12 Giugno 2012, 07.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Nuovo accordo

di Ubaldo Vallini

Perň solo fra la Regione e i Comuni di Bagolino e Lavenone. Anfo e Idro non accettano e andranno avanti con la battaglia legale.

 
«Abbiamo rifiutato di firmare un assegno in bianco. Tutto qui. Prima vogliamo sapere quali conseguenze avranno le opere di regolazione sul nostro lago e con quale regola verranno utilizzate. Solo dopo potremo dare il nostro assenso incondizionato».
A parlare a riunione appena conclusa è Gianfranco Seccamani, il nuovo assessore del Comune di Anfo con delega alle questioni del lago.
«Se si trattasse davvero di sicurezza delle popolazioni rivierasche non avremmo incertezze, i cantieri potrebbero aprire anche domattina – aggiunge -, ma ci sono ancora troppi lati oscuri in questa vicenda, che vanno assolutamente chiariti».
 
L’ennesima riunione sulle questioni dell’Eridio, ieri, nella sede territoriale di Brescia della regione Lombardia, ha ratificato una profonda spaccatura: da una parte la Regione che gode del sostegno dei Comuni di Bagolino e Lavenone, dall’altra sempre più sul piede di guerra i Comuni di Anfo e di Idro.
Obiettivo dell’assemblea era la condivisione di un nuovo accordo di programma capace di superare l’empasse che si è creato in questi mesi attorno alle “opere di valorizzazione del lago”, che detta in soldoni sono poco più di 10 milioni di euro a favore dei Comuni rivieraschi in cambio dell’ok alla realizzazione del nuovo e complesso sistema di regolazione del lago: nuove paratoie e nuova galleria di scarico, insomma.
 
«Questi due sindaci, o chi per loro, non hanno ancora capito che le opere di regolazione del lago dovremo farle lo stesso, con o senza il loro consenso – ha affermato l’assessore regionale al Territorio e all’Urbanistica Daniele Belotti -. Lo impongono le esigenze di sicurezza. A questo punto però loro rischiano di trovarsele fatte senza la possibilità di realizzare anche quelle di valorizzazione».
Anfo perderebbe 3,75 milioni di euro, Idro ne perderebbe 2,6.
 
L’impressione è che sia un dialogo fra sordi, forse è per questo che nella concitazione del confronto ogni tanto c’era qualcuno che alzava la voce.
Fatto sta che il nuovo accordo di programma per il momento Anfo e Idro li esclude, anche se all’articolo 5 prevede la possibilità di integrarli “qualora ritirino i ricorsi presentati avanti al Tribunale Superiore delle Acque e il Tar”.
 
A marcare ancora di più le distanze, la notizia che da Roma, per dare l'ok alla Valutazione di impatto ambientale, prevedono di cambiare il progetto originario non eliminando la “savanella” alle paratoie, come avrebbe voluto Idro, ma togliendo lo “stramazzo” davanti alla nuova galleria di scarico. Manufatto quest’ultimo che avrebbe impedito prelievi idrici al di sotto dei 367 metri di quota sul livello del mare.
 
Una modifica richiesta qualche tempo fa dalla Provincia autonoma di Trento, il cui parere è vincolante.
A questo punto i due sindaci di Anfo e Idro, nel firmare, accetterebbero un accordo ai loro occhi “peggiore” di quello che già osteggiavano.
e non hanno intenzione di farlo.
 
Per rimanere ai contenuti del nuovo documento, la novità è il via libera alle opere di valorizzazione a suo tempo proposte dai Comuni di Bagolino (per un totale di 3 milioni di euro) e di Lavenone (per 1 milione e 130 mila): «Opere che potranno prendere il via a luglio. Da quel momento ci saranno 30 mesi di tempo per concluderle» ha detto Belotti che ha aggiunto: «Nello stesso periodo di tempo, non un mese di più, potranno farle anche Idro e Anfo, se lo vorranno e se decideranno di rispettare l'accordo. Noi stiamo ad aspettare».
 


Commenti:
ID21016 - 12/06/2012 10:52:41 - (gizeta2002) - accordo

Spiace, una sconfitta per il territorio (non solo per il lago).Tra l'altro Anfo non aveva gi aderito?.Ciao.

