24 Febbraio 2015, 10.40
Idro
Lettere

Le nuove opere del lago ed il mancato referendum

di Redazione

Caro Direttore, con l’intenzione di chiarire gli avvenimenti più importanti della vicenda Lago d’Idro, intendiamo affrontare un avvenimento che...


...se non fosse stato impedito, avrebbe svolto un ruolo fondamentale non solo nella vicenda Lago, ma, in senso più ampio, nella vita e nei diritti di tutti i cittadini di Idro.
Questo avvenimento è il Referendum.
E’ utile riprenderlo perché ultimamente si è riproposta la polemica che l’A.d.P. del 2008 non ha avuto il coinvolgimento della popolazione. 

Il 28 novembre del 2007, a Idro viene convocato un Consiglio Comunale avente ad oggetto: Proposta di indizione referendum comunale avente ad oggetto il progetto della Regione Lombardia di costruzione di una nuova galleria detta “terza galleria”.

A richiedere di indire il referendum è l’allora maggioranza guidata da Augusta Salvaterra; ad opporsi sarà l’allora minoranza guidata da Giuseppe Nabaffa.
Il referendum è uno straordinario strumento di democrazia ma, proprio per la sua straordinarietà, per essere indetto deve essere approvato dall’intero Consiglio Comunale: maggioranza e opposizione.

Maggioranza e opposizione sono entrambe consapevoli che un momento storico per il lago si sta avvicinando, ma intendono in modo diametralmente opposto il ruolo che la popolazione può interpretare.
Perché l’essenza di un referendum, è la democrazia, intesa come il riconoscimento che, nelle questioni che riguardano in modo determinante la vita delle persone, tutte le persone hanno il diritto di esprimere le proprie aspirazioni, i propri convincimenti, attraverso il voto.

Il referendum è l’espressione vera e autentica che tutte le persone hanno gli stessi diritti, che non esistono persone di serie A e di serie B, che le opinioni di tutti possono essere manifestate direttamente attraverso il voto e non interpretate  da terzi.
La maggioranza è consapevole che, in quel momento storico, tutta la popolazione deve avere la possibilità di esprimersi, ciascun cittadino deve avere l’opportunità di assumersi la responsabilità delle proprie opinioni mediante il voto.

La maggioranza, perché sottoposta a fortissime pressioni da parte di un ente forte come la Regione, ha la necessità di conoscere veramente l’opinione di tutti i cittadini e non solo di quelli che, in quel momento, alzando la voce, si presentano quali interpreti e custodi della volontà popolare.

L’opposizione ritiene invece, con diverse motivazioni, che i cittadini non siano maturi, non siano in grado di formarsi una valida opinione.
Secondo il consigliere Rovatti, davanti a questioni tecniche, la popolazione non è in grado di formarsi un’opinione che possa avere valore.
Secondo il consigliere Nabaffa, la popolazione potrebbe essere facilmente abbindolata e la stessa popolazione potrebbe non comprendere l’importanza storica del momento e disinteressarsi del referendum, non consentendo il raggiungimento del quorum.

Ma, al di là delle motivazioni apparenti, le ragioni dell’opposizione sono più profonde e sono principalmente due: la prima di natura squisitamente politica, la seconda potremmo definirla di natura sociale.

In primo luogo, con un abile calcolo politico, l’opposizione intende evitare che, attraverso il voto referendario, l’intera popolazione esprima in modo chiaro i propri intendimenti.
Questa diretta espressione della volontà popolare sminuirebbe soprattutto il ruolo di coloro che, alzando i toni, hanno assunto il ruolo di portavoce della pubblica opinione, impedendo qualsiasi equilibrato e approfondito dibattito sulla questione Lago.
Queste persone sono tra i principali sostenitori della lista Nabaffa, di qui la necessità di mantenere inalterata la loro influenza.

Infatti, dal no al referendum, l’opinione pubblica di Idro verrà decisamente determinata da queste persone, che sapranno abilmente imporre a tutta la cittadinanza la loro visione.
Idro diventerà il paese del pensiero unico: una sola verità per tutti, tutte le voci contrarie o diverse verranno screditate.

