In merito all'articolo pubblicato il 25 novembre che riportava alcune dichiarazione del Consigliere regionale Mauro Parolini, ci scrive Gianfranco Seccamani.
La cosidetta "savanella" (orribile denominazione) è il canale di salvaguardia del Deflusso Minimo Vitale che, per il fiume Chiese, è fissato in 2,5 m/s all'incile, cioè nel canale che collega il Lago al fiume. Contrariamente a quanto sostiene Seccamani (ma anche l'amminstrazione idrense), per legge deve essere separato dalle paratoie della traversa, che hanno funzioni solo di regimazione delle piene e non possono essere utilizzate per il DMV. Ma fagliela capire questa ai salvifici oltranzisti.
Ero proprio curioso di leggere cosa avrebbe scritto il Gianfranco, a parte una buona metà occupata da richiami ad altri documenti, il succo è la solita contestazione alle opere di difesa previste, che ho più volte chiamato "sindrome da galleria". Il buon Seccamani porta a sostegno delle sue tesi, l'improvvida posizione del nuovo progetto di ingresso a Idro che nel 2004 era in area di influenza della Paleofrana. Ma a quel tempo anche il progetto della superstrada insisteva in quell'area e solo in un secondo momento la Provincia ha recepito che la zona era a rischio idrogeologico e pertanto i progetti andavano rivisti, visto che erano legati fra di loro. Strano che Gianfranco da ex amministratore non conosca questi passaggi ed invece alimenta dubbi, quando tutto è stato chiaro e lapalissiano. Forse ritiene che siano nati tutti "imparati", non si ricorda quante volte magari a dovuto ripetere a funzionari vari le stesse cose.
Ma tornando al tema, la strada è poi stata spostata solo di qualche decina di metri, prevedendo il primo tratto subito dopo la rotonda, sulla destra del canale per un centinaio di metri prima di imboccare il nuovo ponte. Attualmente il progetto è in stand by perché Infrastrutture Lombarde ha chiesto nuove modifiche. Nel seguito della lettera, il riferimento al documento del comune risalente al 26.09.07 non aggiunge niente, se non che qualcuno all'epoca stava prendendo lucciole per lanterne e non aveva chiara la condizione di un Lago che non era più naturale da decenni. Concludo sulla questione del documento citato da Gianfranco a sostegno delle sue tesi, cioè su quel preliminare dell'AdP dove c'è l'accenno alla riperimetrazione del PAI, che è poi scomparso nel definitivo. Questo secondo lui dimostrerebbe che la Regione ha la coda di paglia, a me sembrano soltanto delle intenzioni poi non concordate. Il pregiudizio è un male
che divora la mente e anche l'anima.
Grazie Ricard per le spiegazioni che mi hai dato, o.k anche per i nik name. ancora grazie.
Caro Giacomino sei un uomo fortunato, hai capito sia l'articolo che le spiegazioni, fammi un piacere,cerca di rendere edotto anche me su quello che dicono e su quello che vogliono far intendere.
Ero solo assillato dalla savanella.
Era solo la savanella quella che ha dato l'incile al pai e il via all'adp per alzare di 2.50 il dmv tralasciando i burl gli sp gli allegati b i dds i dg per arrivare a 367 eliminare la terza luce e confondere le idee? ciao valdo
Purtroppo la situazione è complessa e se è difficile capirla per chi è al di fuori, è altrettanto difficile spiegarla in maniera che tutti comprendano per chi come me segue la vicenda da anni. Ma i numeri esistono anche per rappresentare una realtà per quanto complessa. Nel tempo ho tentano di dipanare la questione e credo in gran parte di aver dato un contributo alla sua comprensione, in un ambito in cui la confusione regnava sovrana. Certo si può sempre fare di meglio, ma è anche vero che chi non ha seguito costantemente quanto è accaduto avrà qualche difficoltà a chiarirsi le idee. Mi sembra in ogni caso che chi vuol fare lo sforzo di leggersi bene la lettera che ho scritto a ottobre, ed ancora presente nel "contributo dei lettori per l'Eridio", potrebbe rendersi meglio conto di quanto sta accadendo.
La novella del Seccamani Ci scrive Gianfranco Seccamani, proponendoci la pubblicazione di una lunga lettera che riguarda le vicende del lago. La pubblichiamo.
Gianfranco Seccamani esce di scena L’atto che segna l’abbandono della politica locale ufficiale: da qualche giorno, Gianfranco Seccamani non pi vicesindaco di Anfo. E non ricopre pi neppure la carica di consigliere comunale.
«Mio malgrado, devo alcune precisazioni in merito. Ci provo» Prosegue il dialogo chiarificatore su alcune vicende amministrative di Anfo fra Gianfranco Seccamani e alcuni lettori.
In merito alla lettera di Seccamani Egr. Direttore, ho letto con attenzione la lettera del sig. Gian Franco Seccamani in merito alle questioni della Rocca d’Anfo e del Lago d’Idro e la ritengo un contributo prezioso...
Bondoni risponde a Seccamani Egregio Direttore facendo seguito alla sua comunicazione voglio rispondere alla lettera inviatale dall'ex sindaco Gianfranco Seccamani
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ID5269 - 03/12/2010 15:56:34 - (Giacomino) - Ma che cavolo è la savanella?
Dovrei sentirmi un topo per la vergogna, ma come ai tempi della scuola quando chi chiedeva una ulteriore spiegazione faceva si la figura dell'ignorante ma altresì faceva un favore ai tanti che come lui non avevano capito un accidente; mi accingo a chiedere rispettosamente: Per uno completamente a digiuno in scienze idrauliche sarò riconoscente a chi mi vorrà spiegare finalmente COSA E' LA SAVANELLA, in modo che la possa mettere in relazione alle cose che sento dire sulle vicende del lago. Ancora grazie.