Oggi pomeriggio sarò a Bagolino con la “signora Maria”, che reciterà presso la Rsa. Vado sempre volentieri a Bagolino, sia perché è un centro stupendo, pieno di vita e di cultura, sia perché conosco delle belle persone...
Oggi pomeriggio sarò a Bagolino con la “signora Maria”, che reciterà presso la Rsa. Vado sempre volentieri a Bagolino, sia perché è un centro stupendo, pieno di vita e di cultura (inutile ricordare lo straordinario carnevale), sia perché conosco delle belle persone. Come il mio compagno di “magistrali” Luca Ferremi, o come Piera e Francesco, due persone di grande saggezza.
A Bagolino mi invitano spesso, insieme a mia moglie, gli amici Anna Martini e Antenore Taraborelli. Abitano a Gavardo, ma quando soggiornano a Bagolino ospitano molti amici, tra i quali mi piace ricordare Angioletta e Luigi di Villanuova. Con Anna ed Antenore abbiamo sempre vissuto bellissimi momenti: cene in allegria, grandi giocate a scopa (io in coppia con Antenore contro le mogli), camminate sulle montagne (come quella al Lago della Vacca, con qualche scottatura finale…).
Anna è da sempre amica della mia attuale moglie, è bravissima a cucire ed ha sempre un sorriso per tutti. Suo fratello Maurizio gestisce il “Morso” a Limone ed è molto bravo a cantare, insieme al gruppo Km0 (ci sono anche il dottor Carlo Ferretti, Marcello e Gianni Podavini, Arturo Tebaldini e il mitico batterista Marco Franzini). La sorella di Anna, Mariangela (il marito è un “bagosso” doc), era una persona simpatica e qualche anno fa ci ha lasciati per il Paradiso. I figli di Anna ed Antenore sono due ragazzi davvero splendidi, Francesca e Giovanni, juventino di razza.
Da sempre Antenore è impegnato nell’Avis, e questa è una gran cosa. Molte volte (quando non avevo problemi di…pancia) sono andato insieme a lui in bici, soprattutto d’estate, quando eravamo in vacanza a Cinquale (vicino a Forte dei Marmi). Mentre le nostre mogli si sfogavano nelle compere al mercato, noi affrontavamo salite molto impegnative, con Antenore che mi dava consigli su quale cambio utilizzare (ma io avrei voluto fare “cambio” con una moto). Ricordo una pedalata fino a Sant’Anna di Stazzema, luogo della orribile strage nazi-fascista, in cui furono uccise 560 persone, in gran parte donne e bambini. Non dimenticherò mai la chiesetta dove ci sono le foto di quelle vittime innocenti.
Ad Anna ed Antenore piace molto cantare una canzone degli scout, “Al cader della giornata”. E quando arrivano sul finale, mi commuovo sempre:
“Quante stelle quante stelle, dimmi Tu la mia qual è?
Non ambisco alla più bella, purché sia vicino a te.”
Antenore è un grande appassionato di fotografia, da ragazzo ha avuto la fortuna di incontrare il grande fotografo Cesare Goffi, che attraverso un modo nuovo di vedere la realtà che ci circonda ha creato un’arte che si fa bellezza, visione critica e nostalgia.
Fin da quando insegnavo a Mocasina, con Antenore abbiamo realizzato storie in diapositive (Pinocchio, Cipì di Mario Lodi…) usando i bellissimi scorci del paese, le vecchie case, i portoni, i campi…E poi mi ha sempre seguito con la fedele macchina fotografica negli spettacoli del Gruppo Teatrale e del Teatro Gavardo. Antenore ha nel cuore questa passione, ed è così profonda che l’ha trasmessa al figlio Giovanni. Antenore, che di natura è socievole ed entra facilmente in sintonia con le persone, oltre alle mille battute possiede una profonda sensibilità, una dimensione umana che ha radici antiche, familiari (il papà guidava il trenino alle Fornaci e la mamma era una persona molto dolce).
A Bagolino (come a Gavardo), Anna ed Antenore hanno tessuto una bellissima rete di amicizie. Questo si nota anche nelle fotografie, scattate come un rispettoso omaggio ai valori di una comunità: le immagini dei “Balarì” che danzano nella neve diventano una piccola storia che contiene in sé l’incanto della vita.