I dissidenti verranno socialmente esclusi, intimiditi, minacciati.
Per l’allora maggioranza Salvaterra, diventerà impossibile comunicare serenamente con la popolazione.
La firma dell’Adp del 2008, in questo clima di forte tensione, verrà pretestuosamente dipinto come un atto di tradimento e, con il successivo cambio di maggioranza, nessuno si permetterà più di valutare o criticare l’azione e i risultati ottenuti dalla nuova maggioranza guidata dal sindaco Nabaffa.
Politicamente, dal no al referendum, esiste un solo pensiero e, soprattutto, un’unica lista politica in grado di interpretarlo.

La seconda ragione che indusse l’allora opposizione Nabaffa a bocciare il referendum, è naturale conseguenza della prima e consiste nel non riconoscere alla popolazione l’insidioso diritto di esprimersi direttamente.
Perché la libertà è un esercizio pericoloso, attraverso il referendum la popolazione acquisisce la piena consapevolezza che può pensare e agire in prima persona, che non deve essere teleguidata, ma deve essere rispettata.
Nessuno può più essere l’interprete di quello che ritiene le persone pensino, perché sono le persone che manifestano direttamente con il voto il loro pensiero.
Una comunità che si esprime in prima persona, è una comunità nella quale, al potere di pochi, si sostituisce il diritto di tutti. Tutti i cittadini hanno lo stesso valore e attraverso il voto ne acquisiscono piena consapevolezza.

Negando il referendum Idro perde la possibilità di diventare una comunità matura e consapevole e rimane una comunità in cui ci sono cittadini che hanno più diritti degli altri.
Idro perde l’occasione di diventare una comunità libera e diventa una comunità indotta, alla quale, come accadeva nel medioevo, in sostituzione dei diritti negati, viene regalato un processo pubblico, un processo di piazza, con un’unica persona che diventa capro espiatorio.

La visione di una piccola comunità che si batte contro la Regione per salvare il proprio territorio è affascinante, ma se guardiamo come è stata condotta la battaglia negli ultimi sei anni, con un ricorso presentato in ritardo che difende a spada tratta l’A.D.P. e un altro presentato senza nessuna perizia tecnica di sostegno, possiamo cogliere l’inconsistenza di questa battaglia.

E se la battaglia è solo apparente, ciò che rimane nella romantica visione di una piccola comunità che si batte contro la Regione è solo una piccola comunità chiusa in se stessa, una comunità che, proprio per effetto di questa battaglia di facciata, cementifica la propria struttura sociale con cittadini che non sono uguali tra loro, ma che hanno diritti e doveri diversi.
Perché sul carro che porta la bandiera del Lago non sono saliti solo nobili ideali.

Per la nostra comunità, il Lago, inteso quale espressione della Bellezza,
è uno dei valori fondanti, ma non è l’unico.
Con il referendum proponevamo un’idea, una visione, che oggi ancor di più sosteniamo e, cioè, che abbia molte più possibilità di sviluppo una comunità nella quale tutti i cittadini hanno gli stessi diritti.
Una comunità aperta al dialogo con le comunità vicine, una comunità capace di affrontare a viso aperto le istituzioni, una comunità nella quale, attraverso il nuovo ingresso, il completamento della zona industriale, le realizzazione della ciclopedonale Vestone-Caffaro, ci siano opportunità di vita, di lavoro e di realizzazione delle proprie aspirazioni per tutti i cittadini e non solo per alcuni.

Una comunità ha un futuro se tutti, nel rispetto reciproco, possono manifestare liberamente le proprie opinioni.
Una comunità ha un futuro se si propone di migliorare la vita di tutti.
Il sole splende per tutti” (proverbio latino).

Il Gruppo “Lago e Paese”

P.S.: per chi volesse approfondire si rimanda alla delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 28 novembre 2007.