ID21018 - 12/06/2012 12:24:52 - (ric) - mah.......

mah......proprio convinti eh !!!!!!!Mi piacerebbe sapere se sono altrettanto convinti gli abitanti di Anfo che vedono rifiutare in un momento come questo 3,75 milioni di euro e di Idro 2,6 milioni......poi ci si lamenta che non ci sono fondi.....Non per metterla sempre sul piano economico, ma a me girerebbero le balle se vedessi che il mio sindaco spreca un opportunit del genere...certo che quando si promette in campagna elettorale che si far di tutto per mandare all'aria l'accordo...poi la promessa la si deve anche mantenere..... mah.....

ID21021 - 12/06/2012 12:56:59 - (Ernesto) -

ma si puo sapere cosa c'e sotto per esserci un (tiramolla)cosi?????sicuramente qualche cosa di pocochiaro!!!

ID21024 - 12/06/2012 15:38:50 - (Beltr1972) - SOLO GIOCHI DI POTERE

Ragazzi sono solo giochi di potere, ai rappresentanti dell'amministrazione pubblica non ne può fregar di meno del lago, della rocca d'anfo ecc... altrimenti l'unica spiegazione è che gli è andato il cervello in aceto.....

ID21025 - 12/06/2012 16:02:26 - (davidebond) - the show must go on

Chiedo scusa se mi intrufolo di soppiatto. Vorrei fare tabula rasa di tutto. In questi mesi, mi sono sentito preso in giro. Ci sono due opzioni, o si firma (con la responsabilità che ne consegue) o non si firma (sempre con la medesima responsabilità). Io avevo definito la faccenda un tormentone. In realtà, non avevo capito che era una soap opera. Malgrado le differenze di opinione in taluni casi, non posso negare la continuità nello sforzo di difendere il lago da decenni da parte del signor Romeo Seccamani. In questo caso, non si capisce niente. Io credo che gli amministratori abbiano delle responsabilità etiche verso i paesi che governano. Non è il luna park. Ad Anfo si è sbandierato che si aveva firmato. Adesso sembra di no. Ma chi siamo noi, paesani, tutti deficienti? Solo adesso sono scesi i Messia a salvarci parlando una lingua contraddittoria ed esoterica come si confà agli oracoli? E qui mi riferisco alla signora Bini. Non

ID21026 - 12/06/2012 16:08:34 - (davidebond) - continua

sono contro il lago, sono contro la sua utilizzazione a scopi politici e contro l'ambiguità. O un sindaco porta avanti l'idea di firmare e firma e basta, senza tanti giochetti, oppure decide di difendere il lago e di fronte alla necessità di firmare si dimette per coerenza. Cosa che io feci a suo tempo per la Pro Loco. Questo è un caso magmatico, proteiforme e liquido. Io credo che ci siano state due ondate per la difesa e tutela del lago: una di una trentina e più di anni fa, da parte del Romeo Seccamani (e anche di mio padre) e una nuova adesso che non si capisce bene dove mira. Molte persone dei comitati sono certo in buona fede, ma stiamo assistendo ad una pagliacciata. E, ritornando sempre alla signora Bini che mi rimproverava di non capire l'attinenza dei miei paragoni per la questione attuale, mi limito ad indicare un brevissimo trafiletto sull'ultimo numero di Der Spiegel dove viene rappresentata

ID21027 - 12/06/2012 16:14:06 - (davidebond) - fine

una cartina della Germani con i valori di inquinamento acustico di un aereo partito da Francoforte (sul Meno). L'inquinamento raggiunge Colonia anche se pare impossibile. Quindi, la richiesta di limitare i voli commerciali notturni nell'areoporto di Francoforte è una richiesta che interessa tutta la nazione. Ora è così per il lago d'Idro? Ci sono cose importanti e altre meno. Bisogna saper situare il proprio problema. Questo, non per sminuirlo, ma per gestirlo con gli strumenti appropriati. Altrimenti, si rischia di usare la bomba atomica per festeggiare capodanno. Comunque, da anfese (e lo dico pubblicamente con il mio nome) sono deluso da questa politica comunale nei cui confronti gli equilibrismi giolittiani sono uno scherzo. Non si è capito il ruolo morale di cui sono investiti sindaci ed assessori. Non è un gioco.

ID21029 - 12/06/2012 19:21:53 - (Aldo Vaglia) - Per Davide

Condivido le tue parole e la tua giusta irritazione. Mi fa piacere l'abbandono di autoesclusioni e il ritorno ad occuparti di questioni concrete. Serve la tua lucida razionalita'. Sulla soap opera ho poco da aggiungere, mi siedero' sulla sponda del chiese ad attendere...... con la speranza di non essere travolto dalla piena millenaria.

