26 Febbraio 2015, 07.21
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Dopo i paradossi ecco le similitudini

di Kyselak

In merito alla questione del lago, in molti hanno storto il naso lamentando una eccessiva partigianeria della stampa locale e della blogosfera, il così detto citizen journalism

... ignorando la circostanza che, solo dall’analisi di tutte le opinioni si può provare a chiudere il puzzle formato da minuscole tessere di cui, in alcuni casi, si ignora l’esistenza.

Dobbiamo tener presente che ci sono diverse fattispecie di “articoli di parte”.

C’è chi esprime la propria opinione con grado di soggettività tale da non poter essere condiviso dalla maggioranza dei lettori.

Ci sono protagonisti delle vicende politico-amministrative del lago che fanno una disamina parziale del proprio operato, tralasciando quegli aspetti che possono urtare la suscettibilità dell’opinione pubblica.

Ci sono altri ancora che lanciano gravi accuse sul modo di affrontare le varie problematiche ignorando il fatto che loro stessi hanno avuto in passato o stanno avendo nel presente un analogo approccio alle tematiche.

Infine ci sono altri che, arringando la folla con veri e propri proclami, attuano un discutibile processo di formazione del consenso atto solo a garantire la propria legittimità democratica a scapito della verità, accrescendo in tal modo divisioni sociali, frustrazioni e veleni.

Negli ultimi tempi sono stati versati fiumi di inchiostro e lanciate invettive di ogni sorta, molte delle quali, come una sorta di malefico boomerang, sono tornate al mittente in men che se ne dica.
Non voglio certo ripetermi ad elencare, ancora una volta, le contraddizioni in cui sono caduti coloro che hanno lanciato accuse ai predecessori.

Non si può però soprassedere all’imputazione di colpa rivolta sistematicamente alla ex Sindaca Salvaterra, ovvero quella di aver venduto il lago in cambio di € 10.250.000,00 euro da ripartire tra i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e Lavenone.
Infatti uno dei primi provvedimenti adottati dalla Giunta Nabaffa nel quinquennio 2009/2014 è stato quello di revocare la deliberazione della Giunta Salvaterra n. 51 del 25/05/2009 con la quale veniva approvato il Protocollo d’Intesa per la ripartizione del contributo regionale risarcitorio, adducendo come motivo il difetto di competenza e la mancanza di condivisione dei contenuti sul piano del merito.

Non dimentichiamo che una delle prime richieste di modifica dell’Accordo di Programma
avanzate dall’Amministrazione Nabaffa, verteva sulla diversa ripartizione del contributo assegnato che, udite bene, prevedesse per il Comune di Idro una quota di oltre sei milioni di euro rispetto ai due milioni e seicentomila euro previsti dal citato Protocollo d’Intesa.
In poche parole viene mossa ai predecessori l’accusa di aver venduto il lago e nello stesso tempo si mercanteggia reclamando una quota di contributo superiore al doppio di quella concordata in sede di Protocollo d’Intesa.
A scanso di equivoci ritengo le istanze della Giunta Nabaffa legittime nel merito, se non fosse per le inique colpe addebitate agli avversari politici.

Ritorniamo però alle ultime vicissitudini, interrogazioni consiliari, dichiarazioni di ex sindaci e amministratori e via dicendo.
L’Accordo di Programma è stato voluto, promosso e sottoscritto come strumento per governare le opere anziché promuoverle e subirle”.
Le opere erano state decise dalla Regione Lombardia, in particolare dopo che il Registro Italiano Dighe aveva dichiarato inagibile la galleria in sponda destra”.
Abbiamo ritenuto preferibile raggiungere un accordo con la Regione, piuttosto che perdere tutto ciò che avevamo conquistato in favore del lago”.
Queste sono frasi apparse sul blog e su pieghevoli di propaganda elettorale a sostegno dell’operato della ex sindaca Salvaterra.
Spero che l’estrapolazione non abbia alterato i contesti generali.

Di rimando, abbiamo sentito frasi del tipo: “Inutile chiedere cosa intendiamo fare oggi, perché in realtà la Regione non ci viene ad imporre nulla, viene a fare ciò che voi avete condiviso con la firma dell’Accordo di Programma del 2008”.

Da queste dichiarazioni emerge inconfutabilmente come i due contendenti, l’un contro l’altro armato, esprimano gli stessi concetti.
Gli ex amministratori asseriscono di essere stati messi con le spalle al muro, prima, dal Registro Italiano Dighe e poi dalla Regione.
Gli amministratori tutt’ora in carica affermano di essere stati inchiodati alla parete dalla firma dell’Accordo di Programma e dalla Regione che non accetta alcuna loro rivendicazione.
Anche con l’approvazione del Piano di Governo del Territorio e della variante generale allo stesso, si ravvisano analogie comportamentali e stessi modi di interagire.

Innanzi tutto si ravvisa la priorità che entrambe le compagini hanno riservato allo strumento urbanistico rispetto alle problematiche del lago.
Gli ex amministratori addirittura preferirono affrontare questi aspetti da soli, in tutta fretta come se qualcosa dovesse bollire in pentola e senza il coordinamento della Comunità Montana, con il risultato di aver speso in media almeno dieci volte di più degli altri Comuni dell’alta Valle Sabbia.