Commenti:
ID55696 - 24/02/2015 12:15:32 - (Dru) - Non mi meraviglio di tutto questo

Chi oggi si definisce democratico e detiene uno strumento, adopera lo stesso come una clava piuttosto che come una legge. La legge consente l'ordine, la clava dispensa volontà di far ordine e raccoglie consensi. Oggi chi ha uno spazio "democratico", come sono il luoghi che significativamente in Internet permettono la gestione di altri luoghi, ha il potere e se questo è democratico, come Internet è, altrettanto vorrebbero esserlo quegli interstizi o luoghi che in Internet sono e da Internet si ispirano. Parlo di Facebook e parlo di tutti quegli spazi che hanno accesso moderato. Chi li modera ha il potere e questo potere lo può adoperare in nome di una legge, quella democratica ispirata dal senso che Internet dà ad ogni sua attività, o come una clava, né più né meno di come tutti i nostri moderni e antichi potenti hanno usato e abusato del loro potere. Mi rifaccio ad uno spazio "Salviamo il lago d'Idro" dove stanno accadendo

ID55697 - 24/02/2015 12:17:50 - (Dru) -

cose davvero "meravigliose". Meraviglia ha assunto nel nostro tempo un significato mieloso, ma significa nel su profondo thauma, trauma.

ID55702 - 24/02/2015 12:34:53 - (Leonardo10) -

Il fatto che su facebook (salviamo il lago), vengano censurati i commenti di chi argomenta posizioni diverse, è la dimostrazione concreta che ancora oggi, in certe persone, prevale non un atteggiamento volto al dialogo e al confronto, ma la sola intenzione di imporre come verità per tutti la propria visione. Così è stato negli ultimi anni a Idro, una sola verità per tutti e poco importa che dietro quella verità si nascondesse una variante al Pgt che di vero amore per il Lago non ha nulla. Solo in apparenza si agiva per l'interesse di tutti.

ID55704 - 24/02/2015 14:12:59 - (Baldo degli ubaldi) -

Credo che orma si sia capito che sia l'amministrazione , ma soprattutto i comitati , non ascoltano i pareri diversi. Vanno dritti per la loro strada senza sentire ne se ne ma.Va bene , ma quando inizieranno le opere pagheranno le loro colpe. Le dimissioni per il sindaco e la sconfitta per i comitati.

ID55709 - 24/02/2015 16:15:14 - (Beppe60) - Beppe60

Ribadisco che Idro è un paese dalle pretese turistiche molto strane. La maggior parte di chi opera nel settore turistico sembra molto contenta che le cose non cambino mai: nessun ingresso, nessuna iniziativa concreta per promuovere l'arrivo di visitatori, un contesto, in generale, molto mal tenuto, un ponte di legno marcio e pericolante. Eppure, tutto sembra perfetto, niente è migliorabile. Resto convinto che chi ragiona così, chi è contrario a qualsiasi vento nuovo, chi guarda con molto astio chi arriva da fuori come fosse un predatore, lo fa solo per un motivo: perché, molto attaccato alla sua "roba", teme di essere depredato.E così, anche il lago fa parte di questa "roba". E' roba sua, nessuno si deve permettere di dire altro rispetto a quella che è la verità. Offuscato dalla sua avididità, si dimentica che non esiste una sola verità e, soprattutto, che questa non può essere imposta con la prepotenza che

ID55710 - 24/02/2015 16:16:43 - (Beppe60) -

gli vien naturale

ID55720 - 24/02/2015 20:08:05 - (simonia) - Ma cosa succede?

Il sindaco saprà bene quello che fa, o no? Se ha deciso di lottare contro le Opere, rinunciando alla regola, significa che sa che le Opere non le faranno. Ha sicuramente delle notizie che voi non avete.