ID21030 - 12/06/2012 20:19:29 - (amilcare59) -

se risponde al vero l'affermazione che la Regione possa fare le opere anche senza il consenso dei comuni lacustri, perch tanto tergiversare? le facciano e risarciscano i comuni che hanno sostenuto l'AdP. I comuni di Idro ed Anfo si schierino apertamente con i comitati e non avanzino alcuna pretesa sui contributi per la valorizzazione del lago. Questo tira e molla e' stucchevole. Invece di sedersi al tavolo delle regole e cercare di ottenere i due metri di escursione si preferisce perseverare nel rigettare contributi e ad indebitarsi con mutui con buona pace di chi verra' dopo.

ID21033 - 12/06/2012 22:55:00 - (amilcare59) -

Con oltre sei milioni di Euro ben investiti in opere mirate ne beneficerebbe non solo i Comuni destinatari ma anche tutta la valle. Se poi aggiungiamo i fondi ODI per la navigazione sarebbe un altro passo avanti. E' cambiato il vento. Nel 2009 a Idro l'Amministrazione ironizzava sul battello e sull'assessore provinciale ora si presenta petto in fuori alle inaugurazioni. Meditate gente meditate

ID21037 - 13/06/2012 09:45:43 - (Elena Bini) - La soap opera

e solo frutto del mancato dialogo all interno del Collegio di Vigilanza: Idro e Anfo hanno cambiato Sindaci e programmi, ma questo Collegio non ne ha voluto prendere atto. Imponga le opere, se puo; ma puo solo se sono davvero SOLO per la sicurezza. Anfo ha detto SI al dialogo, non Si all AdP; qui la stampa avrebbe potuto far di meglio, credo, a volte basta una telefonata con pubblica dichiarazione... 6 milioni di euro possono certo far piu bello uin territorio, ma se al centro del territorio c e uno stagno di acqua marcescente??? Ho gia a suo tempo parlato di "un agghindarsi a festa per andare ad un funerale: quello del lago". Tolto pure lo stramazzo, il lago puo fisicamente scendere di 10 metri! E non c e nessuna regola all orizzonte, solo un regolamento transitorio di 3,25 e possibile deroga per siccita. Non si chiede altro che EQUILIBRIO nei sacrifici e RISPETTO di tutte le realta: energia, agricoltura, ambiente. La sicurezza viene invocata solo se e dei rivieraschi, se invece

ID21038 - 13/06/2012 09:48:06 - (Elena Bini) -

e degli automobilisti si decidera che la frana e meno pericolosa del previsto: se scendera si fermera sul ciglio della statale!! WOW... una frana "intelligente"!!! Vabbe che vediamo tanti film....

ID21039 - 13/06/2012 10:59:26 - (Aldo Vaglia) - Il mulino bianco di Elena Bini

Purtroppo non e' l'unica, ma la sua formazione scientifica dovrebbe evitarle certe affermazioni. La marcescenza dei laghi non e' certo dovuta all'escursione dei livelli, ma a fattori che la vostra insistente ricerca di un'ipossibile naturalita' amplificano invece di migliorare. ......" i laghi sono depressioni del terreno occupate dall'acqua e prive di comunicazione diretta col mare. lo specchio lacustre ha livello incostante per ragioni varie ( precipitazioni, evaporazioni, apporto degli immissari). Incostante e' anche la sedimentazione che tende a colmare i laghi trasformandoli nel tempo in paludi, maremme , Stagni. Pertanto i laghi sono forme transitorie del paesaggio geografico.....la loro evoluzione si attua secondo un ciclo in cui si possono distinguere varie fasi: giovinezza, maturita', decadenza, vecchiaia e morte"......Noi stiamo vivendo la fase di maturita', forse l'ultima fase. Le generazioni future non avranno la nostra fortuna. Il godere le bellezze e i vantaggi e' una

ID21040 - 13/06/2012 11:05:17 - (Aldo Vaglia) - continua

prerogativa temporanea, ne' i suoi "non internti" ne' la terza galleria modificheranno un granche' il destino futuro. Occupiamoci allora del presente, che e' fatto anche di denaro, e lasciamo perdere le poesie del "mulino bianco".

