21 Febbraio 2013, 07.01
Pensieri&Parole

Pericolose dipendenze

di Itu

L'accanimento terapeutico serve anche per tenere in vita i soliti meccanismi di accaparramento del voto: basta seguire i ritmi del sintomo e saggiare quanto veramente vogliamo cambiare


Come è facile vedere la trave nell’occhio del nostro prossimo e negare le pagliuzze che impolverano il nostro sguardo!

Sono complice di un sintomo che si ripete implacabile, che infastidisce e  rende bruciante la vita quotidiana, non importa da dove proviene (o anche può avere la sua importanza…) ma in questo momento si rileva in particolare l’opera ossidatrice che gioca nella culla del tempo lontano e fragile di natività e si permea della non innocente richiesta di valorizzarlo invece che sorpassarlo.

Arriva sempre un punto terribile del percorso in cui cambiare strada è troppo doloroso, il tepore della cura che provvida arriva dall’esterno, le meccaniche risposte all’intorpedimento, incastra sempre due o più complici in tutte le dipendenze, compresa quella dell’amore, figurarsi quella che si sprigiona in campagna elettorale.

Così rimango sospesa tra le onde, l’accanimento che scatena le parti per accaparrarsi i voti mi arreca solo noia, mi domando dove sono gli italiani che possono votare riconoscendosi almeno parzialmente dentro le persone che si propongono a giocare la nostra vita.

Manca ancora una seria legge elettorale, più cerchiamo nella costituzione e più l’interesse partitico è volto a depistarci.

I sintomi della dipendenza si stanno esplicando tutti in questi giorni di campagna elettorale?
 


Commenti:
ID28669 - 21/02/2013 08:07:06 - (panta_rei) - Tutti gli italiani...

si riconoscono parzialmente nelle persone che si propongono di guidare la nostra vita, le guardie si riconoscono nelle guardie, i ladri nei ladri. Guardali nelle platee dei comizi: composti, se parla il professore, allegri, se parla il comico, leggermente annoiati, se parla il giaguaro, in canottiera e col dito medio in alto, se parla il barbaro, con la bava alla bocca, se parla il pusher. Anche quelli che ora si astengono si sono riconosciuti in quelle persone, ma sono rimasti talmente delusi e schifati che preferiscono dichiararsi fuori, dicendo che sono tutti ladri, per giustificare la loro errata scelta. D'altronde converrai che dobbiamo pur mettere qualcuno a guidare questo rottame di treno e chi meglio del macchinista che meritiamo? Ciaociao

ID28697 - 21/02/2013 11:40:05 - (Giacomino) - Dove sono gli italiani che possono anche solo parzialmente

riconoscersi dentro le persone che si propongono o peggio si ripropongono a rappresentarci nelle istituzioni. Non lo so, certo non il sottoscritto. Per la prima volta sono riuscito a non vedere una sola delle trasmissioni a carattere elettorale, mi bastano i quarant'anni in cui mi sono interessato attivamente della materia che mi hanno fatto disilludere anche nelle più elementari delle aspettative.

ID28700 - 21/02/2013 12:05:20 - (Aldo Vaglia) -

Il caso Giannino porta ad alcune riflessioni. Un bravo giornalista economico per dar credito a quanto afferma deve spacciare titoli che non possiede. I cattedratici che lo accusano di millanteria non gli hanno mai contestato le analisi. Conclusioni: la scuola serve non per il sapere, ma per far vedere che si ha titolo per poter sapere. La politica segue lo stesso criterio. La selezione non avviene sulle qualita', ma sulle apparenze. Quindi chi dobbiamo votare ci appare quello piu' vicino ai nostri interessi. Se gli interessi individuali coincidono con il bene comune il paese fa dei passi avanti, se cio' che appare non corrisponde a realta', si scatena la rincorsa all'appartenenza, la guerra che accusa il nemico e vuole la sua distruzione e la caccia al bottino come premio alla vittoria. Politica e partiti sono percio' l'effetto e non la causa del groviglio in cui ci siamo cacciati e da cui impossibile uscirne. La causa di un sistema corrotto ed ignorante e che si sta via via sempr

ID28701 - 21/02/2013 12:22:29 - (Aldo Vaglia) -

sempre piu' impoverendo e' la mancanza di cultura e di veri intellettuali di cui la scuola e' la prima responsabile. Fino a che prevale il valore legale del titolo rispetto alle competenze i casi del Trota e di Giannino saranno all'ordine del giorno e i nostri politici saranno quelli che ci meritiamo.

ID28704 - 21/02/2013 13:22:25 - (panta_rei) - Ti capisco Giacomino...

per raggiunti limiti di età e di forze, ho detto a mio figlio: "Va avanti tu, che a me viene da ridere (piangere)". Poi mi sono accorto che non ho nessuna voglia di far guidare il treno ad un macchinista rintronato e vaginoimane. Non posso fare molto, ma posso almeno esprimere il mio apprezzamento per chi non è (ancora) "uguale a tutti gli altri". L'unico dubbio è che, se Dru è salito su questo carro, probabilmente ho sbagliato carro. Scherzo, ma anche no ;))

ID28706 - 21/02/2013 13:27:31 - (panta_rei) - Professore...

tu è Itu siete tra le poche persone che hanno il merito (o la colpa) di non avermi ancora fatto abbandonare Vsnews. Non la pensiamo sempre allo stesso modo, anche per questo è un piacere leggerti. Ciaociao

ID28707 - 21/02/2013 13:32:12 - (panta_rei) - ID 28706...

è stato postato come risposta all'ID 28701 del prof. Vaglia, ma si è posizionato a fondo pagina. Poco male.

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