Sta meglio il piccolo Jesse

E’ bastato un attimo di disattenzione da parte dei genitori e lui, l’argento vivo addosso come solo i bambini di un anno e mezzo possono avere, aveva già arraffato il pentolino del caffè sul fornelletto da campo e se l’era rovesciato addosso.

L’incidente, risolto poi con un volo in l’elicottero al Centro grandi ustionati di Verona, dove le condizioni inizialmente considerate gravissime del piccino si sono per fortuna ridimensionate, è avvenuto ieri mattina nel camping Belvedere, struttura che apre direttamente sul lago in località Vantone di Idro, che in questi giorni pullula di turisti, specie stranieri.

Il piccolo Jesse, olandese, era arrivato qualche giorno prima con mamma, papà e fratellino di poco più grande, ed hanno piantato una bella tenda familiare.
L’armonia si è interrotta ieri una manciata di minuti prima delle 9.

L’allarme lanciato dalle grida del piccino e da quelle della mamma, oltre che suggerire la chiamata immediata al numero 112 delle emergenze, ha richiamato sul posto un medico della Marina olandese, il colonnello Jap, ed un pompiere professionista, Renè, anche lui residente nel paese dei tulipani ed entrambi ospiti con le rispettive famiglie della struttura diretta da Sergio Fanoni.

La presenza immediata dei due professionisti ha fatto in modo che le operazioni corrette di soccorso fossero immediate: seguendo anche le indicazioni fornite al telefono dagli operatori dell’emergenza, il piccino è stato subito trasferito dalla tenda nel vicino spazio dove ci sono anche i bagni e dove, prima ancora che arrivassero il medico con l’eliambulanza da Brescia e l’infermiere con l’infermierizzata da Barghe, il petto del bimbo dove era localizzata l’ustione più importante è stato abbondantemente bagnato con acqua non troppo fredda.

Nei minuti seguenti, l’infermierizzata di Valtenesi Soccorso è diventata un attrezzato ambulatorio, dove medico ed infermiere hanno sedato il bimbo, che era oltremodo agitato, e l’hanno medicato e stabilizzato. Sempre in braccio alla mamma, a quel punto, il piccino è stato trasferito fino al giardino del ristorante Da Genny, che confina col campeggio: un fazzoletto verde dove con una manovra precisa al centimetro, nel frattempo, era atterrata l’eliambulanza.

Mamma e piccino hanno preso il volo in direzione del nosocomio veronese specializzato in grandi ustioni, il papà, affidato l’altro figlio a degli amici, è partito invece alla volta della città scaligera in auto.

Quando il piccino con la mamma è arrivato al Centro grandi ustioni di Verona, i medici hanno potuto derubricare l’emergenza da “rosso” a “giallo”, anche grazie alla prontezza dei soccorsi praticati dal personale presente nel campeggio.
Il bimbo dovrà rimanere in ospedale per tre giorni, poi si deciderà se farlo rientrare direttamente in Olanda con i mezzi di soccorso oppure se potrà farlo in auto con la sua famiglia.

Le urla nel campeggio, il rombo dell’elicottero in atterraggio e l’arrivo dell’ambulanza con le sirene. Poi la notizia che ad essere in difficoltà era un bimbo di un anno e mezzo soltanto.
Un oretta buona di apprensione, quella vissuta dai turisti che ieri si stavano godendo la permanenza sul lago d’Idro, con l’insolito favore del bel tempo.
Per fortuna col passare delle ore quello che sembrava essere un dramma il dramma si è fortemente ridimensionato.