08 Febbraio 2014, 06.43
Punti di vista

Napolitano: «un uomo solo al comando»

di Aldo Vaglia

Napolitano come Coppi “un uomo solo al comando; la sua maglia è bianco- celeste; il suo nome è Fausto Coppi”


La frase gridata dal radiocronista, Mario Ferretti, per quella straordinaria fuga di 192 km nella tappa Cuneo- Pinerolo, accompagnerà il campionissimo e segnerà un’epoca.
Anche Napolitano è solo, da anni, alla guida di questo martoriato Paese, e la sua impresa non è meno faticosa di quella di Coppi.

Ci sono altre analogie con lo sportivo che non dipendono dalle attività in cui sono impegnati, ma dallo stesso’ brodo di coltura’ dell’elettore-tifoso.
Coppi è stato avversato e odiato dalla società perbenista del suo tempo per le sue idee politiche e per le sue scelte personali.
Questo accade anche a Napolitano per la sua militanza comunista.
Le analogie tra i due finiscono qui.

Il calvario di Napolitano però prosegue, ed è quotidiano.
Essere ‘uomo solo al comando’ non è una sua scelta, ma un’imposizione dell’Europa, per garantirsi impegni presi da Berlusconi, ritenuto poi inaffidabile.
Da qui la  nascita del governo Monti, con il compito di frenare l’aumento vertiginoso dello “spread”, che avrebbe portato all’impossibilità di rifinanziare il nostro “debito pubblico”.

Anche la sua rielezione a Presidente della Repubblica non è stato un atto voluto, ma di necessità e responsabilità.
Certo che nel paese all’incontrario, dei grillini e dei Travaglio, traditori sono quelli che restano e ‘salvatori della patria’ quelli che fuggono, dalle proprie responsabilità.
Non dobbiamo dimenticare che da noi è fuggito il Duce ed il Re e ci sono ancora i monarchici e i fascisti.
Lo spirito italico, ben impersonato dai qualunquisti di ogni tempo e di ogni età, accusa il Presidente della Repubblica di non essere fuggito e lo accusa per questo, di alto tradimento.

La risposta ineccepibile, che si poteva dare ai ‘felloni’ che gli danno del traditore, non poteva che essere: l’imbecillità faccia il suo corso.
Certo che Napolitano da solo non può difendere la “democrazia” può solo arginare la “felloneria”.
Per la democrazia le cose sono più complicate.
La democrazia si difende con la conoscenza e la partecipazione, e la logica è un elemento indispensabile per affrancarsi dal fanatismo tifoso.

Proviamo a spiegarci con un piccolo esempio, per far capire che la democrazia non può essere il potere d’interdizione delle minoranze, come predicano i grillini. 

Poteva anche capitare che Prodi, scelto dai 5Stelle e voluto da Bersani, venisse eletto, se non ci fosse stata l’imboscata dei 101.
A quel punto una parte dei 5Stelle sarebbe uscita dalla “gabbia” della ditta “Casaleggio e Grillo” e probabilmente avrebbe formato un governo con il PD.
La minoranza in questo caso sarebbe stata formata dai Fascisti, dalla Lega, e da Forza Italia.
Se ciò si fosse verificato il teorema che il “baluardo della democrazia” sarebbero stati i fascisti, i leghisti e i forzisti, avrebbe, forse, creato qualche crepa nel granitico pensiero unico del movimento 5Stelle.

In questo paese di rivoluzionari, che una volta si chiamavano da “sacrestia” oggi da “web”, essere considerati conservatori, è un complimento.
 


Commenti:
ID41350 - 08/02/2014 07:37:51 - (Dru) - Caro Aldo

Quantunque la storia non si faccia con i "se", Napolitano resta responsabile nel ben e nel male degli ultimi 3 anni di assenza di democrazia partecipata in Italia, inutile vagheggiare anche qui paralleli improbabili, il nostro Presidente per costituzione non fa il ciclista, fa appunto il presidente di una Repubblica e ha precisi doveri istituzionali che sono sanciti dalla costituzione non da un regolamento ciclistico, se calano i consensi nei suoi confronti lo si accetti democraticamente, si vede che gli italiani ci tengono davvero alla carta costituzionale. Il fatto che quest'uomo solo per tappare il buco di una falla creata dai potenti in Europa abbia messo pezze e pezzenti è la storia recente che lo mostra. Si, lo Spread è calato ma insieme allo Spread sono calati tutti i Fondamentali del paese, questo verdetto lo accettino democraticamente chi voglia spiegare la democrazia.

ID41351 - 08/02/2014 07:44:44 - (Dru) - L'unico se

Se oggi quei fondamentali non fossero precipitati saremmo qui tutti a festeggiare il successo di Napolitano, quindi chi si carica di responsabilità che oltretutto non sono proprie si aspetti poi di essere elogiato se produce risultati e licenziato in malo modo se quei risultati non vengono, l'ho scritto anche nell'ultimo mio post di ieri, banchieri che fanno decollare le loro banche perché non premiarli? Banchieri che le portano al fallimento devono pagare, ecco così é per ogni attività con rischio, certo questo non accadrà per Napolitano, lascia almeno Aldo libero sfogo alle critiche, questo è senso democratico. Se poi tu tifi per lui, come stai ora facendo, perché non c'è alcun risultato positivo che venga dalla presidenza della repubblica tranne il mitico "Spread", anche questo è un diritto in democrazia.

ID41353 - 08/02/2014 09:29:58 - (Capitano) - D'accordo con Dru

Ti preferisco quando fornisci gli strumenti per arrivare alla verità, che quando affermi la verità. Nell'articolo di Aldo Vaglia ho notato un refuso. "Anche Napolitano è solo, da [60!!!] anni, alla guida di questo martoriato Paese, e la sua impresa non è meno faticosa di quella di Coppi". Concordo con la seconda parte invece. E' ora che si riposi un po'. :D

ID41356 - 08/02/2014 10:11:07 - (Aldo Vaglia) - Per Dru

Capisco che, nel paese del pensiero unico, le metafore accettabili sono quelle sul calcio fino ad arrivare al pincanello, e gi usare il ciclismo diventa sconvolgente. E' piuttosto stravagante pero' che tu, che ti ritieni fuori dal coro, te ne serva per parlar d'altro. L'articolo, al di la' delle profonde argomentazioni mi piace non mi pace, pone una semplice domanda a cui tenta di dare una risposta: e' possibile una democrazia senza assunzione di responsabilita'? Non e' obbligatorio, ma e' su questo che mi piacerebbe ci confrontassimo.

ID41357 - 08/02/2014 10:33:21 - (senonoraquando2013) -

Non concordo sulla analogia Coppi-Napolitano, il primo ha vinto, il secondo ha solo allungato l'agonia di un paese destinato al fallimento per inerzia della politica. Non si fa niente per diminuire il peso (sprechi-corruzione-corporazioni-ect.) dello Stato e gli enti pubblici a scalare; non condivido la forma dei 5stelle ma hanno ragione nella sostanza. Napolitano da comunista e rivoluzionario e' diventato difensore dell'Europa della finanza e dei potenti. Grande miopia oppure solo opportunismo.

ID41362 - 08/02/2014 12:26:58 - (Aldo Vaglia) - Rispondo a senonoraquando sulla miopia e l'opportunismo

Se la scelta di ricandidarsi (richiesta a gran voce da una larghissima maggioranza, come dovrebbe essere ogni elezione del Presidente, e rinnegata in seguito per questioni personali di una parte), fosse dovuta a senso di responsabilita' e lealta' verso le istituzione e la Nazione, avrebbe ancora valore l'accusa di opportunismo e miopia rivolta a Napolitano?...L'accusarmi di voler difendere Napolitano, per questioni diverse da quelle che ispirano l'articolo, e' accettabile in chi non mi conosce o strumentalizza volontariamente cio' che dico, lo e' di meno se si legge quanto scrivo e si ricordano i propri commenti allo stesso argomento in precedenti post. (intervista al Presidente della Repubblica, pubblicato il 1/9/1913 quando l'indice di gradimento del presidente era sopra l'80%). Cio' che oggi m'infastidisce non sono le critiche a Napolitano, sempre auspicabili in una democrazia, ma l'oppioppargli colpe non sue e fuggire come i leprotti dalle proprie responsabilita'.

ID41366 - 08/02/2014 13:17:50 - (Dru) - Aldo non ci scappi tu alla realtà

Lungi da me definire Napolitano un irresponsabile, anzi, il contrario, forse di responsabilità se ne è fatto carico anche fin troppo, anzi di responsabilità dell'attuale assetto politico ne ha anche troppe. È qui il problema, il problema è che il disegno di Napolitano si è rivelato un brutto disegno. Questa Aldo è responsabilità non irrsponsabilità. Che oggi Giorgio, si smarchi da Napolitano, ne riduce la figura al rango della solita accozzaglia di approfittatori della nostra classe dirigente: che vada bene o che vada male, a loro va sempre bene. Insomma ridicola la difesa personale sulle scelte compiute, dice Giorgio che lui non c'entra con Monti, forse che c'entro io ? Figuriamoci poi se c'entra con Letta. Vedi Aldo chi non capisce queste mosse politiche di smarca mento dalle proprie responsabilità è autorizzato a tifare ancora Napolitano. Guarda che non c'é nessuna carica in Italia

ID41367 - 08/02/2014 13:30:01 - (Capitano) - Per Aldo Vaglia

La risposta alla sua domanda è sicuramente si. Gli elettori del M5s hanno mandato in Parlamento dei rappresentanti sulla base di un programma elettorale, che, tra gli altri punti assumeva nel principio fondante il M5s: nessuna maggioranza o accordo con i partiti che hanno portato l'Italia in queste condizioni, lasciando tuttavia la discussione aperta con tutti in caso di questioni che coincidessero con il programma elettorale. E così hanno fatto. Hanno rispettato il mandato elettorale, la democrazia (governo del popolo). La sua domanda è vera anche al contrario: E' possibile l'assunzione di responsabilità senza democrazia? Le larghe intese ci dimostrano che tutto è possibile in Italia.

ID41368 - 08/02/2014 13:33:58 - (Dru) -

difesa a Destra e a Sinistra come la carica del capo dello Stato. Sorprende che il consenso ora sia così basso, segnale che pur pompando continuamente la figura del presidente della Repubblica ciononostante la gente si è resa conto, sulla propria pelle, che un conto è la continua enfasi un altro la realtà dei fatti.Forza Italia ha deciso solo ora di smarcarsi dal capo dello Stato, Berlusconi in questo non lo batte nessuno, nel sentire il polso dell'ammalato, peccato che poi non lo guarisca. Ma l'ammalato è appunto la gente che non è che non creda più a Napolitano, semplicemente, e non come i soliti di ogni guisa intendono delle cose, che son più complesse di quanto sembri, "semplicemente" vedono, vedono, vedono.Vedono che il capo dello stato è capace di difendere gli interessi europei, ma gli interessi europei collimano con gli interessi degli italiani?

