02 Gennaio 2018, 08.51
Spettacoli

Intervista a David Dimitri, l'Homme Cirque

di Davide Vedovelli

Ho raggiunto telefonicamente David Dimitri mentre era a Parma per presentare il suo spettacolo “L'Homme Cirque”...


Ne è uscita una bellissima chiacchierata in cui si è parlato di circo, circo contemporaneo e di cosa significa fare questo lavoro allo stesso tempo faticoso ed affascinante.
Il ritratto di un artista profondo, sempre alla ricerca della perfezione e della sperimentazione, che trova radici nella scuola circense ungherse, ma con lo sguardo puntato alle stelle.
Ci racconta la sua vita su un filo teso tra il tendone e il cielo.

Un tendone, un sacco di marchingegni, funi, pesi, contro pesi e una persona sola che fa tutto. E' questo e molto altro l'Homme Cirque. Come è nata l'idea di questo spettacolo? Quanto tempo è servito per realizzarla?

Questa idea è nata unendo alcune esigenze alla voglia di cambiare. Giravo il mondo con alcuni circhi in cui presentavo il mio numero sul filo della durata di sette minuti. Ero principalmente negli Stati Uniti ed in Svizzera e facevo parte di circhi importantissimi. Un giorno mi sono stufato, non provavo più soddisfazione, non sopportavo più l'oligarchia che è presente all'interno del circo e poi avevo il grande esempio di mio padre che aveva il suo “one man Show”.

Mi sono detto “ok..proviamo”... all'inizio è stata una grande delusione, ma non ho mollato. Sono riuscito a creare uno spettacolo basato su alcuni trucchi di circo tradizionale, era sopratutto tecnica.
Non mi convinceva ancora, ma cominciava a funzionare. Ho deciso allora di metterci altro: più profondità, il gioco con il pubblico.. insomma dare un senso al tutto.

Sono dieci anni che sono in tour e sto ancora cercando la formula perfetta soprattutto ascoltando il pubblico e le reazioni che ha. Quindici anni nei circhi, la scuola di circo di Budapest e tutto il resto mi hanno portato a costruire questo spettacolo.

Per fare questo lei ha dovuto apprendere tutte le discipline circensi. Qual è quella a cui è più affezionato? chi sono stati i suoi maestri?

Ho iniziato alla scuola circense ungherese in cui si imparavano tutte le discipline. Da subito mi sono specializzato come funambolo, prima l'acrobazia sul filo  e poi le traversate di grandi distanze sul filo. I miei maestri erano grandissimi artisti circensi ungheresi che dopo aver girato il mondo sono rientrati in Ungheria avevano un ruolo da docente come in un'università.

Come maestri ho avuto anche altri artisti con cui ho collaborato, per esempio Philippe Petit che ha attraversato su un filo le Torri Gemelle da cui hanno anche tratto un film. Con lui ho condiviso tantissimi anni a New York e lo ho affiancato in diversi progetti.

La situazione italiana, intesa come considerazione e sostegno dato all'arte circense, è differente da quella di altri paesi?


Non conosco benissimo la situazione italiana, ma nelle due volte che ci sono venuto ho notato poco sostengo da parte dello Stato; è tutto affidato ad iniziative create da persone entusiaste, come appunto Teatro Necessario.

C'è una grande differenza tra Italia, Francia e Svizzera per esempio. In Francia sono dei pionieri e hanno realizzato molto presto l'importanza dell'arte  e dell'arte circense per la popolazione.
In Svizzera invece prevalgono la danza, la musica, le arti visuali, ma non esiste circo. E' chiaro che in un Paese come l'Italia dove esiste ancora un'immagine del circo tradizionale è più difficile, anche perchè sono presenti realtà come il Circo Togni od Orfei che però non hanno fatto il passo verso il nuovo circo, ma fanno sostanzialmente show, sono un luogo dove il pubblico va per divertirsi, ma mancano a volte di profondità e di filosofia.

C'è una grande differenza tra il circo contemporaneo (molte volte sono giovani che non vengono dal circo tradizionale) ed il circo tradizionale. Sicuramente in Italia la politica non ha incluso l'arte circense tra le arti importanti. Io purtroppo non sono riuscito ad avere sovvenzioni, ma ho dovuto fare tutto da solo.
Poi quando il tendone è pieno e la cosa funziona sei contento ed un po' più tranquillo, ma è sempre un equilibrio molto difficile da mantenere.