Essendo in queste faccende affaccendati, rinunciarono al fatto che il Comune di Idro fosse, per ragioni storiche e territoriali, l’Ente capofila del Protocollo d’Intesa. Ricordo che le sponde del lago insistono per 14 Km su 23 sul territorio del Comune di Idro.
Dell’attuale situazione di stallo inerente la variante generale al Piano di Governo del Territorio, tralascerei volentieri di parlarne essendo stato, l’argomento, già oggetto di diversi interventi sul blog.

Mi sono sempre chiesto, invece, se i sottoscrittori dell’Accordo di Programma del 2008 abbiano dato una versione completa e circostanziata di come sono andate le vicende antecedenti la firma o abbiano tralasciato alcuni aspetti non secondari della disputa.
Io sono sempre più convinto che l’excursus storico presentato dai protagonisti nasconda ancora qualche aspetto fondamentale. E’ una opinione strettamente personale, sia chiaro.
Se poi qualcuno dei protagonisti della storia del lago volesse vuotare il sacco e smentirmi con dati alla mano, non avrei problemi a rimangiarmi queste parole, sicuro comunque di non fare indigestione.

Dobbiamo però fare due passi indietro, o anche tre, e riportarci al 18/09/2007 allorquando venne adottata dal Consiglio comunale (sindaca Salvaterra) ed all’unanimità dei Consiglieri presenti e votanti, la deliberazione consiliare n. 37 avente per oggetto: “Opposizione e diniego alla proposta della “terza galleria”.
Viene espressa “la più ferma opposizione a che venga realizzata una terza galleria che valga a consentire un ulteriore prelievo di acqua dal lago d’Idro” e constatato che “la realizzazione di detta terza galleria si tradurrebbe in un ulteriore, notevole, inquietante ed aggiuntivo prelievo d’acqua a danno del lago già soggetto in un recente passato a persistenti crisi di carenza idrica con sconquassi disastrosi dal punto di vista ambientale”.
Parole forti dunque che non danno adito a diverse interpretazioni. Un NO incondizionato, un’opposizione di fondo alla realizzazione della terza galleria.

Tale deliberazione è stata poi trasmessa a diverse istituzioni: Regione Lombardia, Consorzio del Chiese, Ministero dell’Ambiente, Corpo Forestale dello Stato, Procura della Repubblica, Carabinieri, Comunità Montana di Valle Sabbia, Sindaci del lago e Commissione Europea.
Nella lettera accompagnatoria, peraltro molto circostanziata, veniva evidenziato il fatto che “la Regione non volesse adottare, malgrado i ripetuti inviti del Comune di Idro, un regolamento “regola” per garantire il mantenimento di un livello nella misura invocata dai Comuni rivieraschi, a prescindere dalle vicende legate ai prelievi di acqua da parte di chicchessia”.

Da notare il fatto che diverse argomentazioni riportate nella premesse dell’atto deliberativo sono state in seguito riproposte nei vari ricorsi promossi dalla nuova Amministrazione comunale di Idro contro il progetto definitivo e contro il pronunciamento della Conferenza dei Servizi.

Nel periodo di tempo appena precedente l’adozione di questa deliberazione consiliare, la Regione Lombardia aveva già predisposto un preliminare o quantomeno uno studio di fattibilità e si sentiva perciò autorizzata a realizzare indagini, carotaggi e trivellazioni peraltro particolarmente invasive e nell’ordine di diverse decine di metri di profondità e con movimentazione di parecchi m3 di materiale di risulta dagli scavi.
Con motivata ordinanza sindacale, l’Amministrazione comunale dispose la sospensione di tutte queste operazioni conseguenti ad indagini geognostiche e geofisiche

Invece, il pronunciamento del Registro Italiano Dighe
in merito alla instabilità della Galleria degli Agricoltori e della paleo frana, invocato impropriamente come una delle cause che portarono alla sottoscrizione dell’Accordo, era risalente ad alcuni anni prima.
Riepilogando, deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 18 settembre 2007 “che si fa fatica a fraintendere”.
Ma quanto è durata questa precisa e ferma presa di posizione dell’Amministrazione comunale di Idro?
Nemmeno da Natale a Santo Stefano.
Cresce il mal di pancia, le certezze cominciano a vacillare, i partner del lago intensificano i contatti con la Regione la quale mette sul piatto della bilancia diversi milioni per i risarcimenti (o spese compensative o che dir si voglia) e succede l’imponderabile.

La situazione è molto delicata. La sindaca Salvaterra è compressa in un infernale squeeze dalla Regione che vuole a tutti i costi le opere sia per la sicurezza sia per lo sfruttamento delle eridie acque a scopo idroelettrico (ognuno si può fare le proprie personalissime percentuali), dal sindaco di Bagolino che preme per avere i contributi risarcitori e dal rischio che, seguendo questa strada, sarebbe stata additata per sempre come la traditrice della fiducia dei propri cittadini.

Il rischio di poter perdere irrimediabilmente la fiducia dei propri cittadini lo ha ben presente anche il Comune di Anfo mentre tale eventualità non viene considerata dal Comune di Bagolino. Per quest’ultimo basta avere il placet da parte della delegazione di Ponte Caffaro presente in Consiglio e tutto sarebbe filato liscio come l’olio.
Le due opzioni erano entrambe ricche di insidie.
O un muro contro muro contro la Regione e contro le Amministrazioni rivierasche ormai schierate (o quasi), ma con il sostegno di gran parte della popolazione, oppure accettare la contropartita della Regione e sedersi al tavolo delle trattative, con il problema, di non poco conto, di dover spiegare alla minoranza consiliare e all’opinione pubblica questo repentino cambio di rotta.
Operazione questa molto difficile se non impossibile se si considera i rapporti con la parte estremista dell’associazionismo locale e ambientale.

