La gente di cuore

A Gavardo c’è una miriade di associazioni. A contarle tutte c’è da perderci la testa. Dal C.A.I. all’AVIS, dalla Protezione Civile agli Scout, dalla Caritas all’AVULSS, dall’A.GE., passando per i Borghi, al GAS (Gruppo Acquisto Solidale) e chi più ne cerca più ne trova. Sono più di 100: associazioni sportive (calcio, basket, atletica, ciclismo, tennis, caccia, pesca, bocce…), di cultura (Museo Gruppo Grotte, Faita, Corpo Musicale Viribus Unitis, Corpo Musicale Viribus Unitis, Fanfara Alpina Valchiese…), associazioni d’arma o impegnate per chi è lontano (Gruppo Saharawi, Mali, Bottega dei popoli…). Tutti nel proprio settore si danno da fare con impegno e lealtà. Non è una bellezza?

Qualche giorno fa ho incontrato l’amico Ernani Cortini. Lo conosco da quando, con il Teatro Gavardo, abbiamo rappresentato spettacoli sulla Grande Guerra e sulla Resistenza, accompagnati dagli eccelsi cantori del Coro La Faita diretti dal mitico maestro Valerio Bertolotti. Ernani è stato corista per 34 anni ed ha svolto anche il ruolo di segretario.

Ma è anche da 15 anni volontario dell’AVG Gavardo, Associazione Volontari Gavardesi (che fa parte della ODV, organizzazione di Volontariato), e dal 2018 ne è il presidente. L’associazione, ospitata presso i Servizi Sociali in via Mangano, conta attualmente ben 122 persone, tutte diverse tra loro per idee e vita ma con un comune obiettivo: assistere e tutelare gli anziani, migliorandone le relazioni umane e la qualità della loro vita. Sarebbe bello nominarle una ad una, con una bella foto e la lussureggiante giacca: ma non vorrebbero, perché fanno tutto per altruismo e spirito di solidarietà.

Si rimane meravigliati ad ascoltare tutto quello che fanno, sia nel capoluogo sia nelle frazioni.

Volete in sintesi un elenco dei servizi che svolgono? Eccolo:

- trasporto di persone anziane per visite mediche o ambulatoriali, cure (ad esempio alle Terme di Sirmione), terapie e riabilitazioni (si arriva anche fino a Bologna, Milano e Torino);

- accompagnamento di disabili, dializzati, persone in riabilitazione;

- ritiro e consegna delle buste con ricette o medicinali grazie a una convenzione con il Poliambulatorio di Bostone e le farmacie di Gavardo, Sopraponte e Soprazocco (ora si è collegati con gli ambulatori San Luca, e con l’ambulatorio del dr. Procopio e del dr. Milano);

- consegna giornaliera di un centinaio di pasti a domicilio, preparati nei locali della RSA La Memoria (di cui l’amica Manuela Maioli è presidente) e trasportati raggiungendo ogni giorno circa un centinaio di utenti di Gavardo (vengono portati anche a Vallio, dove ci sono i volontari del locale Comune a distribuirli);

- assistenza e sostegno rivolto agli ospiti della Casa di Riposo La Memoria, con più di venti persone ad aiutare i nostri nonni nel pranzo e nella cena; feste di compleanno, animazione con canti e balli (spesso c’è Giorgio Bazoli alle tastiere, vari gruppi canori e un paio di volte all’anno si esibisce il coro La Faita);

- accompagnamento dei nostri cari anziani al Centro Sociale, assistenza presso la sala di ritrovo e successivo ritorno a casa.

Ernani mi racconta che tutto è nato nel 2004, grazie ad una decina di brave persone. “C’era la consapevolezza che gli anziani del paese avevano bisogno di una sensibilità e una cura particolari. Non ci siamo voluti sostituire alla rete dell’assistenza istituzionale, ma semmai integrarla cercando di cogliere quei bisogni che spesso restano nascosti per una forma di pudore delle persone in difficoltà.”

