Nella dettagliata riflessione del giovane filosofo saretino è la filosofia a spiegarsi come disciplina che mette in relazione diversi punti di vista e chiave d'interpretazione sulla via di una verità che non possiede ma si manifesta nei rapporti
... poteva , nel tempo fondante e fecondo della filosofia greca , essere solo incontrovertibile , assolutamente non smentibile , ora la verità é assolutamente controvertibile , sempre falsificabile , in questo siamo tornati al mito . Molte sono le tesi messe in questo scritto , avrebbero bisogno di essere meglio giustificate , ma la mia attenzione a questi argomenti é massima, spero chemproseguirai su questa indagine.
Poiché libera dalla parte concepisce il tutto come campo d'indagine della sua speculazione : se le azioni dell'uomo sono determinate dallo scopo che queste si prefiggono e da questo quelle vengono determinate , quale piú alta azione puó l'uomo oltre la filosofia ? Forse la tecnica ? Ma anche questa soggiace e germoglia da essa. Verità di ció che é incontrovertibile.
... non é qualcosa che si possiede e capisco che da qui in poi non segui piú Severino ma cosa segui allora ? La verità é come stanno le cose e Severino é entrato a piedi pari in questo luogo fondandone una teoria dell'origine , ma tu segui una strada poco metafisica e alquanto esoterica della verità , almeno da questo paragrafo in poi , e non ti seguo.
Questa la parola che traduciamo dal greco in meraviglia , ma thauma significa angosciato terrore provato dinnanzi ad uno spettacolo angosciante. Platone dice che "la meraviglia è figlia di Iride e del Gigante thaumante".Iride, la filosofia, nasce da una meraviglia che e' innanzitutto orrore, timore, angoscia di fronte all' oscurita' minacciosa della vita. Lo stesso Aristotele lo dice nel modo piu' chiaro e tuttavia piu' trascurato dagli interpreti. Sempre nel libro primo della Metafisica, egli dice che il possesso della filosofia pone l' uomo "in uno stato contrario a quello in cui egli era all' inizio delle ricerche", quando cioe' era preda della meraviglia. Ora, nell' Etica Nicomachea . che Aristotele richiama proprio in queste pagine della Metafisica . compare la grande tesi che l' uomo raggiunge la felicita' vera soltanto nel filosofare, cioe' nella contemplazione vera delle "cose belle e divine".
La sapienza filosofica, una volta posseduta, porta con se' la felicita' . E poiche' il possesso della filosofia pone l' uomo in uno stato contrario a quello della meraviglia che lo ghermisce all' inizio, prima che egli riesca a contemplare le cose belle e divine, ne segue che lo stato iniziale della meraviglia e' lo stato contrario alla felicita' , ossia e' lo stato dell' infelicita' , dell' angoscia, del terrore, del dolore, e che dunque queste forme terribili dell' esistenza appartengono al significato essenziale di quel thauma da cui Platone e Aristotele dicono che nasca la filosofia. La contemplazione della verita' porta gioia ai mortali, ossia a coloro che sono angosciati dall' incombenza della morte; li libera dalla paura della morte, come diceva Socrate a Fedone, parlandogli della filosofia. "Dalla salute della mente .
Quindi é questa la parola da indagare e non filosofia per comprendere l'origine del filosofare. Filosofia é , di conseguenza " cura per ció che stà in chiaro , in luce". Ben lontano dalla traduzione che gli diamo oggi di amore per il pensiero. Poiché non era per i primi filosofi il pensiero l'oggetto della loro indagine ma bensì gli oggetti , come anche il pensiero , che stanno nel mondo.
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(3)Alberto Cartella prende in considerazione quel "troppo" che quando diventa squilibrio estremo mette in crisi ogni aspetto della nostra vita
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(103)Una riflessione sul contratto masochista come espressione non soltanto della necessità del consenso della vittima, ma anche del dono della persuasione, la spinta pedagogica e giuridica mediante la quale la vittima educa il proprio carnefice
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Una digressione del filosofo Alberto Cartella sul degradarsi del processo educativo, allorché all'aspetto linguistico non sa porre accanto anche il preminente aspetto visivo, quello legato alla necessità dell'incanto, ossia l'infanzia nello sguardo
ID22556 - 24/08/2012 21:53:55 - (Dru) - Prova
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