E’ stata scelta la strada democratica del dialogo, ma con la consapevolezza (questa è un’altra mia personalissima opinione) di poter ottenere in cambio i contributi risarcitori e poco altro.

E’ stato come assistere alla prima rappresentazione di un’opera lirica.
La Boheme raffigurata dal lago d’Idro, Giacomo Puccini dalla Regione Lombardia, il maestro Arturo Toscanini dall’allora sindaco di Bagolino, i primi violini gli altri sindaci firmatari e la delegazione di Ponte Caffaro.
La gente del lago, entrata dalla porta di servizio riservata ai popolani, relegata agli ultimi posti del teatro con visualizzazione parziale del dramma che si stava consumando.

La vicenda, come sappiamo ha avuto sviluppi ancora più complessi nel senso che non sono stati ottenuti nemmeno i contributi compensativi, seppur per altrui scelte politiche, e che ci furono errori di comunicazione con la cittadinanza di non poco conto.
Un maldestro tentativo di indizione di un Referendum popolare due mesi dopo aver deliberato all’unanimità il No alle opere, una tardiva assemblea pubblica, una lettera alle famiglie a sottoscrizione dell’Accordo già avvenuta, l’insensibilità agli appelli di diversi cittadini al fine, quanto meno, di rinviare la firma, sono la prova tangibile di questi errori di comunicazione.

Con onestà intellettuale gli allora protagonisti hanno pubblicamente ammesso questa circostanza.
Gli attuali amministratori, invece, forti del consenso popolare, vanno avanti per la loro strada, addebitando ogni colpa ai predecessori.
Non potrebbe essere altrimenti in un contesto politico fatto di reciproche accuse e ripicche.
Speriamo che, magari a distanza di qualche anno, possano ammettere anche loro di avere commesso qualche errore, ammesso che abbiano l’umiltà di riconoscerlo.

Ho consapevolmente messo tra i protagonisti principali della vicenda il Comune di Bagolino se non altro per la posizione prioritaria assunta all’interno del Protocollo d’Intesa per la ripartizione dei contributi.
Ho parlato di contributi risarcitori o compensativi, (comunque destinati ad opere di valorizzazione), perché in tale modo sono stati identificati dai funzionari della Regione e dai Sindaci presenti all’Assemblea pubblica del luglio 2008 indetta appunto per comunicare l’apertura dell’Accordo di Programma.

E’ chiaro che le vicende che si sono susseguite nei dieci/undici mesi successivi alla data dell’adozione della deliberazione di opposizione alla realizzazione della terza galleria (18 settembre 2007) alla data della firma dell’Accordo di Programma (05 agosto 2008) abbisognano di approfondimento soprattutto da parte di chi quelle vicende le ha vissute da vicino e sulla propria pelle.

Ho cercato solo di dare un input a ciò.

Kyselak




Commenti:
ID55815 - 26/02/2015 11:11:40 - (Dru) - Caro Kyselak

Si intuisce tra le tue righe, squadernandole, che anche tu sei stato protagonista di queste vicende e che anche tu hai avuto alcuni mal di pancia nei giorni in cui Salvaterra fece il meglio per il lago. Personalmente ritengo quella deliberazione consigliare sulla terza galleria un errore di Salvaterra e ogniqualvolta mi vene all'orecchio non tardo a significarne il perché. Lo stesso atteggiamento tenuto dall'attuale amministrazione che non prevede assolutamente come Sicurezza l'opera in sé. Invece così stanno le cose purtroppo e per fortuna. Mi sembra dalla tua disamina che manchi di sottolineare il DMV, fatto che riduce di molto le preoccupazioni intorno quel manufatto, la galleria. Infine, insisto, chiamare quella la terza galleria è stato un modo intelligente di dimostrare la minaccia idraulica delle opere.

ID55818 - 26/02/2015 11:22:14 - (Dru) -

Si è fatto pressione sulla quantità, ma non è vero. La galleria è in sostituzione di quella denominata degli Agricoltori, le gallerie restano due, né più né meno. Infine la disamina politica che fai. Tendi a mettere sullo stesso piano le due compagini politiche, ma qui fai un errore, o meglio, qui facciamo un errore di comunicazione noi che siamo per la sicurezza. Noi (io) non siamo assolutamente convinti che le opere non debbano essere fatte, siamo invece convinti che così non devono esser lasciate. D'altronde gli atteggiamenti assunti da Salvaterra fin da quelle ore mostrano indiscutibilmente l'animo che li guida. Il distacco dalla demagogia da parte di Augusta viene proprio in quei mesi lì.Premetto che la mia ricostruzione è del tutto personale, ma di sostanza. Lì Augusta, dopo quella delibera capisce che non sta facendo il bene del paese e le sue convinzioni fanno a pugni con quanto delibera.

ID55819 - 26/02/2015 11:30:17 - (Dru) - In actu signatu è con i manifestanti in actu exercito è con la sicurezza.

