La relazione che lega i fratelli può essere semplice e allo stesso tempo complessa, ma costituisce il primo rapporto affettivo che potremmo definire orizzontale perché si sviluppa tra pari
fratello possa non essere o possa essere la causa di quel mutamento.
L'arte di negoziare con i figli Riprende il percorso per GENITORI IN FORMAzione con un altro ciclo di incontri che si terranno nei vari comuni della Valle Sabbia nei prossimi mesi. Questo mercoledì l'appuntamento è a Sabbio Chiese con Giuseppe Maiolo. L'abbiamo intervistato
I segnali del disagio. Parte prima Spesso i genitori si rivolgono al terapeuta per affrontare le problematiche dei figli. Non sempre per possibile motivare il figlio a fare un percorso psicologico su di s.
In vacanza coi figli Il tempo della vacanza è il tempo in cui cambiano i ritmi quotidiani e andare in vacanza con i figli richiede programmazione e preparazione
Genitori: saper fare o saper essere? È cresciuta nel corso degli ultimi anni la percezione che la funzione educativa sia ormai un’azione complessa e difficile..
Educare all'amicizia e all'amore L’appuntamento con GENITORI IN FORMA-zione di giovedì 8 maggio alle ore 20,30 presso la Sala consiliare del Comune di Villanuova sul Clisi, vede quale relatore la dottoressa Nicoletta Simionato. L'intervista
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
I social media, come dice la parola, sono strumenti per la socialità pensati per tutti. Ma spesso l’utilizzo che ne fanno le nuove generazioni, viene vissuto dagli adulti in maniera conflittuale.
All’inizio di un nuovo anno e in un tempo di poche certezze, di solito crescono le aspettative che, come dice la parola stessa, sono cose che ti aspetti.
Da analista la parola “cura” mi appartiene perché nella stanza delle parole sta sempre lì a fianco, vive della relazione con il paziente, anzi la “cura”, la riempie di significato. Che è quello necessario a costruire una nuova narrazione, il rinnovamento o il cambiamento, anche se non la guarigione
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
ID56503 - 23/03/2015 15:13:50 - (Dru) - La conflittualità esiste come opposizione dialettica
ogni essere è l'apparire dell'esser sé dell'essente e il non esser l'altro da sé. In questa proposizione, che origina ogni essere, c'è il fenomeno che è l'apparire in cui ciò che appare non richiede altro che sé stesso e la negazione della negazione dell'apparire dell'esser sé e cioè il non esser l'altro da sé (negazione = ciò che appare richiede altro che sé stesso). La conflittualità, come privazione o come moltiplicazione anche dei soli affetti, nasce dalla negazione che vuole (non vuole) quell'apparire, come esempio specifico è quel fratello, come un divenire altro da sé e l'angoscia nasce dal volere, nel caso di un figlio unico a cui nasce un fratello, che vuole ciò che non è come apparire del fratello: vuole che l'impossibile sia possibile, vuole che non muti l'affetto in quanto crede che l'affetto muti, non vuole che il fratello sia, in quanto crede che il