02 Luglio 2019, 11.53
Gavardo Valsabbia Garda
Lettere

Depurazione del Garda, la risposta di Mariastella Gelmini

di Mariastella Gelmini

Gentile Direttore, rispondo, ringraziandola per l'ospitalità, alla Lettera aperta che...


... tramite le colonne del Suo giornale, mi è stata inviata dalle signore Roberta, Piera e da altre 90 mamme, sul tema della riqualificazione del sistema di depurazione e collettazione del Garda.

Desidero prima di lutto tranquillizzare le autrici della lettera: le preoccupazioni e l'attenzione che riservano alla salubrità dell'ambiente e al futuro dei nostri figli, sono anche le mie.

Ed è proprio per questo che, a fronte della responsabilità derivatami dal mio ruolo di parlamentare d'area e presidente della Comunità del Garda, ho posto il grave problema connesso alla tenuta della condotta sub-lacuale e più in generale della depurazione del Lago di Garda, all'attenzione nazionale come prioritario e urgente.

Ciò ha consentito preliminarmente il fattivo coinvolgimento, oltre che della Regione Lombardia e della Regione Veneto, anche del Ministero dell'Ambiente e ha portato alla sottoscrizione di un Protocollo di intesa, il 20 dicembre del 2017, con un significativo stanziamento di risorse economiche. Ed è proprio in virtù di quel Protocollo che si è tenuta a Roma la riunione della 'Cabina di regia'.
Nessun mistero dunque, nessun incontro ai 'piani alti' e tantomeno un attacco alle istituzioni democratiche.

Le acque del Garda costituiscono un patrimonio ambientale di incommensurabile valore per l'Italia e per l'Europa, oltre che un volano rilevantissimo per l'economia delle nostre aree.
La loro tutela è un dovere inderogabile di chi ha responsabilità istituzionali e la questione non può essere derubricata, come qualcuno scioccamente sta cercando di fare, ad una guerra tra campanili, perché stiamo parlando della realizzazione di un progetto strategico per il futuro del territorio e delle generazioni che ci succederanno.
Politica, quella con la P maiuscola, significa conoscere, decidere e assumersi le relative responsabilità.

Altra questione è invece la soluzione tecnica prospettata, che è il risultato di uno studio scientifico dell'Università di Brescia, fatto proprio dall'Ufficio d'Ambito di Brescia (Aato), soggetto ex lege preposto alla gestione e realizzazione dell'opera.

Mi è stato assicurato che tale soluzione (realizzazione di un depuratore a Gavardo, peraltro già prevista nella stessa Gavardo, e potenziamento dell'impianto già esistente a Montichiari, con corpo recettore il fiume Chiese) tra le tante ipotesi prese in considerazione, è quella più rispondente alla sostenibilità ambientale, ai tempi di realizzazione e a ragioni di economicità.

L'iter avviato prevederà ovviamente il coinvolgimento di tutti gli Enti preposti e nessun passaggio sarà trascurato, ivi compresa l'obbligatoria Valutazione di Impatto Ambientale.

Mi sento dunque di rassicurare
le sottoscrittrici della lettera aperta (che sono disponibile ad incontrare senza alcun pregiudizio) da donna, da mamma e da rappresentante delle Istituzioni, circa la linearità del percorso che abbiamo intrapreso e la sua sostenibilità ambientale per tutte le comunità coinvolte.

Mariastella Gelmini



Commenti:
ID80987 - 02/07/2019 13:18:22 - (ibisco) - Onorevole una sola domanda

Perche' non e' stato reso pubblico il progetto?

ID80990 - 02/07/2019 13:57:12 - (Giacomino) - Ahi, ahi

ahi.

ID80992 - 02/07/2019 14:20:40 - (Nerino) - Depuratore del Garda a Gavardo. Ecco alcuni motivi del NO

La vera questione è proprio quella sollevata dal precedente lettore, "perchè non è stato reso pubblico lo studio dell'autorevole Università di Brescia ?". Ad oggi ricordo che lo studio rimane una chimera e che NESSUN ufficio di AATO ha ancora spiegato i motivi per i quali gli impianti non possano essere realizzati in prossimità degli utenti e cioè sui territori dei comuni degli amici gardesani. Tutto questo nonostante le richieste ufficiali di amministrazioni, consiglieri provinciali, consiglieri regionali e cittadini. La questione riguarda anche la mancata conoscenza dei motivi ambientali che vedrebbero il Lago di Garda inadatto a corpo recettore, a tal proposito ricordo che non esistono leggi provinciali, regionali e nazionali che diano prescrizioni in merito a differenza degli innumerevoli allarmi lanciati nel valutare attentamente la salute del fiume Chiese. Nessuna risposta in merito agli innumerevoli e censiti scarichi abusivi a lago.