ID41369 - 08/02/2014 13:50:08 - (Dru) -

A lunga gittata, tatticamente, penso di si, ma a corto raggio, strategicamente, è urgente che qualcuno o qualche forza politica si impegni democraticamente a premere le redini per battere i pugni sui tavoli che contano. Gli Italiani non credono che questo servilismo nei confronti della Germania paghi né a corto né a lungo raggio, ė semplicemente questione di interessi, ma il fiato è corto e l'intelligenza(fiuto) popolare spinge perché questa situazione cambi.

ID41373 - 08/02/2014 14:18:33 - (Dru) - A Capitano

Ti ringrazio per i complimenti non meritati.

ID41374 - 08/02/2014 15:11:56 - (Aldo Vaglia) -

" Una convivenza democratica si struttura nel dialogo serrato tra il momento della 'partecipazione' e quello della 'responsabilita' decisionale'. Da questo dialogo dipende la vita e la sopravvivenza di ogni 'democrazia'. 'Partecipazione e responsabilita'' non stanno pero' su sponde diverse dello stesso fiume, come sembra la maniera corrente di intenderle; 'partecipare' compete anche a chi ha il mandato e il dovere di prendere le 'decisioni'; la 'responsabilita'' investe chi 'partecipa' ben oltre il singolo momento elettorale". (da una democrazia partecipata di Franco Riva)

ID41375 - 08/02/2014 15:21:39 - (Dru) - Ora, se vincesse Il fronte del PD e PDL

Io non sono convinto ( non sto, qui, parlando di verità ma di convinzioni) che la forza e la determinatezza su quei tavoli dei redivivi partiti produrrebbe gli stessi risultati che produrrebbe il M5S, che quei tavoli temono. Il potere, checché ne dica RIC, è a livello mondiale delle banche, Obama dal 2008 ad oggi ,sorprendentemente per chi non capisce come si regge il mondo, ha donato alle banche Americane prestiti per 7.700 miliardi di dollari a tasso 0, 1000 volte il soldi di ricapitalizzazione della Banca d'Italia, 1000 volte, la metà del pil americano che è di 14.000 miliardi di dollari. Quindi nessuno scandalo per ciò che sta avvenendo in Italia, solo che quando si è a quei tavoli in cambio di prestiti lo stato dovrebbe chiedere, quantomeno, in cambio la fine della stretta creditizia, lo ha fatto?

ID41376 - 08/02/2014 15:22:17 - (Dru) -

Io faccio in modo di ricapitalizzare le tue asfittiche finanze, tu in cambio dimostri di finanziare maggiormente le imprese.

ID41377 - 08/02/2014 15:29:06 - (Dru) - Partecipare dici???

ma .azzo, se sono 20 anni che non vediamo partecipare più l'opposizione, non è Aldo forse che tu hai confuso la democrazia con quello che per 20 anni hai visto ? ma ti rendi conto che oggi, dopo una giornata nessuno, né quotidiani né televisioni parla più dello "scandaloso e violentissimo" scontro tra Grasso e FI ? e allora, ci dobbiamo domandare, a che pro il casino combinato ad ARTE per quel fasullo scontro ? A cosa mirava davvero quella commedia all'italiana? Forse a distrarre come ha fatto il M5S con la questione Bank Italia? certo non nego che molto di quell'atto dei grillini fosse per risvegliare le coscienze, ma subito dopo qualcuno agisce per spegnerle.

ID41380 - 08/02/2014 19:41:55 - (Leretico) - Democrazia senza responsabilità

La Democrazia senza responsabilità è come la dittatura perché come in quest'ultima non c'è conseguenza per la corruzione. L'irresponsabilità infatti è il non dover rendere conto a nessuno per la conseguenza dei propri atti. Potremmo allora affermare che dove vige la corruzione c'è una Democrazia limitata. Come potremmo anche affermare che dove è incentivata la irresponsabilità è incentivata anche la corruzione. Bene, uno Stato che si dice democratico è fondato su un insieme di poteri che si autobilanciano, a partire dai ruoli in Parlamento tra maggioranza e opposizione. Quando l'opposizione non fa quello che deve, si incentiva l'irresonsabilità e quindi la corruzione. Inoltre bisogna che l'opposizione sappia stare alle regole, per non cadere nello stesso errore di chi vuole essere irresponsabile nella maggioranza. Se l'opposizione decide di non stare alle regole incentiva l'irresponsabilità e

ID41381 - 08/02/2014 19:42:46 - (Leretico) - continua

quindi la corruzione.

ID41383 - 08/02/2014 20:01:41 - (Leretico) - Ergo...

Se l'opposizione decide di non stare alle regole incentiva la dittatura, e in alcuni casi la vuola.

ID41389 - 08/02/2014 22:16:53 - (Dru) - Come ragionamento non funziona

Non funziona perchè parte da un presupposto sbagliato, che la corruzione dipenda dalla minoranza. Vediamo i termini in gioco. Chi ha il potere della decisione nella democrazia è la maggioranza, l'immediatezza o il posto in democrazia è la decisione in mano alla maggioranza. Poi dici che dove è incentivata la irresponsabilità è incentivata anche la corruzione, ma appunto la irresponsabilità incentivata in democrazia, ma in ogni cosa, è il potere che la incentiva, in democrazia è quindi ancora la maggioranza che incentiva o disincentiva la irresponsabilità e di conseguenza la corruzione dei costumi e delle cose tutte. Poi qui fai un salto doppio carpiato con avvitamento e dici che i poteri si autobilanciano e così anche in parlamento, ma ometti di dire, come qui ho anticipato io appunto, quale è il potere di una maggioranza

ID41390 - 08/02/2014 22:25:32 - (Dru) -

e quale quello dell'opposizione. L'opposizione in democrazia ha solo un potere,quello di opporsi, non certo quello di corrompere i costumi. Se in una democrazia la minoranza non sta alle regole significa che la democrazia non c'è, non funziona, e la minoranza è maggioranza, in quanto la democrazia non è un regime sdolcinato a tal punto che una minoranza non possa essere regolata, quando non è regolata significa che l'opposizione è diventata maggioranza. Insomma, voler buttare le responsabilità addosso alle minoranze è un gioco antico che il potere adopera volentieri per arginare la potenza.

ID41391 - 08/02/2014 22:34:31 - (Dru) - Ergo

Se l'opposizione decide di non stare alle regole significa che è maggioranza, perché chi decide in democrazia è appunto la maggioranza. Ricorda sempre Leretico che quando si discute delle cose, tutte le cose indistintamente, si discute appunto dell'opposizione fra esse.

ID41392 - 08/02/2014 23:13:49 - (Dru) - Vedo che insisti con i "se"

"Se la minoranza è la maggioranza" il concetto è contraddittorio.

ID41393 - 08/02/2014 23:24:06 - (Capitano) - Sento rumore di unghie sui vetri :)

Gentile Leretico, arrivare a concludere che una minoranza incentivi o voglia subire una dittatura è quantomeno un paradosso. E' come se gli ebrei o i gay avessero incentivato o voluto il nazismo.

ID41394 - 08/02/2014 23:28:27 - (Aldo Vaglia) -

Per non perdere di vista l'oggetto di cui parliamo cerchiamo di definirne i contorni: Il sostantivo Democrazia gli aggettivi sono: diretta, indiretta, partecipativa, deliberativa, rappresentativa, delegata, parlamentare. Dalla definizione del Vocabolario De Agostini per Democrazia intendiamo: quella forma di governo che assicura l'uguaglianza e la liberta' di tutti i cittadini i quali esercitano il potere direttamente (democrazia diretta) o per mezzo di loro rappresentanti eletti da loro stessi (democrazia indiretta o rappresentativa o parlamentare). Perche' si possa parlare di DEMOCRAZIA e' percio' necessario che TUTTI i cittadini esercitino il POTERE. Cosa significa questo concetto? Che anche i piu' deboli abbiano accesso alla decisione del potere. E' percio' un sistema che toglie potere alle ELITE per darlo al POPOLO. Poi vengono gli aggettivi che invece di rafforzare il sostntivo il piu' delle volte tendono a indebolirlo. Fino ad arrivare al punto che per combattersi tra di loro

ID41395 - 08/02/2014 23:39:40 - (Aldo Vaglia) -

indeboliscono a tal punto la democrazia, da dover ricorrere all'autoritarismo. Che e' l'altra faccia dell'anarchismo che l'ha prodotto. Le regole, non rispettate per libera scelta vengono imposte...E' certamente datato il sistema della democrazia rappresentativa e necessita di correttivi, la partecipazione e' uno degli elementi da accogliere e rafforzare, ma da sola ha molte piu' controindicazioni della prima e puo' essere applicata solo su piccola scala, pena escludere proprio chi non ha voce, soggetti primi del diritto democratico. La lotta per una piu' compiuta democrazia deve fare attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca.

ID41396 - 08/02/2014 23:51:23 - (Dru) -

Non nego che l'opposizione non abbia potere, se non lo avesse non sarebbe nulla. L'opposizione ha il potere, ha il potere di opporsi appunto, di opporsi alle decisioni della maggioranza. Come? Manifestando appunto il dissenso nei confronti di queste decisioni. Confondere poi la sovranità (l'esercizio del potere che il popolo sovrano esercita durante le votazioni politiche, ecc..), in democrazia rappresentativa come la nostra,con azione legislativa e decisione esecutiva, queste invece prerogativa appunto delle maggioranze rappresentate, è quantomeno pretestuoso. Quello che scrivi nelle ultime righe invece mi trova completamente d'accordo, ma vedi che se non presupponi la lotta, nel concetto " la lotta per una più compiuta democrazia deve fare attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca" trovi anche tu che manca la base, la lotta appunto.

ID41400 - 09/02/2014 00:16:05 - (Leretico) - Il paradosso non è contraddizione

Il paradosso è una verità che agli occhi dei più sembra non esserlo. Si distingue dalla contraddizione il cui contenuto è il nulla. Dunque affermare che il mio post sia paradossale non toglie nulla alla sua validità. Per quanto riguarda poi la pseudo-confutazione di Dru, si può affermare che è appunto non tale in quanto le mie premesse sono chiarissime e ben fondate. Leggendo meglio si noterebbe che mai ho affermato che la corruzione dipenda dalla minoranza ma che essa dipende dall'irresponsabilità. Secondariamente devo aggiungere che se chi fa opposizione non lo fa secondo le regole della democrazia allora incentiva sia l'irresponsabilità che la corruzione, perché la prima è presupposto della seconda. Se quindi si è per l'irresponsabilità si è anche per la dittatura che fa della irresponsabiltà il suo fondamento. Spero di aver chiarito. Ma so già che non c'è

ID41401 - 09/02/2014 00:17:54 - (Leretico) - Continua

più sordo di chi non vuol sentire.

