In occasione del Giorno della Memoria, questa sera nel Salone Pio XI di Gavardo, sarà proposto una lettura teatrale tratta da “Se questo è un uomo”, di Primo Levi
Si tratta di una lettura tratta da “Se questo è un uomo”, opera simbolo di Primo Levi, interpretata e diretta da Alberto Veneziani, che racconta con fredda lucidità la vicenda del popolo ebreo nei campi di annientamento, la storia dell’annullamento della dignità, del seppellimento del ricorso, della riduzione ai minimi termini della moralità umana. Lo spettacolo sarà strumento per poter approfondire attraverso la narrazione, la musica e la danza ciò che il libro di Primo Levi propone al lettore.
Primo Levi fu catturato dai nazisti nel 1944 e successivamente deportato nel campo di concentramento di Auschwitz.
Dopo un lungo viaggio Levi arrivò nel campo, come tutti i deportati fu spogliato di tutti i suoi averi, gli furono rasati i capelli e per essere riconosciuto i nazisti tatuarono sul suo braccio il numero 174 517. Da quel momento perse la sua dignità di uomo e fu un numero fra tanti.
Sopravvissuto ad Auschwitz, nel primo dopoguerra Primo Levi scrisse Se questo è un uomo, testimonianza sconvolgente sull'inferno dei lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.
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