ID21041 - 13/06/2012 11:13:51 - (davidebond) - alla signora Bini

Gentile signora Bini, non me ne voglia se la chiamo di nuovo in causa. D'altronde, molte persone che potrebbero parlare, tacciono... Quello che distingue la mia opinione dalla sua non è l'interesse o il disinteresse del lago, la correttezza degli interventi, ecc., ma il fatto che tutto ciò è stato politicizzato e questo ha creato un gran casino. Quindi, la mia vecchia domanda: alla luce del contrattualismo, ha diritto di esistere una protesta politica da parte dei cittadini per questo problema? Il problema non è il lago, ma il modo con il quale viene gestito. Se preferisce: "il problema del lago è 'il problema del lago'". Noti le virgolette e l'enunciato incassato. La questione dal tempo di "Tre uomini e il lago" è stata spostata da un livello oggetto ad un meta-livello. Non è più in questione la correttezza o meno di alcune richieste, ma la sua elaborazione in un piano superiore. Mi scuso. Non riesco ad essere più

ID21042 - 13/06/2012 11:20:28 - (davidebond) - continua

semplice di così in poco spazio. La protesta (non politica) è salutare se ben fondata. Tuttavia, che fare quando la situazione diventa un vicolo cieco? Pensare che la faccenda del lago sia riducibile ad un pezzo di carta, mi sembra poco. Si può intervenire sul lago in ogni caso. Magari cercando di renderlo pulito, di pulire le sue spiaggie di tagliare le alge con strumenti appropriati. Il fatto è che il lago d'Idro non è mai esistito. E' una sorta di finzione come lo stato di natura roussoviano. Il lago deriva dall'interazione con l'uomo e dell'ambiente. Ma a parte questo, ricordo come gli americani non abbiano perdonato a Clinton non di essere stato con la sua stagista, ma di aver mentito. Quella fu la sua colpa. Ogni articolo ha il suo target ed è diverso dagli altri. Secondo me, questo più che a puntare ad una discussione sulla firma del lago, dava spunto ad una riflessione sul concetto di "amministratore".

ID21043 - 13/06/2012 11:25:15 - (davidebond) - fine

E sul modo nel quale noi semplici mortali abbiano appreso dell'evolversi della situazione. Anfo che vince il ricorso, ma stando al Tar è stato respinto, Anfo che firma, ma non ha firmato. Ad una mia richesta ad un amministratore mi si è risposto: "vedrai, vedrai, non è ancora fininta. Uh... qualcheduno salterà. Vedrai". Può darsi, ma questo non risponde ai miei dubbi. E' questa nebbia indista che, onestamente, mi amareggia. Così, come mi ha amareggiato sapere dai media la nomina di un nuovo assessore. Credo che ciò andasse detto prima in consiglio. Si stanno saltando tanti passi. E lei, signora Bini, come può credere che in tal confusione si possa agire con finezza? Sarebbe come un neurochirugo che operasse in discoteca.

ID21044 - 13/06/2012 12:08:32 - (davidebond) - caveat

Vorrei aggiungere una chiosa. Non voglio che le mie parole vengano usate per propaganda politica. Esse sono state espresse in un determintato contesto e scenario, frutto di un'elaborazione singolare, un commento ad un articolo proposto. Mi dispiacerebbe che da tutto il mio discorso venissero solo colte certe parti e venissero usate come pietre da lanciare. E' il discorso generale a prevalere sul tutto. Mi è sempre dispiaciuto vedere il mio paese diviso e quello che scrivo dovrebbe servire a rimettere in gioco alcuni valori di convivenza comune per superare antiche faide. Tutto qui. Non nego quanto scritto sopra, lo riaffermo in tutta la sua portata etica. Chi non vive il mio paese, non può rendersi conto. I miei scritti sono solitari e non appartengo a nessun circolo che li condivida. Non sono appoggiato da nessuno. Non voglio fare la vittima, ma neppure essere strumentalizzato per comportementi in cui io non mi riconosco.

ID21048 - 13/06/2012 14:05:27 - (amilcare59) -

se la Regione continua a promettere anche ai Comuni riottosi (stando a quanto riportano i giornali) probabilmente la finalita' delle opere va oltre la mera sicurezza del lago.Perch non chiedere da subito un accordo che preveda le regole per i livelli tenendo in considerazione anche le concessioni in essere? Lo stramazzo, come del resto il lago pieno, e' un serio ostacolo se parliamo in tema di sicurezza.

