Robin Hood delle Giudicarie

Di venerdì, dalle 17 alle 18, quegli spazi sono occupati dall’Associazione Robin Hood che provvede alla distribuzione di prodotti alimentari a  favore di famiglie considerate “a basso potere d’acquisto”.
Che poi utilizzino auto di cilindrata medio alta questo non fa alcuna differenza, anche se ultimamente c’è stata una certa scrematura che ha finito per ridurre il numero di commensali.

«In Giudicarie, al momento, gli utenti sono in tutto 160 di cui 80 su Tione e l’altra metà spalmata nelle valli» aggiunge Adriano Accili, che è il presidente della Robin Hood.
Accili, facendo un riparto fra stranieri e italiani che percentuale emerge? «Siamo nell’ordine di un 70% di stranieri e il restante 30% di italiani, i quali a loro volta sono destinati (cassintegrati possibili) ad aumentare.
Nel corso di una recente revisione delle liste abbiamo assottigliato il numeri degli utenti, perchè c’era gente straniera che ne approfittava sconfinando anche alla Caritas e quindi usufruendo di doppia donazione».

Arrivano alla spicciolata, poi se ne vanno soddisfatti e con un borsone.
All’interno del “magazzino” molti scatoloni con prodotti non sempre prelevati da DICO ed EUROSPIN, ma anche qualcosa di marca che si trova in Eurospar o alla pasticceria Rubinelli. Le tenutarie segnano di volta in volta su un quadernetto i dati anagrafici e recapiti dei propri clienti. Poi il numero di tessera e composizione famigliare con dati Icef.

«Qui da noi a Storo – dicono Fatima Hammami, Arbia Hammadi e Arianna Cellana – l’affluenza maggiore  non è in estate. Lo è molto di più per il resto dell’anno. Comunque siamo nell’ordine di 30 - 35 alla settimana di adesso. Ad ognuno degli interessati, per il 90 per cento stranieri, solitamente si da pasta, riso, marmellata, latte e biscotti, mentre una volta al mese si aggiunge pure olio».

Scartabellando il brogliaccio delle annotazioni su 35 utenti i locali sono non di più di tre.
«C’è gente del posto che forse ne ha molto più bisogno, ma che sprofonda dalla vergogna a doversi accodare allo spaccio popolare del venerdì» è quanto ci viene riferito appena fuori dalla porta.


               

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