ID55722 - 24/02/2015 21:06:16 - (Leonardo10) - Ingenuità

Sostenere che le opere non verranno realizzate nell'imminenza dell'appalto mi sembra di un'ingenuità fanciullesca. La "lotta" contro le opere ha così tante lacune (accettazione savanella, ricorso presentato in ritardo, ricorso non supportato da perizie tecniche, silenzio assoluto in comunità montana ecc) che solo una stampa di regime riesce ancora a definirla battaglia per il lago. Sarebbe stato molto, molto importante, in questi anni lottare per la regola e per l'ente gestore e non per mere ragioni elettorali contro i mulini a vento.

ID55723 - 24/02/2015 21:54:29 - (Baldo degli ubaldi) - X simonia

Vedremo, se le opere verranno eseguite di conseguenza il sindaco dovrà ammettere le proprie colpe dimettendosi

ID55724 - 24/02/2015 21:59:19 - (simonia) - Ma no

Ma cosa dice! Adesso mi raccontate che dopo un accordo prefettizio e un accordo di programma non si concretizza la regola, è impossibile, la Regione è obbligata dagli impegni presi e dagli accordi a rispettarli...

ID55725 - 24/02/2015 21:59:54 - (bortolo) - atto di fede

cara Simonia "il sindaco ha sicuramente delle notizie che voi non avete" cosa significa? che le tiene nascoste perché non siamo degni di tali notizie? ci chiede quindi un atto di fede? Un atto di fede dopo un ricorso presentato in ritardo, la rottura del fronte dei comuni contro la regione e con opere peggiorative. Per non parlare del pgt che con la tutela del lago non c'entra nulla? Forse qualcuno ancora disposto a credere alle favole si può ancora trovare. Ne sono state raccontante così tanti in questi anni.... Scusi lei sa che i lavori stanno per essere appaltati e probabilmente inizieranno in autunno?

ID55726 - 24/02/2015 22:05:36 - (simonia) - Intendo

... che se il Sindaco non risponde ai vostri appelli sarà perché è sicuro di ottenere delle garanzie per il suo lago, intendo solo questo. Sarà mica matto?

ID55727 - 24/02/2015 22:10:07 - (Baldo degli ubaldi) -

Non ci resta che aspettare per vedere la verità

ID55728 - 24/02/2015 22:10:54 - (Beppe60) - Il sindaco ha notizie che voi non avete

Se questo fosse vero, confermerebbe che a Idro esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B.

ID55729 - 24/02/2015 22:14:45 - (simonia) - Certo che fa i ricorsi...

...ma frattanto si starà impegnando a mettere d'accordo i comuni limitrofi per sedersi al tavolo della regola e così dominarli gli eventi, non subirli. È anche responsabile di quanto possibilmente avverrà se non passerà la sua di linea, o no.

ID55730 - 24/02/2015 22:18:18 - (simonia) - No Beppe

Dimostra che gli amministratori amministrano e non sempre i cittadini devono sapere ciò che loro sanno, come avvenne con l'ADP2008, che io reputo un ottimo risultato di quella amministrazione.

ID55732 - 24/02/2015 22:51:11 - (Beppe60) -

Cara Simonia, non sono per nulla d'accordo con lei. Della firma dell'Adp furono subito messi al corrente i cittadini.Tanto che Salvaterra rischio' il linciaggio. Molto meno limpido mi sembra l'agire di questa Amministrazione che, di fatto, usa lo stesso Adp per continuare a perseguitare Salvaterra, additando il suo documento come atto di vile tradimento. Ma poi, scrive un intero ricorso ribadendo in più punti come l'Adp sia rispettoso del lago. Francamente rimango allibito: prima di tutto dalla stessa persecuzione nei confronti di Salvaterra. A me basta solo questo accanimento intollerabile ed irrispettoso per farmi pensare che, quando viene meno il rispetto della persona, manca anche tutto il resto. A me basta solo questo, credo si debbano sempre avere in mente l'atteggiamneto e le parole di alcuni Amministratori durante l'ultimo consiglio comunale contro Augusta Salvaterra e il suo Adp. A me basta questo, senza arrivare neppure all'ambiguità di certi atti

