30 Giugno 2011, 08.03
Garda
Altri orizzonti

Io credo nella giustizia...

di Ali Stati

A Desenzano un ristoratore ha impugnato la pistola ed ha ucciso un dipendente che reclamava i suoi diritti. Un ragazzo marocchino, come Ali.

 
Non so se farà notizia o meno.
A Desenzano, un giovane Marocchino, al posto della busta paga ha ricevuto cinque pallottole dritte nel petto.
Morto sul colpo davanti agli occhi di una donna raggiunta a sua volta da un colpo, ma per fortuna solo di striscio.
Morto come un qualsiasi animale randagio e fastidioso.
Per il delitto sono stati arrestati il datore di lavoro del povero Imad, e l'assassino nonché padre del gestore del ristorante dove lavorava il ragazzo, appena maggiorenne, come cameriere.
 
È agghiacciante pensare che per il solo motivo di chiedere la propria paga si muore così, come niente fosse.
Ed è altrettanto angosciante essere costretti ad uccidere perché incapaci di adempiere i propri impegni.
È morto un immigrato, denominazione di origine controllata, “Marocchino” quindi, niente che possa attirare l'interesse mediatico, eco limitato e nessun approfondimento o studio del fenomeno dell'immigrazione sotto tiro, da parte dei politici, con propaganda e leggi disumane e di fatto, da parte di chi disprezza la vita umana.
 
Questa disgrazia che ha stravolto due famiglie è sicuramente frutto di un clima socio-economico disastroso e carico di tensioni.
La precarietà che ha schiacciato i lavoratori non ha risparmiato gli artigiani di piccola e media impresa.
Le continue notizie di cronaca che vedono coinvolti lavoratori e datori di lavoro stanno invadendo le pagine dei giornali e non solo.
 
La sapienza dei secoli in Africa sintetizza il rapporto tra governo e popolo in un simpatico proverbio che dice: “gli elefanti, facciano guerra o amore, è sempre erba quella che schiacciano”.
Sono trascorsi secoli e secoli ma l'elefante è sempre elefante, esercita sempre in modo spontaneo i suoi poteri e voleri, senza rendere mai conto.
Imad aveva 19 anni, lo ha ucciso Gioacchino, che si è trasformano in un assassino all'età di quarantacinque anni.
Io credo nella giustizia, ma non credo che gli elefanti volano.
 
Ali Stati.
 


Commenti:
ID10924 - 30/06/2011 08:43:15 - (C. F.) -

Incredibile, che una notizia cosi non venga detta al telegiornale....Il mio pensiero va ai genitori del povero ragazzo.

ID10925 - 30/06/2011 08:51:45 - (And75) - x C.F.

è stata detta al telegiornale... almeno su la7...Certe notizie lasciano sgomenti...

ID10927 - 30/06/2011 10:02:00 - (PEJO) -

La notizia è stata detta anche a Studio Aperto. Il problema è stato pienamente azzeccato nell'articolo dove si scrive: "è sicuramente frutto di un clima socio-economico disastroso e carico di tensioni". Poi che il ragazzo fosse marocchino non cambia nulla al problema, avrebbe potuto benissimo esserci un italiano o un polacco o un albanese o un tedesco al posto suo. Qui più andiamo avanti senza risolvere la situazione economica nella nostra bella Italia e più ne sentiremo di storie come questa. Ho appena letto su Libero l'articolo di quella coppia di anziani trovata morta: 84 anni, il marito uccide la moglie di 85 e poi si suicida perchè troppo poveri e divorati dalla depressione di una vita che si spegne nel peggiore dei modi. Riflettiamo, ma non troppo. AGIAMO!!!

ID10928 - 30/06/2011 11:17:25 - (aworness) -

Ma che articolo è questo????Al di là che il gesto commesso sia giusto o sbagliato. Prima di scrivere, giudicare ed emettere sentenze, bisognerebbe "almeno" essere informati dei fatti REALMENTE ACCADUTI, forse non avete ben chiaro che cosa è successo !!!!Sarebbe bello poter leggere articoli che si limitino a descrivere i fatti anziché giudizi che lasciano il tempo che trovano!

ID10929 - 30/06/2011 11:34:00 - (ubaldo) - aworness

Tranquillizzati. E rassegnati. Ci sono anche gli articoli che raccontano poco dei fatti e mettono nero su bianco dei commenti. Che si chiamano opinioni, alle quali noi di vallesabbianews piace dare spazio, nei limiti delle regole imposte per la convivenza fra le persone. Lo facciamo anche se le opinioni sono le tue, come nel caso dei tuoi commenti.

