23 Giugno 2014, 06.53
Racconti del Lunedì

Diversi

di Ezio Gamberini

E’ capitato qualche tempo fa, alla Messa delle dieci. Al momento dei canti, il ragazzotto seduto tre o quattro banchi davanti a noi cominciava a dimenarsi...


... mettendosi a ballare con perfetto tempismo, muovendo il busto e le braccia ritmicamente, ma senza destare alcuna sensazione sgradevole o sguaiata, anzi, al contrario, generando in chi gli stava vicino sorrisi compiaciuti e il desiderio di emularlo.
Come ci siamo divertiti Grazia ed io, osservandolo e guardandoci negli occhi!

Poi il giovanotto, un bel ragazzo massiccio e robusto dai modi gentili, carnagione chiara e capelli che con il trascorrere del tempo hanno assunto una colorazione sempre più scura, rispetto ai riflessi biondi della fanciullezza, si sedeva ascoltando le letture, assorto e concentrato, quasi in estasi, in un mondo tutto suo, salvo poi “scatenarsi” in occasione di un nuovo “riff” di chitarra e percussioni di bonghi che preannunciavano l’inizio di un altro canto.

L’attempata signora che gli stava accanto, capelli bianchissimi e viso dolce, in un primo momento l’ha scrutato con sospetto, ma in seguito ha dimostrato di apprezzare con aperti sorrisi le gioiose manifestazioni e, al momento dello scambio del segno della pace, s’è presa la stretta più calorosa del giovane, che l’ha porta a tutti i suoi vicini di banco, poi a quelli che gli stavano davanti e in seguito ai fedeli del banco alle sue spalle.
Sono certo che, se avesse potuto, avrebbe scambiato il segno della pace con tutti i presenti!

Dicono che sono “diversi”.
Io voglio pensare che, nonostante tutto, un giorno la grandezza dell’umanità sarà così eccellente e nobile da riuscire ad accogliere, sostenere ed integrare questi “diversi”, e tutti i “diversi”, non fosse altro che per attenuare, e se possibile eliminare, la preoccupazione dei genitori angosciati dalla consapevolezza che, dopo di loro, il futuro di questi figli può essere oscuro e incerto.



Commenti:
ID45917 - 23/06/2014 07:42:16 - (sonia.c) - grazie Ezio a nome di tutti i genitori di figli.."diversi".

un genitore di figlio "diverso" devo dire che,nella nostra società civile ,è rispettato e "compreso" ,spesso,molto più della "sua croce" .spero di non venire equivocata ma,questa è la reazione istintiva che va per la maggiore. dato che il mio pargolo ha una "falcata" notevolmente lunga ,mi precede sempre .e qui assisto a vere scenette tragicomiche! è rara davvero la maleducazione aperta e ,in generale,la cultura della diversità è cambiata profondamente(quando leggo Rosanna Benzi ,morta negli ani '90 mi rendo conto dei passi da gigante fatti in questo senso non solo nella nostra Italia.) ma se capita ,appunto, che il figliolo da solo susciti certi sentimentie reazioni di :apprensione,stupore,"sgomento" e qualche volta anche fastidio,la mia involontaria"apparizione" trasforma completamente le persone.in primis arriva la vergogna e senso di colpa ,una "sberla in faccia"..che si danno da soli! io no di certo la darei.anzi! a mè

ID45918 - 23/06/2014 07:50:16 - (sonia.c) - a mè disppiace per loro.

ma questa è quella "salutare" lezione che la vita ci dà a volte.quella famosa presa di coscienza del arealtà che è,sempre,dala vita,dat senza tante cautele e sensibilità psicologiche.il cerotto strappato brutalmente;si trovano di colpo "immedesimati".. anche a loro poteva capitare..ma questa reazione naturale si collega a quello che hai evidenziato:se anche noi genitori ci sentiamo compresi e"santificati" ,l'unica cosa che ci farebbe davvero piacere,che ci darebbe serenità,sarebbe ,non solo la pietas(che è sacrosanta in un paese civile)-

ID45919 - 23/06/2014 08:06:05 - (sonia.c) - ma la vera "inclusione"

vedere ,adesso che siamo qui con loro,un mondo che non abbia più paura del diverso.un mondo che è capace di "gestire" il diverso che è lo specchio della nostra universale diversità. il sollievo "immenso"(il vero concreto aiuto) di poter andare ovunque ,di "lasciarli"a chiunque,sicuri che,saranno amati come li amiamo noi.sapere che non saranno un peso o un disturbo.un mondo "autonomo",capace. capace di amare veramente,noi "normodotati"compresi .. forse davvero solo loro riusciranno in questa "impresa" che neanche le varie religioni ,filosofie,sono riuscite ad "inculcarci" . perchè,solo la quotidianità,la vita vissuta assieme ci offre l'oportunità di avere una vera consapevolezza della realtà dell'Altro.del suo "esserci" in tutti i suoi aspetti(positivi e negativi)accetandoli perchè,sono anche i nostri.credo davvero che,questao ,ce lo posano insegnare solo loro.non abbiate paura..

ID46097 - 28/06/2014 23:00:33 - (sonia.c) - una mamma mi ha fatto una confidenza..

..l'altro figlio (sano) soffre. sente il peso della responsabilità futura.è un peso per tutti ,certo!ma,vorrei che tutti i miei familiari riuscissero a vedere di più la parte bella.i momenti belli ,unici e particolari che ci donano..si! noi mamme ,per un fatto puramente pratico,di tempo vissuto insieme ,abbiamo il privilegio di vivere dei momenti unici e straordinari! emozioni bellissime che ,subito,ci pungono il cuore..peccato ,peccato non poterle trasmettere agli altri..non c'è niente da fare! bisogna viverle insieme a loro..

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