I compiti principali dei genitori di oggi sono quelli di educare all’uso consapevole della rete e allo stesso tempo non far perdere il rapporto con la natura
A quale età il cellulare? La domanda più insistente che oggi si fanno i genitori è relativa all’età in cui è più giusto dare lo smartphone ai figli. Una questione assai dibattuta anche da pediatri e psicologi e non ancora risolta perché non vi sono linee guida precise e definite.
Dipendenze da internet e smartphone in aumento Alcuni dati dicono che prima della pandemia un adolescente della scuola superiore passava mediamente 7 ore al giorno davanti al display dello smartphone
Per un'educazione digitale Il Safe Internet Day (SID) che si celebra quest’anno punta ancora alla sicurezza in Rete con lo slogan “Connessi e sicuri”
Regolare e proteggere i minori I pollicini, cioè i nuovi adolescenti che scrivono sullo smartphone con due pollici, per motivi biologici culturali ed evolutivi sono dentro un flusso continuo di cambiamenti e mutazioni fisiche, mentali, relazionali, affettive.
La necessità di un'educazione coerente Mi capita di incontrarli quasi ogni giorno andando nelle scuole a parlare di Internet e dei social, delle cose importanti che si fanno in rete e dei rischi che si possono correre
Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri
Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti
La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
ID81723 - 24/08/2019 00:20:55 - (criticone) - Non solo....
dovrebbero essere i genitori i primi a dare il buon esempio ai figli (anche se spesso sembrano peggio dei giovani tra selfie e Instagram), ma bisognerebbe insistere su quei genitori ( e sono molti) che continuano, senza sosta, a pubblicare le foto dei figli piccoli o comunque minorenni esponendoli al web in modo pericoloso. Poi sono i primi che li senti lamentarsi della privacy! Due sberle vi dovrebbero dare. Poi se glielo fai presente fanno anche i permalosi.