Ci è cascata

La natura è nel pieno di un'esplosione di colori che mi caricano di energia.
Pertanto innesco subito un classico rotante dorato del numero tre. A lui il compito di contrastare al meglio la buona portata del torrente.

Lascio che l'artificiale venga trasportato naturalmente dalla corrente, seguendone attentamente la deriva nella speranza che giunga in prossimità della tana di una "big" fario.
Nelle buche più fonde invece recupero velocemente in maniera tale da infastidire la potenziale preda e scatenarne così l'aggressività. Ma i salmonidi non rispondono.

Decido quindi di fare una pausa: mi siedo all'ombra di un robusto abete rosso rifocillandomi e godendomi il paesaggio.
Riprendo con il medesimo entusiamo, impiegando anche i minnow di varie forme e colori, ma nulla sembra smuovere le trote dal loro torpore.

Forse non è l'orario giusto? Oppure il temporale della sera prima ha influito sul loro appetito?
Mentre mi pongo tali domande, per lo più senza risposta, giungo a quella splendida e incantevole cascata, spettacolo unico della natura che molto spesso mi ha regalato grandi soddisfazioni.
I primi lanci non portano neanche qualche piccola trotella, che di solito nuotano numerose in questo spot.

Questo fatto può essere letto da un altro punto di vista: sono troppo intimorite perchè in caccia c'è la "nonna", ovvero la trota di grossa taglia.
Ecco che allora innesco un pesante Martin dorato del nr.15, per sondare al meglio la profonda buca.
Lo dirigo proprio dove la spuma bianca gorgheggia rigogliosa. Attendo qualche istante per lasciar affondare l'artificiale e inizio un recupero lento ma costante e...SBAM!!.

Una violenta testata mi avverte che non ho incastrato: è una trota di taglia extra per questi ambienti alpini.
Si dimena con veemenza facendomi intuire che sarà una dura battaglia.
Che emozione: una fario dalla livrea meravigliosa è proprio cascata nel mio inganno.

Ci ricascherò anche io perchè qui tornerò di nuovo...

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