Augusta non è persona corruttibile facilmente nell'animo, ma anche lei è uomo, anzi è donna (:-)), è carne e si è fatta indubbiamente trasportare per un certo periodo dagli eventi, ma gli eventi la combattono, combattono le sue convinzioni di pensiero. Tutto lo sta ad indicare, perché esporsi ad un ripensamento così rivoluzionario altrimenti, altrimenti se al suo posto fosse stato Nabaffa nessun ripensamento agli atti già scritti e alle delibere già fatte. Qui sta la profondità contrapposta alla superficialità degli atteggiamenti in campo. Augusta non lo ammetterà mai fino in fondo ed esplicitamente, perché ammetterlo ed esplicarlo significherebbe appunto contraddire quegli atti,ma le Opere le vede per la nostra Sicurezza.

ID55820 - 26/02/2015 11:35:03 - (Dru) - D'altronde

Questa posizione, la posizione della sicurezza è ciò che decimerà ogni possibile dubbio in merito. Si sono attivati da qualche anno processi nei confronti di queste opere e giuristi di ogni sorta si esprimono proprio intorno a questo argomento.

ID55821 - 26/02/2015 11:47:19 - (Baldo degli ubaldi) -

Non ammetteranno mai di aver fatto degli errori.Chi in consiglio ha la faccia di dire che lem opere verranno eseguite ESATTAMENTE come da Adp quando sono anni che sostiene nei ricorsi l'esatto opposto è palesemente un bugiardo e quindi non potrà mai ammettere di aver sbagliato.Comunque continuo a ribadire che quando i lavori inizieranno per questa amministrazione non resterànno che le dimissioni.

ID55822 - 26/02/2015 11:47:20 - (Dru) - Il "tradimento" se così lo vogliamo chiamare

Prima che di Augusta nei confronti dei manifestanti ( psicologia del branco) è stato consumato da Augusta nei confronti di Augusta. Alla pars destruens si è sostituita la pars costruens. Sarebbe ora che ogni attivista destruens compisse lo stesso passo, per il bene del lago, ma soprattutto per il bene della comunità intera.

ID55825 - 26/02/2015 13:56:43 - (dumbo) - Dimissioni?

ma quale dimissioni, le opere inizieranno e l' amministrazione rimarrà ai propi posti...... Esattamente com'è consuetudine nella politica di nostri giorni. Sigh!

ID55826 - 26/02/2015 14:04:10 - (dumbo) - Amministratore

In merto all'articolo, Mi auguro che Kyselak non sia un amministratore!

ID55827 - 26/02/2015 14:29:05 - (Dru) - Riconoscere l'errore è della verità, solo dal punto di vista della verità esiste l'errore

Quando non si riconosce i propri errori è perché si continua a viverli. Quando significo che Salvaterra era nell'errore durante il consiglio della terza galleria è perché quel documento era contraddittorio all'ADP2008 e congruente con tutti gli errori fatti oggi da chi è ispirato dal clima del "no" assoluto nei confronti delle Opere e di quel documento, a prescindere. Perché in quella fase dominava questo spirito assolutista, spirito che non è negabile, aveva portato e porta alla reazione giustificata di chi resiste a questo spirito intransigente e fanatico. Ma alla luce dei fatti e di quanto sta oggi avvenendo, cosa dice la ragione? Che a forza di tirare la corda quella si spezza, l'assolutismo è impossibile. Salvaterra, quando guadagnò tutta la ragione ( ancora 7 anni fa), fece l'unico vero errore, che sfido chiunque però a evitare, quello di non avere una platea pronta a questa dimensione, "la ragione" appunto.

ID55828 - 26/02/2015 14:52:16 - (Dru) -

Tra la profondità di pensiero e la superficialità non vi è alcuna similitudine, ma solo contrasto.

ID55836 - 26/02/2015 16:32:35 - (bobdylan) -

Certo,da come scrive, Kyselak è un amministratore e deve aver anche partecipato a tutto ,perlomeno da quanto scrive infatti conosce ogni passaggio,però mi sembra molto supponenente e pieno di sè perchè vuol sapere quello che già sa,ma non si rivela.

ID55847 - 26/02/2015 19:17:13 - (Baldo degli ubaldi) -

Onestamente se è stato o meno amministratore mi interessa poco , è quello che scrive che trovo interessante, anche se non sempre mi trovo in accordo con lui.

ID55848 - 26/02/2015 20:13:05 - (kyselak) - per Dru

Sono stato protagonista come tutti i cittadini del lago. Il mal di pancia mi venne il 14 luglio 2008. Ma ti assicuro che tutti quanti parteciparono a quell'Assemblea pubblica rimasero basiti. Non sono in grado di quantificarne il numero ma la sala conferenze del Polivalente era stracolma.

ID55849 - 26/02/2015 20:14:48 - (kyselak) - per Dumbo

Le assicuro che a Idro non ho mai fatto l'Amministratore nemmeno condominiale

ID55854 - 26/02/2015 20:38:14 - (kyselak) - per bobdylan

Io Amministratore? Di maggioranza o minoranza? Faccia come ho fatto mio. Scarichi tutti i post di questa testata e i relativi commenti che riguardano il lago, ritagli gli articoli di giornale, utilizzi il materiale informatico che viene distribuito durante le Assemblee pubbliche, evidenzi in giallo le parti che condivide e in fucsia quelle che non condivide e vedrà che anche lei si farà un idea di come sono andate le cose. Le sue conclusioni magari saranno diverse dalle mie ma poco importa. Se per supponenza intende il non essere d'accordo sull'ipocrisia che regna sulla vicenda e sugli autoincensamenti reciproci, ebbene mi consideri pure un altezzoso. La saluto con stima se non altro per il suo nickname, stranamente condivisibile.