ID21050 - 13/06/2012 14:44:22 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia, il suo scrivere del lago

sembra un testo da sussidiario. Ma i laghi sono oggi abitati e sfruttati, il suo sussidiario andrebbe aggiornato. E non va confusa l escursione da naturalita (ormai inesistente) dall escursione controllata, costante, regolare. A modifiche naturali la natura si adegua (vedi dinosauri) e si evolve, a modifiche artificiali antropiche la natura soccombe quando le modifiche NON sono fatte pensando ANCHE alla natura!! La marcescenza a cui mi riferisco e la stessa che ha portato negli anni di lago basso precedenti al 2007 a numerosi divieti di balneazione. Si dovrebbe imparare dagli errori del passato invece che ripeterli, non trova? Che poi la maturita di un lago evolva in decadenza nel giro di pochi anni le assicuro che non e normale! Tristissimo poi il suo finale: il presente e fatto anche di denaro, le future generazioni non avranno la nostra fortuna di godere delle bellezze del paesaggio... ma che pessima eredita si lascia ai nostri giovani? Mi denigri finche vuole, io non ci sto.

ID21052 - 13/06/2012 14:49:52 - (Elena Bini) - Sig. Bondoni, lei mi coinvolge di nuovo

in un approccio alla questione che e piu affine alla sua preparazione che alla mia. Porti pazienza se le mie risposte non le parranno consone. Io credo che il clima che lei osserva esista in quanto creato ad arte, fors anche a tavolino il vecchio DIVIDE ET IMPERA. La confusione NON c e realmente, a qualcuno fa comodo crearla. Le richieste sono limpide e univoche, a qualcuno fa gioco non comprenderle. Il clima e perlomeno poco democratico, poco rispettoso del vivere civile. Da dove e partito? E cui prodest? A chi giova tutto cio? A chi giova non dare ascolto a due popolazioni che hanno cambiato le proprie amministrazioni e chiedono rispetto ed EQUITA sul proprio territorio? Equita che parola strapazzata di questi tempi Per come la vedo io la politica italiana ha perso i suoi valori etici, a qualcuno non sta bene e sta reagendo. Ma la societa e devastata da un etica basata sul dio profitto a QUALSIASI costo. Ribadisco: mi si denigri finche si vuole, ma io non ci sto.

ID21053 - 13/06/2012 15:05:47 - (Elena Bini) - Sig. amilcare59

le do il benvenuto nella schiera di coloro che stanno chiedendo una nuova regola. Per inciso ricordo che la precedente e scaduta nel 1987. Al prossimo ottobre fanno 25 ANNI che si attende un incontro a tavolino tra TUTTE le parti coinvolte. Nel frattempo le istituzioni hanno lavorato per una sperimentazione dalla quale e emersa la possibilita di utilizzare anche MENO di 3,25 m. Poi d incanto e riemersa dalla polvere la paleofrana e con essa le opere per "salvarci dall ecatombe", le quali opere "gia che si fanno" garantirebbero i 3,25 "temporanei". Ora attendiamo a breve la fase della sicurezza ad orologeria, anzi al millimetro... in previsione del progetto per la nuova statale teniamoci pronti: ci diranno che la piena millenaria potrebbe si far franare la paleofrana, ma solo nel fiume, e si fermera "a mo di bomba intelligente" a filo della statale!!! Ma va la... vabbe che nel lago ci sono le trote.... ma ora pure camminano???

ID21054 - 13/06/2012 15:36:11 - (davidebond) - gentile signora Bini

Infatti, le ho chiesto scusa di aver fatto il suo nome, ma non c'è molta gente qui in giro. Vedo che lei è molto lucida nei suoi ragionamenti e questo sinceramente lo apprezzo. Ha perfettamente ragiona a parlare di interessi. Questo è un fatto assodato che nessuno può mettere in discussione. Altrimenti, la storia sarebbe finita da anni. Tuttavia, io sarò scemo e duro di comprendonio, ma non ho ancora incontrato due persone che la pensino alla stessa maniera sulla difesa del lago. Questa confusione nasce dal trattare politicamente un problema che non lo è. Come scrissi prima, prima di arrivare a trattare del lago, bisogna prima compiere un lavoro preparatorio anche etico e morale. Come lei ben sa, in un ragionamento non tutto è importante allo stesso modo. Logica e matematica ci insegno a differenziare le cose importanti da quelle meno rilevanti (che pur sono necessarie). Questo lavoro di prepare il modo stesso di affrontare

