Rispetto e comunità d'intenti

Ho visto un uomo una donna tenersi abbracciati nel momento in cui si sentiva la registrazione della voce di Castrezzati, in quel lontano martedì 28 maggio 1974: sicuramente quel giorno erano lì, insieme.

I Caduti di piazza Loggia, intelligenze divergenti, persone generosamente impegnate nel cambiamento, ci hanno lasciato in eredità il compito di vigilare sulla democrazia e sui suoi delicati meccanismi.
Ci hanno lasciato il dovere di difendere la scuola pubblica, di vigilare sull’ingiustizia sociale, di mantenere viva l’attenzione agli ultimi.

Vedendo tanta gente accomunata dagli stessi ideali, ho avuto la certezza che non sono morti invano.
Il pensiero è poi andato alle vicende elettorali di Gavardo e credo che le prospettive per una opposizione unitaria, attenta, costruttiva siano aperte.

Cinque consiglieri di minoranza avranno il compito di vigilare e lavorare affinché la trasparenza e la legalità siano sempre salvaguardate.
Vorrei sottolineare che la compagine della minoranza è composta da persone con esperienze diversificate e competenze di alto profilo.
Depositata la polvere delle polemiche post-elettorali, (poco o tanto un po’ di rabbia l’abbiamo provata tutti), immagino possibile, una Giunta - ombra dove settorialmente vengono messe in atto strategie alternative, non per questo, pregiudizialmente contrarie a quelle dell’Amministrazione.

Concordo con quanto scriveva qualche giorno fa Marco Piccoli: “E’ necessario riguadagnare il concetto di comunità…”.
Mi sovviene una frase che il Sindaco Vezzola mi disse in una delle prime sedute del Consiglio Comunale di una decina di anni fa: “Signora, guardi che qui non è mica bere il tè!”
Certo la dialettica tra maggioranza e minoranza e all’interno delle stesse può avere momenti di duro confronto, ma mai dovrebbe travalicare i limiti del rispetto delle persone.

Buon lavoro a tutto il Consiglio Comunale.

Beatrice Meloni
Ex-consigliere Comune di Gavardo

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