ID55855 - 26/02/2015 20:53:40 - (kyselak) - piccolo refuso digitale

"Faccia come ho fatto io". Comunque non stavo mangiando il formaggino.

ID55857 - 26/02/2015 21:01:07 - (dumbo) - Come pensavo.

quindi, mi sembra di capire, che il suo modo di pensare, la sua supponenza (mi sembra azzeccato il termine) e probabilmente il suo agire avrà fatto danni altrove.

ID55859 - 26/02/2015 21:40:11 - (Baldo degli ubaldi) -

Ricapitolando sig. Kyselak secondo lei l'adp è un testo che è a favore o contro il bene del lago e da quando è subentrata l'amministrazione Nabaffa la situazione è migliorata o peggiorata?

ID55860 - 26/02/2015 22:13:36 - (Beppe60) -

Kyselac, per chi, come lei, cerca di fare sempre un'analisi del tutto, mi chiedo come mai non applichi la stessa analisi severa nei confronti di chi ha vinto le elezioni cavalcando la battaglia contro l'Adp, giurando che mai il lago si sarebbe venduto e poi, come dice lei, mercanteggia per ottenerne sei di milioni. Beh, mi spieghi: cosa ha di così grave l'Adp ripetto al mercanteggiamento della giunta Nabaffa? Perché, l'uno è inaccettabile e l'altro è legittimo? Non sono, entrambi, una promessa non mantenuta?

ID55861 - 26/02/2015 22:42:41 - (Leretico) - Una sensazione

ho la sensazione, leggendo le parole di Kyselak, che abbia voglia di prendere delle distanze che in realtà non ci sono. Sceglie di descrivere dall'alto i fatti, come a voler essere memoria storica, ma non ci riesce fino in fondo. Sembra abbia timore di dichiarare quello che pensa veramente tricerandosi dietro una quasi oggettività un po' forzata. Però i fatti per prendere posizioni li racconta tutti e forse non vuole arrivare dove tutti siamo arrivati. La signora Salvaterra ha dovuto scegliere e ha scelto rischiando di perdere consenso personale, rischiando anche fisicamente le conseguenze dei violenti e degli estremisti, in nome del bene futuro della comunità del lago. Questi i fatti che contano al netto di tutti i retropensieri, i pressappochismi, le solite infingarde sceneggiate da eroi della mancha mancati. Si dica allora ciò che conta: da un lato chi guarda al futuro,

ID55862 - 26/02/2015 22:43:42 - (Dru) - un ultima disamina

il paradosso non è la contraddizione, il paradosso, per quanto bizzarro possa sembrare all'opinione e all'esperienza, è una proposizione ragionata e ragionevole, la contraddizione, al contrario del paradosso, non ha alcuna soluzione se non contraddittoria e per questo è sempre contro ragione anche se impossibile da realizzarsi nell'esperienza. L'amministrazione Nabaffa non è paradossale nelle sue esposizioni ma contraddittoria.Il paradosso è alimento per la logica, la contraddizione la sua alienazione.

ID55863 - 26/02/2015 22:46:39 - (Dru) - un'ultima disanima

... refuso, scusate ;.)

ID55864 - 26/02/2015 22:48:33 - (Leretico) - continua

dall'altro chi difende il contingente per scopi anche troppo personali. E in mezzo cittadini che ideologicamente si fanno abbindolare dalla battuta del crapulone, o della trovata del guitto che furbescamente trova l'assonanza più diretta. Cui prodest? Si risponda a questa domanda e tutto si chiarirà.

ID55865 - 26/02/2015 23:15:55 - (Leonardo10) -

Sig. Kyselak leggendo il suo scritto ho l'impressione che Lei più che le similitudini evidenzi le differenze.Il comportamento di Salvaterra viene severamente esaminato. Gli atti della Giunta Nabaffa vengono taciuti o analizzati con semplici rinvii ai commenti del blog. Per esempio della variante al Pgt della Giunta Nabaffa nulla dice, così come del primo ricorso fondato sull'Adp. Posso comprendere che Lei richieda dei chiarimenti in merito alle motivazioni che portarono alla firma dell'Adp, ma perché non amplia la medesima richiesta a tutti gli atti e a tutti i protagonisti successivi all'Adp? Un'analisi imparziale non può prescindere dall'adozione dello stesso metro di giudizio.

ID55867 - 26/02/2015 23:49:58 - (idro) - Brava prof.ssa

Brava prof ha scritto proprio una bella lettera che fa luce ad una situazione che dura ormai da troppo tempo. I passaggi chiariscono in modo chiaro la situazione in cui idro si trova. Questo grazie a quelli che a suo tempo hanno firmato. Del territorio dobbiamo essere AMICI e non nemici

ID55868 - 26/02/2015 23:51:29 - (simonia) - Kyselak

Tu in quale fattispecie di articolo di parte ti proponi di stare ?

ID55869 - 27/02/2015 00:00:18 - (Dru) - Idro

Stasera cosa hai bevuto? Non è solo gregia vero? Con quale professoressa parli ? Non sei ai colloqui dei tuoi figli. Qui sei in Vallesabbianews e l'articolo è di Kyselak, qui non ci sono pagelle scolastiche... Ooo, Idro, svegliaaaaa, giù dalle brandeeee...

