23 Novembre 2019, 07.15
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Ambiente

«Pinocchiadi del depuratore»

di red.

Dai comitati “Gaia” e “Referendario Acqua Pubblica” il punto su quelle che sono ritenute false verità, che vengono sostenute per giustificare la realizzazione del megadepuratore gavardese


Riportiamo integralmente, perchè la riteniamo interessante e possibile spunto per ulteriori riflessioni, la nota diffusa ieri dai due Comitati.

Gli ultimi passaggi formali, dalla Consulta alla fino alla bocciatura della mozione di Marco Apostoli in Consiglio Provinciale (e tutto ciò che ne è seguito, sia dal punto di vista mediatico che politico), hanno disvelato, anche ai non addetti ai lavori, la pochezza dell'apparato di falsità che è stato costruito a difesa del Progetto depuratore del Garda.

L'obbiettivo di questa nostra comunicazione
è quello di anticipare la” presunta” operazione verità annunciata dai due sodali della Provincia di Brescia, il Presidente Samuele Alghisi e il Vice Presidente Guido Galperti, annunciata in pompa magna e riguardante la realizzazione del mega collettore del Garda.

In piena coerenza con lo spirito collaborativo che ci contraddistingue da sempre, in merito alla questione del collettamento delle fogne di comuni della sponda Bresciana del lago di Garda, vogliamo anche noi dare un contributo di verità sulla questione soprattutto in merito ad alcune argomentazioni che sono stati date in pasto alla stampa (e quindi ai cittadini) con l’unico scopo di creare disinformazione per poter finalizzare, indisturbati, questo illogico progetto.

Li esplicitiamo in un elenco senza dilungarci molto ma riassumendo i punti essenziali dell'impianto mediatico che smontiamo pezzo per pezzo.
L'abbiamo definito le “PINOCCHIADI DEL DEPURATORE” perchè come ben sappiamo le bugie hanno le gambe corte:

1. “Il progetto scelto è migliore ce lo dice l’Università!”.
Questa bugia è servita a tener in piedi questo progetto per mesi,  sventolata ai 4 venti con l'obbiettivo di smontare ogni, pur giustificata, protesta. Nessuno contestatore avrebbe mai avuto l'autorevolezza e la credibilità tale da smentire l’Università di Brescia.
Peccato che lo stesso studio di Acque Bresciane riveli che tutte le scelte analizzate sono state proposte da Acque Bresciane e l’Università abbia solo “confermato” la scelta fatta a priori dal gestore. 
Lo stesso Prof. Bertanza estensore dello studio in una audizione ufficiale in Consulta Provinciale per l’Ambiente abbia confermato che la scelta è stata fatta sulle indicazioni di Acque Bresciane.

2. “La condotta sub lacuale è una bomba ecologica pronta a scoppiare”,
i tecnici della Drafinsub, che si sono occupati della manutenzione, in un incontro pubblico hanno affermato che di fatto dopo l'operazione che hanno finalizzato in primavera la condotta sublacuale è di fatto “integra”, tanto che poi anche il Presidente della Provincia ammette “che non conosce lo stato di conservazione della sub lacuale”,

3. “Siamo di fronte ad una emergenza ambientale” se tutto va bene ci vorranno 3 anni solo per i progetti e 5 per i lavori (senza considerare i tempi per le azioni legali), si parla di valutazioni sulla depurazione almeno dal 2001 quando fu commissionato uno studio al Politecnico di Torino.
Quale emergenza si affronta con questi tempi?

4. “É la soluzione migliore per il lago di Garda” è semplicemente falso.
Primo perchè lo studio NON ha valutato la migliore soluzione possibile perché non ha lasciato mano libera all’Università.
Secondo perché anche tra le limitate soluzioni confrontate nello studio di Acque Bresciane emergono come la soluzione migliore, nel rispetto delle norme regionali e non seguendo criteri arbitrari soggettivi, sia quella di portare tutti i reflui gardesani a Peschiera dismettendo la sub lacuale;

5.  “Andare a Peschiera non è possibile” peccato che la stessa relazione dell’Università dica proprio il contrario ma soprattutto valutando che l'impianto di Peschiera sia al 50% di proprietà bresciana sarebbe opportuno valorizzare tale proprietà e non “regalarla” ai veronesi;

6. “Perdiamo i 100mln (60 milioni destinati a Brescia) del finanziamento a fondo perduto erogati dallo stato”: che è falso lo hanno detto lo stesso Vice Presidente della Provincia ed il direttore di ATO Verona;

7. “Perdiamo i 100 mln se non togliamo la sub lacuale” è falso in quanto nella convenzione operativa stipulata col Ministero si afferma che “la sub lacuale deve essere rimossa solo se è tecnicamente giustificabile”.

