05 Agosto 2011, 07.00
Idro
Eridio

Vietate quel sentiero

di Ubaldo Vallini

Dopo la tragedia le polemiche: è opinione diffusa, intorno al lago, che il sentiero dei Contrabbandieri debba essere chiuso al passaggio dei ciclisti.

 
Era un ciclista esperto e soprattutto ben preparato dal punto di vista di vista atletico Sandro Vito Porta, il turista belga di 39 anni e di origini italiane deceduto mercoledì in seguito alle gravi ferite riportate nella caduta rimediata sulle montagne che circondano il lago d’Idro.
Non era certo uno sprovveduto, insomma.
 
E’ invece il sentiero detto “dei Contrabbandieri†ad essere troppo pericoloso da percorrere in bicicletta, sempre che di percorrenza si possa parlare, nel caso di escursioni con mountain bike al seguito.
Nel tratto di sentiero messo in sicurezza dai volontari del Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro, infatti, proprio dove il 39enne ha perso l’equilibrio, anche chi transita a piedi è praticamente obbligato ad utilizzare un passamano.
 
Con la bicicletta c’è chi se la prende a spalle e chi invece la accompagna trattenendola fra le gambe mentre si tira in avanti utilizzando il cavo.
Sempre ad ogni modo in equilibrio e con un’aderenza oltremodo precaria, che ogni anno è causa di almeno un grave incidente, qualche volta dall’esito mortale.
Sotto, seminascosta dalla vegetazione, ci sono duecento metri di roccia praticamente verticale, che in caso di scivolata non perdona.
 
Il sentiero dei Contrabbandieri permette però in poche centinaia di metri di evitare o di completare il periplo del lago.
Ecco il perché della scelta di molti, nonostante la pericolosità.
“Bisognerebbe vietare ai ciclisti di passare di lì†il commento più gettonato ieri attorno al lago.
 
I volontari che se ne curano difendono però la scelta di averlo ripristinato ed attrezzato: «Va da sé che un sentiero classificato con segnaletica internazionale come “attrezzato†è da percorrere esclusivamente a piedi – ci dicono -. Lo fanno ogni anno migliaia di persone senza problemi. Per noi tanto basta e mettere divieti certo non è di nostra competenza».
Il viaggio in patria dello sfortunato ciclista, che lascia moglie e due figli piccoli, è stato programmato per questo sabato.
Nel frattempo è stato disposto che la salma rimanga custodita nella camera mortuaria del cimitero di Idro.
 


Commenti:
ID11899 - 05/08/2011 07:57:11 - (Giaguaro) -

che stronzate (VIETATE QUEL SENTIERO ) all'ora vietiamo che uno vada ad arrampicarsi sulle pareti rocciose o anche che vada per fungh e se scivola cosa facciamo???? vietiamo tutto ,io quel sentiero l'ho fatto un sacco di volte con la MTB anche in gruppi di 5-6 all'ora siamo stati miracolati!! e il caso di usare la testa??

ID11901 - 05/08/2011 08:53:00 - (cry79) -

Invece di vietare il passaggio dando la responsabilità ad eventuali trasgressori in caso di incidenti non sarebbe meglio sistemare il sentiero e metterlo in sicurezza visto che è da vent'anni che si parla di un fantomatico collegamento tra vesta e baitoni?

ID11902 - 05/08/2011 11:42:36 - (cricri) - bikers

anche io lo sono e so che c' gente pi o meno esperta ma sicuramente "estrema" che tranquillamente fa sentieri in mtb che io non farei nemmeno a piedi con imbragatura e attrezzatura da roccia accompagnato da una guida alpina; invece tutto ok, tutto va bene, fino a quando qualcosa va storto e se va bene ti ritrovi in ospedale tutto rotto, a volte ci si rimette la vita, ma non colpa del sentiero....

ID11903 - 05/08/2011 11:53:22 - (Denis66) - cri....

Ci sono sport piu' pericolosi,e gente che lo sport lo fa' diventare tale.L'unica cosa è quella di usare la testa e fare quello che si è capaci,allora bisognarebbe chiudere tutti i sentieri .

ID11905 - 05/08/2011 12:09:34 - (Ricard53) - Stiamo andando fuori di testa.

Seguendo la logica di chi vuol vietare o mettere in sicurezza sentieri o percorsi, alla fine dovremmo mettere in sicurezza tutto quello che calpestiamo. Stiamo andando verso la paranoia assoluta, di questo passo potremmo far intervenire gli enti preposti per vedere di vietare tutto quanto non sia a norma. Poi potremmo chiuderci in casa e non scendere le scale o forse legarci ad una sedia (si potrebbe cadere anche da quella). Vivere comporta dei rischi, pensare di eliminarli tutti o di toglierci il gusto dell'avventura, mi sembra pura follia.

ID11911 - 05/08/2011 17:10:09 - (Giacomino) - Si Ricard

infatti.

ID11913 - 05/08/2011 19:19:02 - (Nikko) -

Vista la chiusura della Rocca d'Anfo ci sarebbe da aspettarsi anche la chiusura di questo sentiero, dove probabilmente i rischi sono molto ma molto superiori. Ma visto che il sentiero non vale niente non se ne interessano. Questo per dire che le decisioni anche in termini di sicurezza vengono prese dai nostri amministratori solo in base a convenienze o ripicche politiche! Poi non voglio entrare nel merito della chiusura o meno del sentiero non conoscendone lo stato.

ID11914 - 05/08/2011 19:29:42 - (Bingo1) - che discorsi

il sentiero va lasciato aperto sta a chi lo percorre valutare se farlo in bici o a piedi se rischiare opure no..

ID11916 - 05/08/2011 21:54:03 - (panta_rei) - 255 decessi...

per infortunio sul lavoro nel primo semestre 2011, 66 per caduta dall'alto. Non sarebbe il caso di proibire il lavoro?

ID11918 - 05/08/2011 22:07:29 - (Giaguaro) -

bravo bingo1, per esempio Domenica ci dovrebbe essere la Anfo Baremone , ebbene se Domenica uno qualsiasi partecipa molto amatoriale e in bici ci impiega h 1.40 e non a caso !!!poi la sera ne parla con amici e il giorno dopo si cimentano anche loro ma non sono allenati e ad uno gli viene un malore per lo sforzo !!!! che facciamo CHIUDIAMO LA STRADA PER BAREMONE ALE BICI!!!! E' TUTTA UNA PAGLIACCIATA!!!!.e spero che la cosa finisca alla svelta !!!!

ID11934 - 07/08/2011 12:34:13 - (peter) - peter chi scrive e Robert

Penso che in tutte le questioni ci vuole un po di buonsenso.Chiudere il sentiero non avrebbe senso, ma almeno una miglior segnalazione del pericolo a cui vanno incontro gli avventori di questo sentiero, andrebbe effettuato in entrambi i sensi, sia da Vesta che da Baitoni. Un cartello con divieto per le biciclette sarebbe almeno opportuno. Ricordo che negli ultimi 5 anni ci sono stati 3 morti (tutti con la bicicletta) e numerosi feriti piu o meno gravi. Credo che nessun sentiero in Valle Sabbia abbia questo primato. Soprattutto gli stranieri tante volte non capiscono o sottovalutano il cartello che indichi il sentiero attrezzato. Cosa costa mettere 2 cartelli in piu ??? Oppure un'altra soluzione e quella di realizzare un passaggio sul punto piu pericoloso con una passerella. Ultima considerazione: Hanno chiuso vergognosamente la Rocca di Anfo per 2 sassi caduti... Perche non hanno chiuso anche la SS del Caffaro dove cadono sassi tutti i giorni ??

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