ID55870 - 27/02/2015 00:11:17 - (Assunta) - Assunta

tante accuse di non aver operato nel giusto e nella trasparenza e lei nemmeno si firma! sembra una barzelletta!! come è codardo l'animo umano... esca dal web, e si metta in politica, o almeno metta la faccia come molti hanno fatto. Con le sue nozioni da wikipedia e qualche conoscenza informatica Idro non cambierà, sarà sempre mal informato e resterà sempre nella paura di cambiare... E oggi qui ne abbiamo l'esempio perfetto: un paese chiuso nella paura (persino di dire il proprio nome). Al sud si chiama MAFIA, qui lo chiamano 'amore per il lago'. MA per piacere

ID55871 - 27/02/2015 02:18:06 - (kyselak) - per Beppe e Leonardo

Siccome recentemente avevo scritto alcune riflessioni in merito ai paradossi ed alle contraddizioni della compagine maggioritaria, mi sembrava fuori luogo riprendere questi concetti per filo e per segno. Ho invece voluto esporre la mia opinione su alcuni aspetti che erano sempre passati in secondo piano relativamente a vicende che hanno preceduto la firma dell'AdP. Tale circostanza, però, l'avevo fatta presente già nell'articolo. Con Dru poi ci siamo scambiati ore e ore di opinioni e commenti sul tema. Mi sembra quindi di aver utilizzato lo stesso metro di giudizio, se volete anche troppo critico, nei confronti delle due coalizioni.

ID55872 - 27/02/2015 02:22:41 - (kyselak) - per Simonia

Dalla parte di chi esprime la propria opinione con grado di soggettività tale da non poter essere condiviso dalla maggioranza dei lettori. Come vede le ho sentite su da entrambe le parti in conflitto.

ID55873 - 27/02/2015 03:07:35 - (kyselak) - per Baldo degli Ubaldi

Lei mi sta mettendo una trappola sotto i piedi. Accetto volentieri il rischio se non altro per la riconoscenza in merito ad una sua precisazione ad un mio improprio commento sull'ordinanza del TAR. Si stava meglio con l'amministrazione Salvaterra. Battello, scuole, passerella, viabilità (esclusa la rotonda dopo la parrocchiale), minore imposizione tributaria. E non c'erano i finanziamenti dei comuni di confine. Forse avremmo avuto lo svincolo ed il collegamento viario con Treviso. Non è stato realizzato però il Punto acqua. Parlare dell'AdP in un commento è difficile, servirebbe scrivere una lettera o alcune riflessioni. Cui prodest? Lei mi capisce. Passi l'altezzoso il supponente ed il cagionatore di nocumenti vari. Ma essere accusato di codardia e collusione con la mafia mi sembra francamente eccessivo. A proposito chiedo umilmente al direttore di non censurare il commento incriminato (ammesso che ritenesse di farlo). Trasparenza significa anche leggere

ID55874 - 27/02/2015 03:22:17 - (kyselak) - segue anche per Leretico

Trasparenza significa leggere anche questi commenti. Per quanto riguarda il commento di Leretico qualche appunto mi sento in dovere di farlo. Inanzi tutto non ho alcuna presunzione di voler essere memoria storia di chiccessia. In secondo luogo vorrei anch'io arrivare alle tue (o vostre) conclusioni, però esaminando tutti gli antefatti, non solo quelli che fanno comodo ai protagonisti della vicenda. Perchè parlare della proposta di indizione referendaria per evidenziare la posizione contraria dell'allora minoranza e sottacere alla deliberazione di opposizione alle opere?

ID55879 - 27/02/2015 09:48:00 - (Dru) - E qui Kyselak permettimi un appunto...

Hai fatto un errore grosso a rispondere così a Baldo degli Ubaldi, avevo appena assicurato alcuni amici che il tuo pensiero non era così tremendo nei confronti di Augusta, li avevo quasi convinti che la piattaforma di discussione su cui poggiavamo questa dialettica non era compromessa da alcuni tuoi passaggi critici nei suoi confronti, che io francamente così critici ancora non vedo, tranne quel passaggio sulla fretta di fare il PGT per il vero e il suo costo "spropositato", non conosco nè il costo nè la fretta, che adesso questa tensione sana, sanissima per la "verità" un poco me la smorzi... Sempre con stima, s'intende...

ID55880 - 27/02/2015 09:54:24 - (Dru) - Scusate il refuso

Sul nè val l'accento acuto non l'accento grave, né ne?

ID55889 - 27/02/2015 12:52:58 - (kyselak) - per Dru

per amor del cielo Alessandro. Non fraintermi ti prego. Nella risposta a Baldo degli Ubaldi ho aggiunto la mia amarezza per un post apparso ieri sera sul tardi postato da altra persona. Spero tanto che Baldo non abbia equivocato. Avevo cercato, alle tre di notte, di fare il punto della situazione in merito ai post ricevuti. Tutto qui

ID55891 - 27/02/2015 14:23:08 - (Dru) - Kyselak

Forse non ci siamo capiti, intendo dire che avrei preferito una tua particolare disposizione e favore nei confronti di Nabaffa, così da scuotere e discutere con opposte posizioni, ma se mi dici che il tuo giudizio nei confronti di Augusta è positivo, quantomeno perché superiore al giudizio che hai di Nabaffa, questa tensione fra noi due cade in qualche modo, non pensi? In qualche modo dico, non del tutto...