8. “É la soluzione che costa di meno”
. Peccato che la stessa relazione dell’Università dica proprio il contrario, ma soprattutto a fronte di un progetto faraonico di 230 milioni di Euro si potrebbe sostituire la sub lacuale, con le migliori tecnologie di oggi, con poco più di 6 milioni di Euro, ma soprattutto in tempi brevissimi non più di 12-18 mesi e con pochi disagi per la popolazione ed i turisti.

9. “È la soluzione che avrà meno rincari in tariffa per tutti i cittadini” peccato che la stessa relazione dell’Università dica proprio il contrario;

10. “I territori coinvolti hanno detto di si “ quali territori? Chiedetelo ai Sindaci di Gavardo e Montichiari per sapere che è una menzogna;

11. “Non abbiamo posto sul lago per fare il depuratore” ma se solo i comitati hanno proposto 6 soluzioni sul lago tutte praticabili.;

12. “Il depuratore è una grande opportunità per i territori”, che è falso lo dicono proprio gli amministratori dei territori sul lago chiamati in causa per le proposte alternative, vedi Lonato del Garda;

13. “Non è possibile scaricare i reflui depurati nel lago ma bisogna scaricare in un fiume” anche questo, a norma di legge, è falso, non esistono norme che lo vietino.
Tra l'altro se si utilizzassero le migliori tecnologie disponibili si scaricherebbe nel Lago acqua più pulita di quella che si trova nel lago stesso.

14. “Bisogna rifare il collettore per evitare l’aumento del fosforo nel lago”
purtroppo non vi sono dati certi su quanto sia l’apporto di fosforo nel lago causato dal mal funzionamento del collettore attuale e NON sia mai stato quantificato.
Rifare il collettore invece è l’unica cosa proposta mentre i depuratori bresciani di Limone e Tignale, nonché i depuratori trentini, continuano a scaricare fosforo nel lago;

15. “Non si può scaricare fosforo nel lago” esistono depuratori in grado di produrre acqua potabile! Esistono tecnologie diffuse per denitrificazione e defosforizzazione già in uso anche in Italia.

16. “Si userà l’acqua depurata per l’agricoltura”. Ad oggi la miglior opportunità per questo fine resta proprio la soluzione di Peschiera come previsto dallo studio di Acque Bresciane;

17. “lI fiume Chiese è la soluzione migliore”
invece lo studio di Acque Bresciane, che esclude il lago a priori, dice che il corpo recettore miglior è il fiume Mincio;

18. “Questo finanziamento è indispensabile per il lago” allora come si spiega che il finanziamento verrà utilizzato per rifare il collettore della Valle Sabbia e le fognature di Montichiari ( 6 mln) oppure si vuole semplicemente coinvolgere A2A in questo progetto mentre di fatto si troverebbe invece fuori dalla partita?

19. “Chi si oppone al progetto lo fa per becero campanilismo” peccato che molte associazioni e partiti del lago siano contro questo progetto!
Ben 12 sono i Comuni che hanno approvato una mozione contro questo progetto e chiesto uno studio alternativo, altri ne seguiranno;

20. “ È il progetto per la depurazione del lago di Garda” è falso in quanto non una goccia delle acque del lago verrà mai toccata da questo intervento ne si sa quale sia l’impatto sulla salute del lago ad opera finita visto che non esiste un solo dato, si tratta della collettazione delle fogne dei comuni bresciani del lago di Garda ( e non solo) un po’ meno chic da dire ai giornali vero?

21. “Questo progetto risolverà i problemi del collettore”
peccato che questo progetto, per stessa ammissione di Acque Bresciane, non si occuperà minimamente della risoluzione del problema delle acque parassite nel collettore e della separazione necessaria tra acque bianche e nere, opere che se non fatte renderanno inutile ogni nuova maxi opera e gli scarichi a lago per i mal funzionamenti e troppo pieno del sistema rimarranno! 

22. “l’Ente Provincia è un ente terzo” in realtà la provincia è socia di Acque Bresciane e nomina i suoi rappresentanti in ATO; L'ATO è un ufficio che dipende dalla Provincia di Brescia ed ha un ruolo di autorità di controllo sul piano degli investimenti compreso quello sul collettore del Garda.

