Dopo aver ascoltato la relazione del prof. Muraca in municipio a Idro, Aldo Vaglia fa delle considerazioni. Pubblichiamo volentieri.
La terza galleria serve, secondo la Regione, poichè il Fattore Sicurezza della paleofrana è 0,55-0,78 e non consente la messa in sicurezza della stessa attraverso pozzi drenanti come proposto dal prof. Simonini per un costo di 5 milioni di Euro. Quindi in caso di piena millenaria che eroda il piede della frana e ne provochi il collasso, l'acqua della piena andrà scaricata attraverso la terza galleria, e 300 metri cubi al secondo di acqua saranno proiettati verso Lavenone per non allagare i beati rivieraschi. L'ing. Muraca ha tenuto a precisare che un Fs di 0,55-0,78 corrisponde ad una FRANA IN ATTO e ORDINE IMMEDIATO DI SGOMBERO da parte della PREFETTURA. Chi era presentre il 29 febbraio 2008 al Polivalente di Idro ricorderà senz'altro la "guerra di numeri" tra tecnici. Ora, dato che i rivieraschi non sono mai stati evacuati, lascio a voi decidere chi abbia ragione. Sig. Vaglia, resto inorridita dalla Sua proposta di trivellare un territorio perchè la gente deve lavorare.
Le verifiche di stabilità si basano su indagini specifiche e sono frutto anche di osservazioni e rilievi di superficie, raccolta di notizie storiche sullo stato e l’evoluzione del pendio, la ricostruzione di eventuali movimenti in atto. Per cui si prendono in considerazione: caratteristiche geomorfologiche, caratteristiche geologiche e proprietà fisico-meccaniche dei terreni (indagini) con definizione dei parametri di resistenza di picco e residui, circolazione acque sotterranee- pressioni interstiziali, sismicità della zona e, nel caso di pendii in frana, deve essere ricostruita, in quanto possibile, la superficie di scivolamento. Come saprai, generalmente gli studi da eseguire sono costituiti da: rilievo plano-altimetrico del pendio, geomorfologia da foto interpretazione, posizionamento di basi e picchetti per misurare spostamenti rispetto a capisaldi (pendii in frana), inclinometri e verifiche di stabilità su superficie in numero sufficiente da
determinare la stabilità minima. Alla fine il fattore di sicurezza FS è fissato dal Progettista, tenendo conto del grado di affidabilità dei dati disponibili, della complessità geologica e geotecnica e del rischio. In conclusione è probabile che due diversi progettisti possano fornire dati sullo stesso problema con qualche differenza, entrando nel campo delle diverse risposte tecniche, come spesso succede. Resta in ogni caso sul tappetto, al di là delle possibili soluzioni prospettate, l'incombenza di una frana, della quale nessuno ad oggi è in grado di prevedere l'evoluzione e su cui è meglio non scherzare, visti i fatti di cui sono pieni i notiziari di mezzo mondo. La Regione ha la responsabilità della messa in sicurezza effettiva del Lago e dei suoi versanti e ne risponde a tutti gli effetti, diversamente da chi pontifica anche senza cognizione di causa.
Nel mio intervento non prendo posizione a favore di una soluzione piuttosto che un'altra. Avanzo dubbi sull'incongruenza dei dati e concludo che con dati diversi ci possono essere soluzioni alternative. Mi fa notare Ricard53 che per la soluzione "traversa " e' necessario il ripristino della galleria degli agricoltori e l'asporto del materiale di frana. Ribadisco che essenziale e' la messa in sicurezza del lago e piuttosto che l'inattivita' (risultato a cui potrebbero portare le sue certezze) e' meglio una soluzione che, seppur dispendiosa, raggiunge lo scopo. Aperto ad ogni soluzione una cosa vorrei ricordarle: il lavoro e' a fondamento di ogni civilta' ed e' al primo posto nella nostra "Costituzione" inorridisca per qualcos'altro.
Sig. Vaglia, è di tutta evidenza che ci siano non solo dati incongruenti sulla sicurezza della paleofrana, ma oltretutto falsita istituzionali, e questo e' un grave problema anche sociale su cui riflettere. Lei è aperto ad altre soluzioni? Ma LA soluzione ora è una e una sola e costa alla comunità 51 milioni di Euro almeno. Lei scrive: soluzione che, seppur dispendiosa, raggiunge lo scopo. Temo di dovermi ripetere: arriva la piena millenaria, la frana frana, il lago allaga, i paesi sottolago ricevono 300 metri cubi al secondo di acqua dalla terza galleria. A me questa non suona come sicurezza. A Lei si? Saro ottusa, ma evitare la frana sia sul fiume sia sulla strada a me avrebbe messo molta piu sicurezza. Ed il costo 10 volte inferiore magari un dettaglio.. ma ben accolto. Infine Lei dice: le mie certezze (io le chiamo informazioni raccolte da ogni fonte seria ed istituzionale) portano ad inattivita (io parlo da sempre di attuazione del progetto del prof. Simonini, Univ. PD
Quale futuro per il lago d'Idro? Dopo aver "spezzettato" il suo pensiero sullo spazio dedicato ai commenti agli articoli, la lettrice qui lo espone con maggior completezza. Pubblichiamo volentieri.
Considerazioni intorno a un lago Aldo Vaglia ci scrive e desidera dire la sua in merito alla discussione che da qualche tempo viene fatta attorno all'Eridio, proponendoci quelli che per lui sono punti fermi.
«Lago d'Idro, tredici anni di sperimentazione» In merito alla serata organizzata nella sede della Comunit montana per discutere dei livelli dell'Eridio, ci scrive il portavoce del Coordinamento Aldo Armani. Pubblichiamo volentieri
Terza generazione no grazie. Meglio il futuro. Di energia nucleare se ne fa un gran parlare e non sempre con cognizione di causa. Dice la sua Aldo Vaglia e noi pubblichiamo volentieri.
Bio-massa, tiriamo le somme Centrali che bruciano legna per produrre energia. Dopo aver sollevato la questione Aldo Vaglia ridice la sua.
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ID4200 - 04/10/2010 09:53:00 - (Ricard53) - La terza galleria non è solo per la paleofrana.
Caro Aldo la galleria serve anche per la regolazione di piene straordinarie e, con la nuova traversa, ad evitare gravi conseguenze a valle causate dall'effetto di eventi atmosferici rilevanti.