ID10930 - 30/06/2011 11:45:18 - (stefano) - STEFANO

comunque stando alle ultime notizie non è successo per questione di soldi.

ID10931 - 30/06/2011 15:37:12 - (felix) -

io proprio non capisco.....aworness hai tutto il mio appoggio!! Tutte queste "opinioni" le reputo proprio inutili visto che non si conosce nulla di quanto accaduto....si un fatto gravissimo e non deve passare in secondo piano ma nemmeno dev'essere fatto un processo mediatico (vedi cogne, avetrana ecc...) nessuno potr sapere il motivo che pu spigere una persona a commettere un atto di tale gravit!!! cosa lo a spinto?? dai ragioniamo un'attimo prima nessuno odia a prescindere!!!

ID10932 - 30/06/2011 15:56:37 - (Giacomo) - Osservazione...

Se fosse stato un ragazzo 19enne italiano ad essere ucciso, Ali Stati avrebbe scritto questo articolo?

ID10934 - 30/06/2011 17:47:24 - (Giachetti) - qui la vita inizia a diventar cara... qui la vita non è cara... è breve

magari non l'avrebbe scritto Ali Stati, l'avrebbe scritto qualcun'altro... una mamma, un amico, un collega, un prete, che importa?? non si può morire a vent'anni perché a qualcuno "gli si chiude la vena" e ti spara, per di più con un'arma detenuta illegalmente

ID10935 - 30/06/2011 18:18:19 - (roberdux) - !!!!!!!!!!!!!!

non sono in grado di giudicare...........ma penso che se arrivi al punto di sparare ad uno deve proprio averti rotto, ma rotto, ma rotto le palle......io alle due di notte sono stato li e li per sparare ai due rumeni che ho trovato sulla terrazza.......poi perfortuna ci ho ripensato..........comunque se ti trovi in certe situazioni è un'attimo, dovresti riuscire a contare fino a dieci, come ho fatto io...probabilmente, se ci sarà una seconda volta, sparo alle gambe. cordiali saluti a tutti quanti.

ID10937 - 30/06/2011 18:40:32 - (dibointheworld) - è morta una persona

sia successo quello che è successo, è morta una persona chi ha sparato aveva ha sbagliato, non esiste un giustificazione.

ID10938 - 30/06/2011 18:47:11 - (baluardo) - caro ubaldo

E' vero che si deve lasciare libero spazio alle opinioni, ci mancherebbe.....solo che le opinioni se non portano ad minimo di ragionamento logico rischiano di rimanere delle semplici "sparate" nel vuoto e qualcuno sembra si diverta proprio a fare ciò, è certamenet difficile se non impossibili stare seduti davanti ad un pc e pretendere di saperne sempre degli altri, vedi C.F che esordisce dicendo che la notizia non è stata riportata riportata dai tg, ecco questo tipo di approccio ai fatti è errato e crea dei fraintendimenti con il proseguire del discorso.io non cocnosco nulla di quanto, come e perchè sia successo, è fuori di ogni dubbio che un ristoratore non fa il cow boy cosi per passatempo, l'analisi mi sa che andrebbe approfondita, purtroppo bisognerebbe essere nella testa dei protagonisti.con questo non vogli prender le parti di nessuno, saluti.

ID10939 - 30/06/2011 20:09:12 - (valista) - valis

Azzeccato o no il clima socio-economico disastroso, stato uccisa UNA PERSONA,e nessuno ne aveva il diritto..ci manca appena che per avere quello che mi spetta devo aver paura di essere ucciso...o ma stiamo scherzando?? un omicidio e basta,non ci sono scusanti punto.

ID10940 - 30/06/2011 20:24:49 - (Granma) -

Grazie Roberdux per essere così eroico e pronto, più pronto di tutti.

ID10942 - 01/07/2011 01:34:13 - (aworness) -

Dagli aggiornamenti non sembra proprio essere stato ucciso per essere extracomunitario, tantomeno per la richiesta di una busta paga, anzi sembrerebbe che la consulente del lavoro fosse stata chiamata proprio dagli stessi titolari del locale per risolvere correttamente il rapporto di lavoro....forse sembra essere la storia di una donna che viene molestata da un suo dipendente e che il marito cerca di difenderla facendosi giustizia da solo......ma forse è meglio raccontare dell'ennesima ingiustizia nei confronti degli extracomunitari piuttosto che delle ormai quotidiane molestie su donne indifese che non fanno più notizia......forse ma forse......le indagini faranno il loro corso così come la giustizia, quella vera.

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