Non aggiungerò un’altra verità a quelle che già ci sono, il mio rimane un”punto di vista”.
Complimenti ad Aldo per la chiarezza espositiva. Finalmente un intervento che a fronte di RID specifica almeno una volta nell'articolo cosa significa questa sigla. Credo che se anche altri interventi a fronte del frequente utilizzo di "RID" "ADP" "DMV" avessero anche spiegato cosa significano, il lettore medio non coinvolto direttamente nella diatriba avrebbe capito qualcosa di più.
Le due verità mostrano appunto l'indeterminazione o fede, mostrano, all'interno del senso che diamo alle cose, che ci possano essere per opposizione due significati di una stessa cosa. Due sensi di una stessa cosa è l'indeterminato o controvertibile, visto nel vero è il contraddittorio. Siamo per lo più spinti all'indeterminismo dal sapere (=Sapienza), che lungo la storia dell'uomo, ha condotto una battaglia strenua per definire, con metafisica, quella che è l'evidenza: il divenire altro di ogni cosa. Ma ogni" cosa" che voglia veramente "divenire" deve prima "stare", per quel "prima" che appunto "poi" diviene quel stare del poi. Per "divenire" le cose debbono "stare". Il divenire delle cose altro da sé, anche di chi sostiene la sua evidenza e, sostenendola, crede di poter negare il principio di non contraddizione, deve tener fermo il principio di non contraddizione, deve dire che il prima non è il poi.
È quindi vista all'interno di una volontà interpretante, una volontà che a partire dall'inflessibile del "prima" vuole, con il decidere che è uccidere, diventare il "poi". È la volontà che vuole il flessibile dell'Inflessibile, vuole appunto contraddittoriamente.
Leretico ?
Per questo ogni nostro decidere è un uccidere. Non vi è soluzione differente all'interno del senso greco che diamo alle cose. Osserva, in politica cosa è se non uccidere il decidere per una parte invece che per un'altra ? Quando decidessimo per una lista, l'altra, il possibile mondo non deciso, sarebbe potuto esistere e noi, con la nostra decisione, lo abbiamo ucciso. Ogni gesto nel senso greco che diamo delle cose è omicidio. Il senso delle cose, quindi, determina ogni nostro agire. Sapere questo, sapere che visto il senso che diamo alle cose, quello "potrebbe" non essere il vero senso, sapere che non siamo noi, come individui, che possiamo, sulle cose, mutarle in quel poi che diviene per "uccisione" (decisione) sul prima, non è forse la super etica che così perentoriamente ti sfugge?
Allora sta nelle categorie sorte in seno all'essere, al divenire e al non-essere che si producono i concetti quali "potere", "decisione", "uccisione" sulle cose che in verità non si possono decidere e uccidere per un potere che non esiste.
Le cose sono semplicemente o complessamente.
Dru, mi sembrava strano che la filosofia mancasse così tanto dai tuoi ultimi interventi. Adesso torniamo in media, per lo sconforto dei più. Sconforto è forse parola troppo enfatica, meglio il concetto di un "mi sembrava strano che avesse rinunciato alla filosofia". In merito all'articolo vorrei dire che non esistono due verità, e anche se il titolo vuole essere un artificio retorico per introdurre due posizioni, due impostazioni diverse la verità rimane sempre e solo una. Ricerca di soluzioni da un lato, blocco ad oltranza dall'altro in nome di una diffidenza e di altri nascosti interessi di cui abbiamo intuito i lineamenti in diversi momenti. Leggendo i documenti e guardando video vari di incontri ministeriali si evince l'incompetenza nell'aver affrontato temi delicati che comportavano un effetto su tutta la comunità. Risultato: peggioramento delle condizioni di partenza, aumento dello strapotere regionale. Questi i dati di fatto.
Se vogliamo le due verità sono aspetti della stessa situazione, di una unica realtà, che inducono a una riflessione concreta: opere e bisogni dei portatori di interessi sulle questioni del lago non sono incompatibili. Proprio forse la consuetudine instaurata in questi ultimi anni, come suggerisce l'articolo, potrebbe essere d'aiuto per arrivare ad una soluzione condivisa, vista la dimostrazione pratica che la variazione dei livelli a 1,30, non ha danneggiato nessuno. Certo è che se i soliti noti pensano di usare l'incompetenza, sia politica che tecnica, per fare muro contro muro, le cose non potranno che peggiorare (vedasi i 3,25 raccolti come risultato delle ultime opposizioni). Se penso che questi soliti noti hanno addirittura avuto in mano l'amministrazione del comune di Idro finora, non credo saranno disposti alla concreta riflessione fino a che rimarranno in tale posizione, ovviamente con danno dei più.