ID41403 - 09/02/2014 00:26:36 - (Dru) - Non dico che è paradossale

Dico che ė sbagliato il ragionamento. ... Dici che la corruzione dipende dalla irresponsabilità e che l'opposizione che non fa quello che deve è irresponsabile ...ad consecutio, fai tu.

ID41404 - 09/02/2014 00:31:51 - (Dru) -

Allora se l'opposizione Non fa quello che deve vuol dir che non fa l'opposizione e allora o fa la maggioranza appunto in un sistema Democratico o viene liquidata dalla maggioranza che, detenendo il potere esecutivo, ha il potere di interdizione su chi infrange le regole.

ID41405 - 09/02/2014 00:36:15 - (Leretico) - Non esattamente

Perché non leggi? Dico che il non seguire le regole della democrazia significa incentivare l'irresponsabilità. E da qui il resto. La questione sulla paradossalità l'ha posta Capitano e a lui ho risposto. Evidentemente non hai letto neanche lui.

ID41406 - 09/02/2014 00:56:42 - (Dru) - Leretico

Vai alla tua riga nR 8 dell'ID 41380 "l'opposizione che non fa quello che deve è irresponsabile" e alla riga 6 dell'Id 41400 "la corruzione dipende dalla irresponsabilità". Questo è quello che hai scritto tu. Poi Capitano l'ho letto, ma appunto lui sbaglia a definire il tuo ragionamento un paradosso, no, il tuo ragionamento è sbagliato proprio nei fondamentali, non è un paradosso. Il non seguire le regole della democrazia non è irresponsabilità, altrimenti cadresti si in un paradosso, nel paradosso che si possa essere appunto capaci in una democrazia di farla franca contraddicendo le regole alla luce del sole , no , non seguire le regole alla luce del sole è illegale in democrazia, si va n prigione. Quindi se hai qualche notizia di violazione di regole denuncia il fatto, altrimenti fai demagogia e non democrazia.

ID41407 - 09/02/2014 02:10:39 - (Leretico) - Le regole della democrazia

Quando ho scritto che l'opposizione che "non fa quello che deve" intendo dire quell'opposizione che trasformisticamente non fa vera opposizione. Questo porta alla corruzione, perché incentivando l'irresponsabilità viene incentivato il comportamento corrotto che non teme la punizione perché atto senza responsabilità, quindi senza colpevolezza. In fondo è così facile: se si fanno certe azioni in Parlamento che sono contro le norme di comportamento di quella istituzione, si dà di fatto la propria adesione a chi è contro la Democrazia. Solo il rispetto delle regole democratiche può permettere il successivo rispetto delle istanze proposte. Se si forza la mano sulle regole e si insulta l'avversario e la sua dignità, non si può pretendere di essere tenuti in considerazione, né lamentarsi di essere considerati pro dittatura.

ID41411 - 09/02/2014 08:52:13 - (Dru) - Insisti con i se

Se mio nonno aveva le ruote era una carriola. Tra FI che in senato inveisce contro il presidente del senato perchè contro il parere del consiglio per il caso Berlusconi decide autonomamente di procedere in quanto parte lesa come parte civile e i grillini che occupano i banchi del governo per manifestare il proprio disappunto a procedure mai utilizzate prima proprio per votare un decreto su una materia delicatissima che erano anni che non passava e ora la fanno passare per decreto e con "ghigliottina", io preferisco come esempio di opposizione vera la seconda, de gustibus non est disputandum. Ma si tratta appunto ancora di gusto e non di illegalità. Se vuoi dire che l'opposizione che non fa opposizione è il primo caso allora ti seguo, se invece vuoi dire che è il secondo allora mi oppongo.

ID41412 - 09/02/2014 08:58:57 - (sonia.c) - grande leretico.

la deresponsabilizzazione delle nostre azioni..la esprimono nelle parole,nei concceti i colpevoli sugli innocenti .come quando insultano il ministro kienge! anche quelle rare volte che si scusano,riescono a fare questo meccanismo manipolatorio della loro coscienza (per inganar gli sciocchi) si "asolvono" con il :PERò LEI...ha fatto questo,ha fatto quel'altro! ed è pericolosissimo questo meccanismo che "giustifica"la mancanza di educazione,etica, decenza,verità,logica,nascondendosi dietro critiche corrette se, fossero esternate ,per un fine di verità e al momento o nel contesto giusto!invece sono esternate per mistificare il fine e legittimare l'indicibile.

ID41414 - 09/02/2014 09:21:49 - (Dru) - Per Sonia e il terrore dell'insulto.

I veri potenti, chi ha in mano il potere, sono educatissimi, quando lo capirai, ma credo dalla tua insistenza sul terrore per le parole che non lo capirai mai, sarà per te un illuminazione. Qualche parolaccia e insulto non fanno nulla a confronto del male che il potere commina educatamente. Hai notato la compostezza della Cancellieri durante il decreto svuota carceri costruito ad arte per i suoi amici? Impassibile senza neanche un cenno di ciglia, contro chi inveiva nei suoi riguardi e nei riguardi dei suoi amici grazie al decreto oggi liberi... Cara mia, non rimanere troppo affascinata da chi insulta continuamente anche senza proferir parola solo perché ha il mandato per farlo.Chi insulta il più delle volte ha un grande motivo alle spalle per farlo.

ID41419 - 09/02/2014 09:51:19 - (Dru) - Di Nicola Biondo

"Hai vissuto in un territorio invaso dall'immondizia, dai veleni sversati da imprenditori senza scrupoli e mafiosi, il fisco ti ha perseguitato, le banche ti hanno tartassato con tassi da usura, il parlamentare della tua zona o il tuo sindaco hanno stretto patti immondi ma non hanno fatto nulla per i servizi essenziali, per la sicurezza dei cittadini, per i loro diritti?Tranquillo, nessuno ti chiederà scusa o si sognerà mai di darti un indennizzo.Se però sei un politico, un mafioso, uno stupratore, un amministratore pubblico e stai in carcere per qualcuno di questi reati, allora è la tua occasione: puoi finalmente chiedere un indennizzo e sopratutto uno sconto di pena! Questa è l'ultima trovata del governo Letta e del Ministro Cancellieri.L'ennesimo decreto della vergogna è stato licenziato dal governo il 23 dicembre e battezzato in neolingua "svuotacarceri".

ID41420 - 09/02/2014 09:52:49 - (Dru) -

In realtà, è il solito indulto mascherato che riguarderà mafiosi, stupratori, assassini e compagnia bella. Basta – recita il decreto – che "abbiano dato prova di partecipare all'opera di rieducazione". Immaginiamo che partecipazione.Quindi, con l'obiettivo di "svuotare le carceri", il governo vara un principio che non ha eguali al mondo: "il rimedio compensativo". Come a dire, "Io, Stato italiano, ti ho fatto vivere in carceri fatiscenti, ho leso i tuoi diritti di detenuto, non ho fatto nulla per farti vivere decentemente? E allora ti libero prima!" Un mazzo di fiori per scusarsi non è ancora previsto, ma confidiamo nella sensibilità del governo. E non finisce qui: qualsiasi detenuto che presenti un esposto causerà l'immediata apertura di un procedimento che, viste le condizioni di quasi tutte le carceri, costringerebbe lo Stato a pagare un indennizzo. Quasi quasi farsi arrestare conviene.

ID41421 - 09/02/2014 09:54:00 - (Dru) -

Aumentando le liberazioni anticipate si produrrà effettivamente un indulto mascherato, liberando pericolosi criminali prima del tempo. Addirittura peggio dell'indulto, perché applicabile a tutti i reati e non suscettibile di revoca. Tutto ciò per tamponare le condanne dell'Europa per le condizioni delle carceri italiane. Ma soprattutto per mascherare le inefficienze del Piano carceri del Governo con 470 milioni di euro bloccati da 4 anni in una contabilità speciale (1500 posti di lavoro nel settore dell'edilizia in meno) e continuare a insabbiare i dati truccati e falsi già forniti dal Commissario straordinario per le carceri – nominato da Napolitano - e dalla Cancellieri al Parlamento.

ID41422 - 09/02/2014 09:55:00 - (Dru) -

Un piano carceri che ha a disposizione 500 milioni di euro e che in due anni ha inaugurato zero nuovi posti – come più volte denunciato dal M5S. I loro disastri li pagheremo noi. Sarà un'indulto mascherato per migliaia di pericolosi criminali e per la prima volta, questa liberazione anticipata "speciale" riguarderà i mafiosi. Ovviamente il governo non ci mette la faccia se qualcuno di questi "scarcerandi" commetterà un reato dopo l'uscita, perché tutto è scaricato sui giudici di sorveglianza: colpa loro se non liberano, colpa loro se liberano un futuro delinquente.Con la nuova formula infatti, a gioire saranno anche "i picciotti" arrestati a partire dal gennaio 2010: in 6 anni, fino al 2015 come prevede il decreto, accumuleranno uno sconto di ben 900 giorni, quasi due anni e mezzo! E uscirà prima anche Totò Cuffaro, con un ulteriore sconto di oltre un anno.

ID41423 - 09/02/2014 09:56:59 - (Dru) -

Il decreto permetterà anche una serie infinita di "favoritismi" ai soliti amici, il che non guasta mai. Lavoro esterno dei detenuti esentasse, di cui godranno quasi totalmente imprese vicine a Comunione e Liberazione; e poi i "braccialetti d'oro", quei prodigiosi arnesi tecnologici per impedire la fuga che ci sono costati finora un occhio della testa, tramite succosi appalti a quella Telecom che ha poi magicamente assunto il figlio della Cancellieri. Un appalto da 512 milioni di euro sottoscritto proprio dalla Cancellieri, quando occupava il Viminale, e annullato dal Tar secondo cui la convenzione con la Telecom restava efficace fino al 31 dicembre 2013. Capito? Il decreto del Ministro di Giustizia Cancellieri "salva" l'appalto deciso dal Ministro dell'Interno Cancellieri nel 2011.

ID41424 - 09/02/2014 09:58:51 - (Dru) - gli interessi privati

Perché con lo "svuota carceri" i braccialetti diventano adesso uno strumento necessario per i quali si chiede "una maggiore disponibilità". E, probabilmente, senza questo decreto dal primo gennaio 2014 Telecom avrebbe perso il contratto del "braccialetto d'oro". Ma almeno un'ingiustizia con questo decreto è stata sanata: per fottersene della giustizia non serve più il cellulare della Cancellieri, basta applicare il suo decreto."

ID41425 - 09/02/2014 10:16:04 - (Dru) - per "fottersene" della giustizia

Ecco il Biondo adopera questa parola forte, "fottersene", dopo almeno 3000 parole giustificate nel merito, parola che sicuramente sui giornali puliti,immacolati e inamidati da un potere compiacente e servile mai trovereste, ma trovereste rotoli e rotoli di minchiate attorno alla parola incriminata, la genesi del "fottersene", il dito e la Luna.