Mi ha sempre affascinato la vita dell'artista circense, che fatica e lavora tutta la vita per concentrare tutto questo in un quarto d'ora al centro di quell'anello magico chiamato pista. Un mondo faticoso, sognante, misterioso e bellissimo. Qual è la sensazione che si prova quando si mette il piede in una pista per la prima volta?

Ho messo piede in pista per la prima volta nel Circo Nazionale svizzero Knie. Avevo sette anni ed era una pista di 13 metri. Sono stato fortunato a poter mettere piede nella pista di uno dei  migliori circhi del mondo. E' stato molto emozionante... il Circo KNIE aveva cinquemila posti: tu entri in quest'arena questo spazio?? ed è davvero impressionante. Facevo un piccolo numerino di domatore di Guanaco (simile ad un lama).

Dovevo fargli fare un giro della pista, ma una volta scappò per le gradinate e uscì anche dal tendone andando a spasso per la città. Sono stato in mezzo a questa grande pista aspettando..era molto angosciante, ma io ero piccolo ed il pubblico si divertiva.

Le piste sono create per i numeri dei domatori, con segatura e terra, non sono adatte per gli acrobati. Una volta per il mio numero dovetti mettere in pochi minuti i  piedistalli ed il filo, ma questi sprofondavano nella segatura e il filo perdeva tensione.. insomma.. tutte cose che con l'esperienza impari a gestire. Tutti gli “uomini circo” sono bravi a fare il loro lavoro in qualsiasi situazione.. può piovere fuori e delle goccioline entrano, può esserci vento, un calo di elettricità, in inverno fa freddo...

Insomma, tutto questo mondo che da fuori brilla nasconde tantissime difficoltà, ma mi ritengo comunque fortunato ad essere cresciuto in questo mondo magnifico e magico.

Cosa le manca di più della vita "quotidiana"? Quali sono le difficoltà maggiori che ha incontrato?

Durante le tournée con i circhi sì è dentro  una bolla, si passa la vita in un ambiente protetto, ma fuori dalla realtà; questo alla lunga può risultare difficile. Quando non si potrà più fare questo lavoro (a seguito di un incidente o per età) e si deve abbandonare questo mondo sarà un passo molto difficile da fare.
Fin che il numero sarà ammirato avranno lavoro ma quando questo non c'è più tutto si complica. Io non vengo da una famiglia di circo, ma sono cresciuto in una società così detta “normale” ed è anche la ragione per cui sono partito dal circo tradizionale per farmi una nuova vita.

Mi racconta una bella e una brutta avventura vissuta sotto il tendone?

Ho una storia incredibile bella e brutta allo stesso tempo.
Hai presente la storia del topolino e dell'elefante, dove l'elefante pur pesando cinque tonnellate ha paura del topolino?
Ecco, io ero in tournèe con il circo Knie e facevo un numero di elefanti. Consisteva in un numero alla bascula dove io mi mettevo ad un'estremità di essa e l'elefante metteva il suo peso sull'altra estremità generando una forza incredibile che mi faceva roteare in aria per parecchi metri e poi atterravo su un altro elefante che stavo dietro di me.

Un bel giorno nella pista vedo un topolino!!! Cosa si fa? Con il gruppo di artisti presenti in questo numero cerchiamo di prendere il topolino, gli elefanti sarebbero andati in panico e gli elefanti in panico sono pericolosissimi perchè vanno dritti calpestando tutto quello che vedono.

Tutto questo avviene durante lo spettacolo con il pubblico presente e noi cerchiamo in tutti i modi di prendere questo topolino. Io ero riuscito a prenderlo, ma poi mi ha morso il dito ed è scappato, anche il mio collega ha fatto la stessa fine.. poi siamo però riusciti a farlo uscire e lo spettacolo è continuato (anche se poi noi siamo dovuti andare all'ospedale per fare l'antitetanica).
Questa storia del topolino e dell'elefante al circo mi sembra carina.

Cosa potrebbe fare la stampa ma anche il pubblico, per sostenere e diffondere la cultura dell'arte circense, troppo spesso considerata stupidamente solo "roba per bambini"?

Sensibilizzare il pubblico. Fin che il pubblico non fa il passo e viene a vedere il circo contemporaneo ci sarà sempre questo pregiudizio. Ora il circo con gli animali è sempre meno diffuso e la gente non ha più piacere a vedere animali fare cose “anormali” dove i dritti degli animali vengono calpestati con i piedi (a parte qualche eccezione come il cavallo che è sempre stato un animale quasi casalingo). Ma nel circo contemporaneo non è così, non ci sono animali, è un'altra piattaforma.

