Oggi i funerali di Sara

Tutto è successo in un attimo che si vorrebbe tornasse indietro. Questa volta almeno. Ma non si può.
Allora sale lo sgomento ed è come se la saliva in bocca si facesse ossido.

Un lutto è sempre un lutto, ma quando capita che a morire è una brava ragazza di 22 anni che in quel momento stava viaggiando sul sedile posteriore dell’auto guidata dalla mamma, lo sbigottimento è tale che le parole non bastano più.
E quelle poche che trovi ti chiedi a cosa servano.

Sara Silvestri aveva il viso di un angelo e ventidue anni compiuti da un mese. Anni pieni di speranza e già densi di soddisfazioni, per lei stessa e per quanti le stavano accanto, che l’avevano vista diventare donna e che le volevano bene.
Come era già successo altre volte, martedì pomeriggio insieme alla mamma, Sara stava accompagnando il fratello Alessandro ad una lezione di Economia aziendale.

Lui frequenta il secondo anno di Ragioneria a Idro e di tanto in tanto si rivolgeva ad un’amica di famiglia che abita a Casto per migliorare voti già buoni.
Sara era al terzo di Economia e Commercio e quei ripassi col fratellino la divertivano e le permettevano di rimediare le poche lacune in materia, accumulate frequentando lo Scientifico.

Tutto questo però era prima di quell’attimo fatale.
L’asfalto reso viscido dalla pioggia, la sbandata, il camion dall’altra parte che li ributta indietro: tutto in quell’ineluttabile istante si è trasformato in lacrime e sangue.

Distrutta e irrimediabilmente un’intera famiglia. Mamma Lauretta e Alessandro, 52 e 16 anni, lottano per vivere nel letto di un ospedale.
Ferite profonde quelle che lacerano l’animo di papà Roberto “Tumbulì”, che tutti in valle conoscono per la gentilezza che sa esprimere in ogni gesto, rimasto a raccogliere i cocci della sua esistenza, senza sapere se riuscirà mai a darsi un perché.
Dolore che attanaglia il cuore dell’altro Roberto, il fidanzato di Sara, col quale la vedevano spesso innamoratissima, mano nella mano.

I funerali saranno celebrati oggi in San Michele a Idro alle 17, dove la salma giungerà alle 11, traslata dall’obitorio dell’Ospedale di Gavardo.
La ferita, per l’intera valle Sabbia, è destinata a sanguinare a lungo.

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