ID55893 - 27/02/2015 16:07:58 - (Baldo degli ubaldi) -

Ormai si è detto di tutto e di più circa la situazione Lago.Il sindaco ha scommesso tutto sui ricorsi , a maggio si avranno gli esiti e allora si tireranno le somme : in caso di sconfitta si dovrà dimettere , in caso di vittoria ci sarà da rifare un nuovo progetto per le opere.

ID55895 - 27/02/2015 19:50:55 - (kyselak) - per Dru

Come? Fate le domande e volete le risposte che vi fanno comodo? Ne faccio una io di domanda, non a te che hai già dato la risposta. Quali furono i MOTIVI AGGIUNTI che spinsero l'Amministrazione di Idro ad abbandonare, dopo una manciata di mesi, la precisa ed inequivocabile posizione assunta con la deliberazione consiliare n.37/2007? Non ditemi di pronunciamenti del R.I.D., di progetti preliminari e altre motivazioni per fatti accaduti precedentemente all'assunzione di questo atto fondamentale.

ID55902 - 28/02/2015 07:07:19 - (Leonardo10) -

Sig . Kyselak anch'io ritengo che il passaggio vada chiarito, anche perché ora vi sono le condizioni per farlo, allora i chiarimenti erano piuttosto difficoltosi. Però, mi permetto di insistere sul fatto che lei non ha espresso alcuna opinione in merito al primo ricorso presentato dalla giunta nabaffa. L'adp è essenzialmente collegato a quel ricorso. Oggi la lettura del periodo che precede la firma non può prescindere da quanto accaduto successivamente.

ID55910 - 28/02/2015 13:55:07 - (MariaGiacomini) - referendum

Tra il "no alla terza galleria" ed il tentativo di fare un referendum è successo di tutto, quindi io da cittadino avrei preferito che fosse l'intera popolazione a decidere, con la propria testa. In quel caso ha deciso la minoranza di allora e chi urlava di più.

ID55912 - 28/02/2015 20:57:10 - (bobdylan) -

Ma secondo lei kyselak, quali furono i motivi per cui l' Amministrazione di Idro cambiò rotta?,perchè insiste su questo punto?Le interessa solo quello?Ha una sua interpretazione?A me interessa anche quello che è successo dopo.

ID55934 - 01/03/2015 22:36:39 - (kyselak) - per MariaGiacomini

Le darei ragione se due mesi prima il Consiglio comunale all'unanimità non si fosse espresso categoricamente contro la terza galleria con una serie di motivazioni chiare e precise. Questo organo elettivo rappresenta la volontà della popolazione soprattutto quando una decisione viene assunta unanimemente. Se Lei ha avuto modo di leggere la deliberazione di opposizione alla realizzazione della terza galleria avrà notato come le argomentazioni siano poi state utilizzate dall'Amministrazione subentrante nei loro ricorsi. Questa volta in modo coerente. Concordo con lei che, in quel periodo, il clima non era affatto sereno.

ID55942 - 02/03/2015 11:32:48 - (Leonardo10) -

Mi perdoni Sig. Kysekak, ma non ho ancora avuto modo di conoscere il suo pensiero in merito al primo ricorso presentato dalla giunta nabaffa. Generalmente Lei non è impreciso.

ID55953 - 02/03/2015 17:44:22 - (Baldo degli ubaldi) - errori

Errori ne sono stati fatti più o meno gravi, Salvaterra ha pagato i suoi , con gli interessi se posso sbilanciarmi, ora a maggio toccherà al Sindaco pagare con le dimissioni ad opere iniziate.

ID55957 - 02/03/2015 21:46:36 - (kyselak) -

E' encomiabile politicamente parlando, ammettere i propri errori e se vuoi è corretto anche far notare quelli dell'altra parte. E' altrettanto vero che gli errori li compie chi opera e non chi sta con le mani in mano. Però non penso che finirà come tu auspichi. E' una sensazione ben inteso. Il Sindaco Nabaffa ha ancora una carta da giocare ed è una carta importante, direi un jolly. Ovvero l'equazione inizio opere uguale Accordo di Programma. Il consenso sarà così sempre garantito.

ID55958 - 02/03/2015 22:10:51 - (kyselak) - per Leonardo

Sto facendo mente locale sui ricorsi perchè ne furono presentati parecchi dall'associazionismo locale e dal Comune di Idro. Il primo, o uno dei primi fu, se ricordo bene, per un accesso agli atti non andato a buon fine.Poi bisogna riconoscere che le trattative politiche e istituzionali per apportare alcune modifiche all'accordo sulle opere istituzionali non sortirono esito alcun effetto per la presa di posizione da parte del Collegio di Vigilanza. Ci fu poi anche un ricorso legale presentato fuori tempo. Mi sembra che in uno degli ultimi Consigli comunali il Sindaco abbia fornito delle spiegazioni in merito su cui nessuno ha obbiettato.

