Perché a Pasqua ci si regala l'uovo?

...basta che sia dolce per concludere il pranzo pasquale o iniziare le giornate a venire con le scaglie avanzate.

L'uovo di cioccolata è arrivato solo nell'ultimo secolo, agli inizi del Novecento.
Mentre oggi si tratta di un prodotto di massa, in passato veniva preparato solo dai maestri cioccolatieri o nelle pasticcerie. Oggi diverse ditte dolciarie vendono le uova di Pasqua a tema, ispirandosi a cartoni animati, film o eroi vari per bambini, ma da dove nasce questa tradizione?

La tradizione dell'uovo ha origini pagane e se ne trovano tracce già dai tempi dell'antichità: i Persiani usavano scambiarsi uova di gallina come buon auspicio per l'arrivo della primavera, come anche i Greci e gli Egizi, che addirittura consideravano l'uovo l'oggetto fulcro dei quattro elementi della natura, acqua, fuoco, terra e aria.
Inoltre, l'iconografia legata all'uovo arriva fino all'estremo Oriente, in Iran e in India, nei cui siti archeologici sono state rinvenute sculture a forma di uovo.

Solo più tardi il Cristianesimo riprese questa simbologia legata alla vita per rielaborarlo nel concetto del Cristo risolto: come dall'uovo inanimato nasce la vita, anche dalla pietra del sepolcro è risorto Gesù.

Lo scambio di uova decorate a mano, previa cottura, si sviluppò durante il Medioevo negli ambienti della servitù.
Per l'aristocrazia invece era in voga la creazione di uova artificiali rivestite con materiali preziosi, quali oro, argento o platino.

Nella tradizione balcanica, è usanza bollire le uova e dipingerle di rosso, per poi confrontarle nel giorno di Pasqua, in cui vengono rotte: la più resistente diviene pegno di fortuna e prosperità.
In alcuni Paesi europei, tra cui la Francia o l'Inghilterra, è tipico organizzare la caccia alle uova, durante la quale i bambini devono trovare le uova decorate nascoste in aree verdi, tra alberi e cespugli.