Pellegrini sulle orme di San Giacomo

Quest’anno a Soprazocco per festeggiare la solennità di San Giacomo è nata una bella iniziativa, partorita in Brasile nella mente e nel cuore di Padre Severino Perini, poi concretizzata al suo arrivo in Italia per le vie del paese.

Il 24 luglio noi pellegrini, circa un’ottantina, siamo partiti dalla Chiesa di San Giacomo con un bastone e una conchiglia, simboli del pellegrino e ci siamo incamminati verso il cimitero; abbiamo salutato tutti i nostri cari defunti e i sacerdoti lì sepolti e poi ci siamo diretti verso la Chiesa di San Rocco, testimonianza della peste nel ’600 e verso la Chiesa di San Biagio, dove abbiamo ammirato le bellezze artistiche, frutto della fede, dell’abilità e dei sacrifici dei nostri antenati. Abbiamo concluso la messa alle Trote, dal momento dell’offertorio in poi, perché avevamo già celebrato la liturgia della Parola lungo il cammino con canti e preghiere, alcuni passi della Lettera di San Giacomo apostolo e la meditazione a cura di Padre Severino.

Venerdì 25 luglio, solennità di San Giacomo, noi pellegrini ci siamo ritrovati alle Trote per andare verso la Croce delle Missioni in Campagnola e Padre Arturo, comboniano in Brasile con Padre Severino, ha meditato sulla fede del cristiano, che per sua natura deve essere attenta ai poveri. Giunti in silenzio al Rocol de la Cuca, dopo l’ascolto della vita di san Giacomo, secondo solo a san Pietro, abbiamo celebrato la seconda parte della messa con don Fausto Ghezza, parroco di San Giacomo 40 anni fa, e con don Paolo Lanzi, parroco di San Biagio e San Giacomo 30 anni fa.

Il sabato 26 luglio dal Rocol del la Cuca ci siamo diretti verso la Palazzina Meroni, dove la Contessa Manzoni ha spiegato che lungo i secoli i pellegrini del Cammino di Santiago si fermavano proprio lì per ristorarsi, come avviene ai nostri giorni. Don Fausto Ghezza ha presieduto l’Eucarestia nella Chiesa di san Giacomo, punto di partenza e di arrivo del pellegrinaggio. La domenica 27 tutti noi pellegrini, uniti ai fedeli della nostra comunità, abbiamo partecipato alla messa, concelebrata dai quattro sacerdoti con il nostro parroco, don Graziano; alcuni pellegrini, che hanno fatto il cammino di Santiago di 900 Km, hanno portato la loro toccante testimonianza.

Questa idea della Chiesa dinamica, offerta a noi da Padre Severino, è da ripetere; nell’animo di alcuni è sorto il desiderio di fare il cammino. Grazie di cuore a tutti gli organizzatori per avere dato la possibilità di gustare lo spirito del pellegrinaggio.

Testimonianza di un pellegrino

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