19 Luglio 2020, 09.00
Gavardo
Blog - Maestro John

Prendi la chitarra e vai

di John Comini

Ho sempre amato la chitarra. Ascoltavo incantato i cantautori, che mi regalavano emozioni profonde imbracciando una chitarra. Ed ho sempre ammirato chi la sa suonare


Come il leggendario Santino Maioli. Scrivi Santino, leggi Santana. Quando suona, è uno spettacolo e vengono davvero i brividi! Dimostra una professionalità senza pari, frutto di un addestramento costante. È dotato di un orecchio assoluto, è cioè capace di identificare al volo una nota musicale. Santino è nato nel ’54 e proprio in questi giorni è andato in pensione. Ma la sua musica non va di certo in pensione!

Si era diplomato all’Itis, suo papà Giacomo lo sognava tecnico industriale o ingegnere. Ma lui desiderava fare il musicista, tanto è vero che poi si è diplomato al Conservatorio in solfeggio. Quando era ragazzo, per esercitarsi senza disturbare in casa, appena i suoi genitori andavano a letto sgattaiolava sul piazzale delle fornaci, saliva nella cabina del camion della fabbrica e si esercitava fino a notte fonda.

Spesso l’autista, che arrivava tra i primi al mattino, lo trovava addormentato sul sedile, abbracciato alla fedele e amata chitarra. Si dice che la chitarra per lui non sia uno strumento, ma il prolungamento del suo corpo. Come canta De André in ‘Amico fragile’:
“…pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.”

A un certo punto della sua vita Santino si è trovato nella possibilità di fare l’insegnante di musica nella scuola media, ma poi ha trovato posto all’ospedale, dove è diventato nel tempo un riferimento fondamentale per la gestione dell’informatica nell’azienda socio-sanitaria di Desenzano. Insieme alla simpatica moglie Daniela ha creato una bella famiglia, con i figli Francesca, psicologa, e Stefano, carrozziere.

Santino ha portato la sua arte in varie band. Come gli "Off" (Aldo Cantoni, voce, Andrea Cipani, basso, con Tristano Giambelli e Maurizio "Mostrino" Secondi).
O i famosi “Templari” (tra i quali il batterista e cantante Peki, che lavorava in cartiera) con i quali ha anche allietato i turisti nelle crociere sul battello.

Lì suonava con i mitici Zanola di Prevalle alla fisarmonica e il Mancino di Villanuova alla batteria. Lui era un ragazzino, mentre loro erano uomini maturi ed esperti. Ha suonato ogni genere musicale anche in formazioni diverse.

Memorabile l’esibizione con la Banda Viribus Unitis di qualche anno fa. Un concerto durante il quale, accompagnato dalla formazione orchestrale, ha eseguito i pezzi forti del suo repertorio a cominciare dal suo mito: Carlos Santana, con la celebre Samba pa ti. Da grande virtuoso della chitarra elettrica, ne possiede alcuni bellissimi esemplari, come una fantastica Gibson Twentyfive anniversary.

Santino è leader musicale dei LEM.3, in tandem con l’altro bravo chitarrista Alberto Comaglio. Ci sono poi Franco Marini alla chitarra acustica, Gino Toffolo al basso (che ha sostituito il caro Gigi Berardi), lo scatenato Mariolino Vezzoni alla batteria e l’amico Mauro Abastanotti al sax alto, che alterna la sua voce con quella di Alberto e Santino.

Mauro ha scritto dei bellissimi ricordi sul suo blog, partendo dalla nascita della band nel 1970. Racconti di quando “avevano tante idee per la testa e nemmeno un soldo in tasca… Pensare di acquistare gli amplificatori e un impianto voce era un’aspirazione da visionari incoscienti.

Qualcuno, però, ricordò che Don Erminio (che tutti chiamavamo don Sterminio) era stato designato parroco di Clibbio, frazione di Vobarno. Questo sacerdote, sant’uomo, mentre si trovava a Gavardo si era dedicato all’animazione dei ragazzi, fondando un gruppo scout e stimolando la nascita di un gruppo musicale.