ID55733 - 24/02/2015 22:56:14 - (Beppe60) -

E credo che anche a Lei, cara Simonia, che mi sembra persona moderata e che, proprio per questo, ha la mia stima, certe parole e certi atteggiamneti dovrebbero bastare. O, almeno, darLe da pensare. Buona notte

ID55738 - 25/02/2015 08:20:00 - (Dru) - A Simonia

Non penso che a lei si manifestino tutte le coordinate del caso. Nabaffa ha fatto della rinuncia alla regola un implicito rispetto alll'atteggiamento assunto fin da principio contro la Regione. Credo, anche se non ho elementi a suffragio della mia fede qui, che non pensi minimamente di percorrere quella che per noi è l'unica strada da percorrere per ottenere la Regola, perché quell'atteggiamento originario non glielo permette. Per condividere una Regola prima devi accettare che una traversa antica di quasi 100 anni e appoggiata ad una paleofrana e una galleria dichiarata inagibile debbano essere rinnovate o rifatte. Lui, sull'assunto tutto demagogico e per niente utilitaristico, fondato dai comitati, per cui le istituzioni qui ci marciano, assunto tutto da dimostrare, si è precluso questa via tutta politica, accettando come rimedio, come sua medicina, la sola via giudiziaria, attraverso i soli ricorsi.

ID55739 - 25/02/2015 08:37:16 - (Dru) - Insomma, o tutto o niente, che io traduco in: o niente o niente

Sull'onda del consenso popolare, che ricorda quello del Masianello, Nabaffa non crede di poter vincere la causa con la Regione, tanto è vero che si permette addirittura il lusso di presentarli in ritardo i ricorsi, ma si accontenta di poter navigare e intanto lavora su ciò che per lui è di massimo interesse, il PGT ( piano di governo del territorio) che rigetterà, nel vero senso della parola, 70mila mc di cemento per coprire di seconde case il nostro amatissimo territorio, che nel medesimo tempo vedrà sorgere nuovi comitati dal nome bizzarro e così ispirato " amici del cemento". L'assurdo è, per chi si considera davvero "amico della terra", che in un territorio prevalentemente montuoso come il nostro e dal forte interesse paesaggistico, nei prossimi 5 anni si concentrerà un tasso di sfruttamento del territorio che ricorda i palazzinari di Roma e loro cosche....

ID55740 - 25/02/2015 08:52:35 - (Dru) - In definitiva i veri sconfitti saranno proprio i pochi creduloni e che si definiscono "amici della terra"

Perché si saranno fatti prendere in giro dalla solita politica italiana che di loro ha approfittato e cavalcato. A questi gli resterà di dire"visto? avevamo ragione a diffidare dell'Augusta, guarda quello che stanno adesso combinando sul nostro territorio", magra consolazione, davvero magra consolazione, purtroppo accadrà che si consoleranno davvero con questa magra consolazione, perché tutto fa presagire che, con il solito metodo dello scarica barile, a questa amministrazione pilatesca del lago poco importa, cercando di portare a casa solo il proprio, altrimenti davvero si sarebbero seduti a discutere e ragionare di politica con gli intestatari dei vari accordi storici, anche con assunzioni impopolari, per la Regola e le garanzie da portare a casa, invece si son messi demagogicamente a far guerra alla Sicurezza.

ID55781 - 25/02/2015 15:35:12 - (copernico) -

Perché nel 2007 non fu accettata di buon grado la proposta di referendum di Augusta Salvaterra? Perché nel 2015 non viene accolta la proposta di un pubblico confronto avanzata da Giuliano Rizzardi? È inutile cercare grandi risposte a questi semplici interrogativi. A mio avviso, si rifiuta la discussione pubblica o, se non altro, un chiarimento sobrio e sereno, quando non ci si sente completamente tranquilli e si teme di non essere capaci di sostenere fino in fondo un'argomentazione. Chi si reputa nel giusto riesce ad avanzare, aprendosi un varco, guadagnando di parola in parola, stima e credibilità. Con tranquillità può spiegare i passi significativi del proprio  pensiero ed operato. Chi, invece, non è del tutto sereno, necessariamente s'impaurisce alla prospettiva di un confronto comprensivo di giudizio perché teme di non aver sempre la risposta immediata a domande incalzanti. La verità esce di bocca