ID41427 - 09/02/2014 10:26:12 - (Aldo Vaglia) -

Lo sdoganamento dell'insulto non e' democrazia, e' dittatura dell'ignoranza. Questo linguaggio, che veniva un tempo definito da scaricatori di porto e veniva usato nei luoghi piu' infimi, assurge a modello imposto alle masse perche' fatto passare piu' vicino ad esse. (In barba ai Don Milani e ai Gramsci che le volevano elevare). E' l'avvento della televisione privata, che sostituisce l'insegnamento della scuola, l'artefice di questo fenomeno che abbassera' tutti i valori di eccellenza del nostro paese per renderlo, non piu' il modello della cultura europea, ma un paese mediterraneo e terra da colonizzare. Questo e' il peggior lascito del Berlusconismo. E questa e' una delle rovine del nostro paese: l'inconsapevolezza di quanto e' accaduto e percio' l'irresponsabilita' delle scelte. Il linguaggio esprime i sentimenti e quello violento non puo' che esprimere sentimenti volgari e autoritari.

ID41428 - 09/02/2014 10:34:15 - (Dru) - Caro Aldo

le parole sono innocenti o nuocciono a seconda dell'importanza o della violenza che gli viene riferita. L'importanza e la violenza è definita alle parole dal potere.Il potere nel mondo oggi è dei media e della tecnica non certo di Dio. Quando combatti Dio ricorda che vi sono effetti collaterali, quali la libertà del linguaggio appunto.

ID41429 - 09/02/2014 10:41:05 - (Dru) - i quotidiani e i loro finti perbenisti...

...quando si mostrano indignati per il linguaggio "libero", danno un colpo al cerchio e un colpo alla botte, sono perlomeno contraddittori, quando su quei fogli immacolati si prodigano per battaglie contro Dio e per la libertà o relativismo. La Libertà appunto è Libertà in filosofia(e quindi in tutto),non è la loro libertà. (maiuscole e minuscole per indicare l'universale e il particolare)

ID41430 - 09/02/2014 10:47:33 - (Aldo Vaglia) -

Caro Dru il dramma e' che nessuno si indigna per il linguaggio e tutti consapevolmente o inconsapevolmente ne sfruttano l'appeal che ha sul pubblico ignorante. Cosi' televisione pubblica e giornali di una certa levatura intellettuale si sono adeguati al basso.

ID41431 - 09/02/2014 10:49:25 - (Dru) - caro Aldo

contro la libertà c'è solo Dio nel mondo.

ID41432 - 09/02/2014 10:50:58 - (Dru) - mentre

contro la Libertà c'è solo la Verità.

ID41433 - 09/02/2014 10:52:06 - (Dru) - a proposito...

...di Opposizione.

ID41434 - 09/02/2014 11:15:55 - (Dru) - a Leretico

Aspetto ancora del suo scritto dove io accenno e giustifico l'immoralità più potente della moralità, lasciando a lui di definirmi cosa significhi immoralità e cosa significhi moralità e suggerendogli tale linea: morale o costumi sono ciò che è più vicino alle consuetudini e alle norme che regolano una comunità fin tanto che questi consuetudini e queste norme "durano", immorale è ciò che è più lontano alle consuetudini e alle norme che regolano una comunità fin tanto che queste consuetudini e queste norme non le si avvicinano.

ID41435 - 09/02/2014 11:32:12 - (Aldo Vaglia) -

Caro Dru, il destino dell'uomo non e' l'ignoranza, necessit invece di chi sfrutta e chi comanda.

ID41436 - 09/02/2014 11:39:02 - (Capitano) - Vede gentile Leretico, io non credo di avere sempre la ragione in tasca.

Così come quando qualcuno (secondo me) ha ragione sono sempre pronto ad ammeterlo. Qui, cercando di difendere l'indifendibile ti giochi ai miei occhi anche parte della tua "reputazione digitale". Io ti ho sempre apprezzata per la tua obbiettività e meticolosità con la quale porta le sue argomentazioni. Stavolta però non è così. Ti rendi conto quando dici "se si fanno certe azioni in Parlamento che sono contro le norme di comportamento di quella istituzione, si dà di fatto la propria adesione a chi è contro la Democrazia. Solo il rispetto delle regole democratiche può permettere il successivo rispetto delle istanze proposte." che ti contraddici? che la ghigliottina l'ha subita il M5s? o vogliomo continuare con i ragionamenti "reductio ad absurdum"? Tralasciamo sul fatto che se il tuo paradosso è valido allora è valida anche la mia affermazione sul nazismo e che in quel caso mi meraviglio di Sonia.

ID41437 - 09/02/2014 12:06:48 - (Dru) - Caro Aldo

Hai detto giusto, di solito non è propriamente così, di solito ti compiaci di essere contraddittorio, ma nella tua ultima frase hai detto la Verità.

ID41438 - 09/02/2014 12:11:33 - (Aldo Vaglia) -

Vorrei anche dirti caro Dru che il giochetto di introdurre concetti fuorvianti, per sostenere sofismi, e' vecchio come la filosofia, ma era gia' scoperto dagli antichi greci e non sconvolge nemmeno noi non filosofi di oggi. Verita' e liberta' sono concetti importanti, di cui e' necessario approfondirne il significato, ma non ne' e' stata negata da nessuno la validita'. E' percio' pretestuoso farne ricorso. L'argomento riguarda la Democrazia la conoscenza o meno del suo significato e la responsabilita' del decidere.

ID41439 - 09/02/2014 12:14:18 - (Dru) - Caro Capitano

Il paradosso è, proprio del concetto proposto, una reductio ad absurdum che mostra nel concetto per quanto absurdum, nell'analisi di questo concetto, quanto l'assurdo non conduca a contraddizione, non è il caso di Leretico.Leretico sbaglia semplicemente, appunto è nell'analisi stessa del concetto proposto contraddittorio, poiché se fosse per quanto absurdum non contraddittorio, allora avrebbe ragione da vendere, allora la sua posizione sarebbe inattaccabile, un poco come quella che Leretico cercò di attaccare del mio ultimo articolo, peraltro non riusciendovi.

ID41440 - 09/02/2014 12:15:40 - (Aldo Vaglia) -

Meglio la parola 'deliberare' che 'decidere' che ho usato. Anche se possono considerarsi sinonimi.

ID41441 - 09/02/2014 12:19:20 - (Dru) - Caro Aldo

Non si può certo dire su queste pagine, quantomeno, che io non abbia approfondito i termini in gioco qui di Verità e di Libertà, con dedizione e con filosofia.Ho inserito proprio ciò che definisco qui da anni ormai, e vedo che un poco la corrente da me prodotta ha dato anche i suoi frutti. Non confonderei la mia dedizione alla Verità con giochetti e trabocchetti, altrimenti la definirei per quello che è, potenza del pensiero.

ID41442 - 09/02/2014 12:29:38 - (Dru) - Ma a parte le dispute sulla natura di chi scrive trascurando invece cosa si scrive

mi piacerebbe che tu mi significassi cosa dico proprio nel seno delle categorie dell'occidente di Potere, di Potenza, di Libertà, di Verità e conseguentemente di Democrazia e di Politica, Etica, Morale. Perché solo partendo dal loro significato radicale e dai fondamenti che lo determinano allora possiamo parlare di potenza del pensiero e sua determinazione su tutte le cose del mondo.

ID41443 - 09/02/2014 12:37:39 - (Dru) - La Libertà appunto

la definisce della necessità la sua non-necessità, della vita la morte, della giovinezza la vecchiaia, ecc... che degli opposti è la sintesi e dell'identità è la differenza, liberi fino al punto di essere liberi di contraddirsi, la libertà massima.

ID41444 - 09/02/2014 12:40:11 - (Dru) - La Necessità

mostra della Libertà la sua necessità. E' la Libertà la negazione della Verità tale che è autonegazione. Per essere davvero liberi è necessario essere sempre e comunque nella Verità.

ID41445 - 09/02/2014 12:41:25 - (Dru) - L'Opposizione della Libertà e della Necessità

E' ciò senza cui non ci sarebbe nulla. Nichilismo appunto.

ID41446 - 09/02/2014 12:43:13 - (Dru) - perché Nichilismo

Ma semplicemente perché la posizione della Libertà imploderebbe nella posizione della Necessità, tale che, mancando l'Opposizione di ogni essere dal suo altro, mancherebbe appunto la Verità, "come stanno le cose".

ID41447 - 09/02/2014 12:44:11 - (Dru) - attenzione L'Opposizione per antonomasia

quindi anche l'opposizione di cui stiamo parlando nella Democrazia.

ID41448 - 09/02/2014 13:43:29 - (Dru) - Il decidere o il de-liberare ( che mostra della Libertà tutta la sua volontà)

È sempre ciò che la volontà vuole e l'ottenuto dalla volontà è sempre radicalmente diverso da ciò che in realtà si ottiene. Si che la massima responsabilità del de-liberare è l'omicidio che l'atto compie nei confronti di ciò che realmente ottiene e ciò che realmente ottiene colui che delibera è una perenne insoddisfazione.

ID41449 - 09/02/2014 13:51:13 - (Dru) - L'insoddisfazione

...,prodotto della forma deliberativa del mortale che decide sulla Verità per dominarla è il risultato proprio di ciò che si mostra quando chi decide appunto non è mai soddisfatto dell'ottenuto come prodotto della sua decisione.

ID41450 - 09/02/2014 13:53:55 - (Dru) - Non si è mai soddisfatti

Proprio perché la volontà come Libertà dell'ente di oscillare o divenire altro da sé vuole l'impossibile morte della Verità dell'ente che non può diventare altro da sé.

ID41452 - 09/02/2014 14:14:52 - (sonia.c) - caro dru. so benissimo che si possono dire le cose più turpi..

con "alate" parole. c'è un termine coniato,mi sembra , da pablo neruda a proposito dell'aplomb inglese:la soave durezza! due parole che dicono tutto. ma quello che dico io è,il parlare a suocera perchè nuora intenda! il parlare a gente che di sofismi non capisce una cippa ma,capisce il linguaggio che arriva alla loro altezza:la pancia. e sopratuttio "anela" alla sua legitimizzazione! dato che quei rompicoglioni degli eruditi, gli dicono che è sbagliato.

ID41453 - 09/02/2014 14:23:44 - (sonia.c) - è la deresponsabilizzazione delle parole.

le pronunciano "pure" cercando di nascondere il loro vero significato.non è un operazione difficile con genet che "non si accorge" che non "trova" che non..vede ,sente.guarda,riflette.che ha le chiavi per aprire la porta della riflessione. più che altro .che non le vogliono usare(e i motivi sono complessi) perchè le chiavi,ce le abbiamo in dotazione tutti! solo che molti le guardano chiedendosi:che roba hè?

