Dylan non risponde

Un po' c'era da aspettarselo e qualcuno ne aveva già paventato l'ipotesi. La Reale Accademia si è stufata di cercare invano di contattare il cantautore che sembra non volerne sapere di rispondere.
Tutto torna conoscendo il personaggio in questione e qualcuno si sta già chiedendo se il 10 dicembre sarà presente alla consegna del Premio o lo rifiuterà, come fece Sartre (che non accettò mai nessun riconoscimento).

In quest'occasione il Re di Svezia Carlo XVI Gustavo premierà i vincitori del Nobel con una medaglia. Dopo l'assegnazione del premio Dylan ha già fatti tre concerti: uno a Las Vegas giovedì scorso, uno al festival Desert Trip in California venerdì, e uno a Phoenix domenica e in nessuna di questa occasioni ha detto nulla in merito al Premio.

Unico accenno è stato un post sulla sua pagina Facebook in cui riportava solamente di aver vinto e la motivazione. Nient’altro.
Il commento più bello è stato quello di un altro gigante della canzone d'autore, stiamo parlando di Leonard Cohen, che ha detto: «Dare il Nobel a Dylan è come dare al monte Everest una medaglia perché è la montagna più alta del mondo”.

Vedremo che accadrà. Sicuramente non è la prima volta che l'artista si sottrae a questi riti formali. Ricordiamo quando suonò alla Casa Bianca che non fece la rituale foto con la famiglia presidenziale e si congedò con un sorriso. Schivo, burbero o diffidente Dylan è anche questo. Amatelo o odiatelo a lui non importa. Lo ritirerà? La risposta soffia nel vento...

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