ID21055 - 13/06/2012 15:41:19 - (davidebond) - continua

la questione del lago è certamente un lavoro che a molti apparirà astratto e inutile, ma che però consente di riguardare il problema con occhi diversi. La confusione è nella politica, ma anche nei vari comitati. Faccio un altro esempio. Non voglio giudicare nessuno, ma all'estero molte persone hanno capito che il vero problema sociale sta nel concetto di "capitale". Concetto che non equivale in nessun modo a "guadagno" o "ricavo". E' un concetto ben speficico che caratterizza il sistema economico occidentale dal medio evo ai giorni nostri. Questo sistema è soggetto a crisi periodiche. Quindi, stando così le cose, passata questa crisi ne verrà un'altra di dimensioni maggiori. Per questo non c'è settimana in Europa o in internet che gruppi di persone invochino di fermarsi. In Italia, invece, si accusa questo o quello. La colpa, in un certo senso, è di nessuno in particolare, ma del sistema.

ID21056 - 13/06/2012 15:45:57 - (davidebond) - continua

Il capirlo può portare a soluzioni veramente decisive che possano portare ad un autentico cambiamento (non di facciata mediante manovre finanziarie ad hoc). Perché le scrivo questo? Perché non è banale capire dove sta il problema e come affrontarlo. A mio modesto parere, il problema è più umano che tecnico o speculativo. Non vogliamo andare d'accordo e accettare una realtà condivisa. Come lei sa, EPR venne massacrato. Lo stesso anno Bohr diede alle stampe un articolo con lo stesso titolo. Tutti si chiedevano: quell'Einstein che si era sentito costretto ad accettare l'esistenza dei fotoni, perché adesso non accetta la meccanica quantistica con la sua intrinseca non località? Il fatto che Einstein non fosse stato in grado, per la sua indole filosofica, di accettare la QM gettò grande imbarazzo sulla figura di Einstein. Un errore madornale. Più in piccolo: noi siamo pronti ad accettare la presenza del nostro

ID21058 - 13/06/2012 15:52:07 - (davidebond) - continua

vicino con tutto il suo carico di alterità? La risposta è no. Anch'io usai la formula del "divide et impera" come la usa lei. Ho spesso accusato che la divisione della gente che vive sulle rive del lago era la manna per qualsiasi potere forte. Ergo, cerchiamo di unirci, noi, prima di andare allo scontro. Come vede, io sono passato da un livello oggetto ad un meta-livello. Qui si gioca una partita morale ed etica. Senza di ciò, secondo me non funziona. Non nascondo che anche la confusione tra il problema del lago e il modo di gestire il problema del lago abbia confuso le acque non utilizzando i mezzi corretti. Brevemente e a mò di gossip. Un'integrale è l'area del rettangoloide formato così e cosà? Se dovesse uno studente rispondermi questo, gli brucerei il libretto. L'integrale non è un'area, ma la misura dell'area. Mentre l'area appartiene al piano oggetto, la misura appartiene ad un meta livello.

ID21059 - 13/06/2012 15:56:12 - (davidebond) - fine

Per concludere. Condivido le sue preoccupazioni, ma credo che la risposta non debba essere di natura pratica in prima battuta. Infine, ormai con l'assessorato per il lago al signor Gianfranco Seccamani, la questione del lago è diventata una questione politica tout court. Non sono io a dirlo. Ma la posizione che adesso il Seccamani riveste. Lei mi dirà: è stata la mossa migliore. Non discuto, ma è stata una mossa politica. In uno dei primi numeri di Anfo Racconta mio padre scriveva che la questione del lago giaceva praticamente ignorata, ma che il giorno fosse stata ripresa, sarebbe stata per via politica. Erano i primi anni settanta. Ha avuto ragione.

ID21062 - 13/06/2012 18:03:43 - (Aldo Vaglia) - Signora Bini e i sussidiari

Quello che lei definisce sussidiario e' il libro di testo del prof.Vittorio Vialli che teneva i corsi di Geografia per gli studenti di Scienze Geologiche e di Scienze Naturali alla Statale di Milano.

ID21070 - 13/06/2012 21:51:37 - (ric) - amilcare 59

ciao, e benvenuto....ma guarda che le strade percorribili sono state cercate tutte.....i sindaci che non firmano lo fanno solo ed esclusivamente perch si sono fatti votare promettendo che avrebbero lottato per il lago ed ora non possono tirarsi indietro, cercheranno di tirala lunga ma la regione nel frattempo inizier i lavori e i comuni di Bagolino e Lavenone faranno le opere con i soldi stanziati e gli altri resteranno con un palmo di naso e alle prossime elezione se ne torneranno tranquillamente a casa con l'unico risultato di aver rifiutato un lauto contributo alle spalle dei cittadini anfesi e idrensi!!!!!