ID41455 - 09/02/2014 14:35:17 - (Dru) - Sonia

per chi vuole la Libertà e non la vuole o la vuole per sé ma non per gli altri non c'è ragione che possa giustificarli che non sia la ragione della contraddizione.

ID41456 - 09/02/2014 14:39:45 - (Dru) - Tu Sonia

Non ti rendi conto della dittatura delle tue parole, tu, come chiunque voglia insegnare a vivere coloro che vivono, quando insegnano la Dittatura sono coerenti, quando insegnano la Libertà, beh o insegnano che essa è per necessità errore o sono contraddittori, perché la Libertà non può indicarla nessuno e niente che se lo facesse non sarebbe Libera.

ID41457 - 09/02/2014 14:52:42 - (Dru) -

io dico: ecco, quella è la Libertà. in questo concetto L'io dico che indica la Libertà è necessità è vincolo tra l'io e quella Libertà che non è più libera se la libertà è l'assoluto o sciolto da tutto ciò che la può vincolare. tutto ciò che la può vincolare è sempre una forma della necessità. Allora la Libertà detta (indicata, osservata, diagnosticata, insegnata)è sempre contraddizione anche per chi la contraddizione non la vede.

ID41459 - 09/02/2014 14:53:35 - (Dru) - La Libertà

non esiste.

ID41462 - 09/02/2014 15:32:31 - (sonia.c) - scusa capitano .cosa ti stupisce nel mio comportamento?

che non difendo a spada tratta il 5 stelle? ma lo difendo benissimo.mostrandogli l'errore. ma spiegati pure diretto. non mi offendo.

ID41464 - 09/02/2014 16:19:52 - (Aldo Vaglia) - Caro Dru

E poi sarei io il conservatore? Tu che non riesci ad uscire dal circolo mentale, che ti tiene legato, come un cane alla catena, a parole non tue e che per sostenere una tesi sulla democrazia ad esse t'impicchi, saresti invece il rivoluzinario?

ID41467 - 09/02/2014 17:29:09 - (Dru) - caro Aldo

l'insulto è l'arma degli stolti.Le parole non son mie e non sono tue, anche questo considerarle tali è nichilismo.

ID41468 - 09/02/2014 17:59:58 - (Dru) - È che io ho parole

e tu? Rimani sul piano delle parole e cerca di confutare quelle se riesci, altrimenti dimostri solo di invidiare le mie.Con simpatia.

ID41473 - 09/02/2014 18:52:18 - (Capitano) - Ma niente cara Sonia. Solo che

ti ho visto sempre come la paladina a difesa delle ingiustizie, contro la violenza, ammonitrice di comoportamenti più o meno intransigenti o razzisti. Difesa che spesso porti avanti in modo accanito e, lasciamelo dire, a volte troppo accanito. In questa occasione però Sonia non è la solita Sonia. Dove qui per me l'ingiustizia e la violenza subita è lapalissiana e la sua difesa comporta entrare in un campo minato fatto di scomodi paragoni, non ti ergi :D Ma forse la violenza subita dal M5s l'ho vista solo io. Forse per te non è così. Quindi passiamo avanti.. C'è da rifare l'Italia e gli italiani :)

ID41474 - 09/02/2014 18:52:35 - (Aldo Vaglia) -

Ognuno e' libero di considerare insulto tutto cio' che urta la propria sensibilita' e si scontra con la propria opinione; e' una forma di liberta': Che non ha nulla a che vedere con la democrazia. Con antipatia.

ID41475 - 09/02/2014 18:55:26 - (Dru) - Io comunque stando alle parole

Non ho mai detto di considerarmi rivoluzionario, ma al contrario di essere conservatore, quindi anche nella tua ultima sei contraddittorio, quello che vuoi tu è trasformare le parole dette in altre. Sempre con simpatia.

ID41478 - 09/02/2014 19:35:42 - (Aldo Vaglia) - Per Dru

Sei stato tu a darmi del conservatore, significa che, almeno in quel momento, ti sentivi rivoluzionario. Sicuramente saro' io che ho capito male. Ciao

ID41479 - 09/02/2014 19:59:52 - (Dru) - La mia posta era una questione che potevi risolvere dialetticamente

"Se la tua paura deriva dal fatto che filosoficamente il Mondo peggiora sempre e ad ogni rinnovamento continuamente, basta che ti denunci perché questa è la natura del "conservatore". frase che ho scritto nell'ultimo post di Leretico. Importante, quando scrivo di cose o concetti, è che non parlo che di cose e concetti e non di altro, quindi se pongo che un tuo concetto è conservatore, questo non significa allora che io sia rivoluzionario , ma neanche ridurrei poi la dimensione di un uomo a quel concetto, cioè io non scrivo per smentirti o per negarti o per annientarti, semplicemente scrivo di concetti e i tuoi paiono concetti di un conservatore, ma un Conservatore per me, se devo dare un giudizio di gusto, altro dall'essere deprecabile è una condizione necessaria nella politica,una sua componente come quella rivoluzionaria che compone ogni quadro politico.

ID41480 - 09/02/2014 21:36:29 - (sonia.c) - cavolo se sono accanita..

lo sò,lo sò..mio mio marito è un santo..ma ci sono cose su cui credo non si possa mediare .mai.abbassare la guardia,far entrare il lupo nel pollaio. io parto dall'indignazione( l'abbè pierre,parlava di santa indignazione!) indignarsi fa bene.ci tiene attenti e motivati.ci ricorda che,bisogna essere parziali su certe questioni etiche che non dovrebbero essere messe in discusione. e nessuno è veramente imparziale.il 5stelle lo dimostra.tu sei di destra e,si sente! non è certo un male ma,tu porti la tua formazione dentro il movimento.se non senti quello che sento io ,non è perchè siamo giustamente diversi ma,perchè ,la tua formazione è diversa.e politicamente,conta. non so se mi sono spiegata..

ID41481 - 09/02/2014 21:39:21 - (sonia.c) - rispondevo

ha capitano.

ID41486 - 10/02/2014 00:51:29 - (Aldo Vaglia) - Troppi interessi giocano a sfavore della democrazia

Cominciamo dalle forze in campo: Fascisti, Lega, Forza Italia, una parte di ex democristiani a destra; Un ex partito comunista con frange di estremismo, una parte di democristiani a sinistra; Socialisti e Grillini senza collocazione. Dal fascismo in poi una destra democratica di massa non c'e' mai stata in Italia. I Comunisti e la democrazia Cristiana hanno sempre avuto un'idea egemone del potere poco conciliante con la democrazia. Tra partiti vecchi e nuovi non se ne vede uno che abbia gli anticorpi per affrancarci da tentativi demagogici, populisti, autoritari. Gli stessi media, oggi piu'attori di propaganda che di educazione, affrontano il tema in modo partigiano. Da questo si capisce che di democrazia se ne parla per questioni demagogiche, ma un vero interesse a difenderla non c'e' in alcuna forza politica. Solo qualche vecchio intellettuale ed alcuni uomini di buona volonta' si accorgono del vuoto politico culturale, ma contano poco in termini di visibilita' e potere.

ID41489 - 10/02/2014 01:11:20 - (Aldo Vaglia) -

Agli italiani la democrazia non piace. Vent'anni di fascismo interrotto dalla guerra ha lasciato rimpianti in nostalgici che ancora ne esaltano le gesta. Il berlusconismo s'e' sempre dimostrato allergico, il suo primo motto nell'andare al potere: non faremo prigionieri, e' sintomatico quale sistema si volesse privilegiare. La sinistra anch'essa andata due volte al governo ha dimostrato poca fiducia nella democrazia preferendo inciuci e giochetti di potere. Oggi c'e' il movimento 5Stelle che dice di volersene occupare, ma le azioni che compie vanno in senso inverso. A cominciare dal proprio interno. Un sistema democratico cosi' come e' inteso e' solo in grado di garantire la partecipazione attiva di iscritti ad un blog, quindi a una elite, capace di usare lo strumento, escludendo in partenza quelli che la democrazia vuole proteggere: gli ultimi, non solo per denaro, ma per cultura, per malattia, per vecchiaia.

ID41491 - 10/02/2014 08:59:47 - (sonia.c) - grandissimo Aldo!

la velocità del web ,accelera l'incultura e il fanatismo.toglierli entrambi ,invece,è da sempre faccenda molto lunga.la cura più estrema è sempre la guerra.ma quella uccide tutti i malati e non ne guarisce nessuno.capitano caro.leggi gli articoli sui gay in russia e poi fammi sapere cosa hai capito. dove stà il vero pericolo.quello che è esposto il 5stelle.se non "vedi" ,se pensi che riguardi solo quel continenete là,confermi quanto siano pericolose le nostalgie di molti "a loro insaputa" ,incoscie ,e anche "conscie". quelle che pungolano il desiderio insconscio di tutti:avere potere.

ID41492 - 10/02/2014 09:12:09 - (sonia.c) - io non voglio svegliarmi la mattina..

e non riconoscere più il movimento a cui aderisco perchè, nella notte ,vi hanno aderito migliaia che la pensano al contrario di mè. delle basi ci devono essere.e mi dirai:e te ne accorgi adesso? no. erano i miei dubbi anche prima1 ma come molti,non credevo che ottenesse tanto il 5s e avevo paura che venisse a mancare un cambiamento importante. vedi come le paure ci fregano quando mettono a tacere il buonsenso ,l'istinto e la ragione?non gli perdonerò mai a questa sinistra bufala di averci ridotti cosi.ma ne deve rinascere un'altra. assolutamente. il pericolo è che intanto il buco mancante venga riempito da chi,una sinistra di vera libertà,ce ha impedirà per un bel pò..

ID41493 - 10/02/2014 09:31:42 - (sonia.c) - ps per capitano..ma anche no..per tutti.

in questi tempi di web in cui la gente ha fretta e non legge,per fortuna escono dei "condensati" che non sono "bigini" ma il succo " il concentarto di grandi maestri! Oriana Fallaci:il mio cuore è più stanco della mia voce. e l'ho letto tutto! ma sopratutto..lo rileggerò..(per aworness)

ID41501 - 10/02/2014 10:34:18 - (Aldo Vaglia) - Correggo errore che ho trovato nel rileggere

Ho scritto una data per indicare un mio articolo antica. Sono, purtroppo, solo vecchio non ancora antico. L'anno e' il 2013 e non il 1913. ID 41362

ID41505 - 10/02/2014 11:03:12 - (Aldo Vaglia) - Per Sonia, Grazie per il complimento

Alla domanda se e' possibile una democrazia senza assunzione di responsabilita', o non si e' risposto o si e' girata la frittata. Come vedi anche tra di noi l'assunzione di responsabilita' e' molto difficile. Si capisce come a livelli piu' alti se ne possa fare a meno. Senza assunzione di responsabilita' la democrazia rappresentativa non puo' esistere. Dovremmo percio' concludere che l'unica possibile e' quella partecipata? A questo punto si pone pero' il problema: chi partecipa? Solo la popolazione attiva? E chi rappresenta la popolazione passiva? E solo la popolazione attiva puo' decidere per tutti? (Ricordiamoci quel tutti fondamento della democrazia). Se e' solo la popolazione attiva che puo' decidere per tutti ricadiamo nell'errore dei "maiali" di Orwell. Sostituire un'elite con un'altra porta vantaggi solo a quell'elite. Con la democrazia partecipativa o deliberativa si possono risolvere problemi locali dove il responso semplice Si' o No e' molto evidente.

