Il piano di Gavardo

Nella seduta del 31 ottobre Il Consiglio Comunale di Gavardo ha approvato un Piano per il Diritto allo Studio per l’anno scolastico 2006/07 che prevede interventi per quasi 400 mila euro.
L’aumento dei contributi alle quattro Scuole dell’Infanzia presenti sul territorio da 109 a 125 mila euro vuole sostenerle nello sforzo di qualificazione dell’offerta formativa.

La capienza è in grado di soddisfare per quest’anno tutte le richieste di iscrizione.
“Siamo tranquilli anche per i prossimi anni perché è previsto l’ampliamento della “G.Quarena” - ha dichiarato l’assessore Claudio Tapparo - Abbiamo chiesto l’istituzione di due sezioni statali per realizzare l’obiettivo di un servizio integrato, paritario e pluralista, come era indicato nel nostro programma elettorale, e per sopperire alla diminuzione progressiva dei contributi statali alle scuole autonome”.

Un Piano molto articolato e complesso che vede i suoi punti di forza nel sostegno all’integrazione dei diversamente abili (assistenza educativa per 4250 ore e uno stanziamento che in tre anni è passato dai 45 ai 90 mila euro circa), nell’appoggio alle poliedriche iniziative mirate alla alfabetizzazione culturale e sociale degli alunni stranieri, nella incentivazione di iniziative di Educazione alla Legalità.

Vista la consistenza dei contributi erogati è inoltre emersa la necessità di stipulare una convenzione con la Scuola Primaria parrocchiale che regoli i rapporti con l’Amministrazione municipale.
Il Comune esplorerà, nel corso dell’anno, la sostenibilità dell’estensione del trasporto alunni per tutte le scuole dell’obbligo.

Resta il problema dell’edilizia scolastica per la Scuola primaria statale di Via Fossa, attualmente insufficiente per ospitare tutti gli alunni.
Sei sezioni (tre quarte e tre quinte) saranno infatti distaccate, come lo scorso anno, in alcuni locali messi a disposizione dalla Scuola Media.
Il progetto di una nuova scuola, fermo da anni per difficoltà di acquisizione dell’area, sembra avere la possibilità di realizzarsi presto.

Il Piano è arrivato in Consiglio dopo una lunga e approfondita discussione che ha visto coinvolti la Giunta, i gruppi consiliari e la Commissione dei Servizi alla Persona. “Il risultato finale, seppure con qualche distinguo - fa notare l’assessore Tapparo - è una sintesi che ha ottenuto l’approvazione anche delle minoranze. Non è la prima volta…”.

Maurizio Abastanotti

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