22 Settembre 2009, 07.19
Bione Sabbio Chiese Odolo Preseglie
Culture

Prove di dialogo

di Ubaldo Vallini

Ha avuto luogo domenica la grande festa del popolo musulmano per la fine del Ramadan, il periodo durante il quale i fedeli sono chiamati a digiunare dall’alba al tramonto. Un prologo a Odolo.

Durante il ramadan i fedeli sono tenuti a praticare il digiuno. Esentati solo i bambini, i vecchi se non ce la fanno, gli ammalati e le donne incinta. La "rottura" del Ramadan richiede un giorno di grande festa e di preghiera, che a Odolo è stata anticipata da una serata dedicata all’incontro interculturale.
L’iniziativa è dell’Associazione culturale islamica Luce, presideduta dal giovane Rahif che ha sede a Odolo e che riunisce attorno a sé circa 400 fedeli all'Islam residente nella media Valle Sabbia, per lo più marocchini e pakistani.
 
Allo scadere delle 19 e 22 di sabato, quando il calendario inidicava il tramonto, nella tensostruttura messa loro a disposizione dall’amministrazione comunale nel Centro sportivo di via Praes, è cominciato il banchetto, accompagnato dai canti arabi del gruppo Safà, aperto a tutta la popolazione di Odolo e dei paesi vicini.
 
Ad Akil, giovane mediatrice culturale, il compito di spiegare cosa stava succedendo: “Desideriamo semplicemente stare insieme agli amici italiani e di altre religioni in un momento per noi particolarmetne importante come la festa della rottura del Ramadan”.
E gli odolesi hanno risposto positivamente, mettendosi in fila insieme agli amici musulmani in una sorta di self-service che esponeva i piatti più gustosi della tradizione araba e mediorientale.
 
Si è così incontrata una comunità allargata che partendo dal cibo tenta la reciproca conoscenza.
Un approccio alla multiculturalità che nel centro valsabbino della Conca d’Oro viene sperimentata già da alcuni anni. A Odolo, infatti, è attivo un gruppo parrocchiale che ha più volte organizzato la Festa dei Popoli mettendo a confronto fra loro varie etnie, compresa quella autoctona.
 
E il dialogo passa anche per le istituzioni, visto che rappresentanti delle associazioni di extracomunitari vengono regolarmente interpellati anche in municipio, ad esempio dalla commissione istruzione.
La presenza di sabato scorso, fra gli altri, del parroco don Duilio Lazzari con alcuni suoi parrocchiani e del sindaco Fausto Cassetti con alcuni suoi assessori, lascia ad intendere che lo scambio prosegue con soddisfazione.


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