Raid notturni in tre esercizi commerciali

In tutti e tre i casi i malviventi prima hanno disattivato le telecamere di sorveglianza poi con assoluta disinvoltura si sono messi ad operare non lasciando tracce . Il raid notturno, distribuito su due sere, è iniziato prima all'albergo Ginevra di Roncone e successivamente è proseguito al bar Smile e alla Tamburini Laterizzi di Cimego. La sequenza è sempre la medesima e a quanto sembra anche ben collaudata.

Arrivano con vetture station wagon, parcheggiano a distanza ravvicinata e poi agiscono. Dai riscontri sono quasi sempre in tre. Non è da escludere che qualche ora prima siano addirittura transitati per una consumazione - ricognizione. Una sbirciata utile a pianificare l'azione per poi definire il da farsi in ogni suo dettaglio.

A Roncone l'obiettivo era l'albergo Ginevra, gestito da Damiano Oliana, il cui esercizio dista a due passi dalla strada statale. " Molto probabilmente - avverte il titolare - hanno agito verso le ore 2. Per prima si sono introdotti da una finestra del retro dopo averla forzata. Poi si sono portati sul banco dove hanno prelevato l'intero incasso. E quindi in maniera del tutto indisturbata se ne sono andati".

A Ponte Cimego, presumibilmente sempre gli stessi, hanno preso di mira l'azienda Tamburini, dislocata ai margini della strada. Dopo aver oltrepassato la recinzione, lungo la rampa che sale verso il paese, si sono calati lungo l'argine sino a raggiungere il magazzino dove hanno preso di mira gettoniera e macchine del caffè.
"Anche in questo caso nessuno si è accorto di niente considerato pure che non è poi la prima volta che i ladri entrano a farci visita " avverte uno dei Tamburini che abita nella palazzina - uffici a due passi dall'azienda.

Al bar Smile, il cui proprietario abita però a Castel Condino, qualche danno i ladri se lo sono lasciato alle spalle. Anche in questo caso il locale è in bella vista. Infatti, senza tanti convenevoli, hanno infranto una vetrata in prossimità dell'ingresso e una volta dentro si sono indirizzati verso le macchinette da gioco.
Senza tante precauzioni hanno rovistato all'interno facendo poi man bassa della moneta contenuta per così arrotondare la serata. Attorno all'esercizio tante abitazioni ma nessuno, anche quando la vetrata è andata in frantumi, si è accorto di nulla.

In foto l'azienda Laterizi Tamburini, vittima di uno dei furti

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