Sa Leretico cosa mi fa sorridere? Che l'amministrazione di Idro, oltre a muoversi con tutte le istituzioni con la grazia di un toro brahama in una cristalleria, fa trapelare la storia che ha cercato di difendere l'AdP... Molti dei suoi elettori, amici della terra, dei rospi, della cementificazione, Tutti quanti sotto il vessillo dei livelli del lago, hanno preso il medesimo come pretesto per contestare l'amministrazione Salvaterra arrivando alcuni di loro anche all'intimidazione: in realta' altro che lago! L'amministrazione Nabaffa li ha ringraziati tutti con le modifiche al PGT.
E' quella per la quale se dopo circa 200 commenti e 4 post riguardanti il lago, l'accordo di programma, i progetti ed i livelli, non si è ancora capito da chi abbia ragione su cosa. Quindi l'unica verità è che l'accordo, prestandosi a molteplici interpretazioni (oltre ad essere stato probabilemente scritto e sottoscritto troppo velocemente), lascia spazio a tutta una gamma di possibilità che scopriremo solo a posteriori. Ad opere concluse. Come scrissi 1 anno fa, l'unica cosa che conta dovrebbero essere le garanzie per i cittadini del lago (e della valsabbia). Ed anche quello mi sembra che siano aleatorie. La discussione quindi può dirsi conclusa. Ognuno si tenga le proprie ragioni. Scripta manent. Ai posteri la sentenza (che non sarà ardua).
Se fosse vero, come credo sia vero, che da un lato l'amministrazione di Idro ha disconosciuto l'ADP2008, con tutti le conseguenze negative sotto gli occhi di tutti, mentre dall'altro promuoveva decine di migliaia di metri cubi (o metri quadri) di cementificazione con la nuova variante al PGT, mi chiedo quale coerenza possa esserci tra appoggio della stessa amministrazione ai movimenti ambientalistici e supporto di questi ultimi all'amministrazione. Il connubio è per lo meno contraddittorio. Mi dispiacerebbe molto se venissi a sapere che c'è stato un tacito accordo tra movimenti e amministrazione attuale: appoggio dell'amministrazione alla lotta insensata contro le opere in cambio di mano libera alla variazione del PGT in favore di nuove costruzioni, ossia nuovo consumo del territorio, con decine di migliaia di nuovi metri cubi (o quadri) sul lago. Certo che i cittadini meriterebebro una risposta seria su questo punto.
Capitano, mi scusi, ma non credo proprio che la conclusione di tutta la discussione di questi anni e di questi giorni possa essere chiusa così, con un "ognuno si tenga le proprie ragioni". Chi ha delle ragioni le deve far valere con delle argomentazioni e nel momento in cui si accorgesse che tali argomentazioni sono deboli o inconsistenti, dovrebbe convenire che sono tali. Le battaglie della signora Bini e dei suoi seguaci non sono errate di per sé, hanno delle ragioni profonde e dimostrano l'amore per la propria terra e per il lago. Ma tale amore non può prescindere né dalla realtà né dalla logica. E quando si deve controbattere alla Regione bisogna farlo con congnizione su tutti gli elementi di cui si va a discutere. E non si può alla fine, quando tutto è stato perduto per incompetenza, dire che gli altri sono dei mostri. Bisognerebbe ammettere il fallimento e farsi da parte. Oppure cambiare atteggiamento. Speranza forse
inutile.
Chi e' questo Capitano che crede di chiudere le discussioni in questo modo? E' il capitano delle giovani marmotte?... Se ha delle ragioni da mettere sul piatto, senza, servilmente, scopiazzare quanto gia' esprime la Signora Bini, si accomodi. Altrimenti alle copie preferiamo gli originali.
Anche a Idro e quindi una ottima occasione per entrare nella lista Nabaffa (quello che sbandierava di non volersi più candidare ma poi .....) da parte dei CAPI dei rispettivi comitati !!! Forza c'è posto avanti ......
i primi tre punti elencati da Aldo Vaglia in questo articolo mi convincono e mi fanno pensare: "c'è bisogno delle opere senza se e senza ma". Poi leggo articoli e commenti di Elena Bini che alla sua tesi riporta riferimenti a progetti, documenti, FATTI. E mi convincono. E mi fanno pensare "la faccenda non è trasparente, quindi c'è una possibile fregatura". Ma su questo punto potrei anche sorvolare. Quello che però mi urta a livelli massimi sono l'assenza di garanzie per il territorio e la sua popolazione. E queste NON garanzie derivano da quello che le opere in progetto (secondo l'interpretazione di Bini) verrebbero a portare. Se qualcuno vuole speculare economicamente o politicamente sulle opere lo faccia. Personalmente me ne frego. Ma non si devono permettere speculazioni sulla pelle dei cittadini. Ora: le opere si faranno, mi pare che il tempo per le rivendicazioni sia finito. Non ci resta che sederci sulla riva e attendere l'esito
Si legga i documenti, non se li faccia leggere da qualcun altro. Mi faccia il piacere di leggere l'ADP2008 ad esempio e mi dica se ci nota quel che con enfasi fa notare qualcuno.A me sembra di essere di fronte al famoso treno in velocità che abbiamo mancato di prendere, e a lei ?