ID41506 - 10/02/2014 11:11:54 - (Aldo Vaglia) -

Sostituire il suffragio universale con un'altra forma di partecipazione diventa molto piu' complicato che tentare di rafforzare la democrazia rappresentativa con forme di partecipazione e luoghi di discussione dove si giunge a deliberazione. Usare da grimaldello le due forme di democrazia partecipata, non per rafforzare quella rappresentativa, ma per distruggerla, equivale a gettare il bambino con l'acqua sporca.

ID41508 - 10/02/2014 12:03:12 - (Dru) - Non lamentarti poi di essere definito Conservatore

Ma quello che mi interessa di mostrare a chi segue è la tua superficialità di ragionamento. Parli di "responsabilità" ma sai quello che dici ? nel nostro tempo, nel tempo moderno cosa significa essere responsabili ? Se non si sa rispondere a questo allora tutto ciò che hai scritto che valore ha ? Non è questo il sofismo ? CIò che vorrei da te ALdo non è una presa di posizione personale ma argomentativa. Sempre con simpatia.

ID41509 - 10/02/2014 12:48:12 - (Aldo Vaglia) - Caro Dru

O scendi dal piedestallo d'argilla che ti sei costruito e ritorni a parlare come noi poveri mortali, o le tue reprimende sono solo ridicole insulsaggini. Anche sull'invidia c'e' da scompisciarsi dalle risate e solo per etrema simpatia non si passa oltre. I maschietti, a suo tempo, sconcertati dal femminismo, pensavano di risolvere il problema con l'invidia del pene. Sono arrivati i berluschini con l'invidia dei soldi, adesso arrivi tu con l'invidia delle parole? Ma siamo destinati a cadere sempre piu' in basso?

ID41511 - 10/02/2014 13:16:45 - (Dru) - Caro Aldo son questi i tuoi argomenti non ad hominem ?

Nella filosofia di Aristotele il concetto di responsabilità implica quello di libertà e libero arbitrio, nel senso che ciascuno può essere ritenuto responsabile del suo operato se questo è avvenuto in base ad una libera scelta e non per condizionamenti necessitanti dovuti a leggi fisiche, psichiche o socioeconomiche. In quest'ultimo caso infatti, la teoria del determinismo esclude la responsabilità personale o la attenua attribuendola non del tutto al singolo ma, ad esempio, alla collettività sociale.Aristotele si era già posto il problema della volontarietà o meno dell'azione dannosa quando aveva sostenuto che se la causa dell'agire è in noi ne siamo responsabili, il contrario se la causa è fuori di noi, intendendo che un soggetto è responsabile nel momento in cui la causa dell'atto è interna al soggetto, cioè se il soggetto non è costretto ad agire da qualcuno o qualcosa di esterno;

ID41512 - 10/02/2014 13:19:51 - (Dru) - lascio agio di rispondere prima di continuare nel processo della responsabilità e suo significato

a te Aldo.

ID41513 - 10/02/2014 13:25:45 - (Dru) - anzi per procedere più spediti sull'argomento trattato alcuni suggerimenti d'indirizzo

Libero arbitrio o Libertà che ho discusso sopra significa libero da qualsiasi condizionamento, è possibile tutto ciò. Se si crede di si, allora si è Aristotelici, ma cosa significa essere aristotelici? quale l'ontologia ? perché liberi? liberi da cosa? o liberi cosa? . Ma allora bisogna che mi si giustifichi appunto cosa significhi Libero e Libero Arbitrio.

ID41515 - 10/02/2014 14:11:24 - (Aldo Vaglia) -

I miei argomenti sono gia' sviluppati nell'articolo e nei commenti, se ti sono sfuggiti non imputarne a me la responsabilita'. Se vuoi discutere della democrazia di Pericle o di cosa ne pensa Aristotele, e' tuo "libero arbitrio" proporla; esula pero' dal tema e solo indirettamente puo' avere attinenza. La democrazia rappresentativa del suffragio universale e' un'altra cosa.

ID41516 - 10/02/2014 14:32:22 - (Dru) - "Alla domanda se è possibile una democrazia senza assunzione di responsabilità, o non si è risposto o si è voltata la frittata"

capisco e mi adeguo a quel mondo alto che mi indichi. forse tu capisci quando dico che é dove mancano le parole che manca l'argomento, perché un intellettuale, se vuole essere tale non può prescindere dai fondamentali, altrimenti le poche parole che può dire sono sempre esposte al ridicolo.Allora rispondo che si, chi pretenda di discutere con termini che non conosce quando parla di "democrazia" e parla di "responsabilità", il meglio che gli può capitare è di non rispondere o di voltare la frittata.

ID41517 - 10/02/2014 14:44:54 - (Dru) - Vedi Aldo se ci fosse qualcuno davvero capace di analizzare il testo sopra..

..e come si svolge, ogni qualvolta cerco di approfondire si volta appunto la frittata, poiché di responsabilità ad uso ed abuso sei tu che ne parli e proprio in relazione a chi non voglia rispondere o voltare frittate, poi scivoli sulla democrazia rappresentativa, ma se dovessi approfondire questo, ti fermi o saltiamo ad altre parole? perché capisci Aldo che per poche parole che si possano davvero conoscere nel loro profondo, le combinazioni tra esse, e la superficie in cui galleggiano, è quasi infinita, quasi da far credere nella libertà del loro uso ed abuso..

ID41518 - 10/02/2014 15:06:38 - (Aldo Vaglia) -

Hai espresso concetti da guida telefonica, si scorge qua e la' qualche tentativo piu' velato di proseguire nella reprimenda e nell'insulto, nulla di piu'. Il tema e' rimasto inevaso. Forse col tempo si uscira' dai preamboli per prendersi la responsabilita' delle proprie convinzioni. Guarda che chi ha rivoltato la frittata non sei tu! Tu sei solo fuggito e non hai dato la risposta.

ID41519 - 10/02/2014 15:13:08 - (Dru) - ancora ad hominem

quando cominci ad argomentare ? dai che non è difficile, cosa significa "responsabilità" e cosa possiamo quindi sviluppare di ciò che hai scritto "democrazia senza assunzione di responsabilità". Non Sulla guida telefonica e neanche sullo Zingarelli però. ;-)

ID41520 - 10/02/2014 15:21:53 - (Aldo Vaglia) -

E' a te che spetta argomentare, io ti posso solo rispondere, l'articolo l'ho gia' scritto. Nel merito pero', non sul sesso degli angeli.

ID41521 - 10/02/2014 15:22:46 - (Dru) - non è Aldo che

... se ti insulti mi offendi. Capisco che per te lo strumento, ad esempio lo Zingarelli, è più importante della testa che lo legge, si che è palese la rabbia che ti monta nel cercare di negare quanto i miei di strumenti, che non sono appunto guide telefoniche, possano indicare della via delle parole dette al vento. Ma, benché non basti avere un officina in garage per saper riparare un auto, mi rendo conto che la mia officina possa offendere la sensibilità di chi pensa che prima viene l'officina e poi la coscienza. Altrimenti se non volevi essere offensivo dimmi quale delle mie frasi è della guida telefonica e vediamo di argomentarne le ragioni. Se non fossi in grado di farlo tu avresti ragioni da vendere, altrimenti ti offendi solamente e questo non è edificante per te.

ID41523 - 10/02/2014 15:36:45 - (Dru) - Quale merito tra i diversi disegnati ?

Può darsi che sia lento di comprendonio... Qualcuno me lo indica nuovamente che ne discutiamo?

ID41524 - 10/02/2014 15:47:57 - (Aldo Vaglia) -

" ti mancano le parole e gli argomenti...i fondamentali...pretendi di discutere con termini che non conosci, quando parli di democrazia... usi ed abusi della liberta' di parole"... Questi sono i concetti espressi nel commento giudicato benevolmente da guida telefonica, ce ne sono anche altri, ma li tralascio. Se hai l'irresponsabilita' di cosa scrivi puoi sempre dire che interpreto male, comunque non preoccuparti, non mi offendo. So! Da che pulpito viene la predica.

ID41525 - 10/02/2014 16:23:41 - (Dru) - mi indichi per piacere dove ho scritto le parole che hai messo tra "" ?

magari L'ID ? anche solo questo, che è altro argomento, mi interessa, perché il più delle volte è come si scrive che importa rispetto a cosa si scriva, dimmi, dove ho scritto quelle parole ? io come le hai scritte tu non le ho trovate con i potentissimi mezzi che ci dà Internet.Se ti riferisci all'ID41516 dove di tutte le parole da te scritte solo discutere compare, ma Aldo in quell'ID io non argomento ad Hominem, nemmeno in quello, ma argomento eccome, dico che (ipotesi) quando mancano le parole che indicano l'argomento, e le parole che indicano l'argomento sono quelle che riflettono della mentalità l'apparire, il loro mancare mostra lo scomparire, allora chi accusa di voltare le frittate e di non rispondere è il primo a soffrire di quell'accusa. Tre allora sono le vie, cercare di confutare quanto dico, annuire a quanto dico sul termine "responsabilità" o argomentare ad Hominem.

ID41526 - 10/02/2014 16:24:43 - (Dru) - però

Se anche lì avessi diciamo quasi argomentato ad Hominem come fai tu in quasi tutti gli ID, capiscimi che anche io sono uomo.

ID41527 - 10/02/2014 16:34:43 - (Dru) - comunque ti do solo lo spazio di due interventi

altrimenti superi i contatti del mio ultimo articolo :-(

ID41528 - 10/02/2014 16:37:07 - (Aldo Vaglia) - Mi ha confuso quel vedi Aldo e poi non e' Aldo che...

Ah! scusa! Dovevo capire che parlavi davvero a suocera e non perche' nuora capisse. Va Be! lasciamo che si offenda la suocera allora.

