02 Luglio 2010, 14.58
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Lettere

Considerazioni intorno a un lago

Aldo Vaglia ci scrive e desidera dire la sua in merito alla discussione che da qualche tempo viene fatta attorno all'Eridio, proponendoci quelli che per lui sono punti fermi.


Signor direttore mi permetta di dire la mia in merito al gran discutere che si fa attorno all'Eridio.
 
La vita dei laghi
I laghi nascono e muoiono in modo naturale.
La loro vita può durare centinaia di migliaia di anni, ma il loro destino è segnato.
Si distinguono quattro fasi dell’evoluzione: nella prima fase il lago è limpido povero di vegetazione, privo di alghe e animali; nella seconda fase le acque, presso le rive,si riempiono di piante acquatiche, aumenta il numero di animali; nella terza fase aumentano argilla e sabbia portate dai fiumi immissari; nella quarta fase l’acqua si fa più torbida, il lago si fa meno profondo e tende a divenire una palude.
I comportamenti umani possono accelerare o ritardare questi fenomeni.
 
I livelli
Il livello costante delle acque, non ha solo il pregio estetico, ma salvaguarda le spiagge consente la balneazione e favorisce la diluizione degli inquinanti.

L'inquinamento
Tra i vari fattori che determinano l’inquinamento i due principali sono: l’eutrofizzazione e la stratificazione termica.
 
L'eutrofizzazione: il fenomeno è dovuto a un eccessivo apporto di nutrienti alla vegetazione acquatica che ne provoca un’enorme proliferazione la cui successiva decomposizione determina un impoverimento di ossigeno.
Se il consumo di ossigeno supera la naturale capacità di riossigenazione del lago i pesci muoiono e peggiorano la condizione dell’ecosistema.
Per rimediare è necessario diminuire gli apporti di azoto e fosforo e il collettore che si sta costruendo darà senz’altro un grande contributo, già la legge dell’83 sui fosfati nei detersivi aveva migliorato la situazione, l’industria a monte è talmente poco sviluppata che non dovrebbe procurare alcun danno, le coltivazioni di mais, se sono reali le produzioni di farina che si vedono nei supermercati, dovrebbero impensierire di più.
 
Stratificazione termica: la differenza di temperatura e di densità dei diversi strati impediscono la libera circolazione delle acque ( e quindi di sali minerali ed ossigeno) e sono causa di condizioni di “anossia” (mancanza di ossigeno) a livello del fondo e bassa concentrazione di nutrienti negli strati superficiali.
In questo caso i rimedi sono di più difficile attuazione.

Spostamento delle paratoie e terza galleria
Lo spostamento delle paratoie più a monte della frana e la terza galleria sono scelte tecniche che riguardano la sicurezza pertanto non soggette alle decisioni popolari.
Bypassare la frana e consentire alle paratoie di funzionare non possono essere argomenti di discussione, sono come un intervento chirurgico, lo decidono i medici, non l’assemblea dell’ospedale.
L’ente locale e la popolazione devono intervenire nel controllo delle spese, degli appalti, e nella reggimentazione delle acque.
 
Se me lo permetterà le scriverò ancora.
Aldo Vaglia
 

 



Commenti:
ID2587 - 02/07/2010 16:50:00 - (Ricard53) - Questa è chiarezza.

Grazie Aldo per il tuo contributo a un dibattito i cui partecipanti spesso non entrano nel merito delle cose, ma si limitano ad evidenziare i propri pregiudizi, arrivando anche agli attacchi personali. Questo è un invito a riflettere per tutti coloro che si affidano certe volte, anche troppo, ai giudizi altrui senza informarsi sufficientemente, o pensano che le risoluzioni dei problemi legati al Lago dipendano esclusivamente dalla costruzione o meno del tunnel di sicurezza o dalle dimensioni dei canali, di salvaguardia ambientale, laterali alla traversa. Ciao Riccardo.

ID2595 - 02/07/2010 19:17:00 - (g.v.p@libero.it) - prima e non dopo

Siamo in sintonia. la galleria e le nuove paratoie, ci stanno, non e' questo il vero problema. Servono per la regolazione e per eventi di piena, diciamo normali. Lasciamo perdere la Millenaria. Cosa non va bene e' il fatto che le nuove opere sono in funzione del pieno ripristino della Regola attuale, non applicabile per motivi contingenti. Passi la sicurezza, ma la Regola deve essere scritta prima (1,30) e deve essere definitiva. Ma PRIMA delle opere. Dopo e' troppo tardi. Qui sta la differenza. Gianfranco

ID2597 - 02/07/2010 20:32:00 - (maurizio) - maurizio

Ho letto volentieri la Tua lettera da cui si evince una consapevolezza dell'evolversi della situazione che poche volte ho avuto il piacere di leggere specie quando affermi che i comportamenti umani possono accellerare o ritardare. Verissimo mi piacerebbe sapere quali comportamenti umani: fontane, alghe mangia alghe o pastiglioni sono stati messi in opera per contrastare un declino. Per Te il collettore porterà un grande contributo aggiungo se continuerà collettando anche Bagolino ma il problema dei problemi è la concentrazione di fosforo nelle acque profonde anche qui nulla è dato vedere all'orizzonte. Ma il finale lo condivido e penso che individui campi di intervento condivisibili. L’ente locale e la popolazione devono intervenire nel controllo ...e nella reggimentazione delle acque. per la regimentazione delle acque per noi è inaccettabile che dopo le opere si ritorni ad una regolazione di 3,25m vogliamo l'unità dei sindaci per

ID2598 - 02/07/2010 20:37:00 - (maurizio) - maurizio

Vogliamo l'unità dei sindaci per ottenere 367,2m come quota minima di invaso e che anticipino la realizzazione del collettore fino a Bagolino, sarebbe necessario un impegno di tutti i sindaci per individuare interventi concreti per il risanamento delle acque sotto la guida di esperti studiosi più che di venditori occasionali.

ID2611 - 03/07/2010 19:29:00 - (Gino49) - Per capirne di più

Chiara e competente esposizione, sto tentando di ricominciare a capire, grazie. Gino 49

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