ID55959 - 02/03/2015 22:31:45 - (Dru) - no Kyselak

qui non sono proprio d'accordo con te. La gente non ricorda nulla, tanto meno ricorda di un Nabaffa che cerca invano di reinserirsi nel gioco 5 anni fa utilizzando l'ADP2008, di un ADP di 7 anni fa scritto dai comuni con Regione per stabilire e definire in modo permanente alcuni principi sacrosanti o di un inizio opere dovuto a RId2005 causa paleofrane e gallerie inagibili, semplicemente fa l'equazione InizioOpere=Nabaffa e sua gestione. Quindi se la gestione sarà, come probabilmente sarà, catastrofica nei contenuti, perché si sono perse occasioni interne all'ADP2008 e al fronte unito dei comuni del lago, avrà, il nostro Nabaffa, poca aria da respirare e sarà arduo convincere la gente che non è colpa sua... la gente è abituata a volere risultati nell'immediato, dimenticando che i beni pubblici, differentemente l'acquisto di un litro di latte alla bottega, hanno bisogno di una realizzazione a medio e lungo termine.

ID55962 - 02/03/2015 23:21:03 - (Leonardo10) - No comment?

Si Sig. o Sog.ra Kyselek, alla fine ha inquadrato il ricorso che le chiedo di commentare, è proprio quello presentato in ritardo dal sindaco Nabaffa. Quanto alle spiegazioni del ritardo fornite dal sindaco, in un altro post, lei le commentava a ragione diversamente. Però noto che è riluttante a commentare il ricorso. Nessuno finora ha analizzato i ricorsi, perfino Lei preferisce sorvolare?

ID55976 - 03/03/2015 12:50:50 - (kyselak) -

Nessuno dei molti presenti ha obiettato in merito alle dichiarazioni del Sindaco circa il ritardo di presentazione del ricorso. Alla seduta erano presenti diversi avvocati e se nessuno di loro ha sollevato obiezioni dal punto di vista giuridico-legale, dovrei farlo io che non ho alcuna competenza? Un'idea me la sono fatta, certo, e probabilmente, come dice lei l'avro' esplicitata in quale altro post. Pertanto che motivo ha di ritornare sull'argomento? Forse per evidenziare qualche mia contraddizione? Lo ripeto, non cambio idea in un mese.

ID55979 - 03/03/2015 14:55:50 - (Baldo degli ubaldi) -

Il sindaco ha detto che il ricorso è stato presentato in ritardo per un errore di calcolo dei giorni, che avrebbero potuto procedere con ricorso contro la conta dei giorni , ma siccome era un ricorso " per far vedere alla regione che non avevamo paura di lei" hanno preferito non farlo e pagare l'avvocato 10.000 euro

ID55982 - 03/03/2015 16:24:44 - (kyselak) - per Baldo degli Ubaldi

Lei sempre corretto nel riportare i fatti come sono avvenuti. Certo sarebbe ottima cosa sapere se i giorni decorrano dalla ricevuta della pec o della raccomandata al protocollo del Comune o dalla data in cui il sindaco partecip alla conferenza di servizi. A naso, senza alcun riscontro giuridico, penso che la giustificazione del primo cittadino, almeno questa volta ci possa stare, trattandosi di un ricorso avverso la pronuncia della conferenza in cui partecip come membro di diritto. Non mi stupirei comunque di essere smentito

ID55983 - 03/03/2015 17:17:56 - (Baldo degli ubaldi) -

i dubbi che ho a riguardo sono:Se c'è stato un errore nel calcoloda parte dell'avvocato , perchè è stato pagato ? perchè aspettare proprio l'ultimo giorno disponibile per il primo ricorso contro la regione? che figura ha fatto il comune in questa vicenda? leggendo il ricorso mi son chiesto se non si è presentato volontariamente in ritardo , visto che il ricorso è una difesa a spada tratta del Adp 2008. Spero che i miei dubbi vengano chiariti. Sicuramente non dagli amministratori che ogni qualvolta si parla di Lago accusano Salvaterra per qualsiasi cosa.

ID55990 - 03/03/2015 20:23:29 - (Leonardo10) - Curiosità

Mi perdoni Kyselak, ma un po' la cosa mi incuriosisce, perché non analizza e commenta il primo ricorso? In fondo una persona attenta quale è Lei (e sono sincera non lo dico in tono ironico), nell'analizzare i vari ricorsi, troverebbe pane per i suoi denti. Anche l'avvocato Mellaia potrebbe rivelarsi un racconto interessante. Negli anni della firma dell'Adp il Mellaia incantava le folle, ora non se parla più.Disgraziatamente ineccepibili i dubbi di Baldo.

ID56081 - 05/03/2015 16:47:52 - (Dru) - al Comune di Idro resta anche la beffa oltre il danno

TLC , come dissi in Giugno dell'anno scorso in "il lago è salvo?" di Aldo Vaglia, va pagata...

ID56091 - 05/03/2015 19:46:26 - (brogio) -

purtroppo

ID56092 - 05/03/2015 19:52:02 - (Baldo degli ubaldi) -

Pagata con gli interessi, pagare le spese legali della parte avversa e il legale del comune. Aumenterà ancora la TASI ?

ID56098 - 06/03/2015 00:14:41 - (brogio) -

L'avvocato Mellaia è lo stesso che ha emesso una parcella di diverse centinaia di migliaia di vecchie lire per un campo da tennis a Trento?

ID56193 - 08/03/2015 22:22:52 - (blb) -

Secondo me l'avvocato Mellaia se l'e' costruito il campo da tennis con i soldi che ha succhiato agli allocchi di Idro.

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