ID41529 - 10/02/2014 16:42:27 - (Leretico) - Responsabilità

Non capisco quale sia il piacere di contestare a priori una discorso che sembra veramente chiarissimo. Sappiamo tutti che le parole hanno sovrapposizioni di significato e ambiguità. Queste caratteristiche permettono la poesia ma anche le scemenze. Da tempo immemore mi sono affiancato a chi ha lanciato il disperato urlo che afferma che "le parole sono importanti", ma ad esso mi sento oggi di rinforzare dicendo che non serve a nessuno l'accumulazione di parole sperando che per miracolo si costituiscano casualmente in un significato interessante e profondo. Serve invece a fare confusione. Il polverone di improbabili sillabe alzate davanti al concetto di responsabilità è un tentativo di non ammettere che dal comprendere suo senso si è ancora lontani. Eppure nei post di Aldo è così chiaro: responsabilità è di chi non scappa davanti ai problemi. È di chi dà "responsa", risposte. Chi, essendone richiesto, sfugge, è

ID41530 - 10/02/2014 16:46:06 - (Leretico) - continua

un irresponsabile. Per estensione, colui che si è reso garante di rispondere riguardo a qualche comportamento o atto da compiere, qualche impegno da mantenere, se non lo facesse sarebbe un irresponsabile. Se poi vogliamo risalire ad Anassimandro a a nulla che ritorna nel nulla, padroni, ma oggi non ce la faccio proprio.

ID41531 - 10/02/2014 16:50:20 - (Dru) - Bene caro Leretico

adesso fuori i nomi e i cognomi di chi è scappato dai problemi, dato che sei così chiaro. Ma ho a che fare con bambini dell'asilo ?

ID41532 - 10/02/2014 16:56:48 - (Dru) - Ad esempio

Anche se capisco che adesso sarai in imbarazzo, e allora ti aiuto, quali responsabilità avrebbe mantenuto Napolitano ? Anche Riina è responsabile se per responsabile diciamo di chi non sfugge e non scappa dai problemi. Se Napolitano non sfugge agli obblighi che ha nei confronti dell'europa ma sfugge a quelli che ha nei confronti dei cittadini italiani (la mia è un'ipotesi non suffragata dai fatti, si fa per dire), è un uomo responsabile? nei confronti di chi e allora nei confronti degli altri che sono in conflitto con il chi è responsabile o sfugge alle responsabilità che si era assunto ? Monti è un'azione responsabile? magari per te si, ma per il 70% ( anzi 90%) degli italiani no e le maggioranze indicano le responsabilità, non Leretico e Aldo, nelle democrazie, non lo avete detto voi che chi decide in democrazia è la maggioranza ? o adesso che conviene è la MINORANZA ?

ID41533 - 10/02/2014 16:58:09 - (Dru) - ANZI UNO ?

Re Giorgio ?

ID41534 - 10/02/2014 16:59:42 - (Dru) - Allora vi ho detto fin dall'inizio

che di responsabilità se ne è prese anche troppe in democrazia e spero che se vince lui quella lo premi, ma se perde, come sta facendo, un calcio nel culo, anche un poco forte, se lo merita anche lui.

ID41535 - 10/02/2014 17:01:24 - (Dru) - comunque

un segno evidente di codardia lo ha dato dicendo che lui con Monti e Letta non centra nulla. Che, c'entro io per caso ?

ID41536 - 10/02/2014 17:01:49 - (Aldo Vaglia) - per Dru

Hai presente cosa sono i boomerang? Sono quelli che lanci tu, e che poi non hai l'avvertenza di abbassarti quando tornano indietro. Nuovamente devi ricorrere all'insulto per pretendere di aver ragione.

ID41537 - 10/02/2014 17:05:32 - (Leretico) - All'asilo

All'asilo ci stavo proprio bene. È lì che ho cominciato ad usare le espressioni logiche condizionali "se -> allora". Non so quindi cosa farci se esse sono il mezzo migliore per i sillogismi condizionali che ne derivano. In secondo luogo ho espresso il senso che ha per me il concetto di responsabilità unito a quello di democrazia. Non ho la presunzione di aver ragione tanto che i miei sillogismi sono delle argomentazioni, non delle deduzioni. Alle prima si può replicare alle seconde non si può fare altro che accettare, perché inferenze necessarie. Or dunque, messere Dru, ho già identificato con forza, a cui non hai assolutamente saputo controbattere, se non con un " non è vero che le cose stanno così", chi si è comportato da irresponsabile. E, visto che impropriamente mi incalzi, "repetita iuvant": chi in un'istituzione come il Parlamento invade i banchi del Governo, chi afferma che le donne del partito avversario

ID41538 - 10/02/2014 17:06:27 - (Dru) - è questa codardia

assunzione di responsabilità ?

ID41539 - 10/02/2014 17:07:12 - (Aldo Vaglia) - A scusa per non essere nuovamente fraintesi

L'insulto e': bambini dell'asilo!

ID41540 - 10/02/2014 17:08:36 - (Dru) -

Ma qui l'argomento, l'ungi dall'essere M5S, non era Napolitano ? se cuoi scivoliamo su M5S dimmi...

ID41541 - 10/02/2014 17:09:39 - (Leretico) - continua

hanno la posizione che si trovare per merito di abilità sessuali, sono allergici alle regole democratiche e quindi, essendo stati eletti da un sistema democratico, non vogliono risponderne. Sono degli irresponsabili. Logico, chiaro come il sole. Se poi Capitano vuole avventurarsi in altri impraticabili proclivi, non intendo seguirlo. Riportiamo però il discorso ad un utile sentiero logico.

ID41542 - 10/02/2014 17:12:24 - (Dru) - io so che il m%S si è smarcato da quegli insulti...

...ma che tu sappia Naplitano ha fatto dietro front sulla sua imbarazzante affermazione di non responsabilità con Monti e Letta ?

ID41543 - 10/02/2014 17:13:28 - (Capitano) - La prima responsabilità di un partito o movimento politico

è quella di rappresentare il volere del popolo, che ha eletto i suoi rappresentanti per dare loro voce nelle istituzioni. L'elezione di questi rappresentanti avviene sulla base di un programma elettorale (o di promesse più o meno realizzabili, vedi il milione di posti di lavoro o la secessione) al quale i cittadini aderiscono, si riconoscono e dal quale si sentono rappresentati. Bene. Fin qui spero siamo tutti d'accordo altrimenti vi lascio con le vostre ragioni. Ora, le persone mandate in parlamento a rappresentare il popolo (democrazia rappresentativa) hanno la responsabilità di mantenere le promesse elettorali. Se non lo facessero (come è successo negli ultimi 30 anni!) non rappresenterebbero il popolo che li ha eletti, configurandosi come irresponsabili. Quindi quale è la responsabilità più grande? quella nei confronti del popolo che ti ha eletto o nei confronti di Bersani o Napolitano che vuole un governo a tutti i costi?

ID41545 - 10/02/2014 17:26:10 - (Dru) - Cari Aldo e Leretico

Perché Segretario (un micetto) si convinse a bagnarsi la coda nella benzina ? Perchè nella pagina enciclopedica dedicata alla parola "smacchiatore" trovarono la soluzione per eliminare le macchie di petrolio.

ID41546 - 10/02/2014 17:32:57 - (Leretico) - Il vincolo di mandato

Nonostante Grillo ne abbia proposto l'abolizione, esiste ancora l'articolo 27 della Costituzione su non vincolo di mandato dei rappresentanti parlamentari. Dunque la responsabilità dell'eletto non è formale ma morale. Violare il vincolo con gli elettori è dunque irresponsabilità morale, mentre violare le regole del parlamento è irresponsabilità sostanziale, formale di fronte alla Democrazia. Quale sia la più grave delle due è un giudizio personale che lascio a voi, anche se ovviamente ho la mia posizione che qui mi riservo di esprimere. Aggiungo però che l'esclusione del vincolo di mandato ha una ragione molto importante: il permettere agli eletti di poter usare il proprio giudizio indipendente riguardo alle scelte del proprio partito o capo di partito in merito ad argomenti sensibili per la vita democratica. Una specie di barriera difensiva per capetti di partito invaghiti di autoritarismo, una via di fuga e di salvezza

ID41547 - 10/02/2014 17:33:09 - (Dru) - utile discorso logico ?

Allora responsabile nei confronti di chi ? in democrazia ? Il presidente della Repubblica è arbitro non gioca la partita.Chi vuole difendere la posizione di Napolitano o è stolto o ha interessi per farlo. Inutile che oggi, irresponsabilmente, si smarchi dal gioco che lui ha condotto e giocato, invece che arbitrare, forse che una metafora calcistica sia più comprensibile?

ID41549 - 10/02/2014 17:37:08 - (Leretico) - continua

nei confronti di dictat provenienti dall'esterno del Parlamento e che ne vogliano condizionare impropriamente il funzionamento della democrazia, le regole democratiche. Se poi l'articolo 27 viene usato per comportamenti moralmente irresponsabili, è una male minore rispetto a quello di perdere lo strumento difensivo migliore nei confronti della dittatura mascherata da democrazia.

ID41550 - 10/02/2014 17:40:58 - (Dru) - parli dell'articolo 67 e non 27

e qui volevo proprio ALdo sulla questione della responsabilità nei confronti del proprio elettorato, vogliamo discuterne? come mai è stato secondo voi inserito dai padri costituenti un tale non-vincolo ?

ID41551 - 10/02/2014 17:46:38 - (Dru) -

al 27 invece, che non è lontano dall'argomento trattato da me sulla responsabilità che si struttura da Aristotele al Determinismo...la "responsabilità" penale è sempre personale... questo non vi dice ancora qualcosa? possiamo noi perseguire penalmente un partito ? no. E perchè secondo voi questo non è più possibile nel mondo moderno ? Anche se già nell'antica Grecia si ragionava su questo che è un nodo nel significato di "responsabilità"?

ID41552 - 10/02/2014 17:54:52 - (Aldo Vaglia) - Art. 67 della Costituzione

" Ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Questo articolo venne scritto per garantire la liberta' di espressione piu' assoluta ai membri del parlamento italiano. In altre parole per garantire la 'democrazia' i costituenti ritennero opportuno che ogni singolo parlamentare non fosse vincolato da alcun mandato, ne' verso il partito a cui apparteneva quando si era candidato,ne' verso gli elettori che, votandolo, gli avevano permesso di essere eletto a una delle due camere ( da Wikipedia)

ID41553 - 10/02/2014 17:57:32 - (Leretico) - Articolo 67

Scusate ho errato l'articolo, grazie Dru per la correzione.

ID41554 - 10/02/2014 18:00:03 - (Aldo Vaglia) -

Dall'art 67 si capisce percio' quali responsabilita' competono agli eletti e quali priorita' debbono essi rispettare per garantire la democrazia. La responsabilita' giuridica e costituzionale e' nei riguardi della Nazione, quella politica o morale nei riguardi del partito o movimento che ti ha eletto.

ID41555 - 10/02/2014 18:11:08 - (Dru) - bene

Chi ha urlato "pompino", il partito? No ergo... chi ha detto che nulla 'entra con l'elezione di Monti e Letta ? Bene a voi di tirare finalmente una grossa riga sopra le bugie altrimenti pazienza... poi potremmo valutare in soldoni quanto significhi per la corruzione democratica un " pompino" detto da un deputato rispetto ad una bugia detta dal capo dello stato.