Tutti quelli che vengono a vedere uno spettacolo di circo contemporaneo poi ci tornano. Io vedo in Francia che la gente ha già capito di cosa si tratta, il circo non ha più nemmeno bisogno di scrivere “circo nuovo”.. sono spariti i vecchi clichè come il clown con il naso rosso.
Addirittura alcuni spettacoli mettono in scena questi clichè per omaggiare il circo classico, ma con molto più contenuto. Il mio spettacolo è “circo nuovo”, ma con le radici nel circo tradizionale. Ovvio che la stampa e la politica devono disfarsi di questi pregiudizi e capire cosa si intende per “nuovo circo”.


Lo spettacolo sarà in replica a Parma nel Piazzale della Pace dal 26/12/17 al 06/01/18 nell'ambito della rassegna Tutti matti sotto zero.

Informazioni, programma completo, orari, biglietti su www.tuttimattipercolorno.it e pagina facebook @tuttimattipercolorno
Prevendite online su www.vivaticket.it
Per contatti scrivere a info@tuttimattipercolorno.it



Aggiungi commento:

Vedi anche
16/01/2015 14:00

Vallesabbianews al Festival del Circo di Monte Carlo Da settimana prossima Davide Vedovelli sarà a Monte Carlo per seguire il Festival Internazionale del Circo, la più importante manifestazione Europea di arte circense

13/04/2016 14:28

La Musica è... quello che è! Lorenzo Monguzzi e Davide Vedovelli saranno i protagonisti questo venerdì sera a Sabbio Chiese del secondo appuntamento di "Aspettando Musica da Bere"

21/04/2008 00:00

14mila ad Assago per Davide Van De Sfroos Quando alle sette di sabato sera sono arrivato al Datch forum di Assago per un attimo mi sono chiesto se avevo sbagliato giorno e magari c’era un concerto dei Rolling Stones... di Davide Vedovelli

18/10/2013 07:52

Con Vergani davanti ad uno spiedo Stefano Vergani un po' come quei figli ribelli che a volte ti fanno incazzare ma poi ti danno anche grandi soddisfazioni. Davide Vedonelli l'ha intervistato per noi

18/08/2020 09:45

Al Forte di Valledrane con il geopoeta Davide Sapienza Lo scrittore, camminatore, giornalista e geopoeta sabato mattina per la rassegna “Oro in Bocca” dialogherà con il “nostro” Davide Vedovelli sui temi della natura e del paesaggio




Altre da Lo Spaccadischi
12/04/2024

Appuntamenti del weekend

Ecco una selezione di eventi, concerti e manifestazioni per questo fine settimana in Valle Sabbia, sul Garda a provincia

22/03/2024

Appuntamenti del weekend

Ecco una selezione di eventi, concerti, spettacoli in cartellone questo fine settimana in Valle Sabbia, sul Garda, a Brescia e provincia

08/03/2024

Tra neve, gastronomia ed eventi a San Martino di Castrozza

Una tra le più importanti località sciistiche italiane ed europee che tiene fede alle proprie radici, accoglie i turisti ma chiede rispetto per l'ambiente in cui ci si trova

23/02/2024

Appuntamenti del weekend

Ecco una selezione di eventi e manifestazioni in calendario questo fine settimana in Valsabbia, sul Garda e in provincia di Brescia

16/02/2024

Appuntamenti del weekend

Un weekend ricco di evento fra città e provincia quello che sta per iniziare questo venerdì 16 febbraio

15/02/2024

Gussago dentro la musica - Franciacorta Music Fest

Dal 15 al 25 febbraio a Gussago è di scena la grande musica d'autore. Tra i protagonisti Charlie Cinelli nel 25° del suo disco d'esordio come solista “Törölõlõ”, Omar Pedrini – lo zio rock-, Massimo Germini in una serata dedicata a Vecchioni

14/02/2024

Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano

Quando scienza e tecnologia affascinano e divertono (anche i più piccoli)

10/02/2024

Appuntamenti del weekend

Ecco una selezione di eventi, spettacoli e manifestazioni in calendario questo fine settimana di Carnevale a Brescia e provincia

08/02/2024

Dinosaurs World al Brixia Forum

Anche a Brescia una tappa del tour italiano di Dinosaurs World, una esposizione di dinosauri robotizzati che sta girando l’Europa a partire dalla Francia

06/02/2024

A Brescia è di scena il terrore con Hyde

La Compagnia del Grand Giugnol De Milan torna con lo spettacolo dedicato ad Hyde, la pozione che ha ispirato il mito