Il signore dai capelli bianchi
di Ezio Gamberini
Mi reco alla ferramenta per duplicare una chiave, la lascio all’amico B. e gli comunico che passerò più tardi a ritirarla…
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Quando ritorno in negozio, l’amico B. non c’è, forse è nel retrobottega, da dove esce un commesso che, dopo avermi chiesto che cosa desidero, vi rientra; lo sento chiedere ad alta voce:
“La chiave è di quel signore dai capelli bianchi?”.
Un signore dai capelli bianchi? Ma che sta dicendo il ragazzo!
Mi guardo attorno, nel negozio ci sono soltanto io… Oddio, sono io!
Il signore dai capelli bianchi SONO IO!
E’ la prima volta che me lo sento dire chiaramente, indubitabilmente, sfacciatamente, anche se lo specchio ormai da anni non finge, e sbatte in faccia ogni mattina la realtà.
Il signore dai capelli bianchi...
Ma come, se fino a ieri giocavo a pallone tutto il giorno ed ero redarguito dai miei per vasi e vetri rotti, e da studente, durante l’estate, sfrecciavo alle cinque di mattina col “Gerosa” carico di ceste di pane da consegnare, con la brezza che mi sbatteva sul viso, sicuro che il mondo e il futuro fossero miei; e poi Grazia, l’arrivo del primo figlio, poi della seconda e infine dell’ultima, il lavoro, la casa, i ragazzi che sono ormai adulti, i tuoi genitori che ti lasciano…
Sì, sono io il signore dai capelli bianchi!
Invece per il mio amico amico Piere è tutta un'altra faccenda.
Ma perchè, “amico amico Piere”, direte?
No, non si tratta di un refuso o un errore di stampa, perché Piere non è solo amico, ma amico amico, un amico che tutti vorrebbero avere.
Ci conosciamo da sempre e le nostre famiglie da generazioni. Piere è unico, la sua bontà è infinita e il suo altruismo inesauribile.
Qualche anno fa ci trovavamo con gli amici a Trento per una gita, lui entrò in un negozio e provò un maglione; la commessa, giovanissima, gli disse che quel colore gli donava molto, accostato ai suoi “capelli chiari” (che in realtà erano e sono bianchissimi!).
Noi che eravamo accanto cominciammo a sbudellarci dalle risate, e fino a sera (ma in realtà fino ad oggi, e credo sino alla fine dei tempi), continuammo (e continueremo) a prenderlo in giro per la faccenda dell’ “uomo dai capelli chiari”…
Insomma, a ognuno il suo.
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