ID41557 - 10/02/2014 18:42:12 - (Dru) - Caro Leretico

su quanto poi hai scritto all'ID 41546, lì rovesci la realtà (abitudine?). Grillo vuole il vincolo e l'articolo in Costituzione lo scioglie e non il contrario, e qui se vuoi la mia modesta opinione sta un grosso errore di comprensione proprio del sottosuolo del pensiero moderno in Grillo e anche in te che non ti domandi da subito perché sbagli. In una democrazia rappresentativa è ovvio che la costituzione moderna degli Stati moderni cerchi di tutelare una certa indipendenza degli eletti nei confronti dei propri elettori. Il movimento cerca di forzare questo articolo perché lo cala nella proposta democrazia diretta. Ma anche in questa situazione il movimento non si avvede che vincolare l'eletto all'elettore, lungi dal vivificare la democrazia, la soffocherebbe.

ID41558 - 10/02/2014 18:48:11 - (Dru) - Di una cosa con Aldo sono veramente incazzato

Ha superato i Miei commenti. Porca puttana...

ID41559 - 10/02/2014 18:50:43 - (sonia.c) - senza offesa per chi porta il nik name di capitano..

ma..leretico è il "mio" capitano..e gli eruditi" tutti insieme,i tre moschettieri..più il quarto naturalmente! le parole sono importanti! sul web ancora di più! la responsabilità personale di un politico è altissima! la scusa a posteriori patetica, se ,evidentemente,l'errore è un mezzo e non una "svista" ..non credo alle sviste ma, credo molto alle sviste politiche ma, all'inconscio. e quello,è la verità della verità.attenzione.

ID41560 - 10/02/2014 18:53:16 - (sonia.c) - riesco sempre a sbagliare mannaggia!

non ho cancellato una frase. quela giusta è:non credo alle sviste politiche.

ID41561 - 10/02/2014 18:57:29 - (Dru) - Il mio prossimo articolo

Sarà sul grande Anassimandro ;-)

ID41562 - 10/02/2014 19:00:32 - (Capitano) - Leretico devi però chiarire quali sono queste regole violate...

Quindi quali sono queste regole democratiche che il M5s ha infranto? Le uniche vere regole che ho visto violate sono state quelle del diritto dell'opposizione di affermare le proprie ragioni opponendosi al provvedimento, secondo le regole stabilite dalla Costituzione e dal regolamento della Camera. La protesta quindi anche se forte nei modi e nei toni ha dovuto essere di fatto una risposta simbolica di fronte al diritto usurpato ed al favore fatto alle banche con i soldi del popolo! E perdonatemi ma, banalizzando: se via avessero rubato 100 euro dal portafoglio per darli a Briatore senza che voi aveste potuto dire o fare nulla, cosa avreste fatto? Stappato una bottiglia di spumante forse? Suvvia... Il discorso sul vincolo di mandato rimandiamolo a un altro post.. C'è già troppa carne al fuoco.

ID41563 - 10/02/2014 19:04:50 - (Aldo Vaglia) - Caro Dru non prendertela ti rifarai

Chi e' causa del suo mal pianga se stesso. Il 50% dei commenti sono tuoi. La cosa mi fa piacere, anche se la bonta' degli articoli non dipende dal numero dei commenti. In ogni caso i commenti 'arricchiscono'. (Intendo di contenuti, non mi riferivo a Ubaldo)

ID41564 - 10/02/2014 19:17:03 - (Dru) - Caro Aldo

Appunto, Appunto, se fosse per me un motivo di numero scriverei molto di meno, ma se si vuole la qualità... :-)

ID41565 - 10/02/2014 20:47:34 - (Leretico) - La carne al fuoco e il vincolo di mandato

Dru, ti sei perso un "non"? Io affermo che Grillo vuole l'abolizione dell'articolo 67 (non 27) della Costituzione ossia vuole togliere il "non" che nega il vincolo. Mi sembrava chiaro. Rispondo a Capitano che non ho mai messo in contrapposizione i comportamenti dei 5Stelle con quelli di altri. Ne ho semplicemente rilevato l'essere fuori delle norme di funzionamento delle istituzioni democratiche. Tale affermazione non significa appoggiare altri che abbiano fatto uguale atto. Mi sembra che nel recente mio articolo l'ho anche affermato con chiarezza. Sbagliato dunque dire che il comportamento dei 5Stelle sia giustificato perché altri violano le regole. Sul vincolo di mandato il discorso è importante come la carne al fuoco. Il non vincolo di mandato impedisce a Grillo di creare dei reali segnaposto del popolo (come da lui spesso dichiarato) in Parlamento. Segnaposto la cui coscienza morale diventa inutile, stile seguaci di PolPot.

ID41566 - 10/02/2014 21:15:31 - (Dru) - A Leretico

tuo Id41546"Il vincolo di mandato Nonostante Grillo ne abbia proposto l'abolizione, esiste ancora l'articolo 27 della Costituzione su non vincolo di mandato dei rappresentanti parlamentari." L'italiano Leretico ha una sua forza, in definitiva dovevi scrivere, se volevi scrivere ciò che é " il non-vincolo di mandato, nonostante Grillo ne abbia proposto l'abolizione..." In quanto Grillo vuole il vincolo di mandato, ecc... Poi con PolPot sei ancora più fantasioso di Aldo nei paralleli. Ma vi invito, a proposito di quanto ho anticipato io è stasera compare su tutti i video, e cioè la democratica azione di Napolitano nei confronti di Monti, vi invito a guadare i dati macroeconomici italiani in wikipedia degli ultimi 60 anni. Notate? Il 20ennio dove l'Italia ha guadagnato e comunque non ha perso é quello di Berlusconi in tutti i valori.

ID41567 - 10/02/2014 21:18:11 - (Dru) -

Dopo il 2011 i valori schizzano tutti, tranne lo spread che scende. Qualcuno stasera dice che Napolitano ha agito perché l'Italia era con Berlusconi nel caos economico, ma sarà proprio vero?

ID41568 - 10/02/2014 21:25:50 - (Dru) -

Il ventennio dove tutti gli stati, guardare ad esempio Germania, hanno perso terreno economico e finanziario. Nessun segreto e nessun complotto, semplicemente Berlusconi era scomodissimo alle Pippe europee, che Pippe tanto non erano, a giudicare almeno dalla fine che Berlusconi ha fatto, prime fra tutte Merkel e Sarkozy,Berlusconi doveva saltare. Anche io avrei fatto tutto quello che ha fatto Napolitano, ma il problema non é questo, il problema, dopo che Berlusconi ha pestato le unghie dei piedi di alcuni potenti, é stato di Napolitano di rinnegare ciò che ha fatto.

ID41571 - 10/02/2014 21:50:02 - (Leretico) - Il titolo e il post

Il titolo è il titolo. Non è l'inizio del post. Forse hai letto così perché tu sei abituato a iniziare i post dove io invece intendo solo mettere il titolo. Allora il titolo del post è: Il vincolo di mandato. Ad indicare che intendo parlare di quello. E solo poi inizia il post con l'indicazione che Grillo vorrebbe l'abolizione dell'articolo 67.

ID41573 - 10/02/2014 21:53:37 - (Dru) - ne dico una in più

Chi aveva interesse che fosse Monti a salire al posto di Berlusconi era proprio Berlusconi in quel autunno caldo del 2011.

ID41574 - 10/02/2014 21:56:08 - (Dru) - Può darsi Leretico

Può darsi, ma ora sintonizzati su piazza pulita su La7 che ci sono scoop su quanto io ho già qui scritto.

ID41581 - 11/02/2014 10:07:43 - (Aldo Vaglia) - Caro Dru

Se le cose che racconta Friedman hanno valore di colpo di stato come afferma Bechis e la Santache'. Un'altro reato si aggiunge a quelli gia' perpetrati da Napolitano: e' il reato di circonvenzione di incapace. E l'incapace e' proprio Berlusconi! Caduto nella trappola a sua insaputa. Bel servizio, pitonessa Santache', far passare per tonto chi e' stato alla guida del paese per 20 anni.

ID41586 - 11/02/2014 12:10:33 - (Dru) - direi che più che tonto...

...ha trovato pane per i suoi denti, come dicevo anche su queste pagine ancora 2 anni fa. Berlusconi, volendo il mondo, voleva troppo, è stato respinto dal mondo, nel suo caso l'Europa della Merkel e degli speculatori, che hanno rimesso i loro conti in ordine, nelle mani di quella speculazione, grazie proprio alla debolezza di Berlusconi, debolezza di Berlusconi che è stata proprio l'espressione di quegli elementi come De Benedetti, Monti,Passera,Napolitano e chi in Italia ha combattuto con ogni mezzo lo strapotere di Berlusconi. Berlusconi aveva in pugno l'Italia, ma non gli bastava e i poteri che lo contrastavano hanno trovato buon gioco nel nemico giurato di Berlusconi, la Germania della Merkel, che non vedeva l'ora di liberarsi di Berlusconi per i progetti che essa aveva con Putin. Concorrenza insomma, ma Berlusconi sedeva su un ciuco mentre la Merkel era seduta comodamente su un carro armato.

ID41587 - 11/02/2014 12:19:17 - (Dru) - ma io dico, pur riconoscendo le responsabilità di Berlusconi in tutto ciò

a nessuno viene in mente che abbiamo così fatto il gioco della speculazione drenando denari nostri, che eravamo solidissimi? pensate che dal 2006 al 2011 il debito in Italia è cresciuto di 1/5 rispetto al debito cresciuto in Germania, e nel ventennio Berlusconi, unica realtà è sceso di 1punto percentuale, Berlusconi entra in politica che il debito è al 120% e ne esce nel 2011 che è al 119 %. Durante la crisi che si è protratta dal 2000 ad oggi la nazione europea con le prestazioni migliori in tutti gli Asset tranne che nel periodo in cui lo Spread a fatto le bizze, è l'Italia, tenendo a bada deficit, disoccupazione e debito pubblico. La favola del Pil che non cresceva dipendeva proprio dal fatto che l'Italia, a differenza delle altre nazioni che erano più coinvolte dalla crisi, non aveva bisogno di mettere i conti a posto o di fermare quelli che scivolavano precipitevolissivevolmente.

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Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”

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16/11/2014

Accordo sul clima tra Cina e America

Può definirsi storico e il preludio di altri trattati sulle emissioni di gas serra quanto è accaduto a Pechino in questi giorni tra Obama e Xi Jinping

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29/10/2014

Energie alternative ed ambientalisti

Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente  e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti  energetiche alternative e rinnovabili..

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08/10/2014

Vandana Shiva, come Oscar Giannino?

Vanta titoli che non  possiede, spaccia  Master per Dottorati,  è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica

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19/08/2014

Biologico ed Ecologico, due truffe lessicali

Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano  polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico

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05/08/2014

Egoisti ed Egocentrici

Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati,  ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici

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30/07/2014

Il meglio è nemico del bene!

Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”

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16/07/2014

Come sono diventato comunista

«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»

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