Sala gremita a Gavardo per la prima serata del ciclo di incontri organizzato dal Comitato Referendario per il Sì Acqua Pubblica Valle Sabbia in vista del referendum consultivo del prossimo 18 novembre
Vero...sempre che lascino le fontanine pubbliche...tipo proprio a Gavardo che han tolto quella del parcheggio (venendo da Prevalle) prima della piazza...o quella del ponte di villanuova prima di salire a Prandalio,chiusa talmente tanto che per poter bere un bicchier d'acqua ci vuole 1 settimana...
Bella serata ... peccato aver visto tra i presenti poche facce di centrodestra .. l'acqua è un bene di tutti , privatizzarla significherebbe creare un monopolio gestionale con il rischio solo di aumentare le tariffe e diminuire gli investimenti ... Penso che la gestione publica , se efficiente sia la miglior soluzione ...
L'acqua non dovrebbe aver nessun color politico,quando si ha sete si deve bere tutti e' un diritto dell'umanita' intera e quando manchera',perchè' verra' quel giorno,allora sara' dura se tutta privata...sara' guerra...altro che petrolio...in certe parti del mondo succede gia'...ed in zona europa i ghiacciai montani si stanno ritirando vertiginosamente...per non piangere tra 20,sarebbe meglio pensarci ora e seriamente...quelli che insistono sulle privatizzazioni l'han gia' capita...brutto monito...
Meno male che l'acqua è pubblica, le tariffe aumentano anche con effetto retroattivo, e anche le perdite negli acquedotti che sono colabrodo (non solo a Gavardo) e i contratti con i gestori si avvicinano alla scadenza. E chi dovrebbe gestire questa materia? Una delle cose più pietose che ho visto nella mia breve vita da amministratore è stata un'assemblea dell'AATO di qualche anno fa. Francamente non so se i privati possano fare di peggio.
Donini, cosa c'entra la politica ad una pubblica assemblea??? Come fa notare Tc, non è questione di colore politico. Io ero lì,sono andato via a metà serata per un impegno urgente di lavoro. Dovevo essere lì con la bandiera in mano?? Sempre le solite polemiche.Alfonso
Siamo tutti d'accordo che l'acqua è un bene pubblico: per l'oro blu si prevedono i prossimi con flitti in Africa. Ma decenni di gestione pubblica hanno portato al suo criminale spreco per l'impossibilità di risorse tecniche ed economiche, soprattutto nei comuni medio piccoli per la sua tutela ed il suo uso corretto. Penso che gestioni miste siano la soluzione. D'altra parte credo che l'acqua venga sprecata perché si crede inesauribile, ma anche perché costa troppo poco. Non è questione di far profitti, magari a una società francese, ma proprio per il rispetto dovuto.
Ventisei milioni di italiani con il referendum del 2011 avevano già provato a tirar fuori l’acqua dal sistema di mercato, ma l’intento non è stato raggiunto anche perché espertoni di economia prima, la magistratura amministrativa e le scelte politiche di potere poi, hanno contribuito a far rientrare dalla finestra ciò che a suo tempo era uscito dalla porta. La redistribuzione dei benefici derivanti dall’utilizzo di una risorsa come l'acqua che va facendosi sempre più scarsa e per questo sempre più preziosa per l’intera comunità, se non sarà salvaguardata come servizio pubblico essenziale attirerà sempre più gli appetiti famelici di chi segue solo la logica del mero profitto... e fu così che in poco tempo un litro d'acqua costó più di un litro di benzina
Risposta a Groppello 62, ma monito a tutti: l'impossibilità di risorse tecniche ed economiche va ricercata nel continuo finanziamento con soldi pubblici di opere lontane dai bisogni di tutti e vicine al desiderio di pochi. I soldi ci sono sempre stati ma sono stati spesi male e gestiti anche da alcuni criminali, favorendo investimenti privati su progetti non mirati al benessere della collettività ma mirati allo spreco e alla spesa di massa.
Non mi sembra di essere stato polemico anche perche non ho usato parole come "Non cera nessuno" ma ho scritto peccato aver visto poche ....Complimenti agli Organizzatori
La privatizzazzione degli acquedotti è stata fatta perché gli stessi sono obsoleti e fatiscenti ingestibili ai comuni per troppe spese a tappare falle ecc ecc , si pensava che privatizzandoli con un ente , questi si fosse attrezzato e avrebbe dato un miglior servizio. Queste erano le premesse. ovvio che il privato sobbarcandosi l'enorme rottame esistente doveva cautelarsi , come? aumentando l'acqua che puntualmente ha fatto, e la qualità dell'acqua? un lontano ricordo , ora abbbiamo del buon cloro che esce dai rubinetti, ( la famosa acqua del sindaco) . Possiamo ancora tornare indietro ma serve che i comuni mettano davvero le mani a questi acquedotti colabrodo che anche il privato non riesce di fatto a sistemare, come? la politica dovrebbe intervenire è lei infatti la detentrice della bacchetta magica. o no? Bando alle chiacchere, tutti i nostri acquedotti hanno non meno di 60 anni i più giovani quindi serve una ben più ampia visione.( vedi
Meno male che non ha scritto, "cera"Controlli bene allora.
Grazie della correzione... Cercherò in futuro di fare più attenzione a ciò che scrivo
Sempre attenzione a quello che si scrive , ma soprattutto a quello che si "dice".Alfonso
A Vobarno per parlare di acqua pubblica
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ID77784 - 05/10/2018 12:13:19 - (Filippo Grumi) - sala piena
Complimenti agli organizzatori della serata e a chi si sta dando da fare nel comitato referendario per il si. Speriamo che la gente capisca l'importanza di questo appuntamento e che vada a votare per far rimanere l'acqua un bene pubblico