovviamente. Buon lavoro. Seccamani Gianfranco

ID2458 - 26/06/2010 18:28:00 - (ubaldo) - Spazio?

Caro Gianfranco, di spazio ce n'è parecchio, mi pare. Ci sono interventi da parte di anonimi e da parte di chi correttamente si firma. Ma soprattutto ci sono migliaia di lettori che si fanno un'idea di quel che succede in riva all'Eridio senza mai intervenire. Non ho proposto al sindaco Nabaffa di aprire speciali finestre, solo di approfittare di quelle che ci sono già, semmai lo ritenesse opportuno, pensando soprattutto allo spazio delle lettere al direttore. Rispondere ad anonimi che ti attaccano senza neppure il coraggio di metterci la faccia, infatti, lo considero un compito ingrato. Non lo consiglierei mai a nessuno.

ID2459 - 26/06/2010 20:04:00 - (g.v.p@libero.it) - spazio vuoto

Concordo. Allora chiediamo anche agli altri di riempire spazi lasciati vuoti. Troppe domande aspettano di avere adeguate risposte. Il tutto, a vantaggio dei lettori, anche affezionati, come il sottoscritto gianfranco

ID2486 - 28/06/2010 18:27:00 - (nimi) - politica epistolare

Vedo che di qualsiasi paese si tratti, Vestone o Idro, poco cambia. Chi dovrebbe fare opposizione, scrive lettere e fa proclami (e, guarda caso, in entrambi i paesi chi fa opposizione è anche chi ha fatto disastri per ANNI) anzichè confrontarsi nelle sedi adeguate (ma, come già detto, nellle sedi adeguate hanno combinato disastri in anni passati). L'unico appunto che posso fare a Nabaffa è che non doveva "abbassarsi" a rispondere alla lettera con altra lettera. Quando ho visto la lettera di Salvaterra ho temuto che Nabaffa avrebbe abboccato all'amo. Sarà che vedo da vicino l'operato dell'amministrazione vestonese, ma sto imparando che a questo tipo di provocazioni (lettera di Salvaterra) si risponde coi fatti, senza scendere ai livelli infimi della battaglia mediatica su cui certa parte della politica ha costruito la propria fortuna (e sulla quale sta costruendo anche la propria tomba)

ID2487 - 28/06/2010 18:30:00 - (nimi) - firma

ah, la firma! la metto dato che, una volta tanto, si "discute" mettendoci nomi e cognomi: Nicola Cargnoni

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