L'Accordo approda in Consiglio a Idro

“E’ certamente un passo avanti nella presa di coscienza di quelli che sono i problemi del lago e l’accordo che noi sindaci abbiamo siglato è certo la cosa migliore che si potesse fare, vista la situazione nella quale ci troviamo”. Non ha avuto dubbi la sindaca Augusta Salvaterra, nel condurre un Consiglio comunale assai partecipato e piuttosto “acceso” come quello che è andato in scena lunedì sera a Idro. Consiglio straordinario voluto dalle minoranze che l’avevano chiesto prima che sindaci e Regione firmassero l’accordo di programma sull’Eridio. Fra le accuse dalle quali si è dovuta difendere, il cambio repentino di posizione quando al Consiglio intero era stato chiesto di firmare un “no” deciso alla realizzazione di una nuova galleria, il fatto di aver sottoscritto un progetto preliminare per le opere di regolazione che prevede uno scarico di fondo, la scelta di un consulente tecnico “di Milano dunque vicino alla Regione, conosciuto ovunque come la trivella d’Italia...”. “Nella sostanza avete firmato la stessa regola di prima, quella che ci ha portati al disastro sul lago” ha detto Matteo Rovatti che ricopre anche il ruolo di assessore comunitario all’Ambiente. “Abbiamo firmato una delega perchè lei sostenesse il no a quella galleria – ha rinfacciato Giuseppe Nabaffa -. L’accordo è illegittimo e questo Consiglio è delegittimato”. Battute e risposte serrate anche con gli altri due della minoranza, Cristiano Fanoni e Daniela Pelizzari, qualche rumorio nel pubblico. Ferma la replica del primo cittadino, che ha voluto mettere in evidenza il percorso istituzionale intrapreso ricordando di aver condiviso ogni passaggio col Consiglio Comunale fino al 20 giugno quando era stato spiegato che i sindaci sarebbero andati a dfinire un accordo di programma con la Regione. “Su quali basi l’abbiamo dichiarato in un’assemblea pubblica a luglio – ha aggiunto -, poi ci siamo dedicati a definire meglio quei punti che potevano dare adito ad interpretazioni. A quel punto è la procedura prevista per quel genere di accordi che non prevede nessun passaggio consigliare. Così ho fatto, condividendo ogni passaggio con la Giunta. E siamo soddisfatti del risultato”. E’ finito così il Consiglio. Gli uni e gli altri decisi nelle proprie posizioni. Ad interpretare gli stessi articoli e i medesimi commi chi in bianco e chi in nero. Ci sarà ancora molto da fare per l’Eridio, questo è certo, comunque la si voglia intendere.

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