il discorso non è l'enfasi con la quale si fanno notare le cose. E' l'interpretazione delle stesse che preoccupa. E non è l'interpretazione di Elena Bini. E' l'interpretazione di professionisti (ingenieri, geologi, ecc)che hanno ravvisato possibili "deviazioni" da quello che tutti gli abitanti (compreso chi ha firmato l'accordo) si aspetterebbero a opere concluse. Tu che sei abiutato a leggere contratti dovresti sapere che i vincoli più importanti li trovi nelle postille in piccolo in fondo al documento, oppure in un "e" al posto di "o". Torno comunque a ripeterti che dal mio punto di vista non è questo il problema rilevante. Ciò che doveva essere garantito è la sicurezza che a seguito di qualsiasi evento calamitoso riconducibile alla creazione delle nuove opere ed alla loro regolazione i cittadini siano tutelati. Rileggiti i commenti che facevo 2 anni fa e troverai lo stesso concetto. Senza servilismi
Difficadare dai politici è ancora possibile, difficile invece è diffidare della tecnica. Non capisco come sia possibile questo da parte tua. un esempio che non ha nulla di reale ma che può far capire cosa intendo io per tecnica. Durante i lavori si scopre, i tecnici scoprono, che per mettere davvero in sicurezza la paleofrana occore uno scavo non di 2 metri sull'alveo ma di 20 metri (ricordo che l'esempio è puramente di fantasia, soprattutto per ciò che concerne i numeri e la scienza nascosta dietro questi numeri). Cosa risponderesti tu ? sciagura a voi ? fine del mondo ? tradimento ? assassini ? io no, io avrei fiducia della tecnica che ci mette in salvo.
...qualcuno con un minimo di lume crede ancora che qualche politico da strapazzo, a partire da Renzi in giù, o in su fino alla Merkel o ad Obama, possa decidere invece della Tecnica ? e non solo ma possa dire ad un Ingegnere: no, anche se la sicurezza delle popolazioni e del lago è garantita da uno scavo di 20 metri dell'alveo io ti dico che lo scavo non si fa (O il contrario).Davvero c'è ancora qualche "ingenuo pensante" che pensa a queste impossibilità ? ( contraddittorietà?). Non è più la politica il luogo delle decisioni. La politica può solo ascoltare e se è grande politica non mette i bastoni tra le ruote della Tecnica, altrimenti è piccola politica.
Può ancora farsi votare, ma il luogo della decisione è molto distante da lei. Allora chi vota dovrebbe capire se chi lo amministra è capace o non è capace. Capace significa comprendere quelle cose che ho detto sopra. Chi ascolta i Comitati è un incapace, poiché non è nei comitati che c'è il luogo della ragione, della razionalità, E INFINE DELLA DECISIONE, il luogo della razionalità è nella lunga lista di Ingegneri e Geologi che hanno firmato l'opera e i giudici è A QUELLI CHE SI RIFERISCONO, E RIFANNO QUANDO RESPINGONO OGNI INGIUSTA CAUSA, NON CERTO ALLA BINI E C. Scusate lo stampatello, mi è venuto per caso, non sopporto nemmeno io lo stampatello nei blog.
la politica poteva far finta di niente e non cominciare questo processo, anche se credo che il processo lo abbiano iniziato comunque i tecnici, così Aldo mi fa capire di quel RID del 2005. Ma una volta dentro il processo, o procedura, non si può pensare minimamente, se si ha mente, che una Bini o qualche comitato possa dire un di più di Ingegneri e Geologi esperti della materia, il comitato può fare le sue lotte giuste, ma per carità della tecnica, non può sostituire il suo parere con quello della tecnica, non può significa è contraddittorio. Questo rimane il fatto signori, questo, e Aldo, che di solito si contraddice su questo, perché lui crede che sia ancora la Politica a decidere, ha capito quantomeno, che tra tecnica e magia c'è differenza.
Il Lago è Salvo? Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?
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ID43964 - 23/04/2014 09:41:00 - (Dru) - Sono d'accordo con l'articolo.
Ma vorrei mettere il punto sulla questione semantica delle parole,la semantica, quel confine, costruito sui significati, che delimita la determinazione e l'indeterminazione di ogni dire, che fa vivere la parola di un senso più o meno ampio a seconda che i significati a lei attribuiti convergano o divergano, secondo l'ermeneutica del linguaggio. Il sospetto cheu a parola dica altro é sempre presente, che richiami quell'altro da sé ne la trasformerebbe nel suo contrario. È nella natura del senso che diamo alle cose come opposizione che non si mantiene ma che diviene, ecosa diviene se non l'altro ?E cosa é l'altro se non il suo contraddittorio ? È questo che ci fa indecisi sulle parole date.