ID80993 - 02/07/2019 14:39:06 - (Filippo Grumi) - le parole hanno un peso

"depurazione del lago di Garda". Si continua a scrivere così ma è la più grossa della balle. qui si tratta delle depurazione delle fogne dei comuni del lago. Non una goccia di acqua del lago verrà toccata. I problemi che ha il lago non derivano dalle perdite del collettore esistente che , anzi , imbarca l'acqua dal lago e la porta a depurare a peschiera! Cominciamo a parlare della "DEPURAZIONE DELLE FOGNE DEL GARDA" e la cosa cambia subito aspetto.

ID80995 - 02/07/2019 15:22:22 - (Tc) - ...bla bla bla bla

parole al vento cara Gelmini,il depuratore lo farete comunque,perche' le hanno assicurato...com'e' che diceva il sig. De Curtis di Bisanzio??....''Ma mi faccia il piacere...''

ID81005 - 02/07/2019 22:16:35 - (blurex) - coinvlgimento?

Mi scusi signora Gelmini, ma che senso ha il "coinvolgimento degli enti preposti" se avete già deciso tutto?

ID81007 - 03/07/2019 08:28:44 - (Burtol) -

Non ha pensato, la signora Gelmini, che una soluzione al problema dibattuto potrebbe essere quella di incanalare i prodotti delle fognature dei comuni del lago di Garda nel famoso tunnel che collega Ginevra al Gran Sasso (tunnel da lei così entusiasticamente celebrato qualche anno fa, quando si trovò, inopinatamente, a ricoprire la carica di Ministro della Istruzione, Università e Ricerca)? Chissà che il fascio di neutrini non provveda direttamente alla depurazione dei liquami… Se i suoi attuali referenti tecnico-scientifici sono del calibro di quelli di allora, c’è da stare freschi! E col caldo che fa…

ID81019 - 03/07/2019 20:28:44 - (MSC) - Maria Stella Gelmini ???

Ricordiamo che M. Gelmini non è un tecnico quindi si basa su quello che le dicono. Quindi partendo da questo si pone un problema di perché ci sia interesse a fare questo progetto e si batta per sponsorizzarlo..perchè non pubblicare i nomi delle pesrsone che hanno fatto lo studio, perchè Alghisi, che è spesso in Valsabbia non abbia tempo per dialogare con i sindaci o con i cittadini....Sarà ma qui si sente l'odore di ... CHI NON E' TECNICO NON DEVE PERMETTERSI DI SPIEGARE COSE NON TECNICHE. INOLTRE SI PRETENDONO I NOMI DELLE PERSONE E LE CARTE CHE DICHIARANO CHE E' SOLUZIONE MIGLIORE. Ci siamo rotti di politicanti che quando non vengono eletti si mettono in luce ricoprendo ruoli che non hanno nemmeno le capacita di ricoprire.

ID81022 - 03/07/2019 20:37:27 - (Tc) - MSC

probabilmente i politicanti i ga' case o apartament sol lag e la ga spesa senter udur dela so' merda...brutta da dire...ma se ne senton talmente tante...

ID81025 - 03/07/2019 20:57:29 - (PETER72) - Se la politica...

riuscirà a spingere la "cacca" dei gardesani in salita per 150 metri di dislivello non la potremo certo definire un'operazione maiuscola ma, come diceva Fantozzi, solo una "CAGATA" pazzesca

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26/08/2020 08:48

«Bisogna prendere subito una decisione» Lo dicono Mariastella Gelmini, Giovanni Perfetti e con loro 30 sindaci del Garda, scrivendo una lettera al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il riferimento è alla “Cabina di regia” sulla depurazione gardesana convocata per il prossimo 2 settembre

30/06/2019 07:59

Le mamme scrivono all'on. Gelmini Un centinaio (per ora) le firme in calce ad una lettera aperta con la quale le mamme soprattutto gavardesi chiedono a Mariastella Gelmini di riconsiderare l'ipotesi di scaricare nel Chiese i reflui depurati del bacino del Garda

17/04/2021 09:04

«Legga meglio onorevole» Buongiorno direttore, le chiedo spazio per rispondere alle considerazioni in merito alla localizzazione del depuratore del Garda a Lonato, arrivate mezzo stampa dall'onorevole Mariastella Gelmini...

28/04/2021 10:41

Gaia: «Sulla localizzazione non decidono i sindaci, ma Ato» E’ la replica del Comitato ambientalista alle parole di Mariastella Gelmini, che fa appello ai sindaci per una scelta condivisa ma rapida sul depuratore del Garda. Arriva una precisazione anche sulla condotta sublacuale

19/01/2024 10:22

Depuratore, è caccia ai fondi I cantieri dovrebbero partire a settembre, ma all'appello mancherebbero ancora almeno 70 milioni di euro, per i quali la senatrice Gelmini chiede l'aiuto di Lombardia e Veneto. Dissente il Comitato Gaia: “I conti non tornano”




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