Una domenica mattina i nostri, inforcati i motorini e gli scooter si recarono a Clibbio. Don Erminio mise loro a disposizione un paio di amplificatori e un impianto-voci. Le prove per un paio di mesi si svolsero in una delle stanze del neo-parroco.

Gli abitanti della ridente cittadina furono tanto entusiasti che suggerirono al parroco di invitare i musicisti a trasferirsi in una location più adatta al loro estro artistico, ma soprattutto al livello dei decibel che uscivano dalle finestre della canonica…” Che ridere! E quanta nostalgia! Santino è una persona cordiale e generosa, e mi saluta sempre sorridendo, con quegli occhi intelligenti sopra quei baffetti un po’ bohémien. Grande Santino-Santana, oye como va?

Un altro valente chitarrista è Paolo Cavagnini, che spesso suona con la cantante Augusta Trebeschi (è stata corista di Gianni Morandi). Paolo è Presidente dell’Accademia musicale “Ottava” di Brescia, una scuola di musica moderna, con 180 allievi, corsi di musica, canto e strumenti, armonia, educazione ritmica, seminari, concerti, eventi di qualità ed uno studio di registrazione.

Nell’Accademia sono presenti anche i celebri gemelli del Brescia Antonio & Emanuele Filippini, da sempre appassionati di musica fuori dai campi di calcio. Paolo è figlio di Bruna e dell’amico Nello, interista sempre insoddisfatto (ma mi sa che quest’anno spera in un miracolo…).

Un mese fa Paolo ha suonato insieme  al grande Fausto Leali “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, sulla scalinata degli Spedali Civili di Brescia. Ha cantato anche la dottoressa Valentina Blasio, ostetrica. Un modo commovente per dire grazie al coraggio ed alla forza di medici, infermieri ed operatori sanitari che si sono mobilitati per mesi, senza sosta, in prima linea per curare e salvare vite. Un applauso a tutti! E complimenti a Paolo!

Tra i bravi chitarristi che conosco, ci sono Maurizio Martini, Marcello Podavini, Gianni Podavini e Carlo Ferretti, che suonano nel gruppo Km.0 insieme al funambolico batterista Marco Franzini e ad Arturo Tebaldini (anch’egli da poco in pensione ed ostinatamente interista).

Ci sono poi gli amici della X-Band.
Con la chitarra magistralmente suonata da Dario Abastanotti (bellissimo il brano “Mamma mia” degli Abba, suonato con i figli Enrico e Daniele al sax nel video “Abbracci” sul profilo Facebook del sindaco Davide Comaglio). Ci sono poi Sergio Lanzi al basso, il mitico Gigi Avanzini (voce e tastiere), Alberto Poli alla batteria, Fulvio Zambelli e Giovanna Danesi ottimi cantanti.

Tra gli amanti della chitarra, vorrei anche ricordare (e mi scuso se ne tralascio alcuni) gli amici Gian Antonio (anche bravo autore di belle canzoni) ed Henry Giustacchini, Giusy Lazzarini, Alberto Arrighi, Pier Angelo Di Benedetto, Giampietro Facini, Angiolino Goffi, don Cesare Polvara... E come dimenticare l’artista della chitarra, il grande Teddy?

“La musica è come l’aria che respiriamo, è il vento che fa sussultare gli alberi, è la pioggia che increspa la superficie del mare, è tristezza e felicità. Nel Creato tutto è armonia sublime: dove termina una nota, inizia l’altra. La musica, come la bellezza, è necessaria per salvarci e per salvare” (Ezio Bosso).

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
maestro John

Nelle foto:
1) Santino duetta con Alberto Comaglio
2) I LEM ai tempi dell’indimenticato Gigi Berardi
3) La band dei Km.0 impegnata in un concerto
4) Il caro Teddy (Gianfranco Tedoldi) con Ivan Mainetti ed il cantante Aldo Cantoni

Un grazie particolare al mio grande amico Mauro Abastanotti per le preziose informazioni




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