Ottanta milioni per i Comuni di confine

Sotto l’albero di Natale aprono il pacco di un regalo insperato gli 11 Comuni bresciani confinanti con la Provincia autonoma di Trento, fra cui Bagolino e Idro: dal 2010, assieme agli altri Comuni lombardi veneti e confinanti con Trento e Bolzano, riceveranno 80 milioni di euro (40 per ciascuna delle due Province) destinati a progetti per lo sviluppo. I dettagli sono ancora da definire con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che sarà pubblicato nei prossimi mesi, dopo l’approvazione in Finanziaria, ma l’accordo c’è già ed è stato sottoscritto fra il ministero per la Semplificazione e quello dell’Economia con le due Province.

È una delle novità contenute nell’accordo fra Stato e Province autonome di Trento e Bolzano. I fondi destinati ai Comuni di confine non arriveranno dallo Stato, ma dalle Province confinanti stesse: si velocizzano i pagamenti e si evitano nuove strutture pachidermiche e costose per valutare i progetti. Anche questo sarà oro per gli 11 Comuni bresciani di confine con Trento, che dovranno spartirsi la torta con 8 Comuni veronesi, 11 vicentini, 15 bellunesi e 2 della provincia di Sondrio.

Questa notizia si aggiunge all’accorso tra l’Ass.Comi.Conf. (l’Associazione dei comuni di confine guidata dall’ex sindaco di Bagolino Marco Scalvini) con il Ministero per i rapporti con le Regioni, che avevano visto il mese scorso congelare l’erogazione del fondo di solidarietà ai Comuni confinanti con le Regioni a statuto speciale, lasciando nell’incertezza gli amministratori di queste località.
La necessità di far quadrare i conti del bilancio aveva indotto il Governo a bloccare lo stanziamento di 91 milioni di euro previsti per il triennio 2009-2011, in una situazione già aggravata dalla mancata erogazione dei 10 milioni dovuti per l’annualità 2008.
Un dietrofront che aveva suscitato la mobilitazione dell’Ass.Comi.Conf., (che prometteva di accamparsi ad Arcore davanti alla residenza del premier assieme ad oltre 400 sindaci di confine finché qualcuno non avesse ascoltato le loro ragioni. Un allarme rientrato giovedì mattina quando la delegazione di Ass.Comi.Conf., con in testa Scalvini e il segretario generale Nicola Adriano, ha incontrato a Roma il capo di gabinetto del Ministero per i rapporti con le Regioni e lo staff del dicastero guidato da Raffaele Fitto.

Il fondo dunque è stato garantito e prevede per quest’anno lo stanziamento di 350 mila euro nelle casse dei Comuni bresciani di prima fascia, ai quali spetteranno rispettivamente 250 e 270 mila euro nei prossimi due anni. La prima quota del fondo, più sostanziosa rispetto alle due annate successive, è comprensiva delle spettanze già dovute per l’anno 2008.

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