ID55782 - 25/02/2015 15:54:31 - (copernico) -

Spontanea. La non verità, purtroppo, deve essere pensata e ponderata.L'idea di un confronto pubblico è estremamente positiva, in quanto può creare a lungo raggio un terreno produttivo per tutto il paese. Poco importa se qualcuno non capisce il gergo tecnico. Chiederà spiegazioni seduta stante.È un suo diritto. Chi argomenta non deve solo saper fare sfoggio della propria arte retorica. Deve in primo luogo chiarire le perplessità del suo interlocutore. Deve sciorinare bene i concetti di fronte alla persona che si pone in modo semplice, desiderosa di un legittimo chiarimento. Nessuno nasce maestro. Ognuno è abile nelle proprie arti. Non esistono tuttologi, anche se a Idro tanti pensano di esserlo. La modestia fortunatamente è ancora unvalore a cui, però pochi attribuiscono la giusta importanza. A Idro pare vada alla grande il peccare di presunzione, distinguendo gli abitanti di serie A e B. Questo non è un gran vanto.

ID55783 - 25/02/2015 16:36:59 - (simonia) - A Dru

Mi sembra di capire che sostieni un doppiogiochismo sul tavolo, mentre chi ha dato le carte sono i comitati. Questo è il punto di vista della buona volontà sull'operazione ADP, ma cosa significano quelle parole quali "vergogna", "venduti", "il lago non si vende ma si difende" che io personalmente sento dire di quell'accordo? Cosa ne pensi? A Copernico. Fate in modo di chiedere un consiglio comunale specificando come domanda all'ordine del giorno un confronto pubblico sul lago.

ID55785 - 25/02/2015 18:18:23 - (kyselak) -

Cari ragazzi non ci siamo. E' arrivato il momento quantomeno di cercare di ricucire gli strappi e non alimentare ulteriori rancori e veleni. Il fatto che l'attuale maggioranza e l'associazionismo locale non vogliano partecipare al dibattito, non ci aiuta nel proposito. Purtroppo ritengo questo articolo troppo di facciata ed infarcito di retorica, di luoghi comuni e di populismo a buon mercato. Che senso aveva proporre l'indizione di un Referendum popolare il 28 novembre 2007, quando due mesi prima il Consiglio comunale all'unanimità (maggioranza e minoranze d'accordo), si era espresso per un categorico NO alla realizzazione della terza galleria. Il Consiglio comunale è o non è l'espressione di democrazia soprattutto quando le decisioni vengono prese all'unanimità? E' possibile poi che nella deliberazione non venga esposto il quesito referendario oggetto di approvazione?

ID55787 - 25/02/2015 18:24:49 - (bobdylan) -

Molto interessante questo articolo sul mancato referendum,certo che mi viene da pensare che l'allora minoranza non si fidava della popolazione,aveva paura che pensasse in modo diverso dal loro e quindi desse indirizzi diversi.Adesso che sono maggioranza ancora temono di confrontarsi democraticamente con un pubblico dibattito e preferiscono gettare fango adosso alle persone in consiglio comunale! Mi fanno pena ,ma soprattutto mi dispiace per noi ,abitanti di Idro e per i comitati che escono molto male da questa vicenda.Ma non sono capaci di darsi una svegliata?

ID55788 - 25/02/2015 18:26:50 - (kyselak) - segue

E' pur vero che non essendo stata recepita all'unanimità la proposta referendaria, il relativo atto deliberativo è stato ricondotto ad una mera estrapolazione degli interventi dei Consiglieri. Ma nell'Ordine del Giorno era stato indicato il quesito referendario in discussione nella seduta consiliare?

