07 Gennaio 2015, 13.28
Lo Spaccadischi

I due funerali di Pino Daniele.

di Davide Vedovelli

Addio controverso al cantautore blues napoletano
Polemiche sull'ultimo saluto ad uno dei musicisti più influenti nella scena musicale italiana e napoletana.


Personaggio schivo e riservato chissà cosa starà pensando di questa vicenda che assume caratteri sempre più grotteschi.
Ad alimentare la polemica alcune liti tra i parenti che hanno portato allo svolgersi di due funerali: il primo a Roma alle 12 al Divino Amore poi alle 19 nella basilica reale San Francesco di Paola a Napoli.

Ieri sera in 100mila in piazza del Plebiscito a Napoli
per il flash mob dedicato al cantautore, morto tre notti fa per un infarto a 59 anni.
Ancora incertezza sul luogo della sepoltura del musicista blues napoletano.

Dopo lo sconforto e la commozione si sono già fatte spazio le polemiche che tristemente avvolgono le  vicende drammatiche di personaggi famosi.
Oltre al doppio funerale anche il luogo della sepoltura sta creando malcontento.
A fare arrabbiare in fan, in coda fuori dalla camere ardente, era già stata la decisione di chiudere i cancelli alle persone comuni e consentire l'accesso solo ad alcuni Vip.

Anche la questione dei soccorsi è stata nell'occhio del ciclone dopo che un amico dell'artista aveva dichiarato che l'auto medica che l'ha portato in Ospedale aveva forato, dichiarazione poi smentita dalla famiglia.
Brutto epilogo per un artista dalla carriera sfolgorante, cantante e musicista che ha saputo come nessun altro reinterpretare la musica napoletana, dandole freschezza e modernità.

Lasciamo perdere queste vicende
e ripercorriamo invece la sua attività musicale, che credo sia la maniera corretta per ricordarlo.

Nasce a Napoli il 19 marzo del 1955.
Terra mia, l'album d'esordio del 1977 denotò il profondo legame del cantautore con la tradizione partenopea e mediterranea sia per le musiche che per i testi, i quali ricordano, talvolta, canti e usanze popolari tipicamente napoletane.
Tra i brani dell'album di maggiore successo sono sicuramente Terra mia, ma soprattutto 'Na tazzulella 'e cafè, molto gettonata da Renzo Arbore nel suo programma “Alto gradimento” e “Napule è” che nel tempo sarà un vero manifesto per l'autore (che l'aveva scritta a soli 18 anni) e per l'intera città.

Nel 1980 ha fatto da apripista al concerto milanese di Bob Marley, ha suonato a Cuba e all'Olympia di Parigi, con artisti dal calibro di Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins.
Il 1987 fu l'anno di Bonne soirée, un album di rottura apprezzato da musicisti e addetti ai lavori per le sue sonorità dal respiro internazionale.

Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny
, nonché con gli Almamegretta, Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea, mentre nel 1990 era stato ospite di Claudio Baglioni nell'album Oltre

Nel 2000 firmò un nuovo contratto con la BMG; il primo disco con la grande casa discografica era Medina (oltre 500.000 copie in Italia), dove spiccano le partecipazioni di Salif Keïta, Faudel e Omar Farouk. Nell'estate 2002 ebbe l'idea di una tournée a quattro condivisa insieme ai colleghi Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron e testimoniata in un CD e in un DVD, In tour (primo disco prodotto della Blue Drag, sua etichetta discografica creata sempre nel 2002, insieme al figlio Alessandro).

Nell'ottobre 2005 si ripresentava con il singolo It's now or never (celebre cover inglese di 'O sole mio, a suo tempo lanciata da Elvis Presley), a introdurre l'albumIguana cafè che lo stesso autore aveva annunciato diversi mesi prima come secondo capitolo del progetto del 2004.

Il 26 giugno 2010 ha partecipato al festival Crossroads 2010, organizzato da Eric Clapton al Toyota Park di Chicago, suonando assieme a Joe Bonamassa e Robert Randolph.[12]
Il 23 novembre 2010 è stato pubblicato il ventiduesimo album in studio, Boogie Boogie Man, anticipato dal singolo omonimoil 5 novembre e impreziosito dai duetti con artisti quali Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax.

Il 24 giugno 2011 si è esibito in concerto con Eric Clapton nello stadio di Cava de' Tirreni davanti a una platea di 16.000 spettatori. Durante il concerto, Pino Daniele ha cantato in italiano una strofa di Wonderful Tonight di Clapton.

