«Whiplash» e la consacrazione di Damien Chazelle
di Nicola 'nimi' Cargnoni
Il film che ha riscosso un enorme successo al Sundance Festival nel febbraio 2014 arriva finalmente nelle sale italiane. A mezza via tra il melodramma, il musical e il genere sportivo
Andrew Neiman, interpretato dal giovane Miles Teller, è un batterista iscritto al primo anno di questa importante scuola. Viene notato da Mr. Fletcher che sorprendentemente lo ammette alla sua band, la più rinomata del conservatorio e che ha in repertorio un brano che si chiama, appunto, Whiplash (di Hank Levy, jazzista morto nel 2001).
Per Andrew è solo l’inizio di una discesa nei gironi infernali, fatti di sforzi sovrumani, continuo esercizio, calli e sangue alle mani, e una dose abbondante di umiliazioni e angherie da parte del maestro.
«Whiplash» non può essere incasellato in un solo genere.
La regia vivace, frenetica e perfettamente sincronizzata in fase di montaggio può far assomigliare questo film a un musical di matrice hollywoodiana, non fosse altro che l’opera del giovane Damien Chazelle (classe 1985) incarna molti aspetti che sono piuttosto inusuali nel cinema statunitense.
Anche «Whiplash», infatti, è nel solco di quei film indipendenti che stanno facendo la fortuna del cinema americano (cfr. la mia recensione su «Birdman») ed è già abbastanza sorprendente che l’Academy lo abbia preso in considerazione per un’eventuale statuetta.
Il musical si accompagna alla performance sportiva, con il “condimento†di una giusta dose di melodramma che aiuta a definire meglio le caratteristiche dei personaggi.
Basandosi su un plot narrativo piuttosto scontato (e prevedibile) il regista riesce comunque a inserire alcuni colpi a effetto non indifferenti.
Colpi di scena, cambiamenti d’umore, personaggi che si elevano, poi vengono scaraventati a terra e poi si rielevano di nuovo. La genialità di «Whiplash» sta proprio nel rendere imprevedibile una storia di cui intuiamo già la fine.
In uscita giovedì 19 febbraio (da segnalare): Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza.
Già nelle sale (da segnalare): Timbuktu, Whiplash, Birdman, Biagio, Educazione affettiva, Gemma Bovery, Turner, Difret, Piccoli così, Still Alice.
Per conoscere la programmazione della provincia:
1.   Andare su http://www.mymovies.it/cinema/brescia/
2.   Appare la lista dei film presenti in città e provincia
3.   Per ogni film è segnalato il paese o il cinema in cui lo si può trovare
«L'arte della felicità » è l'esordio di Alessandro Rak Dopo la lunga pausa estiva torna l'apprezzatissima rubrica 'Quaderni di Cinema', di Nicola (nimi) Cargnoni, con la recensione di un bellissimo film d'animazione del 2013 che sta uscendo in DVD
Nanni Moretti è sempre meglio di come te lo aspetti In un racconto circolare e chiuso Moretti racconta del rapporto tra il cinema e la realtà , sullo sfondo di una storia personale che non si limita all’autobiografia
Invia a un amico
«Whiplash» e la consacrazione di Damien Chazelle Il film che ha riscosso un enorme successo al Sundance Festival nel febbraio 2014 arriva finalmente nelle sale italiane. A mezza via tra il melodramma, il musical e il genere sportivo
Continua il ciclo di proiezioni cinematografiche presso il Cineporto di Bari, che dà il via alla collaborazione tra le università pugliesi e il Centro studi dell’Apulia film commission
Continua il ciclo di proiezioni cinematografiche presso il Cineporto di Bari, che dà il via a una (speriamo) lunga collaborazione tra le università pugliesi e il Centro studi dell’Apulia film commission
E' iniziato mercoledì 9 marzo 2016 un ciclo di proiezioni cinematografiche presso il Cineporto di Bari, che dà il via ad una (speriamo) lunga collaborazione tra le università pugliesi ed il Centro studi dell’Apulia film commission.
Dove Malavoglia e Gattopardo si incontrano, dove il tempo sembra essersi fermato, dove la quotidianità convive con uno dei più grandi sconvolgimenti sociali e antropologici in atto