ID55791 - 25/02/2015 18:39:35 - (Leonardo10) -

Caro Sig. Kyselak mi spiace ma non sono d'accordo con Lei. Se Lei ha la possibilità di leggere le delibere allegate al penultimo consiglio comunale di Idro, potrà cogliere la versione che la maggioranza e l'associazionismo, a piene mani, da anni diffondono, ossia che le opere verranno realizzate esclusivamente per responsabilità di Salvaterra. Qui non si tratta di spargere veleni ma di fare chiarezza. Non mi sembra che negli ultimi anni qualcuno abbia analizzato l'operato della giunta Nabaffa e in particolare ci si è ben guardati dall'esaminare anche superficialmente i ricorsi. Anche Lei, generalmente attento, nulla ha commentato in merito al contenuto del primo ricorso. Vede, prima di arrivare ad una ricomposizione è necessario che tutte le carte in tavola vengano voltate.

ID55793 - 25/02/2015 18:56:05 - (Dru) - La domanda di Kyselak...

è precisa, mi aspetterei una risposta altrettanto precisa, così tanto per chiarire e rinunciare alla pratica di non rispondere, come è successo alla domanda di Maria senza ancora risposta da parte di Gianluca.

ID55794 - 25/02/2015 19:01:24 - (Leonardo10) -

Caro Sig. Kyselak a proposito di rancori e veleni,, se vuole approfondire può leggerli su facebook in "Salviamo il Lago d'Idro" Vedrà che l'associazionismo non è rimasto in silenzio ma è rimasto ai veleni del 2008. Prima di affermare "è tempo di ricucire gli strappi" rilegga veramente con attenzione gli interventi dei consiglieri Zecchi e Rovatti. Valuti con più attenzione a chi rivolgere l'accusa di spargere veleni.

ID55795 - 25/02/2015 19:05:34 - (Dru) - Però una domanda l'ho io per Kyselak

Come mai ai due articoli precedenti sul lago non hai risposto, tu che sei sempre così attento a questo argomento?

ID55799 - 25/02/2015 20:12:54 - (kyselak) - per Dru

Ti ringrazio per la stima che, come sai, è reciproca. Non ho risposto perchè stavo predisponendo alcune mie riflessioni che ho inviato al direttore qualche ora fa, purtroppo senza aver prima letto questo post.

ID55800 - 25/02/2015 20:17:28 - (Dru) - A Simonia

Rispondo che semplicemente quelle parole sono calunnie se rivolte a persone.

ID55801 - 25/02/2015 20:24:25 - (kyselak) - per Leonardo 10

Mi sono attenuto al commento di quanto esposto nell'articolo focalizzando il tema della mancata indizione della consultazione referendaria. Non ho alcuna osservazione da farle se non esprimere un parere positivo a quanto da lei esposto in merito agli interventi dei due consiglieri citati. Comunque ho già avuto modo di affrontare questo tema commentando articoli precedenti. Non ho certo cambiato idea a distanza di un mese.

ID55802 - 25/02/2015 20:25:50 - (Leonardo10) - La domanda di Kyselak

Mi perdoni Sig.Kyselak, ma anche in merito al quesito referendario sono in dissenso. Fin da subito, l'allora minoranza addusse quale giustificazione morale al diniego espresso in consiglio, il fatto che il quesito non fosse stato formulato e non fosse neppure correttamente formulabile.In realtà, l'allora minoranza, che non era composta da sprovveduti, aveva ben inteso che con il referedum avrebbe potuto, dico avrebbe potuto, perdere parte dell'influenza di cui godeva nei confronti della pubblica opinione. Non a caso era la maggioranza a volere il referendum. L'abile mossa politica non fu nel semplice diniego, ma proprio nel porre al centro dell'attenzione il quesito e non il referendum.

ID55803 - 25/02/2015 20:28:18 - (kyselak) -

A scanso di equivoci dal momento che mi si è cancellata una frase nella stesura del primo commento. Intendevo dire che il Consiglio Comunale è espressione, sì di democrazia, ma anche della volontà popolare. Soprattutto se vi è unanimità di intenti.

