L'ultimo saluto a Tiziana

«In questi ultimi sette mesi, Tiziana aveva dovuto imparare il linguaggio dell'ultima volta", quel linguaggio, in cui ogni gesto, ogni parola, ogni sentimento, acquistano un'importanza infinita. Nel cuore delle figlie e del marito, tutti questi ricordi sono incisi con questo inchiostro indelebile».

A parlare è stato il reverendo arciprete decano don Andrea Fava, che martedì pomeriggio a Storo, dentro una chiesa stracolma di gente, ha officiato i funerali di Tiziana Alberti in Zontini.
Tiziana Alberti aveva 58 anni e la sua scomparsa non solo lascia un vuoto difficile da colmare nella sua giovane famiglia.

Da alcuni mesi a questa parte l’amata mamma era stata attaccata da un male che non fa concezioni ne favori. In circostanze come queste anche la scienza medica finora non sa ancora dare risposte.

Tiziana era originaria di Bagolino, ma dopo il matrimonio con Maurizio si era trasferita a Storo.
Da quella unione erano nate tre figlie che seppur in giovane età, hanno compreso e ripartito dolore, sofferenza e destino di una mamma tolta con troppa rapidità dalla loro casa.

Per l’addio a Tiziana c’era anche la banda diretta dal maestro Romagnoli.
Chiesa e camposanto erano strapieni di gente tra cui molti giovani amici di Maurizia, Mariagrazia e Marzia.
Molti si asciugavano le lacrime, altri non toglievano lo sguardo dalla bara e da quella famiglia con la sua assenza. Un vuoto assai difficile da colmare.

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