ID21078 - 13/06/2012 23:43:50 - (amilcare59) - ric

Ciao Ric. Anch'io sono dell'idea che i Comuni di Idro ed Anfo non stiano facendo una bella figura in questa vicenda. Certa stampa di parte nega l'evidenza. La verita' sta nel fatto che se non vengono ritirati i ricorsi pendenti tali Comuni resterebbero senza un becco di quattrino. Vorrei ricordare che in Valle, ma non solo, contributi di tale entita' non sono mai stati elargiti da chicchesia e rinunciarvi dopo aver rigettato il milione e ottocentomila per il collegamento viario con Treviso Bresciano e' una responsabilita' storica.

ID21079 - 13/06/2012 23:59:09 - (amilcare59) -

Non vi siete mai chiesti perche' la comunita' di Idro continuera' ad avere uno svincolo come l'attuale? Se un'amministrazione pubblica e' ai ferri corti con la Provincia, con la Regione e con i Comuni limitrofi, il Comune di Idro deve solo sperare nella fortuna di essere attiguo al Trentino e di poter cosi' attingere ai fondi destinati ai Comuni confinanti. Finche' ci saranno. Questo significa incapacita' nel reperire risorse. Conseguenza ricorso all'indebitamento.

ID21089 - 14/06/2012 20:32:45 - (Elena Bini) - A proposito di

responsabilita storica, Sig. amilcare59, ci sarebbe da scrivere un enciclopedia, ma ve la risparmio... Cito solo la responsabilita storica di CHI ha Svenduto un lago per pochissimi soldi. Questa lei non la vede? Sembrano tanti, per carita, per un paesino di mezza montagna, ma finiti quei soldi - con un paio di lavori che dopo qualche anno daranno da spendere in manutenzione - CHI ci ripaghera dei danni ambientali, dei danni da divieto di balneazione, dei danni da perdita di lavoro per chi sul lago vive di riflesso alla qualita dell ambiente? Nessuno, saremo SOLI, beffati e derisi come ingenui ingordi. Ma e proprio cosi difficile da capire? Ma davvero non siamo proprio capaci di vedere piu in la del nostro alluce??

ID21090 - 14/06/2012 20:42:03 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia,

ha capito benissimo, sono sicura, quel che intendevo dire. In ogni caso preciso: i testi didattici amano riportare quella realta che lei stesso chiama del mulino bianco: asettica, teorica, intonsa. Solo in postille, a volte, ultimamente, si comincia a trovar traccia delle conseguenze degli ultimi decenni di "mano umana" nell ambiente e delle oscenita che qua e la stiamo andando a combinare in nome del dio progresso e del dio profitto. Ma non mi ribatte nulla invece rispetto al suo angoscioso augurio per il futuro? Ho capito bene che i giovani NON potranno godere delle bellezze del paesaggio per colpa dell "intelligenza" dei loro genitori??? ???

ID21091 - 14/06/2012 20:57:59 - (Elena Bini) - Sig. Bondoni,

mi aiuti a capire il suo scrivere. La politica in senso lato e partecipare alla vita sociale; allora perche preoccuparsi del proprio ambiente e far si che chi e stato incaricato di gestirlo lavori in modo Trasparente, Democratico e nel rispetto della Legge dovrebbe essere un qualcosa di negativo? Quale lavoro etico puo avere spazio a questo punto? E quale significato avrebbe?

ID21097 - 15/06/2012 13:28:54 - (davidebond) - gentile signora Bini

Le chiedo scusa signora Bini, ma non cambiamo argomento. Io parlai di confusione all'interno del movimento del Lago. Lei mi disse che tale confusione era data dalla politica che ci voleva divisi. Io le risposi che a questo punto della situazione, entrando il Seccamani in comune, anche parte del movimento del lago diventava politica. Tutto qui. Adesso lei mi dice che non è un danno far politica. Chi l'ha mai negato? E' stata lei a denigrare la politica. Io ho sempre sostenuto che la politica è essenziale, benché perfettibile, per la vita umana e condivisa. Di più: ho anche scritto che la mossa di aver inserito il Seccamani può essere stata la migliore. Ho solo sottilineato che adesso la faccenda del lago è diventata politica tout court. Quindi, non capisco il suo rimprovero. Inoltre, se c'è qualcuno che si è sempre battuto per morale ed eticità questo sono proprio io. Legga il mio articolo sull'antipolitica.