ID55805 - 25/02/2015 20:36:48 - (kyselak) - per Simonia

Tempo fa avevo chiesto, utilizzando questo blog, di rimuovere quel lugubre striscione all'incile, evidenziando le contraddizioni che nella frase si nascondevano. Sarà stato un caso, sara stato quello che lei vuole, ma dopo qualche giorno i muri di Idro furono tappezzati da altrettanto funerei manifesti che riportavano lo stesso slogan ideato da una fervida mente locale come qualcuno ebbe l'ardire di asserire.

ID55807 - 25/02/2015 20:50:28 - (Beppe60) -

Anche io sono convinto che i comitati escano molto male da questa vicenda. Quell'ostinato ripetere che tutto sia colpa dell'Adp, rifiutando ogni giudizio sull'operato Nabaffa. Anche se, umanamente, un po' comprendo che, se non ci fosse più neppure Nabaffa, rimarrebbene un vuoto che, in effetti, deve fare molta paura.

ID55810 - 25/02/2015 22:11:38 - (Baldo degli ubaldi) - X Beppe

Credo invece che senza Nabaffa ci sarebbe stato un Adp rispettato , mentre il vuoto é stato creato proprio dai comitati e dalla giunta Nabaffa

ID55875 - 27/02/2015 06:41:08 - (Dolcestilnovo) -

Certo che il Gatto e la Volpe da quel consiglio comunale in cui si proponeva il referendum non ne escono molto bene: in pratica hanno dato ai cittadini di Idro la patente di zoticoni e ignoranti. I cittadini di Idro che hanno votato i due ne escono peggio pero' mi sembra.

ID55885 - 27/02/2015 11:08:51 - (Dru) - Dolcestilnovo

Oggi ti sento come la ciliegina sulla torta...

ID55886 - 27/02/2015 11:17:57 - (Dru) -

Sei come il cacio per le pere...

ID55903 - 28/02/2015 07:32:48 - (Dolcestilnovo) -

Le noci col miele e il bagoss?

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11/04/2024

Ciclopedonale Eridio, lavori al primo lotto

C’è voluto qualche anno, ma i lavori per la realizzazione della ciclopedonale fra Vestone e Ponte Caffaro sono cominciati

09/04/2024

Riammessi i camper tra Vantone e Vesta

Il Tar ha accolto il ricorso del Coordinamento Camperisti contro l'ordinanza del Comune di Idro del luglio 2022, considerata “immotivatamente discriminatoria”

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09/04/2024

Chiuso per manutenzione straordinaria il ponte sulla Sp58

Il ponte di Idro, soggetto da mesi ad una serie di lavori, verrà chiuso temporaneamente nella serata di domani, mercoledì 10 aprile

09/04/2024

Non ce l'ha fatta

È morto in ospedale l’escursionista trentenne di Orzinuovi precipitato dalla ferrata Crench, sopra il lago d'Idro, nel pomeriggio di domenica

08/04/2024

Due incidenti in montagna

Soccorso alpino della Valle Sabbia in azione nel pomeriggio di ieri per recuperare due persone scivolate sulle ferrate e sui sentieri del lago d’Idro. Grave un escursionista di Orzinuovi

05/04/2024

Un lago bello alto

Nel fine settimana pasquale il lago d’Idro è salito di un metro: da quota 367,89 a quota 368,88 sul livello del mare, per l’esattezza. Solo ieri ha cominciato a calare

02/04/2024

Strage di rospi sulla strada per Vesta

Centinaia quelli schiacciati da automobilisti poco sensibili all'ambiente

01/04/2024

Scambi culturali con Erasmus+

Anche gli studenti dell’Istituto “Perlasca” di Idro e Vobarno sono stati coinvolti nel progetto di mobilità studentesca per approfondire le tematiche e i valori europei

26/03/2024

Volontari in campo per il Bufo Bufo

Con l’arrivo della primavera tornano le iniziative di salvaguardia delle colonie di rospi che si riproducono in Valle Sabbia