Mi capita spesso di incontrare genitori che si lamentano dei figli adolescenti, ma non solo, segnalano anche il disagio per l'utilizzo da parte dei ragazzi di parolacce ad ogni piè sospinto
sono rimasta "di sale" a leggere l'opinione della grande Fallaci di un personaggio molto famoso:Vittorio Sgarbi.l'ha descritto come una persona timidissima,educatissima,coltissima...e la mia rabbia si fa ancora più grande..perchè? perchè dà il peggio di sè in pubblico? è davvero "colta e intelligente" una persona che si comporta cosi? cui prodest?
quando andavo a scuola avevo imparato parolacce di ogni genere...ma a casa c'era chi mio aspettava al varco...non ho mai detto una parolaccia in casa...se solo ci avessi provato mia madre me ne dava tante sulla bocca ,fino a farmi sanguinare le labbra...metodi duri,direte voi...io la chiamo educazione...in classe al primo bif,la maestra si alzava e tac sulla testa...se lo fanno ora ,vanno in galera...la si può girare come la si vuole,ma se non si da l'imprinting giusto in tenera età,i futuri giovani,saranno futuri senza testa...che se ne dica che se ne pensi...e poi e' ora di finirla di accontentarli sempre in ogni cosa,ma il telefono,ma lo scooter,ma l'auto...son tutte cose che dovrebbero imparare a guadagnarsi,e invece sanno,perche' sono furbi,che noi genitori glieli regaleremo...e cosi non e' piu' finita,devono imparare a responsabilizzarsi,sin da piccoli,con educazione in primis...e se necessario con alcuni anche ''oio de gombet''...
Genitori separati e vacanze coi figli Se le vacanze con i figli vanno sempre preparate, quelle dei genitori separati soprattutto i non affidatari, hanno ancora di più la necessità di essere pensate e organizzate con attenzione
Genitori separati, vacanze difficili? In questo periodo si compie il rito della vacanza e per la gran parte dei genitori è l’occasione per uscire dagli schemi quotidiani e stare con i figli un tempo meno convulso e frenetico...
Il gioco come via d'uscita all'angoscia Richiusi forzatamente in casa le relazioni genitori e figli, sono decisamente mutate e le dinamiche che le alimentano nuove e inusuali
I legami che non aiutano I legami tra genitori e figli sono fili sottili che alimentano i rapporti o che li rendono soffocanti
Genitori omosessuali: figli disturbati? L’animata discussione sulle unioni civili sta alimentando un dibattito utile sull’omogenitorialità, ma a volte confusivo perché viziato da molti pregiudizi e da deformanti posizioni ideologiche
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
I social media, come dice la parola, sono strumenti per la socialità pensati per tutti. Ma spesso l’utilizzo che ne fanno le nuove generazioni, viene vissuto dagli adulti in maniera conflittuale.
All’inizio di un nuovo anno e in un tempo di poche certezze, di solito crescono le aspettative che, come dice la parola stessa, sono cose che ti aspetti.
Da analista la parola “cura” mi appartiene perché nella stanza delle parole sta sempre lì a fianco, vive della relazione con il paziente, anzi la “cura”, la riempie di significato. Che è quello necessario a costruire una nuova narrazione, il rinnovamento o il cambiamento, anche se non la guarigione
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
ID57718 - 06/05/2015 10:54:44 - (sonia.c) - grazie dottor Maiolo.
credo che politica abbia grandi responsabilità in questa "mala educaciòn.le "bestemmie" che dicono sono spesso più concettuali che formali! anzi! spesso,fanno i perfettini e si riempiono la bocca di parole come "rispetto delle idee altrui" e democrazia,mentre "vomitano odio e antidemocrazia! pretendono che tolleriamo. che tolleriamo l'intollerabile:la loro "crassa e maligna" ignoranza.