In pochi anni quel gruppo di persone si è allargato: il virus del bene è contagioso... Primo presidente è stato Lanfranco De Agostini, in carica fino al 2014. L’ho conosciuto nelle attività dell’oratorio, aveva portato una ventata di nuove idee e progetti sull’essere cristiani al mondo d’oggi. Era direttore delle Poste di Gavardo e ha invitato molte volte noi del Teatro Poetico a rappresentare gli spettacoli nel brolo. Gli è poi succeduto Battista Grumi (padre di Filippo, animatore del comitato spontaneo di cittadini GAIA per un ambiente pulito), al quale è succeduto Ernani nel 2018. Ora Gian Mario Franchini è vicepresidente, Giuseppe Viviani segretario, tesoriere è Bruna Valdini (che conosco dal mitico campo estivo di Monte Zugna, con don Eugenio), Lorenzo Dalla Villa è responsabile dei pasti, Zani Roberto è responsabile del parco autovetture. I consiglieri dovrebbero incontrarsi una volta al mese, in pratica ogni giorno è buono per risolvere rapidamente le varie problematiche.

Tante persone hanno contribuito (e continuano a farlo) per l’acquisto dei mezzi, molto ben  attrezzati. Quattro auto sono attrezzate per il trasporto carrozzelle e una senza: c’è un Doblò  tappezzato di pubblicità di aziende gavardesi (neanche la mitica Ferrari…). Ernani mi ricorda che per i servizi di trasporto c’è una piccola quota da pagare. Se un utente si dovesse trovare in difficoltà per contribuire al rimborso  spese, può esserne esonerato parlandone con i  Servizi Sociali.

Sono importanti sia il ruolo dell’Assistente sociale Loredana Cocca sia i contatti con l’assessore ai servizi sociali Caterina Manelli (mia amica dai tempi del Gruppo Teatrale Gavardese). Ernani mi spiega che con la pandemia i problemi sono aumentati, ma i volontari si sono rimboccati le maniche e si sono prodigati anche per fare le spese, per il pagamento di bollette, per andare in posta, in lavanderia, per portare gli anziani in banca, per il ritiro dei farmaci…

Impossibile contare le ore donate dai volontari (uno di loro ha detto, col sorriso: è un modo per scappare dalla moglie…) I numeri sono davvero importanti: 73 mila km percorsi nel 2019, servizi per visite, terapie e altro, 1552. Ma dietro i numeri c’è la matematica del cuore. “Nonostante la fatica, quando arriviamo a casa la sera siamo felici. Quello che riceviamo è molto di più rispetto a quello che noi doniamo agli altri.” Mettersi in gioco, impegnarsi per il bene della comunità, aiutare chi ha bisogno. Ascoltare le voci dei nostri nonni e nonne: “Ci hanno portato al mercato, a mangiare lo spiedo, il gelato: ci fanno sentire vivi! Illuminano le nostre giornate: se non ci fossero, saremmo davvero soli” Perché la solitudine è una brutta cosa. Allora anche un pasto a domicilio è l’occasione per avere un po’ di compagnia. Anche solo per vedere qualcuno che fa un sorriso e dice: “Come va? Buon appetito!” L’affetto è più importante di mille altre cose. E magari si confidano, raccontano i loro problemi. E i volontari li ascoltano. Qualcuno li ha chiamati “angeli”.

Come cantano Ruggeri e Masini… “La gente di cuore dà il meglio di sé, non chiede mai niente, non chiede perché, ma tutto si illumina e prende colore se c’è ancora gente, la gente di cuore.” Tempo fa su Vallesabbianews qualche lettore ha scritto: ‘Queste straordinarie persone stanno a dimostrare che esistono ancora la generosità, la disponibilità non solo di tempo ma anche di cuore e meriterebbero anche elogi da parte di tutti, indipendentemente (una volta tanto) dalle solite polemiche anche velenose per i diversi modi di pensare’. Che altro dire? Solo grazie. Di cuore.

 “Quale saggezza puoi trovare che sia più grande della gentilezza?” (Rousseau).

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
maestro John

Nelle foto:
1) Foto di gruppo dei volontari
2) La consegna del Doblò da parte della P.M.G. (Progetto Mobilità Garantita)
3) I tre presidenti: Lanfranco De Agostini, Battista Grumi e l’amico Ernani
4) Lanfranco in occasione di uno spettacolo del Teatro Gavardo nel parco “Mario Baronchelli”

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