La figlia Francesca si è sposata con Loris Losa, una persona che apprezzo molto per il carattere altruista e riflessivo. Abitano a Daone, il bellissimo comune in provincia di Trento. I genitori di Loris gestiscono un bell’albergo proprio di fronte ad una cascata, che nella stagione invernale diventa di ghiaccio, méta di arrampicate. Anche lì, ottimi pranzi (la mamma di Loris è una cuoca eccellente) e camminate, con visita alla centrale idroelettrica di Malga Boazzo e alla grandissima diga di Bissina, con uno stupendo lago artificiale.
Francesca e Loris hanno due figli favolosi, che hanno educato secondo i valori autentici: Marianna (che frequenta il liceo scientifico) e Riccardo, che martedì compie 13 anni, auguri!
La bella Marianna tempo fa aveva scritto un bellissimo tema: “Accogliere: fare della propria vita lo spettacolo più bello.” Lo trascrivo integralmente, tant’è bello.
“La nostra vita, appena nati, è come un teatro vuoto, con i riflettori puntati su di noi, ed è compito nostro invitare gli spettatori ad entrare nel teatro, e magari, farli entrare in scena. Con questo voglio dire che sta a noi decidere chi far entrare nella nostra vita e non lasciarlo andare più, che sta a noi scegliere gli attori giusti per il nostro spettacolo, guardandoli, conoscendoli fino in fondo, diventando amici e soprattutto accogliendoli nel migliore dei modi. Ma come si fa ad accogliere una persona? È una domanda molto difficile: ci sono mille modi diversi di accogliere, però, credo che per far entrare qualcuno nella nostra esibizione, facendolo sentire a casa, servano tanta forza di volontà, tanta pazienza e tanto amore.
Bisogna mettere il cuore in ogni cosa che si fa per questa persona, indipendentemente da chi sia; se non si mette il cuore non si arriverà mai da nessuna parte e nella vita non si capirà mai nulla. Accogliere è la cosa più bella che possiamo fare nella vita, perché in questo modo amiamo, e se amiamo siamo felici, e penso che un mondo di persone felici sarebbe sicuramente un mondo migliore. Sono convinta che le persone che fanno del male non abbiano ancora imparato cos’è l’amore, non sanno cosa vuol dire accogliere gli altri e sentirsi accolti.
Io nella mia vita ho deciso di accogliere delle persone, e non mi sono mai sentita meglio: ho trovato delle persone che nonostante tutto ci saranno sempre per me, e io ci sarò sempre per loro, ci conosciamo alla perfezione e accettiamo i pregi e i difetti che tutti hanno. In fondo, la vita è una sola, e decidere di passarla da soli per sempre è terribile, a cosa porterebbe? A niente, perché non avremmo nessuno con cui condividere le esperienze, i sentimenti, i dubbi, i segreti e le riflessioni, sarebbe semplicemente orribile. Circondatevi di persone che siano in grado di farvi sentire protetti, e date tutto l’affetto che siete in grado di donare.
Non smettete di ascoltare i vostri cuori, perché a volte esprimono più di ciò che si riesce a dire attraverso le parole. Non finite mai di donare amore e gioia, fidatevi gli uni degli altri; siate voi stessi in ogni momento, dimostrate anche con i piccoli gesti quanto tenete a una persona, siate sempre presenti e trovate un lato positivo in tutti, perché ognuno, a modo suo, è speciale e perfetto. Se ci riuscirete, avrete imparato ad accogliere e ad amare, e sarete ricambiati allo stesso modo. Così facendo, avrete realizzato lo spettacolo più bello di sempre, e il vostro teatro non sarà nato per niente.”
Brava Marianna, sei una vera scrittrice perché scrivi con il cuore! E auguri, Riccardo! Mi salvi una fetta di torta? No dai, sono già abbastanza ciccione…
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
maestro John
Nelle foto:
1) Il trenino della family: Riccardo, Anna, Francesca, Marianna, Loris, Antenore e Giovanni
2) Riccardo e Marianna tra i nonni
3) Amore senza confini
4) I nipoti davanti alla cascata
ID79250 - 20/01/2019 11:17:29 - (Geppo1950) - Vero
Buona domenica John, tutto vero quello che dici dei miei coetanei Antenore e Anna,un ricordo a casa Taraborelli le giocate a ciapano col papà Cichino, in occasione delle pastorelle, Anna una amica da sempre quando a mano tirava la macchina per la maglia, poi miracolo la tecnologia è stata di aiuto.Alla prossima.e buona domenica a tutti