Per l'estate 2014 ha annunciato un tour nel quale ha eseguito integralmente l'album Nero a metà, interpretandolo dal vivo il 1° settembre 2014 con i membri della band originale in un concerto all'Arena di Verona.[13] Il tour è ripartito con il concerto del 6 dicembre a Conegliano per proseguire l'11 dicembre a Bari, il 13 a Roma, il 16 e 17 a Napoli ed il 22 dicembre ad Assago. Il 31 dicembre 2014 si è esibito a Courmayeur prendendo parte al programma televisivo L'anno che verrà.

Ora restano le sue canzoni che lo rendono immortale, canzoni che non conoscono tempo e attraverseranno gli anni come capita a tutti i veri capolavori artistici.
A non farcelo dimenticare troppo in fetta ci penserà l'affetto di quello straordinario popolo dei napoletani che sono capaci di apprezzare e valorizzare più di tutti gli altri le loro ricchezze.



Commenti:
ID53387 - 07/01/2015 14:08:46 - (bob63) - Napoli terra di contraddizioni

Diciamo che solo a Napoli capitano queste cose, luogo dove il sacro e il profano spesso si accavalla, la straordinarieta' di questo popolo io non la vedo, popolo di camorra che santifica San Gennaro, popolo sommerso dall'immondizia ma guai a metterci mano, popolo pronto a difendere il losco interesse ma pronto a ribellarsi alla giustizia, Pino Daniele.. un grande, se poi avessimo capito anche qualche parola ( che tra l'altro e' una forma dialettale di alcuni rioni e spesso incompresa dagli stessi Napoletani)

ID53388 - 07/01/2015 15:27:59 - (DOXAL) -

Ciao bob63. Tralascio ogni commento sulla tua brillante sintesi sul popolo napoletano, che immagino sia dovuto a una lunga e intensa frequentazione con la citta' e i suoi abitanti (chissa' cosa ci riserverebbe una tua dotta dissertazione su altre popolazioni, magari potresti aprire una rubrica di antropologia qui su vallesabbianews...). Solo su un dettaglio tecnico ti volevo correggere. Il dialetto di Pino Daniele non è rionale (in realtà il Napoletano e' una lingua) e ti assicuro che a Napoli, in Campania e in buona parte del sud lo capiscono tutti e tanti di quelli che non lo capiscono, ne godono solo a sentirlo pronunciare.Infine, non ci crederai, ma su una cosa sono d'accordo con te: solo a Napoli possono capitare queste cose. E' proprio una città straordinaria.

ID53389 - 07/01/2015 15:55:50 - (bob63) - x doxal

Diciamo che la mia frequentazione e' stata breve e intensa, so benissimo cosa e' un rione e cosa e' Napoli, sara' il caso ma anni fa' durante un intervista ad alcuni ragazzi a riguardo di tanti termini usati da Pino "loro dissero cio'" io non lo capisco pertanto lo presa come buona, se non e' vero chiedo scusa per questa affermazione, ma non cambio parere per il resto, piu' che straordinaria direi extra ordinaria o come preferisci fuori dall'ordinario, ma se a te' sta a cuore buon per te'.

ID53392 - 07/01/2015 16:15:09 - (mark) - mi associo a doxal

"brillante" sintesi davvero quella sopra...camorra, san gennaro e immondizia. Si attendono con ansia la pizza ed il babb....Ma per piacere...

ID53396 - 07/01/2015 16:58:47 - (DOXAL) -

Bob sei un grande. Starei qui a leggerti per ore, ma il dovere mi chiama. Ti ringrazio della precisazione, ma nonostante io abbia studiato in un misero liceo di Napoli, gia' ero a conoscenza che il termine "straordinaria" vuol dire esattamente "extra ordinaria" e quindi (dal latino) "fuori dall'ordinario". Un gran bel complimento. Grazie a nome dei Napoletani e di tutti quelli che non amano le cose "ordinarie" e mediocri.

ID53397 - 07/01/2015 17:01:32 - (sonia.c) - uff! sempre la "visione unica" hè?

e chi nega che NON ci sia ANCHE quello che dite? che ammettere le cose negative debba portare a NEGARE "ad oltranza" il positivo che c'è,mi è sempre incomprensibile.in tutti campi.perchè sempre divisioni nette? forse , "non vedere" è la conseguenza di un "non cercare"... e questo non riguarda solo la "napolitanità...è una "visione parziale " in generale che hanno molti. purtroppo.

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