ID21098 - 15/06/2012 13:35:35 - (davidebond) - fine

Infine, io ho iniziato i miei commenti parlando proprio di assunzione di responsabilità e della gestione della politica come di una cosa seria, non come un campo da gioco. Non c'è niente di male che il comitato del Lago diventi politico. In Germania, i Verdi sono un partito politico tout-court. Ma allora, smettiamola di gettare fango sulla politica indistintamente. Ci sono vari modi per essere politici. Quello che mi stupisce è questo suo cambiamento d'opinione della politica dopo la nomina del Seccamani, così come, se non ricordo male, mi lascia perplesso il Seccamani stesso che disse una volta di non voler più occuparsi di politica, dato che non la stimava molto. Eppure, adesso è rientrato. Mah... Per restare in tema, oggi ho letto su Bild (ebbene sì, lo ammetto: leggo anche quello per risparmiare) che in America si sta girando una continuazione di Dallas. Mancherà il protagonista, in quanto non se la passa bene. Povero J.R.

ID21100 - 15/06/2012 16:43:20 - (Elena Bini) - Sig. Bondoni

io non l ho rimproverata, non ne avevo minimamente l intenzione, e il cambio d opinione dopo la nomina del Seccamani mi vede proprio cadere dalle nuvole... Le avevo solo chiesto chiarimenti rispetto a quanto aveva scritto sull etica. Preciso che il mio significato di "politica" non ha nulla a che vedere con quanto lei scrive. Evidentemente non mi sono spiegata bene e o sono stata fraintesa, me ne scuso con lei e con i lettori.

ID21101 - 15/06/2012 17:12:51 - (davidebond) - Ancora sul contrattualismo

Chiedo scusa, allora di aver capito male. Mi spieghi, per cortesia, se ha tempo e voglia, cosa intende lei per "politica". In un certo senso, siamo tutti politici, ma secondo me ci sono delle persone che, facendo quel mestiere, sono più politiche di me. La politica io la considero come la tutrice dello stato. Esso comprende le norme per il vivere associato e una classe di persone è stata scelta per far sì che queste regole vadano rispettate o migliorate. La sovranità è sì originaria del popolo, ma essa la baratta con il governo in cambio di sicurezza e altro. L'uomo da solo non può niente contro la natura. Il terremoto recente ci ha fatto capire quanto l'uomo isolatamente sia troppo debole per far fronte a situazioni limiti di questo genere. Per questo motivo è uscito da un ipotetico stato di natura per entrare in società. Questa ha traviato gli impulsi sani ed etici dell'uomo, ma è il male minore.

ID21102 - 15/06/2012 17:15:01 - (davidebond) - fine

Questo credo sia il modo più consono per affrontare il significato della politica, anche perché è quello che oggi costituisce l'essenza degli stati europeo-occidentali (eccezioni a parte, come lo stato del Vaticano). Chiedo ancora scusa della gaffe commessa.

ID21127 - 17/06/2012 22:19:34 - (silvius) -

IL LAGO SE LO PRENDE CHI HA GLI "euri" CAPITO?MIGLIAIA E MIGLIAIA DI PERSONWE COIMPATTE NON RIESCONO A BLOCCARE IL LA TAV. FIGURIAMOCI POI SE ALCUNE DECINE MALCOMPOSTE DI ABITANTI RIVIERSACHI POTRANNO FARE PIU' O MEGLIO (PURTROPPO).LA PROVINCIA DI TRENTO OLTRE CHE VIVERE PARASSITARIAMENTE DEI NOSTRI SOLDI INTEVIENE ANCHE A PEGGIORARE LE COSE: NON E' CHE SABBIA LO ZAMPINO NELLE SOCIETA' DI PRODUZIONE ELETTRICA? E ALLORA ADDIO AL BIOTOPO DI BONDONE.I KRUKKI SONO SEMPRE STATI ASTUTI NEL VIVERE DI RENDITE ALTRUI E CONTNUERANNO A FARLO INDISTRUBASTI.CANCELLO A PONTE CAFFARO E FACCIANO SILENZIO SUL TERMINE SUD DEL LAGO.

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