23. “Acque Bresciane è un ente tecnico super partes”
oltre la Provincia di Brescia in realtà socio di Acque Bresciane è proprio Garda Uno che, guarda caso, è anche parte della Comunità del Garda che appoggia incondizionatamente e pubblicamente il progetto di Acque Bresciane;

24. “Su tutta la procedura vi è la massima trasparenza e tutti i documenti sono pubblici!”
. Falso! Lo studio del Prof. Bertanza di maggio 2018 che porta ad individuare Gavardo e Montichiari non è disponibile pubblicamente;

25. “La Regione Lombardia non ha competenze in merito”. I
nvece la Regione Lombardia si trova con un suo rappresentante nella Cabina di Regia presso il Ministero e di fronte ad una problematica enorme come questa che riguarda il più grande bacino di acque dolce d’Italia, 25.000.000 mln di turisti anno e un peso fondamentale nell’economia lombarda non può certo far finta di nulla.

A noi non resta che evidenziare che se l'organo politico, driver di tutta la vicenda, e vari amministratori pubblici di primissimo piano inanellano una serie di affermazioni false come quelle enunciate allora pensare male è lecito e molto probabilmente ci si azzecca, parafrasando un vecchio detto.

Una per una, le affermazioni sono state smentite da documenti ufficiali agli atti ma, ne siamo certi, la lista è destinata ad allungarsi perché, invece di sparire dal dibattito pubblico, chi ha propinato ai cittadini queste inesattezze continua a presenziare spacciando un’autorevolezza e competenza in realtà prive di ogni fondamento.
Detto questo, perché sia necessario costruire tutta questa apparato di menzogne non appare chiaro.

Quale sia il vero obbiettivo di questo progetto non è chiaro ma, visto l'importanza del Lago di Garda come risorsa idrica, ambientale ed economica ma non solo, non sarebbe stato  più opportuno fare una libera gara tra diverse figure internazionali per sviluppare il miglior progetto possibile per il Lago?
Non sarebbe stato questo una opportunità di comunicazione per aumentare ancora l'appeal del lago di Garda con una proposta davvero sostenibile e di alto prestigio all’avanguardia nello stato dell’arte degli impianti di depurazione?

Certo questo modus operandi necessitava di un grande lavoro di trasparenza con l’obbiettivo l’interesse dei cittadini e dell’ambiente, il rispetto della res publica, aspetti che evidentemente non sono d’abitudine in circoli di potere autoreferenziali impermeabili ad ogni suggerimento esterno libero e terzo.

Forse è un esercizio troppo impegnativo da portare avanti per quanti, fino ad ora, non hanno dimostrato di non essere all’altezza del ruolo istituzionale che ricoprono e, ancora più grave, antepongono interessi politici ed economici alla salvaguardia e valorizzazione del territorio che sono stati chiamati ( o spesso solo nominati) a governare.

Comitato Referendario Acqua Pubblica
Comitato Gaia



Commenti:
ID82287 - 23/11/2019 09:08:34 - (skyrunner968) - pinocchio non faceva così ridere

La cosa più tragica è che a Salò non sanno ancora in tanti che lo scavo paralizzerà tutta la cittadina ,e non sanno ancora che si troveranno nel golfo la pompa principale che dovrà spingere la merda ai Tormini e che se per caso avrà un malfunzionamento( come già accade in impianti di questo genere) tutti i reflui verranno scaricati direttamente davanti al lungolago!. Senza contare cher la pompa si troverà a 100 metri dallo storico Duomo. E tutto per"spendere" (ma direi farci spendere a noi cittadini) 230 milioni, tutto per togliere la sub-lacuale che ad oggi è ancora ben funzionante e che tralaltro è ancora lì anche dopo il terremoto del 2004. Meditate gente.

ID82288 - 23/11/2019 12:13:15 - (Giacomino) - Chi ha orecchi da intendere

intenda

ID82289 - 23/11/2019 22:04:14 - (blurex) -

Ma davanti a una simile porcata la Comunità Montana da che parte sta?

ID82290 - 24/11/2019 20:36:27 - (Tc) - blurex

Se legge l'articolo del Bresciaoggi del 1.11.2019 trova la risposta alla sua domanda...;-)''Dove il piatto e' ricco, mi ci ficco...''

ID82291 - 25/11/2019 19:02:02 - (lz) - Considerazioni

Importante contributo per aiutarci a capire questa vicenda e farci riflettere. Esposizione efficace che mi auguro venga letta e valutata da molti anche perchè la questione non riguarda semplicemente i territori che vengono coinvolti direttamente dal progetto, ma tutti noi, se è vero come è vero che i costi saranno poi spalmati sugli utenti per cui una scelta più che l'altra può incidere diversamente sulle nostre tasche. Certamente non c'è solo questo aspetto, ma sicuramente ha un peso rilevante . Comunque di primo acchito mi erano già sorti molti interrogativi per non dire perplessità quando avevo letto del progetto "scelto".

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